Parole Collegate |
Nomi Alterati e Derivati |
Diminutivi: scorzetta. |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
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Foto taggate scorza | ||
spirali d'arancio... | Taronja | Foto 92666004 |
Informazioni di base |
La parola scorza è formata da sei lettere, due vocali e quattro consonanti. Divisione in sillabe: scòr-za. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche la pagina frasi con scorza per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
La via del male di Grazia Deledda (1906): Uscirono. Strada facendo l'Antine fece vedere a Pietro una lettera di un impresario, il quale lo pregava di reclutare scorzini e carriolanti per una lavorazione, cioè per il taglio di una foresta in Algeria. «Vorrei anche delle donne per la pulitura della scorza; potrebbero venire le mogli degli scorzini e dei carriolanti. C'è alloggio sufficiente». Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi (1883): — Ma per andare a scuola ho bisogno d'un po' di vestito. — Geppetto, che era povero e non aveva in tasca nemmeno un centesimo, gli fece allora un vestituccio di carta fiorita, un paio di scarpe di scorza d'albero e un berrettino di midolla di pane. Pinocchio corse subito a specchiarsi in una catinella piena d'acqua e rimase così contento di sé, che disse pavoneggiandosi: — Paio proprio un signore! Azzurro tenebra di Giovanni Arpino (1977): Si misurarono negli occhi con antico affetto. E Arp ricordò un incontro di tanti anni prima, Giacinto era un gigante che ancora oscillava nella scorza adolescente, una betulla. Vedendo passare in trattoria un carrello di antipasti colorati disse: li mangerò anch'io quei gamberetti con la salsa, a trent'anni. E ormai aveva i famosi trent'anni, ma i gamberetti seguitavano a restar lontani, perennemente sconfitti dal professionale riso in bianco, dalle canoniche bistecche alla griglia. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per scorza |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: scorda, scorga, scoria, scorra, scorsa, scorta, scorze, sforza, smorza. |
Scarti |
Togliendo tutte le lettere in posizione dispari si ha: cra. Altri scarti con resto non consecutivo: cora. |
Parole contenute in "scorza" |
orza. |
Lucchetti |
Usando "scorza" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: fosco * = forza; * zara = scorra. |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "scorza" si può ottenere dalle seguenti coppie: scorro/orza. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "scorza" si può ottenere dalle seguenti coppie: scorra/zara. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Scorza, Buccia, Crosta - La Scorza, che è alquanto grossa e ruvida, è quella dei limoni, degli aranci, dei cedri, e simili, che impropriamente si chiama Buccia. Dico impropriamente, perchè la Buccia è delle frutta, come pesche, mele, pere, fichi, ecc., la quale da molti non toscani è detta non troppo ardita metafora Pelle. - La Crosta è propriamente la parte esteriore di certe cose cotte in forno, che risecchisce più, ed è l'involucro esteriore di certi animali marini detti però Crostacei. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Buccia, Guscio, Baccello, Corteccia, Scorza, Mallo - Buccia è quella pellicola che ricuopre le frutta, come le poma, le pere; quella dell'uva: buccia è pure quella sottile pellicina che riveste il pieno della noce, mandorla e simili, quando se ne è rotto e messo via il guscio. Guscio è quello delle noci, nocciuole, pinocchi, pistacchi, ecc.; dicesi anche di quello delle uova, delle testuggini e delle lumache: guscio per traslato dicesi del corpo delle navi spoglie d'alberi e di ogni altro attrezzo: il nocciolo delle pesche, albicocche ecc., rotto che sia, chiamasi guscio. Mallo è quell'involucro verde che ricopre il guscio delle noci, mandorle e simili. Corteccia e scorza sono quelle degli alberi; la prima è sottile come ne' ciliegi ecc.; la seconda è più grossa e scabra come nelle quercie ecc. Baccello è il guscio delle civaie, fave, fagiuoli e piselli; detto assolutamente, intendesi quello delle fave. [immagine] |
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850 |
Carta di scorza - E'antichissima, ma non se ne conosce l'origine. I legni più atti a formare le pellicole con cui la si faceva erano l'acero, il platano, il faggio, l'olmo, e specialmente il tiglio. Dal secolo XI in poi non si vedono più atti su carta di scorza. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Scorza - S. f. La Buccia più grossa degli alberi. Scorcio di corteccia. La X del lat. Cortex in Z T. Nel seg. discernasi bene Corteccia e Buccia da Scorza. Montig. Diosc. 24. La corteccia dell'incenso è tenuta migliore quand'ella è grossa,… morvida, in nessun luogo ruvida e senza buccia,… Fàlsasi colla scorza del pino o della picea. [Cont.] Bart. C. Arch. Alb. 33. 42. Gli alberi così tagliati… ne ammoniscono che si debbino mondare, perchè facilmente mentre stanno coperti dalla scorza si guastano sotto la buccia. Sass. F. Lett. 397. Sotto questa buccia è la scorza che si monda per la cannella, la quale in quella del Zeilan è più sottile che in quella del Malabar, e sotto questa scorza è il legno, ia materia del quale è leggieri e villosa, e nel mezzo ha il midollo di color rossigno come quello dell'alloro. Stat. Gab. Bol. Scorza di suvero sol. viij. soma. = Ricett. Fior. 3. 4. (C) La pianta ha di fuori una coperta atta a spiccarsi, chiamata scorza e buccia. Dant. Purg. 32. Rompendo della scorza, Non che dei fiori e delle foglie nuove. Petr. Canz. 10. 2.part. II. Ma non sempre alla scorza Ramo, nè 'n fior, nè 'n foglia Mostra di fuor sua natural virtude. T. Prov. Tosc. 262. L'albero, non si giudica dalla scorza.
[Cont.] Seconda scorza. Sod. Arb. 7. Primieramente si scrisse nelle foglie delle palme; dipoi, nell'Indie, nelle sottilissime seconde scorze degli arbori. T. Scorze che servono a conciare le pelli. [G.M.] Scorza d'olmo. Modo enf. T. Prov. Tosc. 21. Cosa per forza non vale scorza. Dicono anco Non vale una scorza; come dicesi Non vale un fico. 2. Si dice anche alla Parte superficiale delle frutte quando è grossa. [L.B.] In qualche parte di Tosc. e d'It.; ma in Fir. non com. fuorchè del cedro, del limone. [G.M.] Magal. Lett. fam. Acqua di scorze di limoncelli. = Lib. cur. febbr. 13. (Man.) Recipe sugo di riquilizia…, citriuoli, zucca e cocomeri bene mondi dalle scorze. Soder. Arb. 125. Il cedro per aver la scorza sottile sta bene in se stesso, non accettando bene altro che il limone. 3. E per La parte superficiale delle biade, Guscio. Pallad. cap. 40. (C) Fior di calcina, scorza di farro, pesta insieme, e fanne cerotto. [Cont.] Roseo, Agr. Her. 12. Il frumento bianco è quello che ha la scorza molto grossa, e di molte coperte, e per questa cagione il gelo e il freddo non lo può così guastare come quel che tira in oro, che l'ha molto sottile. Scorza, dicesi altresì La parte super ficiale della castagna diricciata, e delle mandorle senza mallo. Delle ghiande, delle noci, e sim. Più com. Guscio.[Cont.] Cr. P. Agr. II. 183. Anche le scorze delle ghiande fanno ristringere e saldar le piaghe, quando si pestano e vi si polverizzan di sopra. Brig. St. sempl. Indie Dall'Orto, 116. Questa noce (d'India) è ricoperta di due scorze; la prima è villosa, della quale si fa il cairo, così chiamato in Malanar, usato assai per questi luoghi, conciosia che di questa facciano le sarte e le funi per le navi perciocchè non s'infracidano nell'acqua marina. = Bern. Orl. Inn. 2. 72. (C) Fu quel bell'animal senza magagna, E sì compito che nulla gli manca: Era il mantel di scorza di castagna, Ma sin al naso avea la fronte bianca (cioè, del colore della scorza della castagna). Sagg. nat. esp. 134. Nel mezzo aveva una cavità capace di una grossa mandorla senza la scorza. Detto della superficie del cacio. Più com. in Tosc. Corteccia. Magazz. Colt. 6. 48. (Man.) Come tutti li caci cominciano a fare la pelle e scorza di fuori alquanto sodetta, s'ungan con mano (com'è detto) di buon olio. 4. [Cont.] La superficie del marmo. Cond. V. Buonarr. 21. Michelangelo l'accettò (il marmo), e senza altri pezzi ne trasse la già detta statua, così appunto che, come si può vedere nella sommità del capo e nel posamento, n'apparisce ancora la scorza vecchia del marmo. 5. Per simil., il Corpo. T. Petr. Son. 81. part. II. Dicemi spesso il mio fidato speglio, L'animo stanco e la cangiata scorza, E la scemata mia destrezza e forza: Non ti nasconder più; tu se' pur veglio. (Come dicesi Pelle per Vita. E Son. 128 part. I. (C) Po' ben tu puoi portartene la scorza Di me con tue possenti e rapid'onde. E Son. 10. part. II. Lasciando in terra la terrena scorza È L'Aura mia vital da me partita. Cas. Son. 48. E per ornar la scorza anch'io di fore Molto contesi. Bemb. Rim. 38. Ond'assai temo di lasciar tra via Quest'ancor verde e già lacera scorza. Ang. Met. 2. 154. (M.) Ha sano il suo di dentro, ma la scorza Non, che il tuo genitor le ha fatto forza. 6. Trasl. Pass. 314. (C) Non gli spongono secondo l'intimo e spirituale intendimento, ma solamente la scorza di fuori della lettera secondo la grammatica recano in volgare. Amet. 4. E più addentro alquanto, che la scorza, Possa mostrar della tua deïtade. [Cors.] Tass. Dial. 1. 42. Riguardavano solo la scorza della scrittura, nè penetravano ne' profondi misteri che da essa son contenuti. 7. Per Semplice apparenza. Coppett. Rim. 168. (Gh.) Non son parole, prospettive e scorza le cortesie ch'usate e 'l donar vostro Altrui non prega, ma comanda e sforza. 8. Fig. [Val.] Incidere la prima scorza. Detto d'uomo, Penetrar più dentro della pelle, Non farvi breccia. Adim. Sat. 5. Per quanto di lor si pensi e dica, Appena inciderem la prima scorza. 9. [Camp.] Fig., per Scoria. Bib. Ezech. 22. la casa d'Israel è rivolta a me in iscorza, cioè in bruttura. Tutti questi sono fatti metallo, stagno e terro e piombo e scorza (scoria) d'ariento nel mezzo della fornace (forse sbaglio). 10. Locuz. avverb. A scorza a scorza, fig., A parte a parte, A poco a poco. Non com. Dant. in Rim. ant. l. 3. p. 4. (Gh.) Ahi, angosciosa e dispieteta lima Che sordamente la mia vita scemi, Perchè non ti ritemi Rodermi così il core a scorza a scorza…? [Val.] Di dura scorza. Ostinato. Fag. Rim. 3. 220. Ed io rispondo, Per non parer d'esser di dura scorza. |
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