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Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Treccani |
Liste a cui appartiene |
Lista Parole Monoconsonantiche [Sessi, Sesso « * » Sia, Sii] |
Lista Parole Monovocaliche [Shtetl, Shunt « * » Sibili, Sibillini] |
Lista Note musicali [Sol, La « * ] |
Informazioni di base |
La parola si è formata da due lettere, una vocale e una consonante. Parole con la stessa grafia, ma accentate: sì. |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche le pagine frasi con si e canzoni con si per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Si e, S’è - Quando il si è pronome, si può e scrivere intero, ed elidere avanti all'è: non si è fatto, non s'è fatto; abbenchè qualche volta lo eliderlo possa riuscir duro: non gli s'è detto nulla. Ma forse in quest'ultimo esempio quel si non è considerato come pronome, ma come particella accompagnativa, perchè in quei casi non si deve elidere mai; il gran punto nelle questioni si è quello di cogliere l'essenziale e lasciare il superfluo, l'ozioso, il frivolo. [immagine] |
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850 |
Si - Questa nota musicale fu inventata da Le Maire, tra la metà e la fine del penultimo secolo, se pure il ritrovato consiste nell'avere introdotto nella pratica l'uso della sillaba si. Ma il vero inventore è quegli che per il primo vide la necessità di una settima sillaba, e che in conseguenza ne aggiunse una. Le Maire adunque non merita per verun modo questo titolo, imperocchè si trova in varie parti degli scritti del P. Mersenne la necessità di questa settima sillaba onde evitare le gradazioni; ed esso dimostra averla posta in pratica parecchi, e fra gli altri Gilles Grand-Jean, maestro scrivano di Sens; dice però che alcuni la chiamavano ci, altri di, e chi ni, e chi si, e chi za, ec.; talmentechè tutta la pretesa invenzione di Le Maire consiste nell'avere scritto o pronunziato si, invece di bi o ba, ni o di. L'uso del si, è conosciuto unicamente in Francia, e non si è conservato in Italia. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Si - [G.M.] S. m. La settima nota della scala musicale: e il Tono che essa nota rappresenta. Dal sol al si ci corre una terza. Si minore, Si maggiore, Tono di si bimolle maggiore. Tono di si minore, con due diesis in chiave. |
Si - Particella, che accompagnante il verbo, così dietro, come davanti alcune volte si piglia per lo pronome Se, nel terzo caso d'ambedue i generi. Bocc. Introd. (C) Co' denti presigli, e scossiglisi (i maiali, gli stracci infetti) alle guance…, amenduni sopra gli maltirati stracci morti caddero in terra. E nov. 5. g. 2. Per ventura davanti si vide due che verso di lui con una lanterna in mano venieno.
2. Talora accenna Scambievolezza. Bocc. Nov. 2. g. 1. (C) Gran festa insieme si fecero. Car. Long. Sof. 8. (M.) E tornando si pigliavano piacere di mostrarsi i lavori che facevano, di presentarsi di que. che portavano, e così lietamente vivendo, mettevano a comune il latte, il vino, e tutta la vettovaglia. 3. Si, talora è pronome indeterminato d'amendue i generi, accennante in generale una, o più persone, ed allora non si accompagna che colla terza persona singolare del verbo, così davanti come dopo. M. Aidobr. P. N. 223. (M.) Si trova poche savie donne, che levano i fanciulli, che perfettamente il sappiano. G. V. 4. 7. 5. Era in capo del detto borgo una porta chiamata la porta a Roma,… e per quella via s'andava a Roma. 4. È proprietà l'aggiungere il Si all'infinito, precedendo Non saper che, o sim. Vit. SS. Pad. 1. 202. (M.) E dicea, che, non sapea bene che si rispondere (così mi, ti, vi, ecc.). 5. Sì, aggiunto al verbo davanti o dopo, lo fa alcuna volta nella terza persona di signif. o pass., o n. pass. Bocc. Introd. (C) L'animo dell'una delle parti convien che si turbi. E nov. 6. g. 4. Dopo alquanto risentita, e levatisi colla fante insieme… verso la casa di lui si drizzaro. 6. Alcuna volta la particella Si, senza essere espressa in certi verbi, si sottintende. Petr. Son. 150. part. I. (C) D'un bel chiaro, polito e vivo ghiaccio Muove la fiamma che m'incende e strugge (cioè, si muove). E canz. 3. 4. part. II. Al bel seggio riposto, ombroso e fosco Nè pastori appressavan nè bifolchi (cioè, non si appressavano). Cr. 1. 4. 5. Cotale acqua è quasi sempre dolce, ed è leggieri a pesarla e tosto raffredda e tosto riscalda (cioè, si raffredda, e si riscalda). 7. Quando la particella Si si accompagna col gerundio, d'ordinario gli si pospone, ma pur talora gli si antepone, ed allora è quasi sempre preceduto da una particella negativa. Bocc. Nov. 1. g. 1. (C) Dandosi a que' tempi in Francia a' saramenti grandissima fede. Segr. Fior. 9. 79. (M.) E non si trovando alcuno che volontariamente prendesse questa impresa, deliberarono che la sorte fosse quella che lo dichiarasse. Gal. Op. Lett. 6. 222. (Man.) Non si potendo nè anche parlare o aprirsi punto con quelli che maneggiano queste cause. E 235. Non si essendo per conchiudere il negozio. 8. Nella espressione di Pronome o di Particella accompagnante per sua natura il verbo, si pospone alle particelle Mi, Ti, Ci, Vi, come pure a' pronomi Il, Le, Li, Gli, La, Le. Bocc. Nov. 1. g. 1. (C) Per ogni fuscello di paglia che vi si volge tra' piedi, bestemmiate Iddio e la Madre, e tutta la corte di Paradiso. E Nov. 6. g. 2. Quelli teneramente prese, e al petto gli si pose. E ivi: Egli non mi si lascia credere che i dolori de' suoi sventurati accidenti l'abbian tanto lasciata viva. E nov. 7. g. 3. Avvicinatolesi, disse. E nov. 5. g. 4. Se tu ne domanderai più, noi ti faremo quella risposta che ti si conviene. E nov. 1. g. 9. Io debbo credere che essi il corpo di Scannadio non vogliono, per doverlosi tenere in braccio. E nov. 10. g. 10. Onorevolmente accompagnata a casa la si menò. Filoc. 6. A costui si doleva, quasi come davanti il si vedesse. E 7. 428 Ilario ascoltò con maraviglia le parole di Filocolo, e più volte reiterar le si fece. Petr. Canz. 5. 5. part. I. Ma me, che così a dentro non discerno, Abbaglia il bel che mi si mostra intorno. E 17. 3. part. I. Or ti solleva a più beata spene, Mirando 'l ciel che ti si volge intorno. 9. Talora questa particella, quando è unita al verbo può nel verso cambiarsi in Se, così nel numero del meno, come in quello del più. Petr. Canz. 4. 8. part. I. (M.) E per farne vendetta e per celarse. E Son. 170. part. I. Simil non credo che Giason portasse Al vello ond'oggi ogni uom vestir si vole:… De' qua' duo tal romor al mondo fasse. Ar. Fur. 18. 162. Ottantamila corpi numerorse, Che fûr quel dì messi per fil di spade. 10. Talora questa particella si trova accompagnata col participio in luogo del gerundio del verbo ausiliare. Belc. Vit. Colomb. C. 345. (M.) Ora essendo il venerabile servo di Dio Luca molto lungamente esercitatosi in digiuni, vigilie… ebbe una infermità. 11. A modo di riempit., ma non superfluo. Bocc. Nov. 8. g. 2. (C) Del palagio s'uscì, e fuggissi a casa sua. E nov. 1. g. 4. Prese partito di tacersi e starsi nascoso. Petr. Canz. 9. 4. part. I. Ed ella si sedea Umile in tanta gloria. |
Si - (Chim.) [Sel.] Simbolo con cui si scrive nella formola il Silicio, principio elementare contenuto nella silice o selce. |
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