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Informazioni di base |
La parola muso è formata da quattro lettere, due vocali e due consonanti. È una parola bifronte senza capo né coda, la lettura all’inverso produce una parola di senso compiuto (su). Divisione in sillabe: mù-so. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche le pagine frasi con muso e canzoni con muso per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Elias Portolu di Grazia Deledda (1928): A proposito di amici, vennero a trovar Elias anche quelli dalla cui mala compagnia egli e la famiglia facevano dipendere la disgrazia: e nonostante i suoi propositi, di non riceverli, anzi di chiuder loro il portone sul muso se si azzardavano di venire, egli li accolse cristianamente, e zia Annedda diede loro da bere. Sulle frontiere del Far-West di Emilio Salgari (1908): Un sorrisetto stridente, beffardo, sfuggì, in quel momento, dalle labbra della piccola indiana. — Che cos'hai, Minnehaha! — chiese l'indian-agent, seccato. — Ho veduto un cane di prateria che metteva fuori il muso dalla sua tana e che mi guardava, — rispose la fanciulla. — Che il tuo Manitù ti porti nelle praterie felici! — brontolò l'indian-agent. — Sei poco seria per essere una sioux. — L'Isola dell'Angelo Caduto di Carlo Lucarelli (1999): A tutto questo pensava Hana mentre sussurrava nel buio scrivendo con gli occhi una lettera al suo commissario, che in quel momento attendeva lontano, pensoso e con le braccia conserte, e ascoltava distratto il gorgoglio di un fiotto d'acqua sottile, strozzato da un cannello d'ottone che aveva la vaga forma di un muso di capra. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per muso |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: fuso, maso, muco, mugo, mulo, muro, musa, muse, musi, must, muto. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: fusa, fuse, fusi, rush. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si può avere: uso. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: mulso, museo. |
Antipodi (con o senza cambio) |
Spostando la prima lettera in fondo (eventualmente cambiandola) e invertendo il tutto si può avere: bosu. Antipodi inversi: se si sposta l'ultima lettera all'inizio (con eventuale cambio) e si inverte il tutto si può avere: sumo. |
Parole con "muso" |
Iniziano con "muso": musona, musone, musoni, musoneria, musonerie. |
Finiscono con "muso": camuso. |
Contengono "muso": immusonita, immusonite, immusoniti, immusonito, immusonirsi. |
»» Vedi parole che contengono muso per la lista completa |
Parole contenute in "muso" |
uso. |
Incastri |
Inserendo al suo interno chi si ha MUSchiO; con col si ha MUScolO; con scolo si ha MUscoloSO; con tacchi si ha MUStacchiO. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "muso" si può ottenere dalle seguenti coppie: muco/coso, mugolo/goloso, mule/leso, muli/liso, mura/raso, mure/reso, muri/riso, muro/roso, muta/taso, mute/teso, muto/toso. |
Usando "muso" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * soda = muda; * sola = mula; * sole = mule; * soli = muli; * solo = mulo; * sognai = mugnai; * solare = mulare; * solari = mulari; * solini = mulini; * solino = mulino; * solone = mulone; * soletta = muletta; * solette = mulette; * soletti = muletti; * soletto = muletto; * osare = mussare. |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "muso" si può ottenere dalle seguenti coppie: muore/eroso, muori/iroso, mura/arso, muro/orso. |
Usando "muso" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * osco = muco; * oslo = mulo; * osta = muta; * oste = mute; * osti = muti; * ossei = musei; * osseo = museo; * ostare = mutare; * ostili = mutili; * ossetti = musetti; * ossetto = musetto. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "muso" si può ottenere dalle seguenti coppie: muda/soda, mugnai/sognai, mula/sola, mulare/solare, mulari/solari, mule/sole, muletta/soletta, mulette/solette, muletti/soletti, muletto/soletto, muli/soli, mulini/solini, mulino/solino, mulo/solo, mulone/solone. |
Usando "muso" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * coso = muco; * leso = mule; * liso = muli; * raso = mura; * reso = mure; * riso = muri; * roso = muro; * taso = muta; * teso = mute; * toso = muto; * goloso = mugolo; * tango = mustang. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "muso" (*) con un'altra parola si può ottenere: * csi = muscosi; * sla = mussola; * ostro = mostruoso; * clone = muscolone; * cloni = muscoloni; * colse = muscolose; * colsi = muscolosi; * elogi = museologi; * taser = mutassero; * elogia = museologia; * tacchini = mustacchioni. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Ceffo, Muso, Grugno, Grinta, Mutria - Ceffo si dice propriamente per atto dispregiativo alla faccia dell'uomo che sia molto carnosa e di forme non regolari. - Grinta è il volto dell'uomo, o atteggiato ad ira e dispetto, o anche di forme non regolari e significative di animo tristo. - Mutria è quell'atto del volto, o quell'aspetto di affettata gravità e di superbia, che tanto dispiace in alcune persone. - Muso è propriamente il viso del cane; ma si dice per dispregio anche a quello degli uomini: e nell'uso familiare è quell'atto del volto che accenna dispiacere o tristezza. - Grugno è del porco, e quando si dice dell'uomo si fa per alto dispregio. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Grugno, Ceffo, Muso, Grifo, Mostaccio - Grugno, quello del porco: da grugno, grugnire e grugnito. Muso, quello del cane e del gatto. Da grifo, grifone, o da grifone, grifo; e come aveva il favoloso grifone la testa d'un'aquila, direi grifo, per ragione di analogia, quello degli uccelli di rapina: però grifo anco quello del porco e d'ogni animale che colle lunghe zanne può ferire. Ceffo vale brutto muso. Mostaccio è dispregiativo del volto dell'uomo, e talora un singolare accarezzativo, o vezzeggiativo, dicendosi: bel mostaccio: anche tutti gli altri diconsi del viso dell'uomo, per ironia, beffa o villania. [immagine] |
Faccia, Viso, Volto, Aspetto, Fisonomia, Muso - Per bene esprimere le differenze che stanno fra faccia, volto e viso, dirò così: che faccia è parola di senso semplice e materiale; volto, parola di senso nobile; viso, parola di senso gentile. La faccia è il campo; il volto è l'insieme dei lineamenti e la loro espressione abituale; il viso, quell'espressione del volto, che è mutabile, e varia secondo le diverse affezioni che ci vanno agitando: si guarda in faccia, si fissa in volto, si legge in viso; bella faccia si dice anche di quella, regolare sì, ma che esprime poco: nobil volto, quello che, bello o no, esprime costantemente bontà, grandezza d'animo, sentimento degno dell'uomo: lieto viso, quello che esprime sempre ilarità e contentezza. Faccia è dell'uomo; muso, delle bestie; si dice talvolta muso anche alla faccia dell'uomo, ma s'intende che è per ischerzo o per assoluto disprezzo. L'aspetto può essere considerato quello del solo volto, ma parmi che a caratterizzare e a determinare pienamente l'aspetto d'un uomo vi concorrano anche in gran parte la posizione del corpo tutto, e perfino le sue vestimenta, e così di uno ben vestito si dice pur troppo facilmente: egli ha l'aspetto d'un galantuomo, d'un uomo a modo, d'una persona dabbene; e viceversa, di uno male in arnese: egli ha l'aspetto d'un ladro. La fisonomia è l'espressione naturale del volto d'ognuno: ella è opera maravigliosa davvero, che con una fronte, un naso, una bocca, un mento, due occhi, due orecchi ugualmente dati, ugualmente disposti in tutti, non s'incontrino nel numero infinito delle facce umane due fisonomie perfettamente uguali. La fisonomia non è nè la bellezza, nè la bruttezza; nè la dolcezza, nè l'asprezza; nè la grazia, nè altro; questi caratteri o questi sentimenti possono essere il risultato di tante combinazioni, come espressi più o meno da ogni volto; la fisonomia è ciò che fa vedere che ogni uomo è lui e non un altro, è l'individualità nel genere e nella specie; onde ognuno ha la propria fisonomia. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
† Muso - Agg. Musardo, Che musa, Musone. Sen. Pist. (C) lo ho veduto in villa, e in città lieta, e dilettevole gente musa, e trista. |
Muso - S. m. Propriamente la testa de' cani dagli occhi alle estremità delle labbra; e si dice anche d'altri animali. (C) T. Aff. al gr. Μύζειν, che vale Mussare e Mutire. E Muto vale anco Che manda suoni inarticolati.
But. Inf. 22. 2. (C) Muso propriamente si dice la bocca del cane. Bocc. Nov. 6. g. 4. Mi pareva. che ella mi mettesse il muso in seno. E nov. 1. g. 7. Vedrebbe un teschio d'asino in su quel palo di quegli della vigna, il quale quando col muso volto vedesse verso Firenze, sicuramente… se ne venisse a lei. Dant. Purg. 3. Come le pecorelle escon del chiuso…, Timidette atterrando l'occhio e 'l muso. E Inf. 22. E come all'orlo dell'acqua d'un fosso Stan li ranocchi pur col muso fuori. T. D. 1. 32. Come a gracidar si sta la rana Col muso fuor dell'acqua. 2. Per simil. dicesi al Viso dell'uomo, ma sovente per ischerno, o per cel. Dant. Inf. 18. (C) Quindi sentimmo gente che si nicchia Nell'altra bolgia, e che col muso sbuffa. E 22. Cagnazzo a cotal motto levò 'l muso, Crollando il capo. T. Prov. Tosc. 367. Ha il muso lungo come un luccio. [Cam.] Giusti, Prov. 349. Chi leva muro. leva muso. (Chi s'arricchisce, chi s'innalza diventa superbo.) Senso fam. non di dispr. [G.M.] Fortig. Ricciard. 1. 41. Sì bel suon, sì bel canto e sì bel muso Delle cose mortali è fuor dell'uso. (Qui intende il viso di madonna Stella.) [G.M.] Allungare il muso; Dimagrare. Fam. Assottiglia le gambe e allunga il muso (chi dimagra). 3. T. Dire sul muso, Dire apertamente cosa spiacevole, e dirle col palese intento d'irritare. Più e peggio che Dire a viso. T. Rider sul muso, più fam. e più impertinente che Ridere in faccia. Dice non solo lo scherno, ma ogni atto di dispregio provocatore. Gli fece una risata sul muso. 4. T. Fam. Quello che i Fr. Pour vos beaux yeux, in it. sempre per iron. di cosa ch'altri pretende o spera, e che non si vuole o non si crede ch'egli abbia a ottenere: Davvero! lo faranno per il tuo bel muso. 5. T. Escl. d'iron. Di chi minaccia o par che minacci: Bel muso da farmi paura. – Voi non siete muso da farmi paura. 6. Per Broncio, Segno di cruccio, Musata; perchè l'uomo suole in quell'atto sporgere il labbro inferiore, e pare che il viso s'allunghi. Buon. Fier. 2. 3. 9. (C) Così, così si fa; non tanti musi, E non tanti occhi strani. 7. Torcere il muso, si dice di Chi fa dello sdegnoso, e del ritroso. Bocc. Nov. 8. g. 6. (C) Sì forte le veniva del cencio, che altro che torcere il muso non facea. E fig. Dant. Pur. 14. (C) Botoli truova poi. venendo giuso, Ringhiosi più che non chiede lor possa, E a lor disdegnosa torce 'l muso (parla della riviera d'Arno). T. Fare il muso, Mostrarsi tra mesto e crucciato, o non bene disposto a checchessia. T. Nel senso medesimo Fare certi musi; ma questo secondo più di stizza che di mestizia, o di malcontento. Far muso, dice il passaggio da umore men cupo a più cupo, anzichè il broncio prolungate. [Val.] Fag. Rim. 1. 257. Lo guardate a sghimbescio, e fate il muso. 8. T. Tener muso, Stare pertinacemente corrucciato e nell'aspetto e negli atti verso altrui. – Tenere il broncio, suona talvolta meno biasimo. 9. T. Rizzar muso, ancora più fam. che Far muso; e dicesi di stizza più superba che insolente. [G.M.] Anco: Metter muso, Metter su muso. – Ha messo muso per una cosa di nulla. Spesso significa semplice impermalimento o adiramento. 10. T. Fam. Ha un muso lungo un braccio. Di chi si mostra corrucciato tra dispetto e dolore. 11. T. Stare a muso duro, senza ridere, o anche senza turbarsi. – Dicendo Persona di muso duro, intenderebbesi l'abit. risolutezza di pers. con chi non c'è da scherzare. 12. T. Stare a muso torto (di male umore). 13. T. Brutto muso, pers. d'aria sinistra e minacciosa. I brutti musi non gli fanno paura. 14. [G.M] Gli è muso da fare quello e altro; cioè, Gli è tomo, gli è fantino, gli è capace di farlo. |
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