Forma verbale |
Commercio è una forma del verbo commerciare (prima persona singolare dell'indicativo presente). Vedi anche: Coniugazione di commerciare. |
Parole Collegate |
»» Aggettivi per descrivere commercio (internazionale, solidale, equo, ambulante, marittimo, ...) |
Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone) |
vendita (14%), illegale (8%), solidale (7%), equo (6%), camera (6%), ingrosso (5%), mercato (5%), negozio (5%), ambulante (4%), industria (4%), elettronico (3%), libero (3%), scambio (3%), soldi (2%), agente (2%), dettaglio (2%), baratto (2%), illecito (2%), artigianato (2%). Vedi anche: Parole associate a commercio. |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia |
Informazioni di base |
La parola commercio è formata da nove lettere, quattro vocali e cinque consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: mm. Divisione in sillabe: com-mèr-cio. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). Parole con la stessa grafia, ma accentate: commerciò. |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche la pagina frasi con commercio per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
|
Citazioni da opere letterarie |
Gomorra di Roberto Saviano (2006): La famiglia Licciardi aveva trasformato un luogo che era soltanto serbatoio di manovalanza in una macchina per narcotraffico: in imprenditoria criminale internazionale. Migliaia di persone vennero cooptate, affiliate, stritolate nel Sistema. Tessile e droga. Investimenti nel commercio prima d'ogni cosa. Dopo la morte di Gennaro "'a scigna", i fratelli Pietro e Vincenzo presero il potere militare, ma era Maria detta "'a piccerella" che deteneva il potere economico del clan. Il partigiano Johnny di Beppe Fenoglio (1968): Allora Johnny sorrise a lui, e l'uomo respirò più liberamente e con tono amichevole gli domandò perché gli facesse tanti esperimenti. - Come vedi, sono un negoziante. Commercio in pelli di coniglio ed anche di scoiattolo, quando ne trovo. Ora ti faccio vedere, - e tese una mano verso il portapacchi, ma Johnny gli diede un tale sguardo che l'altro subito ritrasse la mano. L'anno 3000 di Paolo Mantegazza (1897): Quanto al commercio si fa lo stesso come per l'industria. Questo Dicastero non è un organo fiscale, ma un semplice ufficio di informazioni. Ogni grande commerciante di Pechino o di Nuova York, di Genova o di Londra, può nello stesso giorno conoscere per telegrafo il movimento commerciale di tutto il mondo rappresentato dalle navi entrate e uscite nei diversi porti e la natura e la quantità delle merci che portano in grembo. — |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per commercio |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
»» Vedi tutte le definizioni |
|
Cambi |
Cambiando una lettera sola si può ottenere: commercia. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si può avere: commerci. Altri scarti con resto non consecutivo: commi, come, como, cori, coro, cerco, cerio, ceri, cero, ceci, ceco, omeri, omero, orcio, orci, orco, meri, mero, meco. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si può avere: commercino. |
Parole contenute in "commercio" |
ciò, merci, commerci. Contenute all'inverso: rem. |
Incastri |
Si può ottenere da como e merci (COMmerciO). |
Lucchetti |
Usando "commercio" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * ciociare = commerciare. |
Lucchetti Alterni |
Usando "commercio" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * ateo = commerciate. |
Sciarade incatenate |
La parola "commercio" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: commerci+ciò. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "commercio" (*) con un'altra parola si può ottenere: * arno = commerciarono. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Mercatura, Commercio - Per Mercatura s'intende la professione di mercante, e metti anco di negoziante. - Per Commercio, l'ordine tutto delle cose che a questo ramo dell'industria umana appartengono. - «Esercitare la mercatura. - Essere nel commercio.» - «Il commercio, l'industria, l'agricoltura sono le tre fonti da cui deriva ogni pubblica e privata ricchezza.» - Commercio però può anche essere speciale, come, Fare commercio o un commercio di riso, vino, panni, sete e simili. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Carteggio, Corrispondenza, Corrispondenza di lettere, Commercio di lettere - La corrispondenza è un carteggio regolare e seguitato, fra negozianti, banchieri ecc.; fra intimi amici, stretti parenti può anco esservi vera corrispondenza: un affare speciale, o accidentale può dar luogo a un carteggio fra due persone anche una all'altra sconosciute. In una regolare e, direi così, periodica corrispondenza, un incidente improvviso può dar luogo a un più vivo e più frequente carteggio. Il carteggio si farà sempre per via di lettere; una certa corrispondenza può farsi anche per mezzo di segnali, e di oggetti da scambiarsi con altri a seconda delle convenzioni, e di messaggi: perciò chi dice corrispondenza di lettere fa un pleonasmo, a meno che non sia per indicare più chiaramente che essa non è fatta o a segni, o con altro mezzo che con lettere. Commercio di lettere è quasi nell'istesso caso, poichè si può aver commercio con alcuno in altre guise: questo dice maggior frequenza e intimità che non la corrispondenza di lettere, che può essere di poche lettere scambiate e anche di due soltanto, cioè la domanda o la proposta e la risposta. [immagine] |
Mercatura, Commercio - Per mercatura s'intende la professione di mercante, e metti anco di negoziante; per commercio, l'ordine tutto delle cose che a questo ramo dell'industria umana appartengono: esercitare la mercatura, essere nel commercio. Il commercio, l'industria, l'agricoltura sono le tre fonti da cui deriva ogni pubblica e privata ricchezza. Commercio però può anche essere speciale, come, fare commercio o un commercio di riso, vino, panni, sete e simili. [immagine] |
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850 |
Scuola speciale del commercio - Varie città mercantili del Nord, e segnatamente Amburgo, hanno la gloria di essere state le prime a formare stabilimenti consimili a quello di cui ci accingiamo a discorrere; ma i loro saggi non ottennero tutto il successo ch'era da spettarsene. Vero è, che da gran tempo Parigi possedeva una quantità di professori di scrittura mercantile (tenue des livres), e di cambj ec.; ma nessuno insegnava la scienza commerciale in tutta la sua estensione. Soltanto nel 1816, si stabilì in Parigi all'antico hotel des Fermes in via du Bouloi una scuola sotto la denominazione di Accademia di Commercio. Nel 1819 codesta venne trasferita nella contrada Sant'Antonio, al palazzo fatto costruire da Enrico V pel suo ministro Sully. L'istituzione assunse allora il nome di scuola speciale di commercio. [immagine] |
Tribunale di commercio - Tale giurisdizione fu istituita in Francia nel 1564 dal cancelliere Michele de l'Hopital, sotto il titolo di Giurisdizione Consolare; indi fu nota sotto quello di Giurisdizione di Giudici Consoli. [immagine] |
Commercio - L'origine del commercio è antica quasi al pari di quella delle società. La disuguaglianza con cui le produzioni della natura sono distribuite in ogni paese cagionò i primi traffici fra gli uomini. Si cominciò da scambj da individuo a individuo; insensibilmente il commercio si estese da città a città, a provincie, a regni, e pervenne alla fine a riunire il mondo intero. Sembra che l'Oriente sia stata la sua cuna, e se ricorriamo alla storia di Giuseppe, vediamo che i suoi fratelli lo venderono ai mercanti Ismaeliti. Bensì, quel che ne insegna la storia sul commercio degli Egizj avanti lo stabilimento di Alessandria si riduce a poco, e pone molto incertezze nella mente del leggitore. Le prime operazioni marittime di Fenicia non sono ricoperte dallo stesso velo che quelle di Egitto. Nel carattere e nella situazione dei Fenicj nulla vi era che non fosse propizio alla inclinazione mercantile. Abitatori di una piccola contrada della Siria, i Fenicj pei primi osarono varcare gli argini che i mari opponevano alla lor cupidigia, ed appropriare a se stessi le derrate di tutti i popoli. Le ricchezze dell'Oriente, dell'Africa e dell'Europa si radunarono a Tiro e a Sidone, d'onde le loro navi spargevano in ogni paese del mondo il superfluo di un altro. La scoperta della Spagna fu la precipua sorgente delle loro ricchezze. Oltre a cotoni, lane, frutti, ferro e piombo, che ne ricavavano, le miniere d'oro e di argento d'Andalusia li rendevano padroni del prezzo delle derrate di tutte le contrade.
Cartagine, colonia dei Tirj, si estendeva lungo le coste occidentali di Africa; per accrescere anche il suo traffico, e non dividerselo che colla sua metropoli, doventò essa conquistatrice. La Grecia frattanto con la sua industria e la sua popolazione venne a figurare tra le potenze. Corinto pella sua situazione fu il deposito delle mercanzie d'Asia e d'Italia; ma i suoi mercanti non tentarono alcuna navigazione lontana. Questa nuova repubblica, costretta dalla sterilità del suo territorio ad applicarsi alla pesca e al commercio, vi riuscì, e diede anche l'allarme ai Cartaginesi, di cui respinse vigorosamente gli attacchi. Comparve Alessandro; distrusse la città di Tiro, e con essa fu annientata la navigazione della Siria. Alessandria costruita all'ingresso dell'Egitto, divenne la chiave del commercio delle Indie ed il centro dell'Occidente. Finalmente prevalse il genio di Roma; sotto le sue ruine fu sepolto il commercio di Cartagine. In appresso, la caduta dell'impero di Occidente mediante l'inondazione dei popoli del Nord e le invasioni dei Saraceni, cagionò pure quella del commercio. Esso si rifugiò in Italia ed in Fiandra, per eleggersi quindi la patria nell'Inghilterra. [immagine] |
Dizionario compendiato di antichità del 1821/1822 |
Commercio - Il Commercio si fece da principio per iscambio o baratto. Chiunque aveva troppo grano ne diede al suo vicino per un equivalente de' bestiami, che riceveva da quello. Dalle Famiglie passò quest'uso ai Villaggi, alle Città, e finalmente dalle Città alle vicine Contrade: così in breve tempo i vantaggi, che si ritraevano da questi baratti o permute, impegnarono a dare al Commercio una più ampia estensione: si costruirono delle zattere, poi delle barche, quindi delle navi piatte, col mezzo delle quali si passarono i fiumi, e si traversarono i mari.
Il commercio penetrò fino all'estremità della Terra, ma non potè essere che molto ristretto fin a tanto che si continuò a farlo per via di baratti. Bisognò infatti accorgersi poi degl'inconvenienti di questo modo di traffico, e vi fu sostituita la Moneta come rappresentante tutte le Merci, di cui i Fenicj sembrano essere stati i primi inventori. Questo Popolo è il primo, che abbia fatto il commercio d'economia, il quale consiste a spargere in ogni Regione del Mondo il superfluo di tutte le altre. |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Commercio - e † COMMÈRZIO. S. m. Aff. al lat. Commercium. Il trafficare, Lo scambiare merci o denaro in digrosso o al minuto. Guicc. Stor. 2. 51. (M.) Il commercio delle mercatanzie, le quali dagli uomini loro si esercitavano in molte parti di Levante. T. Poco, Molto, Fiorente, Languente commercio.
T. Pl. I fiumi che daranno ai commerci la via. = Guicc. Stor. 4. 115. (C) Per non turbare a quella nazione i commerci che avevano nelle terre suddite a Cesare. [Val.] Segner. Firm. Strad. 156. La sicurezza nutre i commerci. [Cam.] Borgh. Selv. Tert. 86. Non si vive da noi nel secolo senza il mercato, senza il macello, senza i bagni, senza botteghe, senza officine, senza alberghi e mercati, e senza gli altri commerci bisognevoli. = Magal. Lett. (Mt.) I commerci hanno, come commutativi, a consistere in generi diversi. T. Un libro o altro non è in commercio, non è in vendita pubblica. [G.M.] Essere, Stare al commercio. – Far commercio di tali e tali generi. 2. Commercio attivo, Commercio passivo. Paolet. Op. Agr. 2. 2. (Gh.) Una nazione che nel commercio abbia il vantaggio sopra dell'altre, si arricchisce a spese di queste, e le riduce a poco a poco in ruina. Attivo appelliamo il commercio di quella; passivo il commercio di queste. Algar. 6. 34. T. Commercio di traffico, di trasporto. – Commercio talvolta congiungesi a Industria, talvolta gli si contrappone; ma allora, per onor del commercio, meglio è dire Arti o Manifatture d'introduzione, di estrazione; interno od esterno; terrestre o marittimo. 3. T. I commercianti insieme e l'arte e opera loro. Gigli Gazz. Fare questo benefizio al commercio umano con far moltiplicare questa razza d'uccelli. 4. Per Compagnia, Domestichezza, Pratica, Uso; Il conversare, o Il comunicare con alcuno. Dittam. 5. 28. (C) Guicc. Stor. 1. 375. (M.) Rifiutato da ognuno come di fiera pestifera e abbominevole il suo commercio, e schernito… passò… all'altra vita. E 2. 214. Attribuiremo alla tua virtù… che godiamo il commercio degli uomini. Ar. Negr. 1. 4. (C) Pur ciance: che ci fai tu? che commerzio Hai tu con lor? C. Non altro che amicizia Onesta e buona. [F.T-s.] Senso sim. Liv. Nard. I. Con quale commercio di lingua avrebbe mosso alcuno al desiderio della sua disciplina? (Pittagora: Quo linguae commercio.) 5. Commercio carnale, legittimo o no. E più pudicamente ass. Commercio. 6. T. Trasl. Commercio dell'anima col corpo; Relazioni della unione loro nella vita mortale. Pare improprio nel senso ordinario: ma Merx aveva in orig. senso gen. come indica quel di Mercede. E i Lat. Commercia coeli. [G.M.] Segner. Crist. Instr. I. 6. I paesi sterili non hanno altro modo di arricchirsi che tenendo commercio con gli abbondanti; e la nostra terra non ha altro modo di uscir dalla sua penuria che tenendo commercio col cielo, per via di ricorso (per via della preghiera). 7. T. Trasl. D'adulazioni, d'artifizi, di menzogne. [G.M.]. C'è chi fa commercio sino della coscienza. – Commercio di carne umana. 8. [Val.] Frequenza, Contatto. Cellin. Vit. 1. 95. Per fuggire il commercio, spaventato dalla peste, mettevo uno scoppietto in spalla al mio Pagolino. 9. [Val.] Comunicazione. Segner. Firm. Strad. 13. Poche compagnie di cavalli, le quali scorressero… potevan togliere agevolmente il commercio. 10. Commercio di lettere e epistolare, il Carteggio. Salvin. Pros. tosc. 126. (M.) Non solo i presenti, ma i lontani di tutte le regioni, ove pur fosse pulitezza e civiltà, colla infinita dilezion sua, e col letterario mantenuto commercio a sè univa. Mag. Lett. fam. 2. 172. (Man.) V. E. ha fatto a me… un onore… invitandomi a un più stretto commercio di lettere. E altr. Lett. Il nostro commercio (di lettere) è di confidenza. Dat. Lett. 27. Ripigliare il commercio letterario. 11. † Per Congiunzione, Accoppiamento. Bocc. Amet. (M.) Ella mi mostrò quali parti del giardino fossero a diversi alberi utili, come li olmi colle viti accompagnare, e qual età di essi era più atta a tal commerzio. Per Comunicazione d'una cosa con un'altra. Pap. Umid. e Sec. 122. (Gh.) Lo che chiaro conoscesi con introdurre nella cavità della stessa gallózzola… un bocciuolo, o di paglia, o di vetro, o di canna, traforato per ambedue le basi, di maniera che sia libero il commercio, mediante esso cannello, tra l'aria interna ed esterna. |
Navigazione |
Parole in ordine alfabetico: commerciava, commerciavamo, commerciavano, commerciavate, commerciavi, commerciavo, commercino « commercio » commessa, commesse, commessi, commesso, commessura, commessure, commestibile |
Parole di nove lettere: commemoro, commentai, commercia « commercio » comminano, comminare, comminata |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): marciò, marcio, squarciò, squarcio, rabberciò, rabbercio, lercio « commercio (oicremmoc) » smercio, smerciò, perciò, guercio, sbircio, sbirciò, orcio |
Indice parole che: iniziano con C, con CO, parole che iniziano con COM, finiscono con O |
Dizy © 2013 - 2024 Prometheo | Informativa Privacy - Avvertenze |