Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
- Nel Medioevo la piazza fu il centro della vita sociale della popolazione.
- Quella zona è sempre stata considerata una piazza d'armi.
- Ogni domenica un antiquario piazza la sua mercanzia lungo il corso principale del mio paese perché venga acquistata.
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Citazioni da opere letterarie |
La Storia di Elsa Morante (1974): «Vavallo… vavallo…» gli riuscì a dire appena, con bocca malsicura; ma lo disse tanto piano, che forse Ninnuzzu nemmeno lo udiva né si dette pena di correggerlo. E qui la minuscola avventura terminò. Il suo passaggio era stato di una durata infinitesima. E già i tre risortivano sulla piazza, dove un'altra avventura inaspettata scancellò presto l'ombra della prima.
I promessi sposi di Alessandro Manzoni (1840): Dopo aver ammazzato uno, di giorno, in piazza, era andato ad implorar la protezione di don Rodrigo; e questo, vestendolo della sua livrea, l'aveva messo al coperto da ogni ricerca della giustizia. Cosi, impegnandosi a ogni delitto che gli venisse comandato, colui si era assicurata l'impunità del primo.
Memorie di un cuoco d'astronave di Massimo Mongai (1997): Morto Browne, lasciai la locanda vicino alla piazza del mercato dove avevamo abitato fino a quel momento e mi trasferii in una locanda più povera e di periferia. Ne scelsi una vicino alla porta Sud della Città, dove arrivava il maggior numero di carovane e dove era il maggior numero di locali di ristoro e cercai lì intorno una taverna, un ristorante, una bettola di qualche tipo nella quale offrirmi come sguattero tutto fare. Il caso mi aiutò e dopo poco ne trovai una. |
Proverbi |
- Brutto in fasce bello in piazza.
- Bello in fasce brutto in piazza.
- Chi va alla piazza dei dolori torna a casa con i suoi.
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Espressioni e Modi di Dire |
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Libri |
- Piazza Washington (Scritto da: Henry James; Anno 1880)
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Canzoni |
- Piazza Grande (Cantata da: Lucio Dalla; Anno 1972)
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per piazza |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: piazze, piazzi, piazzo. Con il cambio di doppia si ha: pialla, piatta. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si possono ottenere i vocaboli: pazza, pizza. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: piazzai, spiazza. |
Parole con "piazza" |
Iniziano con "piazza": piazzai, piazzale, piazzano, piazzare, piazzata, piazzate, piazzati, piazzato, piazzava, piazzavi, piazzavo, piazzammo, piazzando, piazzante, piazzanti, piazzarci, piazzarla, piazzarle, piazzarli, piazzarlo, piazzarmi, piazzarsi, piazzarti, piazzarvi, piazzasse, piazzassi, piazzaste, piazzasti, piazzarono, piazzavamo, ... |
Finiscono con "piazza": spiazza, rimpiazza, scopiazza. |
Contengono "piazza": spiazzai, spiazzano, spiazzare, spiazzata, spiazzate, spiazzati, spiazzato, spiazzava, spiazzavi, spiazzavo, rimpiazzai, scopiazzai, spiazzammo, spiazzando, spiazzante, spiazzanti, spiazzasse, spiazzassi, spiazzaste, spiazzasti, rimpiazzano, rimpiazzare, rimpiazzata, rimpiazzate, rimpiazzati, rimpiazzato, rimpiazzava, rimpiazzavi, rimpiazzavo, scopiazzano, ... |
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Parole contenute in "piazza" |
pia, azza. |
Incastri |
Inserito nella parola si dà SpiazzaI; in sta dà SpiazzaTA; in sto dà SpiazzaTO; in rimi dà RIMpiazzaI; in scova dà SCOpiazzaVA; in scovi dà SCOpiazzaVI; in scovo dà SCOpiazzaVO; in sconti dà SCOpiazzaNTI; in scosse dà SCOpiazzaSSE; in scossi dà SCOpiazzaSSI; in scosti dà SCOpiazzaSTI; in smentì dà SpiazzaMENTI; in scovano dà SCOpiazzaVANO; in scovate dà SCOpiazzaVATE; in scossero dà SCOpiazzaSSERO. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "piazza" si può ottenere dalle seguenti coppie: piaga/gazza, piastra/strazza. |
Usando "piazza" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: copia * = cozza; * azzanna = pinna; corpi * = corazza; * azzannata = pinnata; * azzannate = pinnate; * azzannati = pinnati; * azzannato = pinnato; * aera = piazzerà; * aero = piazzerò; * aoni = piazzoni; * aerai = piazzerai; * aerei = piazzerei; * aiate = piazziate; strappi * = strapazza. |
Lucchetti Riflessi |
Usando "piazza" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: strip * = strazza. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "piazza" si può ottenere dalle seguenti coppie: pinna/azzanna, pinnata/azzannata, pinnate/azzannate, pinnati/azzannati, pinnato/azzannato. |
Usando "piazza" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: corazza * = corpi; strapazza * = strappi; * alea = piazzale; * anoa = piazzano; * area = piazzare; * atea = piazzate. |
Sciarade incatenate |
La parola "piazza" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: pia+azza. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "piazza" (*) con un'altra parola si può ottenere: * eri = piazzerai; seri * = spiazzerai; segno * = spiegazzano; sette * = spietatezza. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Cittadella, Fortezza, Forte, Piazza d’Arme, Piazza forte, Campo trincerato - Dico ciò che mi son fatto insegnare dal maggiore Angelucci. «Cittadella perchè è una piccola città dentro una città di maggior perimetro, è una Fortezza dentro una città che pure è fortificata. - La qual Fortezza è un poligono fortificato, posto in luogo acconcio e isolato. Non vi ha pertanto Cittadella senza città fortificata. Tutte le Cittadelle sono Fortezze; ma non tutte le Fortezze sono Cittadelle; perchè la Fortezza può esser anche isolata; nel qual caso però si chiama Forte, come il Forte urbano. - Nel linguaggio militare Piazza d'arme è qualunque fortezza; ma quella specialmente che, in tempo di guerra, serve di base alle operazioni di un esercito, e nella quale si raccolgono le munizioni di guerra e da bocca, le armi, gli attrezzi, ecc. - Piazza forte, e anche solamente Piazza, è qualunque città fortificata. - Campo trincerato è spazio di terreno proporzionato alla qualità e quantità de' soldati che debbono accamparvisi, difeso da opere di fortificazioni stabili o passeggiere.» [immagine] |
Piazza, Foro, Piazzale, Piazzetta, Piazzone, Piazzino - Piazza è luogo più o meno spazioso, scoperto e circondato da edifizii. - Foro è termine storico, e significa piazza dove convenivano i cittadini per trattar negozii o per ragione di mercature, onde Foro boario, Foro olitorio, ecc. Particolarmente era la maggior piazza di Roma tra il Capitolino e il Palatino, nella quale si trattavano pubblici negozii, si agitavano le cause, ecc. - Piazzale è gran piazza, per lo più a prato o sterrata, e non circondata da edifizii. - Piazzetta è piazza piccola circondata da edifizii piuttosto alti, spesso detta così per rispetto a piazze più grandi, come la Piazzetta di San Marco a Venezia. - [Piazzone può essere accrescitivo di Piazza, Grande Piazza; ma in Firenze suol dirsi di grande Piazzale sterrato in mezzo a giardini pubblici. - E' famoso il Piazzone delle Cascine a Firenze dove si fanno le corse. - Si noti che Piazzino non è diminutivo di Piazza, ma che si dice di persona maleducata e plebea negli atti o nelle parole. G. F.] [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Platea, Piazza, Arena - La platea d'un teatro, per grande che sia, non è piazza, fosse anco scoperto il teatro a guisa delle antiche arene de' circhi. [immagine] |
Larghezza, Largo, Latitudine, Largura, Largure; Far largo, Farsi largo, Farsi far largo, Far piazza, Far piazza pulita - Larghezza, già si disse, è una delle tre dimensioni dei corpi; ha qualche senso traslato, significando liberalità, estensione o grandezza in genere. Largo, propriamente, è aggettivo; usato sostantivamente ha sue significazioni particolari: essere, vivere al largo, è essere, vivere negli agi, ne' comodi: stare al largo, materialmente e moralmente, è star a certa distanza da oggetti importuni e noiosi: un bastimento è al largo quando è ancora molto lontano dalle coste; veleggiare al largo è tenersi destramente lontano da pericoli o almeno da cose, da discorsi, da persone che possano compromettere. Latitudine, oltre il senso geografico e astronomico, esprime una certa estensione e licenza in limiti discreti e ragionevoli nel fare, nell'agire, nel parlare, nello spendere, nell'eseguire un'ordine onde potersi conformare alle circostanze o non previste o mutate. Onde una certa latitudine si dà, si lascia a chi s'è certi avere giudizio bastante da non abusarne. Largura è l'astratto indeterminato di largo, come caldura di caldo, arsura di ardenza e simili. Largura è estensione grande indeterminata nello spazio; ma ad ogni modo è poco usato. Far largure, far di molte largure è largheggiare nello spendere, ma ostentatamente e più che i mezzi proprii veramente non diano. A Genova abbiamo larghiere, che, detto in serie, vale chi fa di queste largure; ma ironicamente, e così il più delle volte, vale avaro, spilorcio, tigna; e si dice ad uno spilorcio costretto a spendere qualche soldo più del solito: « veh che larghiere! » Far largo è far posto, sgomberare, per noi o per altri; le guardie fan largo, fanno far largo acciò la corte, la processione o altro chechessia possa liberamente passare. Farsi largo è penetrare, e distinguersi dalla moltitudine, far che altri si ritiri, faccia luogo e ci lasci passare: si fa largo col merito, coll'importanza vera del ministero proprio, del talento; ma eziandio colla petulanza, coll'impudenza, colla prepotenza che ognora valgono sulla moltitudine. Farsi far largo è proprio obbligare per amore o per forza che altri ci faccia luogo e ci lasci passare. Far piazza, è come far largo, ma è più: per far piazza bisogna sgomberare o far sgomberare un più largo spazio: far piazza per dar luogo, andar via noi perchè altri venga in luogo nostro, è francesismo puro, faire place. Far piazza pulita è sgomberare o fare sgomberare affatto un sito qualunque: ha sensi traslati: fa piazza pulita un padron di casa, un principale che mandi via tutti in una volta servitori, commessi e giovani, per pigliarne altri in loro vece: farebbe piazza pulita colui cui venisse fatto di spogliarsi di ogni vizio, d'ogni mala abitudine e vestire, come dicono le sacre Carte, l'uomo nuovo; ma ciò è più difficile d'assai. Fa piazza pulita il prodigo che vende e spreca ogni cosa; la fa pure il ladro cui riesce vuotare una casa di ogni mobile e masserizia, e lasciarla nuda come la mano. [immagine] |
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850 |
Piazza - In Atene e nelle altre città della Grecia, le piazze, a detto di Fourgault, erano di due sorta: alcune destinate a servire di mercato ove si vendevano le robe necessarie alla vita - le altre ad essere abbellimento ed ornamento delle città, ed a tenervi le assemblee del popolo. Qui parleremo soltanto di quest'ultime.
In Grecia le piazze pubbliche erano quadre, ed avevano attorno attorno doppj ed ampj loggiati, i di cui colonnini stavano uno accosto all'altro e sostenevano architravi di pietra o di marmo con gallerie in cima. A Lacedemone esisteva una sola pubblica piazza, in cui si tenevano le adunanze del popolo e si decideva della maggior parte delle faccende di Stato; ivi pure la gioventù d'ambo i sessi faceva i suoi esercizj, che formavano gli spettacoli dei Lacedemoni. Le piazze pubbliche di Roma ed altre città d'Italia non avevano la forma di quelle de' Greci. In Roma come in Atene n'esistevano di due specie, quali ad unico uso di mercati, e quali per le adunanze del popolo: erano tutte contornate da loggiati ed edifizj pubblici, ma nessuna aveva l'estensione e la magnificenza di quella chiamata Forum romanum; questa era adorna di varj templi, e circondata da loggiati con colonne molto larghe e distanti fra loro, perché vi si mostrava al popolo il combattimento dei gladiatori e vi si davano giuochi e spettacoli. [immagine] |
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