Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
- Il viso della Monna Lisa è uno dei più ammirati al mondo.
- Aveva un viso regolare, ovale, dolcissimo, incorniciato da splendidi capelli ramati.
- Ride il pagliaccio dal viso truccato, nascondendo spesso il dolore chiuso nel suo cuore!
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Citazioni da opere letterarie |
Il vecchio della montagna di Grazia Deledda (1920): — «Dove vai, agnellino mio?» domandò zia Orca. «Se vieni con me e mi vendi questa legna, ti dò un canestro pieno di pane che per quanto ne togli resta sempre pieno». Il ragazzo, che aveva sempre fame, si lasciò tentare e le andò dietro, curvo sotto il fascio di legna. Zia Orca trottava avanti, spazzando il terreno con le ciglia... Finiscila tu, con questa fronda, che il diavolo ti metta ad affumicare; non vedi che mi viene tutto il fumo in viso? — gridò Paska, chiudendo gli occhi e torcendo la testa.
Gli egoisti di Federigo Tozzi (1924): E lo lasciò a se stesso, con quel viso quasi sconvolto, come sempre; con gli occhi pieni di inquietudine. Perché più giovane, si discostò un poco da lui; per evitare d'essere perfino rasentato con un braccio! Perché, infatti, Dario doveva rimproverarlo? Che faceva di male? Che importava se era più giovane? Sapeva tenerlo lo stesso a distanza.
Il resto di niente di Enzo Striano (1986): L'attenzione di tutti era su Lady Hamilton. In verità non sembrava tanto bella come si diceva. Piccoletta, senza particolare eleganza: un abitino azzurro con fisciù blu scuro al collo, scialle grigio. I capelli color miele, lisci, lunghissimi, le giungevano ai fianchi, certamente una delle sue attrattive maggiori. A prima vista, il viso niente d'eccezionale: minuto, pallido. A esaminarlo bene, però, emanava fascino, per l'espressione da bambina nella piccola bocca un po' imbronciata, per la luce innocente e provocante insieme dei grandissimi occhi bruni. |
Proverbi |
- Bisogna fare buon viso a cattivo gioco.
- Brutta di viso, sotto il paradiso.
- Una mano lava l'altra e tutte e due lavano il viso.
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Espressioni e Modi di Dire |
- Fare buon viso a cattivo gioco
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Canzoni |
- Il viso di lei (Cantata da: Giganti e Fabio Trioli; Anno 1971)
- Viso d’angelo (Cantata da: Camaleonti; Anno 1969)
- Cieli azzurri sul tuo viso (Cantata da: Dominga; Anno 1970)
- E penserò al tuo viso... (Cantata da: Alessandro Errico; Anno 1997)
- Una lacrima sul viso (Cantata da: Bobby Solo e Frankie Laine; Anno 1964)
- In viaggio sul tuo viso (Cantata da: Alice; Anno 1992)
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per viso |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: liso, riso, vaso, vico, vino, viro, visi, vito, vivo. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: disk, lisa, lise, lisi, lisp, mise, misi, miss, pisa, risa, rise, risi, tisi. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: vispo, visto. |
Antipodi (con o senza cambio) |
Spostando la prima lettera in fondo (eventualmente cambiandola) e invertendo il tutto si possono ottenere: cosi, dosi, posi, rosi, tosi. |
Parole con "viso" |
Iniziano con "viso": visone, visoni, visore, visori. |
Finiscono con "viso": avviso, avvisò, diviso, inviso, ravviso, ravvisò, traviso, travisò, treviso, indiviso, condiviso, preavviso, preavvisò, suddiviso, improvviso, improvvisò. |
Contengono "viso": divisore, divisori, revisore, revisori, divisoria, divisorie, divisorio, provvisori, televisore, televisori, provvisoria, provvisorie, provvisorio, retrovisore, retrovisori, supervisore, supervisori, termovisore, termovisori, stereovisore, stereovisori, provvisorietà, provvisoriamente. |
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Parole contenute in "viso" |
Contenute all'inverso: osi. |
Incastri |
Inserito nella parola dire dà DIvisoRE; in teleri dà TELEvisoRI. |
Inserendo al suo interno chi si ha VISchiO; con tan si ha VIStanO; con tav si ha VIStavO; con ter si ha VISterO (visterò); con sto si ha VIstoSO; con zio si ha VIzioSO; con iter si ha VISiterO (visiterò); con conte si ha VISconteO. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "viso" si può ottenere dalle seguenti coppie: viale/aleso, viario/arioso, vibrino/brinoso, vico/coso, viga/gaso, vile/leso, vili/liso, vira/raso, viri/riso, viro/roso, virus/russo, vita/taso, vite/teso, vitigno/tignoso, vito/toso, viva/vaso. |
Usando "viso" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: cavi * = caso; covi * = coso; levi * = leso; navi * = naso; rovi * = roso; * sode = vide; * sodi = vidi; * sole = vile; * soli = vili; * sono = vino; coevi * = coeso; corvi * = corso; eluvi * = eluso; parvi * = parso; previ * = preso; stavi * = staso; torvi * = torso; * sobri = vibri; * sogna = vigna; * osé = visse; ... |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "viso" si può ottenere dalle seguenti coppie: vietta/atteso, vira/arso, viro/orso. |
Usando "viso" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * osco = vico; * osta = vita; * oste = vite; * osti = viti; * ostro = vitro; * osella = viella; * oselle = vielle; * ostina = vitina; * osabile = viabile; * osabili = viabili; * ossacci = visacci; * ossetti = visetti; * ossetto = visetto; * ossucci = visucci; * ostelli = vitelli; * ostello = vitello; * osteria = viteria; * osterie = viterie; * ossaccio = visaccio; * ossuccio = visuccio; ... |
Cerniere |
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "viso" si può ottenere dalle seguenti coppie: avevi/soave, davi/soda, devi/sode, divi/sodi, favi/sofà, lavi/sola, levi/sole, levavi/soleva, listavi/solista, mettevi/somette, pivi/sopì, prelevavi/sopreleva, spendevi/sospende, spettavi/sospetta, spingevi/sospinge, spiravi/sospira, stavi/sosta, stativi/sostati, stentavi/sostenta, stivi/sosti. |
Usando "viso" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: soda * = davi; sode * = devi; sodi * = divi; sofà * = favi; sola * = lavi; sole * = levi; sopì * = pivi; * davi = soda; * devi = sode; * divi = sodi; * favi = sofà; * lavi = sola; * levi = sole; * pivi = sopì; soave * = avevi; * lev = isole; * avevi = soave; * stavi = sosta; * stivi = sosti; sosta * = stavi; ... |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "viso" si può ottenere dalle seguenti coppie: vibri/sobri, vide/sode, vidi/sodi, vigna/sogna, vignata/sognata, vignate/sognate, vignati/sognati, vignato/sognato, vile/sole, vili/soli, vinata/sonata, vinate/sonate, vineria/soneria, vinerie/sonerie, vinetti/sonetti, vinetto/sonetto, vino/sono, virosi/sorosi, vitto/sotto, vivente/sovente, viventi/soventi... |
Usando "viso" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: caso * = cavi; coso * = covi; leso * = levi; naso * = navi; roso * = rovi; * coso = vico; * gaso = viga; * leso = vile; * raso = vira; * roso = viro; * taso = vita; * teso = vite; * toso = vito; * vaso = viva; coeso * = coevi; corso * = corvi; eluso * = eluvi; parso * = parvi; preso * = previ; * vista = sosta; ... |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "viso" (*) con un'altra parola si può ottenere: * csi = viscosi; aver * = avviserò; slam * = slavismo; * arco = varicoso; * ecco = veccioso; * cile = visciole; callo * = cavilloso; indio * = invidioso; liscio * = liscivioso; malato * = malavitoso; passim * = passivismo; * inabile = visionabile; * inabili = visionabili; superino * = supervisiono. |
Rotazioni |
Slittando le lettere in egual modo si ha: naie. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Faccia, Viso, Volto - Per bene esprimere le differenze che stanno tra Faccia, Volto e Viso, dirò così: che faccia è parola di senso semplice e materiale; volto, parola di senso nobile; viso, parola di senso gentile.
La faccia è il campo; il volto è l'insieme dei lineamenti e la loro espressione abituale; il viso, quell' espessione del volto, che è mutabile e varia secondo le diverse affezioni che ci vanno agitando. Si guarda in faccia, si fissa in volto, si legge in viso; bella faccia si dice anche di quella, regolare sì, ma che esprime poco; nobil volto, quello che, bello o no, esprime costantemete bontà, grandezza d'animo, sentimento degno dell'uomo: lieto viso, quello che esprime sempre ilarità e contentezza. [immagine] |
Faccia (a) a faccia, Alla presenza, Di faccia, Dirimpetto, A faccia, A viso - A faccia a faccia si dice di due persone che si trovano l'una dirimpetto all'altra e molto vicine. - Alla presenza non è reciproco, ma vale l'essere una persona dinanzi ad un'altra, o per chieder qualcosa o per dir sue ragioni o per fare checchessia. - Di faccia si suol dire di cosa materiale che sia dinanzi ad un'altra di simile qualità e che abbia larga superficie. - «Sta nella casa di faccia alla mia.» - Dirimpetto vale lo stesso, ma si dice di qualunque cosa, e forse accenna distanza minore. - A faccia e A viso valgono l'istesso, salvo che A faccia è più efficace, ed è usitato specialmente dove si parli di cose da dirsi o da confermarsi senza riguardi e senza paura. - «Io l'ho detto lui, e glielo mantengo a faccia. - Io glielo dico a viso: questa cosa non istà bene.» [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Occhi (Sugli), Agli occhi, Davanti gli occhi, Sotto gli occhi, In presenza, A viso, A faccia - Si ha una cosa davanti agli occhi quando ci sta di prospetto, che, aprendo gli occhi, naturalmente si vede; si ha sotto gli occhi quando per guardarla si ha da ripiegare alquanto la testa e fare che il raggio visuale cada più o meno a piombo: davanti agli occhi sta un muro, un albero, un uomo in piedi; sotto gli occhi, un fanciullo, un libro, un fiore: questo è il senso più materiale. Sotto gli occhi poi sta cosa che sia a portata di quelli, e che non si perda di vista: davanti agli occhi sta sempre un quadro di desolazione veduto una volta che fortemente ci colpì; davanti agli occhi, la morte, la vita avvenire per poco che si consideri la fragilità nostra. Finchè la cosa ci sta davanti agli occhi è in presenza nostra; ma in presenza può essere anco standoci un po' più da canto e non proprio in faccia. Cosa fatta sugli occhi salta agli occhi del più baggeo, perchè farla sugli occhi è non solo insultare, ma deridere insultando; è mettere alla più dura prova la pazienza d'un uomo: eppure v'hanno di persone così accecate, che neppure facendogliela sugli occhi se ne avvedono, o gente sì destra da farla in tal modo senza che altri se ne apponga, o non ne abbia più che un vago sospetto. A viso, a faccia si dicon le cose, e vale, proprio alla persona, e non dietro alle spalle, senza timore nè umano rispetto: il secondo modo è forse un po' più triviale e plebeo. [immagine] |
Faccia, Viso, Volto, Aspetto, Fisonomia, Muso - Per bene esprimere le differenze che stanno fra faccia, volto e viso, dirò così: che faccia è parola di senso semplice e materiale; volto, parola di senso nobile; viso, parola di senso gentile. La faccia è il campo; il volto è l'insieme dei lineamenti e la loro espressione abituale; il viso, quell'espressione del volto, che è mutabile, e varia secondo le diverse affezioni che ci vanno agitando: si guarda in faccia, si fissa in volto, si legge in viso; bella faccia si dice anche di quella, regolare sì, ma che esprime poco: nobil volto, quello che, bello o no, esprime costantemente bontà, grandezza d'animo, sentimento degno dell'uomo: lieto viso, quello che esprime sempre ilarità e contentezza. Faccia è dell'uomo; muso, delle bestie; si dice talvolta muso anche alla faccia dell'uomo, ma s'intende che è per ischerzo o per assoluto disprezzo. L'aspetto può essere considerato quello del solo volto, ma parmi che a caratterizzare e a determinare pienamente l'aspetto d'un uomo vi concorrano anche in gran parte la posizione del corpo tutto, e perfino le sue vestimenta, e così di uno ben vestito si dice pur troppo facilmente: egli ha l'aspetto d'un galantuomo, d'un uomo a modo, d'una persona dabbene; e viceversa, di uno male in arnese: egli ha l'aspetto d'un ladro. La fisonomia è l'espressione naturale del volto d'ognuno: ella è opera maravigliosa davvero, che con una fronte, un naso, una bocca, un mento, due occhi, due orecchi ugualmente dati, ugualmente disposti in tutti, non s'incontrino nel numero infinito delle facce umane due fisonomie perfettamente uguali. La fisonomia non è nè la bellezza, nè la bruttezza; nè la dolcezza, nè l'asprezza; nè la grazia, nè altro; questi caratteri o questi sentimenti possono essere il risultato di tante combinazioni, come espressi più o meno da ogni volto; la fisonomia è ciò che fa vedere che ogni uomo è lui e non un altro, è l'individualità nel genere e nella specie; onde ognuno ha la propria fisonomia. [immagine] |
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