Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850 |
L'età dell'oro - Così chiamasi il tempo in cui Saturno regnava nei cieli. Allora gli uomini vivevano nell'innocenza, la terra produceva di per se senza bisogno di coltivazione, e da ogni parte scorrevano fiumi di latte e di mele. [immagine] |
Albero d’oro - Nome di un bellissimo palazzo di Venezia. Uno degli antichi suoi possessori dominato dalla passione del giuoco perdè il palazzo, e si riserbò uno degli alberi che vi si trovavano; ma nell'eccesso della disperazione giuocò di poi anche quell'albero, e per capriccio della sorte questa ultima sua risorsa gli fece vincere, oltre a quanto avea perduto, delle somme considerevoli. Quindi provenne quel nome. [immagine] |
Leone d’oro - Moneta detta così pel leone che v'era scolpito, e fabbricata in Francia nel 1338 sotto Filippo di Valois. Era del valore di circa venticinque soldi. [immagine] |
Saluto d’oro - Salut d'or era in Francia un'antica moneta denominata in tal guisa perchè portava l'impronta della Vergine nell'atto di ricevere la salutazione dell'Angiolo.
Quelle monete furono coniate sotto i regni di Carlo VI re di Francia e di Enrico IV re d'Inghilterra; e valevano venticinque soldi tornesi. [immagine] |
Crisografia - Sembra che fossero già tenuti in grande onoranza coloro ch'esercitarono la crisografia, o sia l'arte di scrivere a caratteri d'oro. Simeone Lagothete dice dell'imperatore Antonio, che questi innanzi di pervenire all'imperio era stato crisografo. Lo scritto a caratteri d'oro pei titoli dei libri o per le lettere grandi pare di epoca assai lontana: i manoscritti più antichi hanno dorature consimili. Nella storia degli imperatori di Costantinopoli è fatta menzione dei crisografi, o scrittori a caratteri d'oro. L'uso di quelle lettere era molto comune verso i secoli IV e V. [immagine] |
Oro fulminante - È una preparazione chimica, di assai maggiori effetti che la polvere da cannone. Nella Collezione Accademica, parte francese, tomo XV a pag. 263, si trova una notizia di esperienze fatte da Sage con l'oro fulminante. [immagine] |
Luigi d’oro - Moneta di Francia principiatasi a fabbricare sotto il regno di Luigi XIII nell'ana 1640. [immagine] |
Oro - Secondo c’insegna la storia antica, poco dopo il diluvio gli uomini avevano digià trovato, non solo il segreto di gettar l’oro fondendolo, e farne figure, ornamenti e vasi, ma anco l’arte di batterlo e indorare con leggeri strati il legno e le altre materie, come pure di filare quel metallo e farlo entrare nel tessuto delle stoffe. Le miniere dell’America meridionale sono quelle che ne somministrano la maggior parte. Sciogliendolo in un mescuglio di acido nitrico ed acido idroclorico, e versando dell’idroclorato di protassido di stagno nel liquido, si ottiene la porpora di cassio. Sono tutt’al più venti anni dacchè è stato immaginato di cambiare le proporzioni della lega per dare all’oro diverse gradazioni di colore, e di applicare fiori ed ornamenti fatti con codesti ori coloriti differentemente, lo che produce una varietà gradita all’occhio, ma a danno del valore intrinseco del metallo ch’è sacrificato alla bellezza del lavoro. L’oro verde si fa col miscuglio di molto argento coll’oro; il rosso legandolo con gran dose di rame, ed il bianco mettendovi abbondanza di ferro. Gli Arabi furono i primi a mescolarlo, ridotto in foglie, nelle loro composizioni, ed a raccomandarne la virtù. In questi ultimi tempi Chrestien, professore della Facoltà medica di Mompellieri, ha scoperto per la guarigione delle malattie veneree e linfatiche un nuovo rimedio, la di cui base è l’oro, e gli effetti del quale non sono accompagnati da veruno di quegli inconvenienti che sovente cagionano le composizioni mercuriali. [immagine] |
Corona d’oro (Problema della) - Nel bagno trovò Archimede la soluzione di questo problema, o per dir meglio il principio, che coll'ajuto del calcolo algebrico ne dà la soluzione. Ecco qual fu l'origine di tale scoperta. Jerone, suo parente ed amico, pervenuto alla corona di Siracusa, e volendo lasciare un monumento di sua gratitudine verso i numi ai quali si credeva debitore di quel favore, fece fare una corona di gran prezzo, e ne somministrò l'oro all'artiere. Questi al tempo fissato portò una corona d'oro del peso che aveva ricevuto; il lavoro fu approvato e collocato nel tempio. Ma in breve si ebbero sospetti sull'onoratezza del lavorante, ed il re volle scuoprire la frode senza guastare l'opera. Fu consultato Archimede, il quale, pieno di questo pensiero, e trovandosi nel bagno, si accorse, che a misura ch'egli si cacciava più addentro nella tinozza, l'acqua se ne andava di sopra agli orli della medesima, ed il suo corpo doventava meno pesante. Allora, contentissimo di aver rinvenuto in questo fatto lo scioglimento del problema, narrano alcuni autori che uscisse dalla tinozza, e senza badare di esser nudo si desse a gridare per le vie di Siracusa: l'ho trovato! l'ho trovato! Tornato a casa, prese due verghe, una d'oro e l'altra d'argento, ciascuna del peso della corona. Immerse prima quella d'argento in un vaso colmo d'acqua; questa colò disopra agli orli a proporzione del volume. Misurata l'acqua uscita dal vaso, ei conobbe quanta sia la quantità di questo liquido che corrisponde ad una mole di argento di un dato peso. Dopo questo esperimento riempì d'acqua il medesimo vaso come la prima volta; misurò quindi quella andata di fuori, e vide che il pezzo d'oro ne aveva fatto partir meno che il pezzo d'argento. Così scoperse esistere una proporzione tra la quantità colata via ed i volumi delle due verghe di metalli diversi di egual peso. Questo ritrovato era il più difficile, ed il calcolo poi fece il rimanente. Archimede avendo osservato nel tuffare la corona, ch'essa facea traboccare più acqua che il pezzo di oro d'egual peso di lei, rinvenne esservi qualche lega; e ragionando poscia sulle quantità di acqua straboccate negli esperimenti, mostrò chiaramente quanta di codesta lega l'artiere avesse mescolata nella corona. Codesto scuoprimento però suppone che la lega fosse composta di due soli metalli, giacchè nel caso contrario il problema sarebbe stato indeterminato e suscettibile di varie soluzioni. [immagine] |
Dizionario compendiato di antichità del 1821/1822 |
Oro - Benchè l'uso di questo metallo il più prezioso di tutti (salvo il Platino di recente scoperta) antichissimo sia, sembra nulladimeno che non fosse conosciuto se non lungo tempo dopo degli altri, quasichè, dice Plinio, la natura avesse lungamente dubitato se doveva permettere il ritrovamento d'una materia, che sarebbe poi stata agli uomini cotanto funesta. Questo classico Autore spaventato dallo spettacolo dei costumi del suo tempo, e degli eccessi, a' quali l'Oro aveva portato gli uomini, si scaglia amaramente contro di esso, e lo chiama la sorgente d'un'esecrabiLe avidità, ne riguarda l'uso come la causa delle sventure del Genere umano, e rammenta con molto rincrescimento l'innocenza dei secoli, in cui il commercio non si faceva che per mezzo di baratto o di cambio.
Plinio medesimo attesta che nell'età sua filavasi l'oro come la lana, e che si era veduta Agrippina vestita con un abito d'oro tessuto senza niun'altra materia (V. Anello, Aureus, Moneta).
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