Verbo | |
Velare è un verbo della 1ª coniugazione. È un verbo regolare, transitivo. Ha come ausiliare avere. Il participio passato è velato. Il gerundio è velando. Il participio presente è velante. Vedi: coniugazione del verbo velare. |
Parole Collegate |
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Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Wikipedia |
Informazioni di base |
La parola velare è formata da sei lettere, tre vocali e tre consonanti. Divisione in sillabe: ve-là-re. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche la pagina frasi con velare per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
L'Isola dell'Angelo Caduto di Carlo Lucarelli (1999): – Eccellenza... signor commissario, sono qui. Il commissario alzò la testa, lo sguardo confuso dalle ombre del tramonto. "Quanto tempo sono rimasto appoggiato a questo muro", si chiese, senza ricordare che faceva buio molto prima da quella parte dell'isola. Il sole spariva presto dietro la rupe e la penombra della sera arrivava improvvisa e livida a velare le strade del paese, stradine strette e storte, che giravano attorno alle case, nodose e curve come il dito di una vecchia. La messa di nozze di Federico De Roberto (1917): Allora accadde una cosa terribile. Come un brivido sonoro, come l'anelito e il gemito d'un'anima ferita e penante echeggiò sotto le volte della vecchia chiesa; poi la voce potente dell'organo si affermò, si modulò, si svolse nelle note lunghe e gravi d'un canto solenne. Perez si sentì opprimere il petto e mozzare il fiato e velare lo sguardo da una commozione veemente, che un repentino moto di collera soffocò e poi disperse. Un uomo finito di Giovanni Papini (1913): Gli è che nessuno può conoscere sé stesso – nessuno può vedere con severità e dire con franchezza tutto quello che sente, pensa e fa. L'astuto amor proprio, la furbissima vanità, il calcolatore interesse, la timorosa vergogna, la sfacciata superbia son sempre lì a nascondere, a velare, a coprire, a scusare, a giustificare. Dev'esser per questo ch'io non m'accorgo del marcio che porto in me e credo d'essere il cigno di un'assurda perfezione. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per velare |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: belare, celare, gelare, pelare, velaie, velari, velate, volare. Cambiando entrambi gli estremi della parola si può avere: melari. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: vele, vere. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si può avere: svelare. |
Antipodi (con o senza cambio) |
Spostando la prima lettera in fondo (eventualmente cambiandola) e invertendo il tutto si possono ottenere: ferale, serale. |
Parole con "velare" |
Finiscono con "velare": svelare, rivelare, disvelare, labiovelare. |
Parole contenute in "velare" |
are, lare, vela. Contenute all'inverso: alé, era, lev. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "velare" si può ottenere dalle seguenti coppie: vece/celare, vescia/scialare, vespa/spalare, vespe/spelare, vesti/stilare, velai/ire, velata/tare, velatura/turare. |
Usando "velare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: favela * = fare; beve * = belare; cave * = calare; cove * = colare; * areata = velata; * areate = velate; * areati = velati; * areato = velato; molve * = mollare; parve * = parlare; selve * = sellare; stive * = stilare; sveve * = svelare; * rendo = velando; * evi = velarvi; * resse = velasse; * ressi = velassi; * reste = velaste; * resti = velasti; * ressero = velassero; ... |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "velare" si può ottenere dalle seguenti coppie: velava/avallare, vero/orlare, velerà/areare, velli/ilare, velata/atre, velato/otre. |
Usando "velare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erta = velata; * erte = velate; * erti = velati; * erto = velato. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "velare" si può ottenere dalle seguenti coppie: vela/area, velata/areata, velate/areate, velati/areati, velato/areato, vele/aree, velai/rei, velando/rendo, velasse/resse, velassero/ressero, velassi/ressi, velaste/reste, velasti/resti, velate/rete, velati/reti. |
Usando "velare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: calare * = cave; colare * = cove; mollare * = molve; parlare * = parve; sellare * = selve; stilare * = stive; * spalare = vespa; * stilare = vesti; * scialare = vescia; * mie = velarmi; * tiè = velarti; * vie = velarvi. |
Sciarade incatenate |
La parola "velare" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: vela+are, vela+lare. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "velare" (*) con un'altra parola si può ottenere: * gi = vegliare; rito * = rivelatore; sorgi * = sorvegliare. |
Rotazioni |
Slittando le lettere in egual modo si ha: gotico. |
Quiz - indovina la soluzione |
Definizioni da Cruciverba: Lo stesso che velari detto di consonanti, Oggi è detto velaccino, Un veicolo con motore a benzina ed elettrico, Si trattano con i guanti e la testa velata, Molte vanno ancora velate. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Nascondere, Celare, Occultare, Dissimulare, Mascherare, Palliare, Velare, Sopprimere, Appiattare, Rappiattare, Impiattare, Rimpiattare, Acquattare, Agguattare - Celare è tener segreta o in luogo segreto cosa o persona, talchè nessun sappia che sia o dove sia; nascondere è piuttosto toglierla dalla vista, o fare in altro modo che non sia veduta. Occultare è più che celare, perchè non solo è non palesare, ma è coprire d'un velo più denso cosa già celata; cosa occulta è quella che niuno o pochi sanno, e che altri non deve forse mai sapere: celate si tengono anche cose da nulla; occulta era la scienza antica e non se ne apriva il santuario che agl'iniziati. Nel dissimulare è una specie d'inganno; poichè si dissimula allorchè si nascondono o si travisano i veri nostri sentimenti, e perfino le vere nostre sensazioni; v'ha gente così padrona di sè, che dissimula perfino i dolori fisici. Mascherare è travisar cosa o persona talmente, che, anco veduta, non possa riconoscersi: l'ipocrita maschera il vizio così bene da dargli l'apparenza della virtù. Velare è coprire di velo, sia al proprio che al traslato: il velo talvolta non è tanto sulla cosa quanto sugli occhi di chi l'osserva, e il velo che la passione mette sugli occhi è veramente densissima benda. Palliare è traslato per lo più; al proprio non dicesi che delle malattie che una cura superficiale non guarisce radicalmente: palliare la verità è proprio de' retori, de' filosofastri; palliare le malattie, de' ciarlatani. Sopprimere è quasi annullare, almeno negli effetti; sopprimere è atto d'autorità o almeno di forza: sopprimere e comprimere i moti intempestivi del cuore non è dato a tutti. Si sopprime una cosa anche non mettendola in luce, non palesandola, passandovi su senza farne menzione, ed è arte fina o artifizio di chi vuol dirigere l'opinione di chi sente o legge: in sopprimere è l'idea di oppressione o almeno di pressione forte sulla cosa soppressa. Appiattare è nascondere in luogo angusto ove la cosa non istia che facendosi come piatta, o sottile, o piccina più che non è: rappiattare è appiattar meglio o più che sia possibile, e così impiattare e rimpiattare con poca differenza o nessuna: adoperati così sono attivi; appiccandovi il si riescono neutri passivi. S'acquatta chi si abbassa rannicchiandosi in un angolo o dietro qualsiasi riparo per non esser veduto: agguattare, secondo il dizionario, ha lo stesso significato: però quel guattare o guatare che è nella parola, pare voler significare che uno si nasconda acquattandosi non tanto per non esser veduto, quanto per vedere inosservato; e sarebbe significato speciale molto appropriato alla parola: vedano i filologi se dico bene. Il Tommaseo notò il vocabolo, ma dimenticò di farne la dichiarazione. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Velare - V. a. e N. pass. Coprire con velo. Aureo. Lab. 207. (C) Coll'ajuto della fante si cominciava a velare. Petr. Ball. 1. 2. part. I. Furo i biondi capelli allor velati.
[G.M.] La Domenica di Passione si velano nelle Chiese tutte le sacre immagini. 2. Per simil. Petr. Canz. 3. 2. part. II. (C) E 'l ciel qual'è, se nulla nube il vela. [Camp.] D. 1. 25. Mentre che 'l fummo l'uno e l'altro vela Di color nuovo, e genera 'l pel suso Per l'una parte, e dall'altra il dipela, L'un si levò, e l'altro cadde giuso. E Purg. 1. Lo bel pianeta che ad amar conforta (Venere), Faceva tutto rider l'Orïente, Velando i Pesci ch'erano in sua scorta (velandoli di sua luce). = E 3. 5. (C) Ma non so chi tu se', nè perchè aggi, Anima degna il grado della spera Che si vela a' mortai con gli altrui raggi (per la vicinanza del sole) E 7. Ed essa e l'altre mossero a sua danza (essa sostanza, esso spirito), E quasi velocissime faville Mi si velâr di subita distanza (la distanza fu quasi un velo agli occhi miei, onde più non le vidi). [G.M.] Magal. Lett. fam. Dite voi prima a me, perchè quell'istesso sole che esce stamani lucido dall'oriente, in un'aria chiara, serena, tranquilla, senza un minimo alito di vento, si lascia velare da una ragnatura di nebbia. [Cont.] Vas. Arch. VI. E così vivamente gli facevano (i pesci), che l'acqua postavi di sopra, velandoli, pur che chiara fosse, gli faceva parere vivissimi nei pavimenti. T. Mi si velarono gli occhi di lagrime. 3. Nascondere, Coprire con parole, con pretesti. Fiamm. 4. 176. (C) Io, più peccatrice che altra, dolente per li miei disonesti amori, perciocchè quelli velo sotto oneste parole, sono reputata santa. [G.M.] Deput. Decam. Annot. 106. Quando egli ha cosa che non si può dire onestamente alla scoperta, la vela con parole che hanno in sè vero e proprio sentimento. T. Si velano i proprii difetti con la mostra di qualche lodevole qualità che si ha veramente, e che tiene somiglianza al difetto velato. 4. Del Sacramento dell'altare. [G.M.] Nella SS. Eucaristia, G. Cristo si vela agli occhi nostri sotto le specie del pane e del vino. 5. Ricoprire, Scusare, Coonestare. M. V. 1. 78. (C) Lodovico la prese per donna, velando il matrimonio con colore che 'l primo era impotente a generare. 6. Ornare. Car. En. 2. 417. (M.) E noi di sacra e di festiva fronde Velammo i tempii. Virg. Delubra Deûm festâ velamus fronde. 7. Velare e Velarsi; Cominciare ad agghiacciarsi la superficie di alcun liquore. [G.M.] In questo senso diciamo: Un velo di ghiaccio;dell'acqua sottilissimamente gelata. Red. Lett. 2. 29. (Man.) Talvolta suol velare il ghiaccio ancora, quando il termometro è a cinque gradi sopra il dieci. Sagg. nat. esp.164. Cavato (il moscadello) dal ghiaccio, si trovò che aveva incominciato a velare nelle parti più esterne. 8. Velarsi, detto delle monache che fanno professione. Più com. Prendere il velo. Dant. Par. 3. (C) Perfetta vita ed alto merto inciela Donna più su, (mi disse), alla cui norma Nel vostro mondo giù si veste e vela. But. ivi: Si veste e vela, cioè si piglia vestimento e velamento, come si vestono e velano le monache di Santa Chiara. [Cont.] Ric. Mil. Casalb. Arch. St. It. App. 25. 27. Veloronsi a dì Xdi luglio 1352: ebbono (suore Bartalomea e Maddalena) d'offerta libbre 63, soldi 8. 9. T. Velare la statua della libertà; di chi, nell'esercizio del potere, sorpassa i limiti che le libere istituzioni concedono. Modo dell'uso odierno. 10. Velare I'occhio, gli occhi; Pigliare appena sonno, socchiudendo gli occhi. [G.M.] Una madre che veglia sul bambino malato, vela gli occhi di tanto in tanto, oppressa dalla stanchezza; ma l'amore non glieli lascia chiudere affatto, e dormire. Fir. As. 18. (C) Oltre alla mezza notte io velai così un pochetto l'occhio. Matt. Franz. Rim. burl. 2. 188. (M.) Così mezzo sfibbiato mi son messo A velar l'occhio al suon di più trombette. 11. Velarsi gli occhi; dicesi del Mancare ad alcuno la vista per deliquio o per morte imminente. Bocc. Nov. 1. g. 4. (C) E velati gli occhi, ed ogni senso perduto, di questa dolente vita si dipartì. [G.M.] Si sentì un sudore ghiaccio; gli si velarono gli occhi, e cadde svenuto. – Entrato in agonia, gli si velarono gli occhi, e dopo un'ora morì. 12. [G.M.] Velarsi la voce; Perdere della sua chiarezza o schiettezza; Leggermente affiochire. Se canta tropp'alto, gli si vela la voce. 13. (T. pitt.) [Rig. e Fanf.] Velare dicono i pittori il Coprire con colore liquido di poco corpo altro colore già asciutto, affinchè dalle due tinte ne esca una terza trasparente, che non potrebbesi ottenere dipingendosi alla prima e di pieno corpo. Vas. Op. Vit. 2. 98 (Man.) Fu egli il primo che nel lavorare in fresco lasciasse il fare di verdaccio sotto le carni, per poi con rossetti di color di carne, e chiariscuri a uso d'acquerelli, velarle, siccome aveva fatto Giotto e gli altri vecchi pittori. T. Borgh. R. Rip. 109. Tinta dolce, che vela e adombra il disegno. [G.M.] E altrove: Dêe nondimeno il valente pittore talmente accomodargli (i colori) e velargli, che facciano insieme un composto unito. E detto dei colori o della tinta di panni. [Cont.] Lom. Pitt. Scul. Arch. 197. Non si può oggimai rappresentare panno alcuno di pura meschia simile alla lana o tela, che non si voglia velare di colori trasparenti per dargli il lucido. |
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