Aggettivo |
Volgare è un aggettivo qualificativo. Forme per genere e per numero: volgare (femminile singolare); volgari (maschile plurale); volgari (femminile plurale). |
Parole Collegate |
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Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Wikipedia |
Liste a cui appartiene |
Lista Aggettivi per descrivere la voce [Vibrante, Virile « * » Zuccherosa] |
Informazioni di base |
La parola volgare è formata da sette lettere, tre vocali e quattro consonanti. Divisione in sillabe: vol-gà-re. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche la pagina frasi con volgare per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Idillio di Pulcinella di Matilde Serao (1919): Egli era stato volta a volta amante felice, geloso, traditore, sfrondato, tradito, non corrisposto; ma in fondo, al terzo atto della commediola, le cose si erano aggiustate, il matrimonio si compiva, e si ballava la tarantella alla luce dei fuochi artificiali. Sempre il suo amore era stato allegro, chiassone, grossolano, volgare, aperto a tutti senza che mai un palpito interno corrispondesse a tutto quel lusso di esteriorità; ma nella vita, quale e quanta differenza! La biondina di Marco Praga (1893): Dio mio, tutto questo è molto volgare, lo so: ma io avevo una buona scusa: per me, il cercarmi marito era un caso di coscienza, mentre tutte queste manovre sono, starei per dire, delle piccole infamie in chi non à le ragioni troppo dolorose che avevo io per dedicarmi alla caccia al marito. E, te lo accerto, queste arti si mettono in opera dalle mamme o dalle figlie in novanta famiglie su cento! Ne ò sapute di quelle, sul conto di molte nostre amiche! Il partigiano Johnny di Beppe Fenoglio (1968): Al crepuscolo, ad onta del confondente vento nei rami, sentivano un fruscio particolare e urlando a svegliar Pierre corsero con armi al cancello dell'aja, preceduti dalla cagna balzante, ma era soltanto un'avanguardia di Nord che si accertava della strada libera dopo di essa apparve il resto del suo gruppo: due autocarri, una trentina di guardie e mezza dozzina di donne esauste e lagnose, fecero un innominabile scempio nella fattoria abbandonata, volgare, intollerabile. |
Proverbi |
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per volgare |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: volgari, volgere, volpare, voltare. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si possono ottenere i vocaboli: vogare, volare. Altri scarti con resto non consecutivo: volge, vola, voga, lare. |
Parole con "volgare" |
Contengono "volgare": involgarendo, involgarente. |
Parole contenute in "volgare" |
are, gare, olga, volga. Contenute all'inverso: era. |
Incastri |
Inserendo al suo interno rizza si ha VOLGArizzaRE; con rizzato si ha VOLGArizzatoRE. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "volgare" si può ottenere dalle seguenti coppie: volerò/erogare, volle/legare, volse/segare, volva/vagare. |
Usando "volgare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * eone = volgarone; * eoni = volgaroni. |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "volgare" si può ottenere dalle seguenti coppie: volgerà/areare. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "volgare" si può ottenere dalle seguenti coppie: volga/area, volge/aree. |
Usando "volgare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * legare = volle; * segare = volse; * vagare = volva; * erogare = volerò; volgarizza * = rizzare. |
Sciarade incatenate |
La parola "volgare" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: volga+are, volga+gare. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Comune, Ordinario, Volgare, Triviale - Ciò che è Ordinario, si fa sovente, e non ha nulla di singolar pregio. - Ciò che è Comune, si trova in copia da per tutto, e non ha nulla di squisito. - Ciò che è Volgare, è noto a tutti, non ha nulla di gentile e di nobile, proprio di qualsivoglia persona del volgo. - Ciò che è Triviale, è cosa vile e sovente spregevole, quali usata e trassinata da ogni abjetta persona, e è degna di stare su pei trivii. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Ordinario, Solito, Usitato, Consueto, Comune, Ovvio, Triviale, Volgare - Ordinario, ciò che è nell'ordine anche giornaliero delle cose: ciò che è ordinario è per lo più anche comune; ma comune, in un certo senso, dice partecipazione di molti alla cosa. Ordinario ha per opposto fino; comune, scielto; altra loro affinità. Triviale è peggio che ordinario e comune; si dice specialmente de' modi e del trattare di gente bassa, ineducata e proprio da trivio: consuete le cose che sono quasi conseguenza necessaria di altre; solite, quelle che avvengono in e per certe date circostanze; usitate, quelle che sono negli usi sia dell'individuo che in quelli delle genti; ovvie, quelle che non presentano difficoltà a capirsi, nè a farsi; che sono avviate, e che con poca fatica od attenzione vanno, come a dire, da sè. Volgari le cose fatte o dette dal volgo: volgare si chiamò il primo rozzo italiano parlato dalla bassa plebe illetterata, per distinguerlo dal latino, lingua dei dotti; e anche al dì d'oggi alcuni dicono di alcuni libri voltati dal latino nell'italiano, ch'e' son tradotti in volgare: uso, sentenza, proverbio volgare si sentono dire tuttodì, però senza troppo spregio, dacchè il volgo e la plebe si nobilitarono alquanto chiamandosi popolo. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Volgare - e † VULGARE. Agg. Di volgo, Appartenente a volgo. Detto di pers. Vulgaris, aureo.
Dant. Inf. 2. (C) Beatrice, loda di Dio vera, Chè non soccorri quel che t'amò tanto, Ch'uscìo per te della volgare schiera? Bocc. Nov. 9. g. 6. Si diceva tra la gente volgare che queste sue speculazioni eran solo in cercare se trovar si potesse che Iddio non fosse. Guidott. Rett. 1. (M.) Opera utilissima e necessaria agli uomini vulgari. Red. Vip. 1. 61. (C) Per levare una certa ubbia a quelle volgari donnicciuole, che doveano lavarlo dopo morte. Salvin. Epit. 172. (M.) Le mangiate fuori, e colle persone idiote e volgari, non accettare. E a modo di Sost. I Volgari; Le persone del volgo, Senza istruzione. Bocc. Introd. (C) Le quali (enfiature) i volgari nominavano gavoccioli. Boez. G. S. 3. Il quale (libro) io, naufragato,… ho redutto di gramatica in volgare, ad utilitade dei volgari, che sanza lettera hanno intrinseco abito virtuoso. Dittam. 5. 1. (M.) Poi disse: Guarda nella fronte quelle Le quai da savii Pleiadi son dette, E che i volgar le chiaman Gallinelle. [A.] Borgh. Disc. 244. Mille volte ho sentito ricordare a' contadini, ed a persone basse, l'anno del caro, l'anno della giostra, ed altri casi simili, che agevolmente s'appiccano nella memoria de' volgari. 2. Comune, Comunale, Che non risalta fra gli altri del suo genere. Bocc. Lett. Pr. S. Ap. 295. (C) Arei io voluto… una tavola coperta di netti ed onesti mantili, cibi popolareschi, ma nettamente parati, e, con queste cose così temperate, volgari vini e chiari. (Ora del vino si direbbe: Comune, Basso.) [G.M.] Segner. Incred. 1. 5. 4. Non solo le provincie più illustri, ma infino le più vulgari, vanno ostentando ciò che tra loro abbia vanto di singolare. 3. Senso intell. e mor. T. Cognizione volgare e scientifica. – Erudizione volgare. – Idee volgari. [Rig. e Fanf.] Costumi, Voglie volgari. – Animo volgare. 4. Lingua volgare, Parlar volgare, o sim; Proprio del volgo. Pass. Prol. (C) Mi pregarono che… le riducessi a certo ordine per iscrittura volgare. E 315. Egli converrebbe… esser retorico ed esercitato nel parlar volgare, e aver sentimento d'Iddio, e spirito di santa devozione. Ricett. Fior. 3. 2. I quali hanno tradotto e scritto di tal materia in lingua volgare. T. Bemb. Volgar lingua, con la quale tra essi Romani si sia popolarescamente ragionato. [Cont.] Vas. V. Pitt. Scul. Arch. I. 101. Di sotto poi, nell'ornamento di questa storia, sono nove angeli, che tengono in alcune accomodate scritte motti volgari e latini, posti in quel luogo da basso, perchè in alto guastavano la storia. Stat. Fior. Calim. III. 37. Recato il detto statuto in volgare sermone per li detti officiali… Dolce, Dial Col. 8. v. Verrò adunque ai colori, ponendo prima il nome latino e poi il volgare. – V. VOLGARE, sost. T. Dante intitola un suo libro: Del volgare Eloquio. 5. Detto delle voci e locuzioni, per Basso, Triviale. Varch. Lez. Dant. 2. 90. (M.) Per fuggire i vocaboli o troppo bassi e volgari, o troppo laidi e disonesti. 6. † Noto, Pubblico, Divulgato. Petr. Son. 62. part. I. (C) Volgare esempio all'amoroso coro. Pulc. Nov. 36. (M.) Oh quale sarebbe colui, che avesse punto di generosità d'animo, e di cuor non vile, che non avesse ancora in riverenza la fama tanto volgare, gl'invitti trionfi, e le candide palme di Francesco Sforza! 7. † Che è comunemente in uso. [F.T-s] Matt. Disc. Diosc. 2. 99. Sono i fagiuoli a tutta Italia volgari. |
† Volgare - e † VULGARE. V. a. Divulgare. Aureo. Petr. Vit. Imp. Pont. 37. (M.) Fu di lui volgato un proverbio, che tale era la sua vita, quale la sua dottrina. Morg. 5. 7. (C) Faccigli assapere, Come per tutto è vulgata la voce Di questo cavalier, ch'è tanto forte. [G.M.] E 24. 16. Ma perchè questa storia è assai vulgata, E tante lunghe storie ne son conte, Ritorneremo alla reina Antea, Che di nuovo a Marsilio rescrivea. |
Volgare - e † VULGARE. S. m. Linguaggio, Idioma; e così sino da antico si disse La lingua nostra, come quella che in principio fu usata dal volgo, a differenza del latino che era usato dai letterati.
Bocc. g. 4. p. 2. (C) Le quali, non solamente in fiorentin volgare e in prosa scritte per me sono,… ma in istile umilissimo. E nov. 10. g. 6. Gli feci copia delle piagge di monte Morello in volgare. E Vit. Dant. 236. Glorioso sopra ogni altro fece il volgar nostro. E 242. Questo amore è ferma credenza di tutti che fosse movitore del suo ingegno a dovere prima, imitando, divenire dicitore in vulgare. Franc. Sacch. Nov. 123. La brigata che v'era, l'avrebbono voluto tagliare in vulgare. M. Aldobr. Compiuto è il libro che parla delle medicine, per santà guardare, compilato da' filosofi, traslatato di francesco in volgar fiorentino. Ovid Pist. 28. Questo libro recai di gramatica in volgar fiorentino a vostra istanzia, siccome vostro servidore. G. V. 1. 1. 3. Io innarrerò in questo libro in piano volgare. E cap. 18. 3. Per lo loro nome in latino fu chiamata Gallia, e in comune volgare Francia. Pass. Prol. Porgo la mano collo 'ngegno a scrivere, e per volgare,… e per lettera in latino. Bern. Orl. Inn. 21. 7. Or io parlo in volgar non in latino. Rett. Tull. 69. Mi penso di darne in volgare alcuna dottrina. Burch. 2. 49. Son medico in volgar, non in gramatica. [Cont.] Stat. Fior. Calim. III. 37. Lo statuto di questa arte si rechi in volgare. [Camp.] Comp. ant. Test. Allora era uno vulgare per tutti gli uomini (una lingua sola); e non si legge che innante lo diluvio fosse più d'una lingua. Ces. Com. Prol. Tre libri similmente a quelli aggiunse, in che le battaglie d'Alessandria, d'Africa e di Spagna si contengono, secondo che in questo volume in vulgare si ritrarranno. Bib. Att. Apost. Prol. Volendo, a petizione e per devozione di certe devote persone, recare a volgare comune e chiaro lo divoto libro degli Att. degli Apostoli… T. Volgare italico. 2. T. Dire una cosa in buon volgare; Dirla chia. ramente, apertamente. Modo dell'uso fam. Mi pare d'avervelo detto in buon volgare. [G.M.] Trovandomi tante scuse, venite a dirmi in buon volgare, che non accettate l'invito. – Io ve la vo' dire in buon volgare, cotesto sonetto non mi piace. 3. [Rig. e Fanf.] Volgare dicesi nelle scuole di latinità Il passo italiano, che il maestro detta agli scolari, perchè lo volgano in latino. [G.M.] Il maestro ha dato un volgare difficile. – È un volgare d'una pagina e mezzo. 4. † Per Fama, Voce. [Fanf.] Stor. Pist. 144. Ed era sì corso questo volgare della tregua, che quasi ogni uomo, ed in città ed in contado, gridava: Triegua, triegua. 5. † E per Proverbio, Dettato. [Fanf.] Sacchett. Nov. 51. E però è uno volgare che dice: Or va' tu, e non fare dell'impronto: questo modo è delli impronti. |
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