Parole Collegate |
Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone) |
reato (11%), grave (11%), tua (10%), pena (6%), responsabilità (6%), senso (6%), dolo (5%), mia (5%), peccato (4%), sbaglio (3%), perdono (3%), concorso (3%), reo (3%), punizione (2%), colpevole (2%). Vedi anche: Parole associate a colpa. |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia |
Informazioni di base |
La parola colpa è formata da cinque lettere, due vocali e tre consonanti. Divisione in sillabe: cól-pa. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Il romanzo della fanciulla di Matilde Serao (1921): Un'ora, ci voleva un'ora, ella era uscita un'ora prima. Se ne andava, con le lagrime agli occhi pel dispiacere, pensando a quel buon tempo di sonno che aveva perso: un dolore ingenuo, puerile, le saliva dal cuore alle labbra, come se le avessero fatto, una grande ingiustizia, come quando, piccoletta, la battevano per una colpa non sua. Che avrebbe fatto, in quell'ora? Le otto montagne di Paolo Cognetti (2016): Per me fu una settimana interminabile. Pioveva spesso: una coltre di nuvole basse nascondeva le montagne e qualche volta si diradava, scoprendo la prima neve verso i tremila metri. Mi sarebbe piaciuto prendere un sentiero di quelli che conoscevo e andare su a pestarla senza chiedere niente a nessuno. Invece restai in paese, a ripensare a quello che avevo visto e sentirmi in colpa per quello che avevo provato, poi la domenica chiudemmo casa e andammo via anche noi. Il perduto amore di Umberto Fracchia (1921): Il mercante, che era tutto lardo dentro e fuori, si dimenava sul sedile brontolando: — Non è colpa sua. È colpa di Lisa Lama, di quella maledetta... - Ascoltavo, e vedevo Lisa Lama col suo muccetto di capelli tinti, seduta contro la porta verde della sua casa, come l'avevo veduta mille volte. Pensavo: — Per un pezzo non la vedrò più. |
Libri |
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Titoli di Film |
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Canzoni |
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per colpa |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: colga, colla, colma, colpe, colpi, colpo, colta, colza, coppa, polpa. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: golpe, polpe, polpi, polpo, volpe, volpi. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si può avere: cola. |
Parole con "colpa" |
Iniziano con "colpa": colpacci, colpaccio. |
Finiscono con "colpa": incolpa, discolpa. |
Contengono "colpa": incolpai, discolpai, incolpano, incolpare, incolpata, incolpate, incolpati, incolpato, incolpava, incolpavi, incolpavo, scolparci, scolparmi, scolparsi, scolparti, scolparvi, discolpano, discolpare, discolpata, discolpate, discolpati, discolpato, discolpava, discolpavi, discolpavo, incolpammo, incolpando, incolpante, incolpanti, incolparci, ... |
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Parole contenute in "colpa" |
col. |
Incastri |
Inserito nella parola inno dà INcolpaNO; in dista dà DIScolpaTA; in disti dà DIScolpaTI; in disto dà DIScolpaTO; in invano dà INcolpaVANO. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "colpa" si può ottenere dalle seguenti coppie: cosa/salpa, colta/tapa, colti/tipa. |
Usando "colpa" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * paga = colga; * pago = colgo; * pala = colla; * pale = colle; * pali = colli; * palo = collo; * paté = colte; * patì = colti; poco * = polpa; taco * = talpa; * patri = coltri; * pagano = colgano; * paiamo = coliamo; * paiate = coliate; * palata = collata; * palate = collate; * palato = collato; * palina = collina; * paline = colline; * papiro = colpirò; ... |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "colpa" si può ottenere dalle seguenti coppie: coop/polpa. |
Usando "colpa" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * apliti = coiti; * apici = colici; * apina = colina; * apine = coline; * apiate = coliate; * aponia = colonia; * aponie = colonie; * appose = colpose; * apposi = colposi; * apatura = colatura; * apature = colature; * appendo = colpendo; * apofonia = colofonia; * apofonie = colofonie. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "colpa" si può ottenere dalle seguenti coppie: colga/paga, colgano/pagano, colgo/pago, coliamo/paiamo, coliate/paiate, colla/pala, collata/palata, collate/palate, collato/palato, collatura/palatura, collature/palature, colle/pale, colletta/paletta, collette/palette, colletti/paletti, colletto/paletto, collettone/palettone, collettoni/palettoni, colli/pali, collina/palina, colline/paline... |
Usando "colpa" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * salpa = cosa; talpa * = taco; * tapa = colta; * tipa = colti; * colpirò = papiro; * colpiste = papiste; * colpisti = papisti. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "colpa" (*) con un'altra parola si può ottenere: sir * = scolpirà; site * = scolpiate. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Dare la colpa, Apporre - Di una mancanza, o anche delitto non grave, se ne dà la colpa ad alcuno, quando si afferma averlo commesso egli; ma questo dar la colpa, le più volte non si fonda se non sopra congetture o sopra calunnie. - L'Apporre è sempre fondato sul falso; ed apponendo altrui una cosa, non solo gli se ne dà colpa, ma la colpa si cerca di aggravare. [immagine] |
Peccato, Colpa - Peccato è voce, più che altro, religiosa, e giudicabile dal confessore o da messer Domineddio. - La Colpa è cosa civile, che fa contro le leggi, e che è punita secondo che esse prescrivono. [immagine] |
Colpa, Delitto, Peccato, Fallo, Misfatto, Mancanza - Colpa è un atto volontario che contraffà alle leggi, alla civiltà, alla convenienza; ma significa più specialmente l'imputazione che se ne fa altrui; e si riferisce a cose non troppo gravi; perché allora piglia nome e qualità di Delitto. - Ogni detto o fatto contro la legge divina si chiama Peccato. - Alcuni pensano che Misfatto sia Delitto grave; ma la voce, in sé stessa, non suona altro se non Cosa mal fatta: è vero per altro che nell'accezione dei più suona Delitto grave; ma è vero altresì che nell'uso comune si ode raramente tal voce, la quale è riserbata solo allo stile elevato. - Fallo, ha propriamente significato negativo, ed è quando si trascura volontariamente di fare ciò che vuole, o il nostro dovere, o le regole del decoro, della ragione o dell'uso. - La Mancanza è anch'essa negativa; ma è meno grave del Fallo in quanto può non procedere da mala volontà. [immagine] |
Accusare, Imputare, Apporre, Dare la colpa, Incolpare - Accusare è il Denunziare apertamente, o appresso il tribunale o appresso i superiori. - Imputare è Attribuire ad alcuno una colpa o un delitto, o di atto o di volontà. - L'Apporre è parimente Attribuire ad altri una colpa; ma senza fondamento certo. - «Lo apposero a lui, ma era innocente.» - Incolpare e Dare la colpa è lo stesso; ma può anche farsi per via di semplice e lieve congettura. [immagine] |
Demerito, Colpa - La voce Demerito ha forza negativa, e significa qualunque atto men che lodevole, ovvero di omissione, il quale scemi tanto o quanto il merito della persona che lo fa; ma può non esser colposo. - Colpa è cosa positiva, ed è sempre azione da dovere esser ripresa e punita. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Colpa, Difetto, Fallo, Peccato, Delitto, Misfatto, Reato, Eccesso, Demerito, Errore, Scelleraggine, Mancamento - « Nel difetto cade l'uomo o per poca avvertenza, o per manco di forza, ma senza vera malizia. Fallo è atto in cui si manca alle regole del decoro, o della ragione, o dell'uso. Può essere un esercizio, a dir così, del difetto. Peccato, dice il Passavanti, è ogni detto, o fatto, o desiderio contro la legge di Dio. Delitto è peccato contro la legge umana segnatamente. Misfatto è delitto grave. Colpa è fallo, o delitto, o difetto, secondo i casi; ma esprime segnatamente l'imputazione che se ne fa a tale o tale persona. Reato è lo stato dell'uomo di cui la colpa è riconosciuta vera ». Romani.
Difetto non indica un solo atto, ma una frequente ricorrenza del medesimo, prodotta talvolta da cause organiche, e tal altra da mala abitudine cangiata in natura: chi non può dir bene la r, la s, per es., ha difetto di pronunzia, contratto il più delle volte per mala abitudine da bambino. L'eccesso, se è di cosa non dannosa, può essere più difetto che colpa o vizio; ma se la materia ne è grave, può riescire delitto e misfatto; un eccesso d'allegria, di loquacità, può essere biasimevole; ma gli eccessi dei Neroni e dei Caligola immergevano nel lutto pressochè tutto il mondo. Demerito non è sempre colpa; molte volte il demerito è immaginario, e sta solo nella fantasia di chi vuol trovarlo: molti v'hanno che, demeritando dal mondo, molto meritano presso Dio: vero demerito è quello che avvilisce, per azioni colpevoli o turpi, meritamente l'uomo che le commette. L'errore, a parlare rigorosamente, non è di necessità colpa o peccato: può divenirlo se è volontario e grave; del resto, errare humanum est. La scelleraggine è delitto moralmente mostruoso; ma come niuno diventa in un istante scellerato, la scelleraggine non è qualificata, se non quando è fatta dallo scellerato; commessa da un altro, può essere scusabile in parte o per ignoranza o per impeto di passione. Mancamento è fallo o colpa leggera proveniente dal mancare a regola o precetto; se fosse grave, il vocabolo mancamento non sarebbe sufficiente, e bisognerebbe chiamarla con altro de' surriferiti vocaboli. [immagine] |
Dar carico, Dar colpa, Accusare, Far carico, Farsi carico, Darsi carico - Carico è meno di colpa, onde non è, come questa, materia sufficiente ad accusa: onde si dà carico di cosa dispiacente o riprovevole; si dà colpa, se la materia è grave e se il danno probabile ne è già emerso. Si accusa positivamente, formalmente; i due primi possono non essere che giudizii o sospetti, e stare in chi li fa. Far carico è quasi un accusare, è un apporre per sicuro, è un regolarsi come se si fosse certo che altri avesse sulla coscienza la cosa che gli s'imputa. Darsi carico non può avere, naturalmente parlando, questo senso, perchè nessuno è così gònzo da dar carico a se stesso: vale invece prendersi la briga o il pensiero; me ne do carico, dicesi, e vale, ci penso io, o presso a poco. Farsi carico è imporsi un obbligo: oppure rimproverare la propria coscienza: molti si faran carico di non aver fatto tante genuflessioni, che non se le fanno di mormorare e dir male del prossimo. [immagine] |
Colpa (averci o averne) - Chi ci ha colpa è in parte colpevole, talora anche indirettamente: nei traviamenti dei figli i padri ci hanno colpa quasi sempre. Chi ne ha colpa è l'unico o il principale colpevole. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Colpa - [T.] S. f. Atto o Omissione o Difetto che rende l'uomo degno di pena o di riprensione, o men perfetto di quel ch'e' potrebbe. (Rosm.) Atto della libera volontà che declina dalla legge. – Varii i suoi gradi; ma sempre contrapp. a Innocenza. I Lat. gli congiungevano più propriam. l'idea di negligenza, in contrapp. di Dolo e di Frode; e negli atti esteriori gli associavano quella di Danno. I Cristiani anch'essi le dánno in parte idea negativa quando l'effetto del peccato originale chiamano ne' discendenti Colpa, in quanto e imperfezione e macchia che li rende men degni di Dio.
Un fatto inconsiderato, ogni omissione del dovere può essere Colpa. Però s'avvicina all'idea di Difetto; ma, appunto come Difetto, può avere senso grave, e essere abituale. Sempre però distinta da vizio. Onde Orazio: Rem feci,… vitio culpave minorem. Può anche Fallo e Errore avere senso grave; ma d'ordinario l'ha più leggero di Colpa. T. Cic. Non la liberazione dalla colpa, ma il perdono del fallo impetrare. Tass. Torrism. Error di cavalier, di re, d'amico Fu questo vostro, e dee chiamarsi errore; E, se volete pur, peccato e colpa: Nome di scelleraggine non merta. (Peccato andava posposto, perchè quasi sempre di senso più grave.) – Non ci avere nè colpa nè peccato, pleon. fam., e in cose gravi e in leggiere; esserne innocente, inconsapevole. T. In colpa è propriam. l'idea d'imputazione o attuale o possibile; e in questo senso ha a intendersi il lat. Crimine culpae. Ma può altresì dirsi Colpa del fallo, del peccato, del misfatto, in quanto esso è più o meno imputabile. Un Docum. ven. del 500. La colpa del suo delitto. E così Cic. 2. Distinti già i gradi e le specie di colpa, noteremo le locuz. in gran parte promiscue a queste e a quelli, cominciando dall'innocenza, procedendo agli atti colpevoli, all'imputazione, alla pena, al pentimento, all'ammenda. T. Innocente di colpa. Puro di… D. 1. 16. Senza colpa. Un lat. Inscia culpae. = Bocc. Introd. 44. (C) Temo che infamia, senza nostra colpa e di loro, non ce ne segua. T. Cic. Esser lontano da colpa. Contr. a quel d'altri: Prossimo a colpa. Ter. Lontana è la colpa da me. 3. Avere, Averci, Averne colpa, la colpa. T. G. V. 12. 111. 7. Dissono (dissero) che non era colpa tradire il traditore, se colpa vi ebbe. = Bocc. Nov. 77. 20. (C) Di ciò non ha la donna alcuna colpa. T. D. 2. 33. Chi n'ha colpa. E Rim. 232. E Purg. 24. Quei che più n'ha colpa. E 1. 13. Che colpa ho io della tua vita rea? (ch'io debba essere straziato per te). – Averci colpa in un fatto, in un male altrui, vale Avere una qualche parte di colpa, e può essere minima; Averne colpa è parte più grave Averne la colpa è l'esserne la principal cagione Avercela è altro da Averne. Può avercisi una parte di colpa insieme con molti, o mista colpa a merito. T. Non ho colpa, ass., afferma più; e così senz'art. e senza partic., può denotare anima e vita tutta innocente. 4. Essere in colpa vale Averla, più che Avercela e Averne; e può denotare mal più grave e più abituale di questi altri modi, secondo il valore dell'In. T. Hor. Gli stolti della infelicità loro accagionano i luoghi; ma l'animo è in colpa, che porta in ogni luogo i mali proprii. Essere in colpa può altresì denotare l'imputabilità, il modo però non è tanto com. Bocc. Nov. 27. 22. (C) La legge vuole che colui ch'è cagion del male che si fa, sia in quella medesima colpa che colui che 'l fa. De' due sensi partecipa il seg. Cavalc. Med. cuor. 294. (C) Non è il non poter in cagione, ma lo non volere in colpa. 3. T. Cic. Commettere colpa. D. 2. 6. [Cors.] S. Ag. C. D. 8. 19. Piange sè essere caduto in colpa. [Camp.] † Discorrere in colpa. Bibb. S. Greg. Prol. 2. in Job. T. Ma vivo è Trascorrere in colpa o colpe, più grave che A. T. Cic. Contrarre colpa, e Contrarre macchia di colpa. E Avere, o no, macchia di… T. D. 1. 27. Mi rimise nelle prime colpe. – Rimettere dice più che Risospingere. E Tentare è men forte di Sospingere a colpa; e or più or men forte di Tentare può essere Dare occasione. Virg. Bacchus et ad culpam caussas dedit. 6. Modi che segnano più determinatamente la specie della colpa. T. D. 2. 7. Co' parvoli innocenti Da' denti morsi della Morte avante Che fosser dall'umana colpa (originale) esenti. E 3. 29. Non dormendo si sogna Credendo e non credendo dicer vero; Ma nell'uno è più colpa e più vergogna (quando si sa d'esser nel falso). E 19. Ov' è la colpa sua? T. D. 2. 33. Cotesta obblivion chiaro conchiude Colpa nella tua voglia altrove attenta (dimostra la colpa della tua poca attenzione). T. Colpa d'avarizia Cic., di crudeltà. D. 2. 24. Colpe della gola Seguite già da miseri guadagni (di dolore). Segnatam. di fallo di donna. T. Hor. Levis una mors est Virginum culpae. 7. Locuz. che denotano i gradi di gravità. T. D. 2. 30. Nè d'altra nebbia, che di colpa, velo. T. Colpa grande, leggera. Mor. S. Greg. 14. 7. Quanto fu grave la colpa che egli errò. Altri spiega Errare att., ma può intendersi altrimenti. [G.M.] Segner. Crist. Instr. 1. 23. 3. Colpa mortale, cioè una colpa la quale reca all'anima la morte eterna. T. Reo di colpa o di colpe. † Nel seg. Aggravare la colpa è, col pensiero, rappresentarne a sè la gravezza. S. Cater. Lett. 235. § 3. Ed. Gigli. (Gh.) Co'l vedere te essere amato da Dio, ti conviene vedere la colpa e la ingratitudine tua, ed aggravare la colpa nel conoscimento santo di te. Ma questo modo ha due sensi più vivi. T. L'uomo aggrava le proprie colpe con scuse bugiarde; o tale o tale circostanza le aggrava. E: Altri accusando, o giudicando, aggrava la colpa, facendo parere l'uomo più reo di quel ch'è. – Aggravato di colpa. – Carico di colpe, plur. piuttosto che sing. = Petr. son. 60. (C) Io son sì stanco sotto 'l fascio antico Delle mie colpe e dell'usanza ria, Ch'io temo forte di mancar tra via. 8. Uso di partic. T. D. 3. 6. Spesse fïate già pianser li figli Per la colpa del padre. Senz'art. T. D. 3. 15. Per colpa del pastor. Cic. Per vostra colpa accaddero queste cose. L'art. determina, e talvolta aggrava più. Coll'A, men com. G. V. 7. 40. 2. (C) Uccise… Arrigo, per vendetta del… suo padre, morto a sua colpa. [Val.] Ant. Pucc. Centil. 19. 79. La racquistaro i Saraceni A colpa de' Cristiani! Col Di poi. T. Prov. Tosc. 69. La colpa è sempre degli offesi. (I deboli col danno hanno il torto.) Cic. Tua sia la colpa dell'ingiusto peso impostomi. Quasi iron. T. Cic. Sarà nostra colpa se… – Non è mia colpa se voi siete uno sciocco. 9. Omessa la partic., come ne' modi Bontà vostra, Mercè sua. Dant. Par. 1. (C) Sì rade volte, padre (Apollo), se ne coglie (dell'alloro)… Colpa e vergogna dell'umane voglie. Dittam. 6. 3. Bocc. Nov. 98. 51. Buonar. Fier. g. 3. a. 3. s. 10. p. 157. col. 1. (Gh.) Un padre vecchio, Che, avvezzo a posseder tranquillo stato, Se 'l vede ir dissipato,… Colpa d'un mal figliuolo. Più chiaro a modo di parentesi. Salvin. Disc. ac. 1. 63. (Gh.) De' quali (libri) la maggior parte, colpa degl'ignoranti e de' barbari, alle nostre mani pervenuti non sono. 10. Del conoscere, e giudicare la colpa altrui, o dell'attribuirgliela. D. 1. 5. (C) Minos… Esamina le colpe nell'entrata (d'Inferno); Giudica… T. E 2. 31. Se (tu) tacessi o se negassi Ciò che confessi, non fôra men nota La colpa tua: da tal giudice sâssi (è saputa da Dio). Ter. Trovare in… D. 2. 32. Riprendendo lei di laide colpe. T. Imputare a colpa… – Cic. Attribuire a… – E anco: Imputare la colpa, Attribuirla. Questo è giudizio più assoluto. T. Guicc. St. Non si ascriverà quel disordine a colpa nostra. Ar. Fur. 12. 12. (C) Tutti cercando il van, tutti gli dánno Colpa di furto alcun, che lor fatt' abbia. Col Che, dell'atto imputato. T. Ar. Supp. 4. 8. Mi vorranno dar colpa che da principio io non li abbia bene informati. Col Che, della cagione dell'atto. G. V. 7. 39. 2. (C) Diedono colpa al re Carlo, che il fece per avarizia. Coll'art. è più forte. T. Bern. Orl. 2. 16. 4. Ne va dando la colpa a questo e quello. = Bocc. Nov. 64. 12. (C) T. Sansov. Conc. polit. Sopraggiungendoci, alla sprovvista, disgrazia alcuna, noi usiamo darne la colpa alla Fortuna. Dav. Scism. 31. Dando la colpa tutta a Volseo…, mostrò gran segni d'averlo in odio. – Si dá altrui la colpa di mali anco leggeri, Si dá carico e accusasi, d'ordinario, di più gravi. Far colpa a taluno di cosa è più che Dargliela, e può essere men vero e men giusto. Non com. Guicc. Stor. 16. 807. (Man.) Trasferendone la colpa nel march. di Pescara, si sforzò di scusare Fr. Sforza. Ancora più inusit. Portar colpa a… Bemb. As. 3. 158. T. Vivo sarebbe Recare a… o in. Il secondo più grave. Dant. Conv. 108. (C) Mi scusa l'insufficienza, della quale non si dêe porre a me colpa. [Camp.] Om. S. Gio. Gris. T. Il più com. è Apporre colpa. T. Mettere in colpa, non com., ma non inusit. T. Più com. e più forte. Gettare la colpa. Lat. Rejicere. 11. Quindi Colpa la stessa Imputazione. [Camp.] D. 3. 17. La colpa seguirà la parte offensa In grido, come suol; ma la vendetta Fia testimonio al ver che la dispensa. (Gli offesi saranno incolpati; ma la pena che coglierà i veri colpevoli, chiarirà il vero da ultimo.) (Nel Prov. recato sopra, che par suoni uguale, il senso di Colpa è più schiettamente il com.) Col Di e l'Inf. Dant. Conv. 56. (M.) Villania fa chi loda o chi biasima, dinnanzi al viso, alcuno; perchè nè consentire, nè negare puote lo così estimato, senza cadere in colpa di lodarsi o di biasimarsi. 12. All'idea di Colpa corrisponde quella di Pena. Bern. Orl. 2. 27. 8. (C) Per far di quel proverbio in me la prova, Che dice: A colpa vecchia pena nuova. G.V. 8. 80. 2. Iddio ne rendè loro, se colpa v'ebbono, in breve, assai giusta… punizione. T. D. 1. 6. Tutte queste (anime) a simil pena stanno Per simil colpa. E 18. – Frenare con pene la colpa. T. D. 1. 29. La colpa che laggiù (in Inferno) cotanto costa. E 2. 22. E 1. 28. O tu, cui colpa non condanna (all'Inf.). Ivi: Nè morte il giunse ancor, nè colpa il mena… a tormentarlo. E 24. Qual colpa quaggiù 'l pinse. E 7. E 28. Quella dolce terra Latina, onde mia colpa tutta reco. E 6. Diversa colpa giù li aggrava al fondo. E 7. Dove colpa contraria li dispaja. E 12. T. Liberare da colpa e da pena. † Ell. oscura la seg. D. Gio. Cell. Lett. 25. 60. (C) Or non si tien egli che andare a San Francesco sia colpa e pena? (cioè, perdonanza sì quanto alla colpa, si quanto alla pena, nel senso dei Teol.). 13. In Properz. Colpa è la stessa persona colpevole: ardito modo; ma più accettabile il seg. T. Prov. Tosc. 302. La colpa è sempre fanciulla (nessuno la piglia per sè). Della pers. che ci ha colpa o ha la colpa. Bocc. Teseid. l. 10. st. 69. (Gh.) Io, lassa!, colpa son del tuo passare (morire). Car. En. 12. 980. (Man.) Ah! ch'io la colpa, disse, io la cagione, Io l'origine son di tanto male. (Troppe parole.) Com. ass T. Voi siete la colpa. 14. Sentimento e pentimento della colpa. T. Un inno: Della colpa arrossisce il mio volto. Hor. Nulla pallescere culpa. T. Un inno: O la colpa vi morde, o la pena vi preme. D. 1. 10. Di mia colpa compunto. E 2. 30. Sia colpa e duol d'una misura (alla gravità della colpa corrisponda la gravezza del dolore). Belc. Vit. Colomb. C. 158. (Man.) In qualunque modo io v'avessi offesi, io ne dico mia colpa, e addimandovene perdonanza. Poliz. Rim. 67. Dátti tre volte delle man nel petto, E di', tua colpa, di questo peccato. T. Dire e Fare mea culpa, fam., e sul serio e di cel., chi riconosce d'aver errato, o anche d'essersi danneggiato. † Salvin. Annot. Tanc. p. 572. c. 2. (Gh.) Quando i monaci facean la colpa davanti all'abate, erano loro ingiunte penitenze di baciare tante volte la terra… [Cors.] † Esp. Pat. Nost. 51. Dispregiava il Publicano, che umilmente batteva sua colpa nel tempio. (Dal battersi il petto dicendo: Mea culpa.) Ar. Fur. 45. 31. (C) E, come fosse il suo Ruggier presente, Chiamasi in colpa, e se ne batte il petto. E 37. 58. Si vede averla offesa, e se ne chiama In colpa, e ciò che può fa d'emendarla. Pulc. Luc. Ciriff. Calv. p. 5. st. 82. ed. Audin. (Gh.) Rendersi in colpa è un Assoggettarsi all'umiliazione e alla pena debita per la colpa riconosciuta: Confessarsi colpevole può l'uomo in segreto dinnanzi a Dio, senza Rendersi in colpa; Chiamarsi in colpa è più del secondo, meno del primo. [Camp.] Macc. Vit. S. Cat. 3. 4. Si cominciò a rendere in colpa; e confessarsi de' suoi peccati in presenzia di tutti. = Pulc. Luig. Morg. 11. 78. (Gh.) Astolfo in colpa, ginocchia, si rende, E chiede a te perdon pietosamente. Bern. Orl. 1. 26. 9. S'io non ne cavo altro guadagno, certo, Io me ne rendo in colpa, e me ne pento. Vit. SS. Pad. 2. 88. [Cors.] Dial. S. Greg. 2. 7. Venne tremando a Mauro, e réndeglisi in colpa del danno che avea fatto. = Vit. SS. Pad. 2. 87. (M.) [Camp.] Med. Pass. G. C. Rendendosi in colpa alla Vergine Maria con molti pianti. 15. Dell'ammenda o atti simili. T. Hor. Fuggire il disonore di maggior colpa. T. Pregare perdono della colpa. – Perdonare alle colpe, a taluno le colpe. – Rimetterle. [Camp.] Serm. 43. La circoncisione levava la colpa originale. T. Lavare la colpa, dalla colpa. T. Un inno: La colpa si scioglie col pianto. T. Un inno: Sciogliere uno dalle colpe. – Assolvere e le colpe e l'uomo da quelle. D. 2. 33. Chi da colpa si dislega. T. Espiare la colpa. [Camp.] Mor. S. Greg. Vincere le… colpe (l'inclinazione a quelle). † E ivi: Sottomettersi le… colpe. D. 1. 14. (C) Quando la colpa pentuta è rimossa. T. Hor. Amovit… culpas (nella vita civ.). 16. La voce di senso propriam. mor. si stende all'intell., perchè indivisibili le due facoltà. T. Colpe dell'ingegno. – Di ragionamento. – Componimento che non è senza colpe, ma nè senza bellezze. – Colpe di stile. Hor. Vitavi… culpam, Non laudem merui. – In vitium ducit culpae fuga, si caret arte. 17. Tengono del fig. i seg. T. G. V. 12. 19. C'ebbe ancora colpa l'invidia di certi popolani, che non voleano negli uffici volontieri compagnia di loro maggiori. = S. Cater. Lett. 40. § 288. ed. Gigli. (Gh.) Perdonate alla mia presunzione; perocchè l'amore e l'affetto me n'ha colpa. Boez. Varch. 2. 4. (C) Se tu… pensi quello che è falso, e ne paghi le pene, non puoi dar di ciò colpa alle cose. D. Conv. 70. T. La morte non vuol la colpa. (Non s'ha a incolpare il medico o altra cosa della morte accaduta.) D'altro che d'uomini. T. Prov. Tosc. 107. Che colpa n'ha la gatta, Se la massaia è matta? Ar. Fur. 29. 46. (C) Lo stolid'orso, che sveller si crede L'arbore ond' è caduto, e, come v'abbia Quello ogni colpa, odio gli porta e rabbia Di morbo di qualsia corpo vivente. T. Virg. Culpam ferro compesce. Di cose. T. Pap. Cons. med. 12. E 185. Mi acquieterei a darne la colpa principale alla soverchia acutezza ed acredine della linfa. = Serd. Prov. (Man.) Che colpa n'ha la bocca, o la gola, se la roba è cara? (Chi vuol soddisfare gli appetiti, non dêe guardare alle spese.) T. Prov. Tosc. 222. Ognun dá la colpa al cattivo tempo (anzichè darla a se stesso). Ancora più ardito, ma non impr. Pallad. 17. (C) È meglio scegliere campo che sia senza colpa, che stare a speranza di correggere. |
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