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Informazioni di base |
La parola buccia è formata da sei lettere, tre vocali e tre consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: cc. Divisione in sillabe: bùc-cia. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Nelle nebbie del tempo di Lanfranco Fabriani (2005): Il do ut des era palese. Se Mariani riusciva a salvare la buccia sua e dell'UCCI, la sconfitta avrebbe comunque minato la credibilità del direttore del SISDE. E per questo, come quasi tutti loro, Di Stefano era capace di tradire il proprio servizio. Mariani si chiese se proprio in quel momento non vi fosse un giuda iscariota dell'UCCI intento a vendere la sua pelle nel corso di una identica chiacchierata. E il pensiero non lo mise di buon umore. Il tabernacolo di Luigi Pirandello (1903): Teneva la testa bassa, inclinata da un lato, e gli occhi a terra. Non si scompose minimamente né alle risa, né ai fischi, né a gli urli indiavolati della folla che cresceva a mano a mano. Più d'un monello gli tirò qualche buccia; parecchi, lì, sotto il naso, gli lanciarono crudelissime ingiurie: lui, sodo, immobile, come una vera statua; solo che sbatteva di tanto in tanto le palpebre. La Storia di Elsa Morante (1974): Da dentro la capanna, il Mosca chiamò Useppe, volendo offrirgli una patata bollita. E in aggiunta, Orchidea Selvaggia, risalito allora da un suo giro nella vigna, gli fece dono di un grappoletto d'uva da vino: di buccia alquanto dura, cioè da sputarsi, però di uno zucchero dolcissimo. «Ninielli! Ninielli!» si affannava intanto a spiegare Useppe a Eppetondo, tirandolo per la manica in grande animazione; ma siccome il Mosca, preso da altri argomenti, non gli dava retta, lui rinunciò a fargli sapere il recupero dei suoi canarini. E dopo di allora, non parlò mai più con nessuno del proprio incontro con quella coppietta fortunata. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per buccia |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: boccia, cuccia. Cambiando entrambi gli estremi della parola si può avere: luccio. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: buca, buia. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: buccina, sbuccia. |
Parole con "buccia" |
Finiscono con "buccia": sbuccia, erbuccia, robuccia, babbuccia, barbuccia, gambuccia, gobbuccia. |
Contengono "buccia": sbucciai, sbucciamo, sbucciano, sbucciare, sbucciata, sbucciate, sbucciati, sbucciato, sbucciava, sbucciavi, sbucciavo, sbucciammo, sbucciando, sbucciante, sbuccianti, sbucciarci, sbucciarla, sbucciarle, sbucciarli, sbucciarlo, sbucciarmi, sbucciarsi, sbucciarti, sbucciarvi, sbucciasse, sbucciassi, sbucciaste, sbucciasti, sbucciarono, sbucciatore, ... |
»» Vedi parole che contengono buccia per la lista completa |
Incastri |
Inserito nella parola si dà SbucciaI; in sta dà SbucciaTA; in sto dà SbucciaTO; in store dà SbucciaTORE; in stura dà SbucciaTURA. |
Inserendo al suo interno giarda si ha BUgiardaCCIA. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "buccia" si può ottenere dalle seguenti coppie: buca/caccia, buco/coccia, bugia/giaccia, bugola/golaccia, buri/riccia, busca/scaccia, busco/scoccia. |
Usando "buccia" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: tabù * = taccia; * ana = buccina; * ani = buccini; * ano = buccino; * anelli = buccinelli; * anello = buccinello. |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "buccia" si può ottenere dalle seguenti coppie: buon/noccia. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "buccia" si può ottenere dalle seguenti coppie: buco/ciao. |
Usando "buccia" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * riccia = buri; taccia * = tabù; * giaccia = bugia; * scaccia = busca; * scoccia = busco; * golaccia = bugola; buca * = caccia; buco * = coccia. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "buccia" (*) con un'altra parola si può ottenere: serti * = sbertucciai. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Corteccia, Buccia, Pelle, Crosta - La Corteccia, sempre dura, è propria solo del pane o di altre cose di pasta cotta in forno; è altresì degli alberi. - La Buccia è propriamente delle frutta e di altre cose vegetali. - « Buccie di fico, di mele, di cocomero. » - Per abuso si dice anche invece di Corteccia; e per giuoco si chiama Buccia anche la pelle dell'uomo; come Pelle chiamasi stranamente, in alcune provincie, la Buccia delle frutte. - Crosta è proprio di alcune paste dolci che si cuociono in forno e si rosolano assai; ma si confonde spesso con la Corteccia. Ha poi il significato metaforico di quello Strato di umori che si riseccano sopra la pelle rotta o sopra piaghe. E' pure Crosta ogni superficie indurata di altre cose. [immagine] |
Scorza, Buccia, Crosta - La Scorza, che è alquanto grossa e ruvida, è quella dei limoni, degli aranci, dei cedri, e simili, che impropriamente si chiama Buccia. Dico impropriamente, perchè la Buccia è delle frutta, come pesche, mele, pere, fichi, ecc., la quale da molti non toscani è detta non troppo ardita metafora Pelle. - La Crosta è propriamente la parte esteriore di certe cose cotte in forno, che risecchisce più, ed è l'involucro esteriore di certi animali marini detti però Crostacei. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Membrana, Tunica, Buccia, Pellicina, Integumento o Tegumento - Membrane diconsi certi sottili ma assai forti ed elastici tessuti del corpo umano destinati a secretare qualche umore speciale, o a ravvolgere e difendere alcuno dei suoi organi o visceri. Tunica può dirsi la membrana che riveste interamente un organo, che forma o concorre a formarne le pareti: tunica, l'involucro di certi vegetali, e gli strati concentrici dei bulbi, come cipolle e simili; buccia, la pelle delle frutta: pellicina, pelle sottilissima che sta sotto la prima pelle o buccia. Integumento o anco tegumento, ogni membrana, pelle o buccia che serve a coprire e difendere: forse fra integumento e tegumento passa la differenza, che il primo serve a rivestire e difendere organi interni più specialmente; il secondo, e questi e gli esterni. [immagine] |
Buccia, Guscio, Baccello, Corteccia, Scorza, Mallo - Buccia è quella pellicola che ricuopre le frutta, come le poma, le pere; quella dell'uva: buccia è pure quella sottile pellicina che riveste il pieno della noce, mandorla e simili, quando se ne è rotto e messo via il guscio. Guscio è quello delle noci, nocciuole, pinocchi, pistacchi, ecc.; dicesi anche di quello delle uova, delle testuggini e delle lumache: guscio per traslato dicesi del corpo delle navi spoglie d'alberi e di ogni altro attrezzo: il nocciolo delle pesche, albicocche ecc., rotto che sia, chiamasi guscio. Mallo è quell'involucro verde che ricopre il guscio delle noci, mandorle e simili. Corteccia e scorza sono quelle degli alberi; la prima è sottile come ne' ciliegi ecc.; la seconda è più grossa e scabra come nelle quercie ecc. Baccello è il guscio delle civaie, fave, fagiuoli e piselli; detto assolutamente, intendesi quello delle fave. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Buccia - S. f. Parte superficiale delle piante e degli alberi, che serve loro quasi di pelle. Mil. M. P. (M.) Colgono la boccia sottile, ch'è tra la buccia e l'albure. T.Ricett. Fior. 4. La pianta ha di fuori una coperta atta a spiccarsi, chiamata scorza e buccia. (Ma Buccia è più tenera che Scorza.) = Dav. Colt. 169. (M.) Non levare alla mazza la buccia del lato di fuori, ma falla combaciare di qua e di là
[Garg.] Buccia di cerro, di leccio, di suvero. [Cont.] Bart. C. Arch. Alb. 33. 43. Gli alberi così tagliati… si debbino mondare, perchè facilmente, mentre stanno coperti dalla scorza, si guastano sotto la buccia. T. Prov. Tosc. 263. La buccia ha da somigliare al legno (i discendenti ai maggiori, l'effetto alla causa). 2. T. Trasl. Savonarola. Di fuori ha bella buccia, Midollo entro non v'è T. Prov. Tosc. 37. I cortigiani hanno solate le scarpe di buccie di cocomero. (Sdrucciolano di leggieri.) 3. (Agr.) A buccia. Post. avverb. Modo d'annestare. Dav. Colt. 168. (M.) Annestansi i frutti in molti modi: a marza, a scudicciuolo, a buccia, a bucciuolo. E appresso: A buccia s'annestò così: tagliato il ramo, quanto più grosso meglio; perchè tanto più grossa la buccia ha (che è quello che vuol questo modo), fendi la buccia tre dita in giù dalla tagliatura; spiccala dal suo legno con uno strumento d'osso liscio a ciò fatto, che non appicchi nè tagli; tra il legno e la buccia metti la marza scarnata, solo dalla banda che vien di dentro, e se il ramo è grosso, e tu ne metti parecchie, impiastra, fascia e lega, come gli altri nesti si fa: questo è modo agevole,… 4. T. La superficie esterna delle frutte, dell'uva e sim = Alleg. 96. (C) In un cortil rosicchiando una buccia. Sagg. nat. esp. 263. Nel tagliar la buccia d'un cedrato acerbo. E 268. Ed i pistacchi fatti loro ingojar colla buccia. [Camp.] Din. Din. Mascal. 11. 15. E poi con la calcina spenta e con bucce di melagrano peste e galluzza il cura… T. Levar la buccia. [G.M.] Buccie di popone, di cocomero, di limone. T. Tirar buccie (di frutte): a un dipresso come melate, ma un po' meno quanto al colpo, se non quanto all'intenzione. [Giust.] Cecchi, Figl. prod. II. 5. Che se tu avessi durata tanta fatica in acquistarli, tu andresti più adagio a spenderli; o la tua borsa sarebbe cucita, e non, come si dice, legata con le bucce di porro. [G.M.] Esclam. fam. di maraviglia. L'è una buccia di porro! (cosa da poco, per iron., cioè grave). 5. T. La sottile pellicina che sotto il guscio resta nelle noci, nelle mandorle, ne' pinocchi, nelle castagne. 6. T. Quell'involucro epidermico di cui si spogliano in certi tempi gli insetti, ed anco le serpi. 7. La pelle degli animali. Lab. 198. (C) Col vetro radendo le gote, e del collo assottigliando la buccia. Dant. Purg. 23. Non credo che così a buccia strema Erisiton si fosse fatto secco Per digiunar. Ovid. Metam. Str. Pulce,…, la sua buccia, quando ell'è piena di sangue. [Camp.] Volg. Art. Am. III.O me misero, come i corpi si sciampiano con crespa buccia (laxantur corpora rugis). E Metam. VIII. La buccia dura per la quale si poteano vedere le budella (cutis). = Bocc. Corbac. 225. (Gh.) Ella si stropicciava tanto, e tanto si dipigneva, e si faceva la buccia… rilevarsi, che a me, che veduta l'avea in prima, una strana maraviglia me ne facea. [Giust.] Arr. da Settim. Tratt. cont. all'avvers. Lib. I. La bianca buccia sozzamente vôta di sangue il narra (narra ciò ch'io patisco). = Ar. Fur. 20. 120. (M.) Avea la donna (se la crespa buccia Può darne indizio) più (anni) de la Sibilla. 8. [Camp.] E per Giogaja de' bovini. Non com. Volg. Metam. II. E la grassa buccia acconciamente gli pendea sotto alla gola (harmis palearia pendent). Bocc. Corbac. 226. (Gh.) Quella buccia vôta che gli (al bue) pende dal petto al mento. 9. [Cont.] Cuojo. Stat. Legn. 31. Si faccia (il forziere) incoiare o impannare dal canto di fuori di buccie o di panno, e ne' fondi almeno siano tutti incoiati di buccie o panno. 10. In signif. di Superficie semplicemente. Dant. Inf. 19. (C) Qual suole il fiammeggiar delle cose unte Muoversi pur su per l'estrema buccia. 11. Dicesi in prov. Esser tutti d'una buccia o d'un pelo e d'una buccia, e vale Esser tutti d'una medesima qualità, o perfettamente eguali. Fir. Nov. 4. 229.(C) Come se io non avessi mille volte udito dire che son tutti d'una buccia. [Val.] Mach. Commed. 2. 1. Tutti sono di una buccia, e ne resterete ingannata. T. Varch. Suoc. 2. 2. Tutte (le donne) sono d'un pelo e d'una buccia. [Val.] Morg. Pulc. 18. 122. Non domandar quel ch'io so far d'un dado… Che tutti siam d'un pelo e d'una buccia. [G.M.] Esser di buccia dura (forte, robusto). 12. (Tom.) Riguardar, Rivedere le bucce. Esaminare gli altrui portamenti, opere, scritti: Riprenderli. E Riandare e Rivedere il pelo e le buccie vale Riandare, Esaminare attentamente checchè sia, per iscoprire se vi sia difetto. [M.F.] Bisc. Not. Malm. C.IV. Gli rivegga il pelo o le bucce; gli faccia l'aristarco, il soprassindaco. Ed anche semplicemente Rivedere le bucce ad alcuno. [M.F.] Fag. Comm. Quando la sarà mia moglie, e che sarò suo marito e legittimo amministratore, vo' riveder le bucce a costui pel verso. E Rim. Non gli stare a riveder le bucce. E Rim. Ve ne son anche che a' predicatori Riveggono le bucce; ed anche avviene Che sentenzian quai son buoni o migliori. [Val.] Fag. Rim. 3. 40. E rivede le buccie all'Aldighieri. E detto ass. [M.F.] Fag. Commed. Non dubitate, so riveder le bucce. 13. [Val.] † Buccia per Boccia. Ar. Fur. 10. 11. Come rosa, che spunti allora allora Fuor de la buccia. 14. Buccia buccia. Post. avverb., vale lo stesso che In pelle in pelle. (C) E per Superficialmente, Poco. Malm. 3. 27. (C) L'armata avea, tra gli altri, un cappellano Dottor; ma il suo saper fu buccia buccia. [Val.] Fag. Rim. 3. 193. Le sue lodi Toccherò solamente buccia buccia. T. Guardare, Esaminare così buccia buccia. 15. † A buccia strema. Post. avverb., vale Fino alla prima pelle sottile, ovvero Alla maggior possibile tenuità della pelle. V. § 7. 16. (Pitt.) Buccia dicesi l'Avanzo de' colori diseccati nelle scodelle de' pittori. Borgh. Rip. 222. (M.) L'altro mordente si farà prendendo delle buccia secche di più colori a olio, mettendole in pentole vetriata,… |
Navigazione |
Parole in ordine alfabetico: bucce, buccellati, buccellatini, buccellatino, buccellato, buccheri, bucchero « buccia » buccina, buccinatore, buccinatori, buccine, buccinelli, buccinello, buccini |
Parole di sei lettere: bucava, bucavi, bucavo « buccia » buceri, bucero, bucona |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): roccia, approccia, grassoccia, fantoccia, accartoccia, scartoccia, nuoccia « buccia (aiccub) » babbuccia, gobbuccia, gambuccia, robuccia, barbuccia, erbuccia, sbuccia |
Indice parole che: iniziano con B, con BU, parole che iniziano con BUC, finiscono con A |
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