Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Ambiguità, Doppio senso, Equivoco - L'Ambiguità ha un significato generale, capace di diverse interpretazioni, il che rende oscuro e dubbioso il pensiero dello scrittore o del parlatore; il Doppio senso ha due significazioni naturali e convenienti, l'una che si affaccia alla mente di primo tratto, l'altra che è nascosta in una allusione; l'Equivoco ha due significati pur esso, l'uno naturale e inteso da tutti, l'altro un poco travolto e inteso da colui che parla. La Ambiguità è difetto; il Doppio senso e l'Equivoco possono essere opera del caso, ma più spesso interviene la malizia. [immagine] |
Significato, Senso - Senso, meglio di un discorso. - Significato, meglio di una parola; ma anche di un passo, di un'opera, di un segno e di un discorso che talvolta è opera essenzialissima si in bene che in male. Ma il Senso è talvolta nascosto nelle parole naturalmente, e talvolta celato espressamente. Il significato è più aperto, più palese; onde Cogliere il senso, Capire, Conoscere il significato. Vi hanno dei discorsi che non han senso, ma significano allora che chi li fa è scimunito, o demente per qualche accidentale cagione. (Zecchini). [immagine] |
Buon senso, Buon gusto - Il Buon senso e il Buon gusto significano ambedue la dirittura dell'ingegno, che vede ciò che è vero e che è giusto; ma il Buon senso si restringe alle cose sensibili e alla pratica della vita; il Buon gusto a cose più elevate, alle belle arti, alla letteratura e simili. - Il Buon senso nasce dalla osservazione e dalla pratica ajutata sempre dal senno naturale. Il Buon gusto nasce più dal giudizio che dall'ingegno. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Sentimenti, Sensi, Sentimento, Senso, Sensibilità, Sensualità - Sentimento, alla lettera, vale sentire in mente; è dunque come il senso dell'anima, e fu detto da qualche filosofo il sesto senso: egli è come l'oscillazione prodotta nelle corde dello spirito, dirò così, dagli urti esterni o anco interni venutigli dal corpo e a cui rispondono idee e pensieri. Da ciò i sentimenti di un uomo detti così al plurale, valgono il complesso della sua maniera di pensare su tutte e singole cose. Sensi per sentimenti, è traslato, come si vede, e vale que' sentimenti che furono espressi in parole: è della poesia e della prosa sostenuta; questi sensi, questi miei sensi. Poi sensi di generosità, di pietà, di gratitudine, d'affetto e va dicendo perchè dipendenti in gran parte dal modo proprio di sentire anco fisicamente. I sensi del corpo ognuno sa che e quali siano. Sensibilità è delicatezza di sentire relativa alla fibra e al cuore; sensualità è compiacenza esagerata del sentire, ed è vizio, se il corpo ha da essere ministro dell'anima, e non questa serva del corpo. L'uomo sensibile si risente facilmente, si riscuote alla vista di ciò che è bene o male, siano dessi relativi a chi si voglia; l'uomo sensuale non pensa che a sè, è l'egoista per eccellenza. [immagine] |
Discernimento, Giudizio, Conoscimento, Senno, Buon senso, Senso comune - Il discernimento è un certo fatto, per mezzo del quale sappiamo distinguere e conoscere: il giudizio è propriamente quell'interno senso che ci fa capaci di giudicare: il giudizio dell'uomo ha varii gradi corrispondenti ai diversi periodi della sua vita: a sette anni comincia l'età del giudizio; dai venti ai trenta si mette; dicesi, il dente del giudizio; dai trenta in su, si deve avere giudizio; eppure a tutte le età si va soggetti a perderlo per cose da nulla. Il conoscimento precede e deve precedere il giudizio; perchè come mai si giudicherebbe rettamente di cosa senza conoscerla? Il senno vien dopo; di rado contemporaneamente; si fa senno molte volte quando non è più tempo; però, una mancanza, uno o più scapucci ci fanno far senno per l'avvenire. Per il conoscimento vediamo le idee nei fatti; per il discernimento le pesiamo, le classifichiamo, le adopriamo con giudizio, o tutto al più con quel qualsiasi senno di cui siamo capaci. Il buon senso è fratello, o se meglio così vogliamo, figlio della ragione: è quella capacità di ragionare così all'ingrosso sulle cose che ha l'uomo quando ha la testa a luogo, abbenchè non guidato da studio o cognizioni speciali: talvolta il buon senso più rettamente guida nella comprensione del vero e nel proferirne giudizio, che l'intricato ammasso delle leggi, de' commenti, delle decisioni. Il buon senso del popolo, fu detto più volte, intravvede o sente più sanamente nelle cose di giustizia e di convenienza, che il filosofo guidato dal filo delle proprie speculazioni. Il senso comune è quel grano o grado di senno e di giudizio per cui si vede a sufficienza chiaramente e rettamente nelle cose ovvie, ne' casi della vita; senza quello l'uomo non sarebbe dissimile dagli animali bruti; è la ragione, o meglio il raziocinio in pratica. Quante sublimi speculazioni non furono spacciate e credute, le quali, viste a mente quieta, si riconobbero prive di senso, non dirò già filosofico, ma del buon senso comune! [immagine] |
Sensato, Di buon senso - Il buon senso è quel senso comune, guida giornaliera nel giudicare, nell'operare dell'uomo quando non è portato a travedere da impeto di passione o pregiudizio. L'uomo sensato, detto assolutamente, è colui che di questo buon senso è largamente fornito, o meglio chi comunemente lo adopera. [immagine] |
Significato, Senso - Senso, meglio di un discorso; significato, meglio di una parola, ma anche di un passo, di un'opera, di un segno e di un discorso che talvolta è opera essenzialissima sì in bene che in male. Ma il senso è talvolta nascosto nelle parole naturalmente, e talvolta celato espressamente; il significato è più aperto, più palese; onde: cogliere il senso, capire, conoscere il significato. Vi hanno de' discorsi che non hanno senso, ma significano allora che chi li fa è scimunito, o demente per qualche accidentale cagione. [immagine] |
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850 |
Doppio senso - In francese Calembour. E' una specie di scherzo di parole, resultante dal doppio senso che presenta un termine, o dal duplice significato che possono avere due omonimi. [immagine] |