Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per pena |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: cena, iena, lena, mena, pela, pene, peni, peno, pepa, pera, pesa, pina, rena, vena. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: bene, beni, cene, ceni, ceno, cent, cenò, gene, geni, iene, lene, lenì, mene, meni, meno, menu, menò, menù, rene, reni, seni, seno, vene, xeno. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: peana, penai, penna, pensa, piena. |
Antipodi (con o senza cambio) |
Spostando la prima lettera in fondo (eventualmente cambiandola) e invertendo il tutto si possono ottenere: cane, lane, nane, pane, rane, sane, tane, vane, zane. Antipodi inversi: se si sposta l'ultima lettera all'inizio (con eventuale cambio) e si inverte il tutto si possono ottenere: nepa, nepe. |
Parole con "pena" |
Iniziano con "pena": penai, penale, penali, penano, penare, penata, penate, penati, penato, penava, penavi, penavo, penalty, penammo, penando, penante, penasse, penassi, penaste, penasti, penalità, penarono, penavamo, penavano, penavate, penalista, penaliste, penalisti, penalizza, penalizzi, ... |
Finiscono con "pena": appena, malapena. |
Contengono "pena": copenaghen, depenalizza, depenalizzi, depenalizzo, depenalizzò, depenalizzai, depenalizzano, depenalizzare, depenalizzata, depenalizzate, depenalizzati, depenalizzato, depenalizzava, depenalizzavi, depenalizzavo, depenalizzerà, depenalizzerò, depenalizzino, depenalizzammo, depenalizzando, depenalizzante, depenalizzanti, depenalizzasse, depenalizzassi, depenalizzaste, depenalizzasti, depenalizzerai, depenalizzerei, depenalizziamo, depenalizziate, ... |
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Incastri |
Inserendo al suo interno nut si ha PENnutA; con sos si ha PENsosA; con tir si ha PENtirA (pentirà); con uri si ha PENuriA; con psi si ha PEpsiNA; con cori si ha PEcoriNA; con coro si ha PEcoroNA; con dati si ha PEdatiNA; con dato si ha PEdatoNA; con lati si ha PElatiNA; con peri si ha PEperiNA; con santi si ha PEsantiNA; con stati si ha PEstatiNA; con decolli si ha PEdecolliNA. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "pena" si può ottenere dalle seguenti coppie: pecan/canna, pece/cena, peci/cina, pecia/ciana, pecorami/coramina, pedestri/destrina, pela/lana, pelami/lamina, pelati/latina, peli/lina, pepasti/pastina, pepate/patena, pepati/patina, pepava/pavana, pepi/pina, per/rna, pera/rana, pere/rena, pereti/retina, perizi/rizina, perù/runa... |
Usando "pena" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: lupe * = luna; * nasi = pesi; * naso = peso; * nati = peti; * nato = peto; pipe * = pina; rape * = rana; rupe * = runa; sape * = sana; tipe * = tina; crepe * = crena; * ade = pende; * adì = pendi; * nando = pendo; * nanna = penna; * nanne = penne; * nardi = perdi; * nardo = perdo; * nasca = pesca; * nasce = pesce; ... |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "pena" si può ottenere dalle seguenti coppie: peoci/icona, peon/nona, peota/atona, pero/orna, perù/urna. |
Usando "pena" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * ance = pece; * ansa = pesa; * anse = pese; * ansi = pesi; * anso = peso; * ancia = pecia; * anone = peone; * ansai = pesai; * ancora = pecora; * ancore = pecore; * andata = pedata; * andate = pedate; * andina = pedina; * andine = pedine; * andini = pedini; * andino = pedino; * annali = penali; * annata = penata; * annate = penate; * annerì = peneri; ... |
Cerniere |
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "pena" si può ottenere dalle seguenti coppie: nepe/nane, scope/nasco, tipe/nati. |
Usando "pena" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * nepe = nane; * tipe = nati; nane * = nepe; nati * = tipe; * scope = nasco; nasco * = scope. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "pena" si può ottenere dalle seguenti coppie: peccherà/nacchera, perdi/nardi, perdo/nardo, pesca/nasca, pescano/nascano, pesce/nasce, pesci/nasci, pesco/nasco, pescose/nascose, pescosi/nascosi, pesetti/nasetti, pesetto/nasetto, pesi/nasi, pesiera/nasiera, pesiere/nasiere, pesino/nasino, peso/naso, pesone/nasone, pesoni/nasoni, pesucci/nasucci, pesuccio/nasuccio... |
Usando "pena" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: luna * = lupe; * cina = peci; * lana = pela; * lina = peli; * pina = pepi; * rana = pera; * runa = perù; * sana = pesa; * tina = peti; pina * = pipe; rana * = rape; runa * = rupe; sana * = sape; tina * = tipe; * pendo = nando; * penna = nanna; * penne = nanne; * canna = pecan; * ciana = pecia; * dea = pende; ... |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "pena" (*) con un'altra parola si può ottenere: * si = pensai; ori * = operina; oro * = operona; * cui = pecunia; * eri = penerai; * sci = pensaci; * sla = pensala; * sta = pensata; * sto = pensato; rii * = ripiena; pari * = paperina; paro * = paperona; * dino = pedinano; * dire = pedinare; * dita = pedinata; * dite = pedinate; * diti = pedinati; * dito = pedinato; * diva = pedinava; * divi = pedinavi; ... |
Rotazioni |
Slittando le lettere in egual modo si ha: esco. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Dolore, Pena, Afflizione, Travaglio, Tormento - Il Dolore mi pare più cagionato dal sentimento e dalla riflessione del male fatto o ricevuto. - La Pena, più immediata conseguenza del colpo, può essere più acuta, ma meno durevole. - L'Afflizione è più cocente e più visibile. - Il Tormento suppone sempre un tormentatore che infligge in realtà il tormento corporeo o quello morale, cagionato dal rimorso, che ha tenaglie e punte non meno acute: il tormento vince il più delle volte la fermezza o l'affettata impassibilità; egli ci fa scontorcere. - Nel Travaglio è lotta o de' sentimenti o delle passioni tra loro, finchè la più forte rimane vittoriosa; o è qualche male che invade il corpo intero e lentamente lo mina o fortemente lo scuote e lo travaglia. Il travaglio della mente è un orgasmo, che, come il travaglio del corpo, non può durare più che tanto. - Il dolore abbatte o irrita, secondo il carattere di chi lo prova, o la cagione che lo produce: l'afflizione prova l'uomo: la pena sconta il delitto: il tormento strazia: il travaglio agita. (Zecchini). [immagine] |
Fio, Pena - Fio, nella frase Pagare il fio, venuta dal linguaggio feudale, comprende ogni pena riguardata come debito; ed è pena che sconta la colpa. - Pagare la pena o le pene porta l'idea di colpa, vera o apposta che sia. Così dice il Tommaseo. Il quale non par che dica chiarissimamente; e avrebbe potuto dire che in fio c'è idea di colpa certa, non sempre in pena; quello accenna al debito, questa al dolore che si fa soffrire. - «Cristo pagò terribilmente la pena d'aver predicato il vero.» [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Pagare il fio, La pena, Portar la pena - Pagare il fio è più, perchè è quasi un pagar la pena per la fede mancata, e se la pena inflitta sta nella discrezione di colui verso il quale si è mancato: pagare la pena si può anco in danaro, in roba; portarla è più quando è corporale, afflittiva e durevole: si porta la pena degli stravizzi della gioventù perfino nell'estrema vecchiaia, fino alla tomba; pagata invece che si abbia la pena, non ci si pensa più. [immagine] |
Dolore, Pena, Afflizione, Travaglio, Tormento - Il dolore mi pare più cagionato dal sentimento e dalla riflessione del male fatto o ricevuto: la pena, più immediata conseguenza del colpo; può essere più acuta, ma meno durevole: l'afflizione è più cocente e più visibile. Il tormento suppone sempre un tormentatore che infligge in realtà il tormento corporeo, o quello morale cagionato dal rimorso, che ha tanaglie e punte non meno acute: il tormento vince il più delle volte la fermezza o l'affettata impassibilità; egli ci fa scontorcere. Nel travaglio è lotta o de' sentimenti o delle passioni tra loro, finchè la più forte rimane vittoriosa; o è qualche male che invade il corpo intero, e lentamente lo mina o fortemente lo scuote e lo travaglia. Il travaglio della mente è un orgasmo, che, come il travaglio del corpo, non può durare più che tanto. Il dolore abbatte o irrita, secondo il carattere di chi lo prova, o la cagione che lo produce: l'afflizione prova l'uomo; la pena sconta il delitto; il tormento strazia; il travaglio agita. [immagine] |
Afflizione, Cordoglio, Pena, Disturbo, Croce, Dispiacere, Mortificazione, Tristezza - « Pena, in senso retto, è castigo, punizione; in senso traslato, sta per afflizione, angustia d'animo ». Cioni.
Afflizione è meno di cordoglio; questo è più intimo, e suona proprio doglia del cuore; disturbo è meno ancora: può essere del corpo o della mente. Croce, per afflizione, è parola di senso stretto cristiano: ognuno ha la sua croce; beato chi la porta con rassegnazione. Dispiacere, afflizione, tristezza sono sentimenti dolorosi dell'animo che gradatamente così appunto vanno crescendo; con questa differenza però tra i due primi, che può uno avere un dispiacere ma non essere sempre afflitto; lo è quando vi pensa o che qualche circostanza glielo richiama alla mente. L'afflizione è più profonda, più diuturna, può venire da una serie di dispiaceri. La tristezza nasce in noi quando l'afflizione è divenuta abituale, quando uno si compiace in certo qual modo nel ruminare i proprii dispiaceri e nel pascersi in quelli. Nella mortificazione è dispiacere e vergogna di qualche nostro fallo; o provati da noi per riflessione spontanea, o perché messi in avvertenza da altri. [immagine] |
Multa, Pena, Ammenda - La pena è corporale, la multa e l'ammenda, pecuniarie per lo più; ma la multa si determina dalla legge, dal bando; ed anco ne' contratti privati, per guarentigia dell'esecuzione dei patti tra le parti; l'ammenda è sovente in arbitrio del giudice, abbenchè non possa oltrepassare certi limiti fissati dalla legge. L'ammenda è quasi espiazione o parte di essa: anticamente i condannati per certi più gravi delitti, prima di essere condotti al supplizio si facevano andare sulla porta della chiesa a fare certe formalità di ammenda consentanee agli usi, alle consuetudini allora in vigore: ora una specie di ammenda (sempre crudele e inutile) si fa fare al condannato a morte facendolo passare, se si può, nel luogo ove commise il delitto: ammenda molti chiamano la berlina. [immagine] |
Darsi briga, Cura, Pena, Pensiero, Dar pena, Dar pensiero, Dar briga, Aver cura, Avere la cura, Pigliarsi pena, Pensiero, ecc. - Darsi pensiero d'una cosa è pensarci anche seriamente se vuolsi, ma nulla più: può il pensiero di non la veder incominciata, fatta e finita secondo il nostro desiderio, affliggerci: darsi pena è più di pensiero; può esprimere pena morale, prendendo la pena non come dolore, ma come opera fastidiosa: così si dà questa pena facendo progetti, ideando mezzi acconci alla riuscita; spingendo chi sta di malavoglia o ricalcitra: può significare pena fisica se si fa qualche passo, disturbandoci dai nostri affari, o da un riposo, certamente più grato d'ogni pena benchè piccola. Darsi cura è più ancora; il pensare, il parlare, il fare qualche passo non merita nome di cura, perchè a curare le cose non bisogna perderle di vista, ma sì lavorare continuo, o quasi, alla loro riuscita, e non fidarsi del caso. Darsi briga eccede il bisogno: è quella certa irrequietezza che non dà tempo al tempo, nè agli uomini di fare, nè alle cose di assestarsi, nè alle cause di agire, nè agli effetti di prodursi: poi darsi briga, se è de' fatti altrui, ha mal senso; perchè da brigatori ognuno si guarda, e nelle cose proprie non li vuole immischiati per tema di vederle andare a fascio. Vi è chi si dà pena troppa degl'interessi mondani, e non un pensiero al mondo degli eterni: v'è chi si dà briga per intromettersi ne' fatti altrui, nè si dà cura dei proprii. Dar pena è cagionare afflizione, dar pensiero è frastornare, dar briga, annoiare e seccare. Darsi cura è più di aver cura; questo è guardare, vedere, quello è provvedere, antivedere, antivenire. Aver la cura, s'intende quella affidata e nulla più. Pigliarsi o prendersi pena o pensiero, o solamente pigliarsela o prendersela, è prendere una cosa a cuore, e soffrire se non riesce: non prendersela, non pigliarsela è essere o mostrarsi indifferente agli avvenimenti anche contrarii o dannosi. [immagine] |
Gastigo, Pena, Supplizio, Punizione, Fio - La pena è sempre patimento, sia in seguito di colpa o no; gastigo è sempre pena che si soffre per colpa o fallo commesso. Le pene dell'anima sono talvolta gastighi occulti di colpe occulte eziandio; delle quali cose la coscienza è giudice e ministro. Supplizio è l'estrema pena o castigo; per supplizio s'intende ordinariamente la pena capitale, ossia la morte. Per una certa esagerata estensione dicesi che il conversare con gente noiosa è un supplizio, e invero se uno fosse condannato a sentir sempre a contare insulse storie, o a leggere di certi versi, credo che infine ne morrebbe. La punizione è la pena data e applicata per un determinato delitto; chi dà una punizione punisce; chi la riceve, pena: la punizione dunque è l'atto; la pena, la materia, la sostanza, dirò così, dell'atto stesso.
«Fio, in origine, è voce feudale, che vale: il tributo solito a pagarsi dal vassallo al signore. Fio, del resto, comprende ogni sorta di pena considerata come debito. Pena sveglia sempre l'idea di colpa; e il fio si può pagare non solo d'un fallo, d'un difetto, d'una negligenza, ma fino d'intenzione non buona. Basta che questa ci torni a male; per poter dire di averne pagato il fio».Volpicella. [immagine] |
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