Forma di un Aggettivo |
"nulla" è il femminile singolare dell'aggettivo qualificativo nullo. |
Parole Collegate |
Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone) |
niente (35%), tutto (22%), vuoto (9%), tanto (3%), zero (2%), re (2%), nero (2%), mai (2%), buono (2%), osta (2%), più (2%). Vedi anche: Parole associate a nulla. |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia |
Informazioni di base |
La parola nulla è formata da cinque lettere, due vocali e tre consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: ll. Divisione in sillabe: nùl-la. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Profumo di Luigi Capuana (1892): «Dovresti saperlo, dovresti già essertene accorto!» rispose con voce tremante. «Che hai contro di me? Prima c'era il pretesto della gelosia di tua madre; volevi dare ragione a lei. Ma ora? Ora? Non ti avvedi che io soffro, non t'avvedi di nulla! E mi lasci quasi in abbandono e vivi con me come con un'estranea che si trovi in casa tua senza che tu sappia perché. Non mi ami più? Confessamelo, metterò almeno il cuore in pace.» Studio di donna di Federico De Roberto (1888): Il panorama era davvero bellissimo, assai più vasto che dalla spianata, da cui il versante dei monti coperti di boschi in basso e di nevi nell'alto non si scopriva. Dinanzi al grandioso paesaggio, la duchessa di Neli non diceva nulla. Un velo di malinconia pareva ricoprisse il suo volto, e un'espressione di stanchezza era in tutta la sua persona. Come Guido Olderico le si trovò di faccia, vicinissimo, scorse ad un tratto i suoi capelli della fronte tutti filettati di bianco. La cassaforte di don Fiorenzo di Adolfo Albertazzi (1918): Solo, si sentivano in credito verso l'Americano appunto per quanto li aveva fatti soffrire; e quando poi egli tornò a prendere le cose dell'eredità, coraggiosamente gli dissero che da anni non avevano avuto nulla da don Fiorenzo. Domandare era lecito: la carità di un centinaio di franchi. Ma l'Americano li guatò stupito. — Oh non ne avete avuto abbastanza del miracolo? |
Proverbi |
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Espressioni e Modi di Dire |
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Libri |
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Titoli di Film |
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per nulla |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: bulla, culla, nella, nulle, nulli, nullo, rulla, sulla. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: bulle, bulli, bullo, culle, culli, cullo, cullò, rulli, rullo, sulle, sullo, tulle. |
Parole con "nulla" |
Iniziano con "nulla": nullaosta, nullaggine, nullaggini, nullafacente, nullafacenti, nullafacenza, nullafacenze, nullatenente, nullatenenti, nullatenenza, nullatenenze. |
Finiscono con "nulla": annulla, nonnulla. |
Contengono "nulla": annullai, annullano, annullare, annullata, annullate, annullati, annullato, annullava, annullavi, annullavo, annullammo, annullando, annullante, annullanti, annullarci, annullarla, annullarle, annullarli, annullarlo, annullarmi, annullarsi, annullarti, annullarvi, annullasse, annullassi, annullaste, annullasti, annullabile, annullabili, annullarono, ... |
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Incastri |
Inserito nella parola ani dà ANnullaI; in anno dà ANnullaNO; in anta dà ANnullaTA; in ante dà ANnullaTE. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "nulla" si può ottenere dalle seguenti coppie: nuance/ancella, nube/bella, nuca/calla, nuda/dalla, nude/della, nudi/dilla, nudisti/distilla, nutri/trilla. |
Lucchetti Riflessi |
Usando "nulla" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * allora = nuora; * alloro = nuoro. |
Lucchetti Alterni |
Usando "nulla" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * bella = nube; * calla = nuca; * dalla = nuda; * della = nude; * dilla = nudi; * trilla = nutri; * ancella = nuance; * distilla = nudisti. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "nulla" (*) con un'altra parola si può ottenere: agi * = anguilla; lige * = linguella; agira * = anguillara; agire * = anguillare; animo * = annulliamo. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Mica, Punto, Nulla, Niente - Mica è particella che rinforza la negativa. - «Non si può mica saper com'andrà.» - A Milano si dice Minga, ma non le precede negativa. - Punto significa mancanza assoluta. - «Non ce n'è punto; Non c'è punto vino.» Si usa sempre unito o con riferenza a un nome, salvo in qualche caso che l'orecchio lo rifiuta. - Nulla indica mancanza di ogni cosa. - «Non c'è nulla», cioè niuna delle cose che ci dovrebbero essere, o si crede che ci debbano essere. - Niente è più generico, e non accenna nè a numero nè a quantità. - «Non ne so niente.» [immagine] |
Punto, Niente, Nulla, Punto punto, Ne punto ne poco - Punto accenna a difetto di quantità: « Non c'è punto pane; » e, fuor che negli interrogativi e dubitativi, di cosa sempre con la negativa, come la voce Niente, la quale accenna a mancanza o negazione di esistenza, senza rispetto a quantità. - « Non credo niente. » - Si usa anche come sostantivo: Il niente. - La voce Nulla viene a dir lo stesso, e suona Niuna cosa; perciò ha meno efficacia di Niente, che viene a dire Nè ente, Non esistente. - Punto punto, invece di aumentare la privazione o il difetto, la modifica, ed è lo stesso che Tanto o quanto, Alcun poco. - Nè punto nè poco, rincara enfaticamente la negazione di possesso o di esistenza. [immagine] |
Dappoco, Buono a nulla - Dappoco è l'inetto che poco fa, poco può, poco vuole, osa poco. - Buono a nulla suol chiamarsi colui che non è assolutamente atto a cosa che sia buona, ma solo a far numero e a mangiar del pane. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Inutile, Buono da nulla - Buono da nulla è frase evidentemente esagerata, perchè per poco che sappia fare una persona, sarà pur sempre buona a qualche cosa: tutto ciò che esiste, a qualche cosa ha da esser buono: il dire altrimenti sarebbe un fare aperta ingiuria alla divina Sapienza e Provvidenza. Inutile, chi o che non giova all'uopo. Inutile sarebbe l'oro quando mancasse il pane e ogni altro alimento. [immagine] |
Mica, Punto, Punto punto, Nè punto nè poco, Nulla, Nulla nulla - Mica sta bene nelle frasi di disapprovazione o di scusa, cioè negazione condizionale; è sempre combinato col non; uno dice: non istà mica bene fare la tal cosa, perchè ecc.; e l'altro risponde: non l'ho mica fatto io. Punto è negazione più assoluta. Punto punto, negazione totale: a ciò che dite non do retta punto, nè ci credo punto punto; cioè non ne credo una sola parola. Nulla nulla ha lo stesso significato di punto punto, quando è detto assolutamente; e forse è più asseveratamente negativo di esso; nulla è naturalmente men forte di nulla nulla; ma quest'ultimo ha pure un altro senso che equivale a, per poco: nulla nulla che mi muova, guadagno la mia giornata; nulla nulla che me ne venga l'idea o la volontà, faccio ecc. Nè punto nè poco vale, niente affatto; ma si dice per disprezzo e con una certa amarezza: chi fu già una volta ingannato protesta di non volere più credere nè punto nè poco a parole lusinghiere; ma se è credulo di natura, nè una nè due lezioni gli basteranno. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Nulla - Particella negativa. Niente; e come quella stessa particella interamente si regola, usandosi talora co' segni de' casi, e colle preposizioni; e di essa vedi più particolarmente il Cinonio. Dal lat. aureo femm. di Nullus, sottint. Res. In Oraz. Praeter laudem, nullius avaris. Bocc. Nov. 2. g. 1. (C) Mi pare che il vostro pastore, e per conseguente tutti gli altri, si procaccino di riducere a nulla, e di cacciare del mondo la cristiana religione. E nov. 5. g. 9. Calandrino, senza dir nulla, volse i passi verso la casa della paglia. Fiamm. 5. 85. Perciò chi in alcuna cosa può sperare, di nulla si disperi. Amm. ant. 16. 1. 6. A' nostri tempi chi vuole piacere, dia molto, riceva poco, e dimandi nulla. Declam. Quintil. C. Spesse volte le cose tardi son tenute per nulla. Petr. Son. 43. part. II. Or conosch'io che mia fera ventura Vuol che, vivendo e lagrimando, impari Come nulla quaggiù diletta e dura. E canz. 12. 8. part. I. Ben sai, Canzon, che quant'io parlo è nulla. Dant. Purg. 2. Tanto che l'acqua nulla ne 'nghiottiva. E Rim. 43. Dimmi, che ha' tu fatto, Cieco avaro disfatto? Rispondimi, se puoi, altro che nulla. Cavalc. Med. cuor. 9. Perocchè eglino nella loro città terrestra vivendo nel mondo, recarono a nulla, e disfeciono la tua immagine.
[Cast.] T. Tasso Lett. n. 12. 68. Non so, nè posso, nè voglio se non replicar le medesime cose; Son nulla, so nulla, posso nulla, e voglio nulla. E n. 72. Rimango sodisfatto di voi a cui nulla ascosi mai de' miei pensieri. E n. 434. A chi nulla prova nulla Si risponde. E n. 441. Niuna cosa può altrui promettere chi nulla può osservare. Caro Rime p. 110. A tai rampogne Nulla dicea. In modo prov. dicesi; Chi tutto vuole nulla non ha: e vale che Chi pretende troppo non ottiene nulla. Fir. Luc. 1. 2. (C) Chi tutto vuole, nulla non ha. Ora direbbesi Non ha nulla, o Niente ha. 2. Non far nulla di checchessia. vale Non fare checchessia. Bocc. Nov. 2. g. 1. (C) Ma recandoti le molte parole in una, io son del tutto (se tu vogli che io faccia quello, di che tu m'hai cotanto pregato) disposto ad andarvi, ed altrimenti mai non ne farò nulla. 3. Usato in forza di domandare, o di dubitare (del qual modo di dire vedi il Varch. Ercol. 170 e 171) vale Qualche cosa, Punto. Bocc. Nov. 3. g. 9. (C) Potrebbe egli essere che io avessi nulla? Disse Buffalmacco: sì, potrestù aver cavelle, non che nulla. Dant. Purg. 6. E se nulla di noi pietà ti muove, A vergognar ti vien della tua fama. Lib. Son. 95. Tu mi domandi sempre s'io vo' nulla, Come desideroso di dar nulla. E appresso: E sono al tuo piacer, se tu vuoi nulla. Borgh. Fast. 470. (M.) Aggiugniamo, se questo facesse nulla, che osservandosi gli anni… (cioè: se questo giovasse alcuna cosa). 4. Nulla nulla, Così replicato, vale lo stesso, ma ha più forza. Vit. S. Eufrag. 168. (M.) Forte come leone a chi in nulla nulla gli consente. Allegr. 246. Ogni volta ch'egli scapuccia nulla nulla, eccotegli attaccato il sonaglio,… Fir. Trin. 2. 2. Perchè come noi facciam nulla nulla, e non hann'altro in bocca: quell'altra faceva, quell'altra diceva,… [Val.] Fortig. Ricciard. 9. 28. Se a ventura ode rompersi una frasca. E nulla nulla tremolare il palco, Subitamente pare che s'irasca… 5. Nulla vale pur Qualche cosa, senza che si usi nel modo suddetto. Segner. Pred. Pal. Ap. 1. 17. (M.) Quanto bisogno abbiamo dunque noi di fervente ricorso a lui prima di risolverci a nulla, perchè in vece di eleggere la via buona, a noi poco nota, non ci andiamo a cacciare per la strabocchevole. [Camp.] Rib. Deut. 15. Dal pellegrino e dal forestiere richiederai (A peregrino et advena exiges), se ti dee dare nulla; ma dal tuo cittadino, nè dal tuo prossimo non avrai signoría di richiedere S. Gir. Pist. 4. S'altri vi dicesse nulla, e non vi lasciasse scioglierla (l'asina), dite che il Signore n'ha bisogno. 6. Nulla. si usa talora ad accennare Il difetto di merito in una persona, o Il poco, o niun valore in una cosa. Vit. S. Gio. Batt. (M.) Pareva loro profondissima umiltà, che poneva Cristo così grande, e sè così nulla (lat. Tam exiguum, tam nihil). 7. Sta anche in vece della semplice negativa Non, ma con più forza. Car. Long. Sof. 84. (M.) Venuto in cospetto, nulla s'ardiva a parlare. [Val.] † Ant. Com. Dant. Etrur. 2. 186. Nulla può stimare quello che sia, se la cosa… non è giunta… 8. Vario uso. Boez. 15. (M.) Nulla è perchè ti debbi maravigliare (cioè, non ti dei maravigliare). 9. [Val.] Men che nulla. Assolutamente nulla. Pucc. Centil. 82. 73. I' te n'ho quasi men che nulla detto. 10. Talora si adopera in senso negativo, ancorchè non sia preceduto da alcuna particella che neghi. Non com. Dant. Purg. 16. (M.) L'anima semplicetta, che sa nulla, Salvo che… Pecor. g. 2. n. 2. Rispose la fante: Madonna, io ho nulla. Tass. Am. 5. 1. (Man.) Aminta è sano, Se non ch'alquanto pur graffiato ha il viso, Ed alquanto dirotta la persona; Ma sarà nulla, ed io per nulla il tengo. 11. Nulla, a modo di sost. Segner. Mann. Ag. 29. 3. (M.) Cavar le anime dalla colpa in cui son sepolte, più che l'universo non era sepolto già nel suo nulla innanzi alla creazione. [G M] E Crist. Instr. 1. 12. Il Creatore dell'Universo, al cospetto della cui Maestà, non pure un uomo, ma tutte le creature possibili sono un nulla. [Camp.] Boez. v. Nulla essere di nulla è vera sentenza, alla quale niuno degli antichi ae ripugnato (nihil ex nihilo). = Cas. canz. 4. 4. (M.) Quel vero Amor dunque mi guidi e scorga, Che di nulla degnò sì nobil farmi. [Cont.] Picc. A. Filos. nat. 93. v. Al senso nostro l'aere istesso sia così transparente, che non potendo sostenere i raggi della nostra vista, gli lasci passare; e per questo egli ci appaia nulla, essendo nondimeno corpo ancor'egli sostanziale, composto di materia e di forma come son gli altri. 12. Andare in nulla. Svanire, Sparire, Cessare. Segner. Mann. Agos. 27. 3. (Gh.) La felicità dei mondani va tutta in nulla. 13. [Camp.] Avere a nulla, per Tenere in niun conto. Bon. Bin. X. 3 E sono a nulla avute L'opere sue, s'ei raddoppiasse Roma. Avere per nulla. Avere per niente. Non istimar nulla, Disprezzare. Bocc. Fiamm. cap. 1. p. 34. (Gh.) Io… aveva il mondo per nulla, e co' la testa mi pareva il cielo toccare,… 14. [Val.] Essere nulla, Non farsene niente, Non concludersene. Pucc. Centil. 37. 35. Dell'altre cose promesse fu nulla. 15. [Camp.] Essere nulla, per Non reggere al paragone. D. 1. 28. E qual forato suo membro e qual mozzo Mostrasse, d'agguagliar sarebbe nulla Il modo della nona bolgia sozzo. 16. Esser nulla di fare una cosa, o sim., vale Esser inutile il tentare di farla, o sim. M. V. 9. 30. (M.) Ma nulla era, che tutti, o parte di loro, si volessero mettere a zuffa. Dant. Inf. 9. Volgiti 'ndietro, e tien lo viso chiuso; Che se 'l Gorgon si mostra, e tu 'l vedessi, Nulla sarebbe del tornar mai suso (cioè: si annullerebbe ogni speme del risalire). [Camp.] D. 1. 34. A quel dinanzi il morder era nulla. Verso 'l graffiar… Petr Son. 168. part. I. (M.) Il sonno è 'n bando, e del riposo è nulla. Morg. 19. 47. Ma d'atterrarlo ancor non era nulla, Quantunque molto si fosse contorto. 17. Essere per nulla, Di nessun prezzo o di pochissimo. M. Pol. Viag. 179. (Gh.) V'ha un lago ove si trova molte perle; ma il Gran Cane non vuole che se ne cavino; che se ne cavasser quante se ne troverebbono, diventerebbono sì vili, che sarebbono per nulla. 18. [Val.] Far nulla, in senso opposto Fare alcuna cosa, qual cosa. Fortig. Ricciard. 19. 13. Perchè a far nulla, non trovo la via. A questo potrebbe recarsi il modo [Laz.] Coll. SS. Pad. 18. 5. Non aveano neuno tra loro che avesse bisogno di nulla. 19. [Camp.] Non fare nulla, per Non impedire, Non porre intoppo, ecc. D. 3. 31. Ma nulla mi facea; chè la sua effigie Non discendeva a me per mezzo mista. E vuol dire che la distanza non gl'impediva di vedere distintamente l'immagine di Beatrice. 20. [Val.] Mettere al nulla. Distruggere, Far perire. Non com Cocch. Bagn. 3. 83. Ne segue che i pasti pieni non possono essere frequenti se l'uomo non voglia tosto mettere al nulla il suo corpo. 21. Non dare in nulla, vale Non conchiuder niente. Razz. Costanz. 2. 3. (M.) Perchè alla fine vedendo di non dare in nulla se ne rimangono. V. DARE IN NULLA. 22. Tener per nulla checchessia. Averlo a vile, Non ne far conto. Cas. Off. comm. 163. (Gh.) Perciò di quelle (ricchezze), come d'un singolare, maraviglioso e da tutti desiderato bene, si gloriano, sprezzando altrui e per nulla tenendo. [Cont.] † Tenere in nulla. Picc. A. Filos. nat. 9. v. La qual razza d'uomini tanto è più da tenere in nulla, che non son coloro che, senza littere in tutto, si quietan nell'ignoranza loro…, quelli per il contrario, parendo lor di sapere quel che non sanno, fatti per ciò gonfiati dal vento dell'arroganzia, si pongono a biasimare la salda dottrina. 23. Da nulla. vale lo stesso che Da niente. V. DA NULLA. [Val.] Fortig. Ricciard. 7. 113. Per leggera e scema Terrammi, e forse timida e da nulla. 24. Per nulla, in senso di In nessun modo. Vit. S. Gio. Gualb. 305. (M.) Dicendo che per nulla non lo rimenerebbe (quel cavallo). [Val.] Fortig. Ricciard. 3. 9. Fortuna ch'egli avea l'armi fatate, E non poteansi rompere per nulla. [T.] Come sost. T. Creare dal nulla, meglio che Trarre dal nulla o sim., dove il Nulla parrebbe uno spazio, un deposito. Meglio ancora forse Creare di nulla, ma questo suolsi intendere per approssimazione iperbolica. V. Fornari: Lo sforzo di resistenza al nulla è lo spazio; e lo sforzo di vincere la resistenza del nulla è il tempo. (Rosm.) Il Bardilli segna l'essere in se stesso con una formola che esprime il nulla. Il gran nulla, fonte del tutto. Il gran nulla al di là del conoscibile, strana scoperta della scuola tedesca. T. Nulla assoluto. Il nulla universale. II. T. Neut. nell'it. per ell. dal lat. fem. Nulla sottint. Res o sim. D. Conv. 190. Prima cosa è l'essere; e anzi a quello nulla è. – Tutto o nulla, modo quasi prov., ch'io vorrei fosse antiq. T. Quando non si raddoppi la negaz., anco che sia dipendente dal verbo, bisogna premetterlo al verbo. Vang. Senza me nulla potete fare. Reggente: Vang. Nulla a voi nuocerà. – A me, già nulla mi sorprende. T. Di null'altro rei. – Di null'altro ripresi. T. Col Di poi. Non credo nulla di quello che sento dire. – Non c'è nulla di buono. – Non era stato nulla di quello che aveva detto il medico. T. Con un sost. posp. al Di, modo vivissimo e antichissimo. Questi sei mesi non c'era nulla di case. – Per ora non c'è nulla di malattie. – Di stanze non ne ho trovato nulla. III. T. S'è già visto es. della doppia negaz. che conta per una, e non significa affermazione. Ce n'è es. anche scritti. Boez. Varch. 5. 1. Se alcuno diffinisce il caso esser un avvenimento temerario, e non prodotto da concatenazione e legame alcuno di cagioni, io allora dico per fermo, che il caso veramente non è nulla. [Cors.] Fir. Trin. 3. 3. Le hai a dire per cosa certa, che di questa cosa d'Uguccione non è nulla. T. Nessuno mi disse mai nulla. – Non c'è più nulla. – Non ha affezione più a nulla. – Non bisogna più cimentare il cuore a nulla. Coll'Altro poi, e in questa e in altre forme. T. Non mi seppero dire nulla altro, se non che da loro non derivava. IV. T. Ell., o quasi forma d'avv. Lavora col tiranneggiare sè e altri; da ultimo non si avvantaggia nulla: e così dentro nella colpa stessa ha la pena. Vang. Nihil proficiunt. – Non m'importa nulla di perderlo. – La scritta non conta nulla. – Gli uomini (diceva una donna) li stimo tutti, ma non gli credo nulla. Franc. Sacch. nov. 194. E' par vero ciò che dice, e non è vero nulla. – Non è vero nulla che… T. Anche col Più, può intendersi in senso di Punto. Cotesto è nulla più che un pio desiderio. T. Ripetuto, come Punto punto, In alcuna parte, Un qualche poco. Gli uomini nulla nulla educati. – Quanti conoscono nulla nulla di… [A. Cont.] Nulla nulla, un minimo che; e s'adopra specialm. in questa forma: Nulla nulla che tu faccia all'uomo sospettoso, egli s'inalbera, e ti prende in fastidio. V. T. Alcuna cosa nel senso del lat. Ulla. Di casa sua sa più nulla? – Le ha detto nulla di me? Domandò se avevo sofferto nulla delle disgrazie che sono seguite qui. – Se sapeva nulla di lei. VI. Con partic. T. Segnatam. coll'In porta il senso sopra not. di In qualche cosa. Se in nulla potessimo, comandate. Ma poi, In nessuna cosa. T. La mia stella avversa per ora non cambia in nulla. – Non cerca nessuno di sollevarmi in nulla. – In nulla colpevoli. – In nulla si distinguevano esteriormente. In altro senso. T. Finire in nulla, più sovente per iperb. Non corrispondere quasi punto nella fine al principio o all'aspettazione. Quell'uomo finirà in nulla. – La cosa è finita in nulla. VII. Col Da, dice la materia e l'uso. T. Andò via quasi senza nulla da vestirsi. – Si misero in via senza prendere nulla da mangiare. Dice altresì il contr. di Potenza, Attitudine. T. Mor. S. Greg. 6. 1. Quando tra due cose si fa comparazione, come l'una sia miglior dell'altra, nientedimeno la men buona non s'intende che del tutto sia dispetta e da nulla. – Versi da nulla. – Cose da nulla, per dispr. o per modestia. [A. Cont.] Uomo da nulla, Non capace a nulla. – I fanciulli tirati su a dolci e moine, vengon uomini da nulla. A modo di sost. T. Quel da nulla. – Un da nulla. Anco plur. Tanti da nulla. In altro senso, ove suolsi porre l'art. T. Cresciuti, Cresciute da nulla; ma coll'art. è assai più chiaro. T. Quando non sia tanto iperbolico, e vogliasi omettere l'art., il Di cade meglio:. Signori venuti su di nulla. – S'è fatto ricco di nulla. VIII. T. Con, dice il mezzo. Con nulla non si fa nulla. – Con nulla, a forza d'industria, s'è fatto un bel patrimonio. – Per ell. Non fate tanto cascare da alto la cosa; con nulla, volendo, lo finite il lavoro (con pochissima spesa di fatica e di tempo). IX. T. Il Per dice sovente il prezzo, ch'è una specie di mezzo; e per questo anche il Con significa il prezzo e nel pr. e nel fig. Vendere per nulla, per pochissimo. – La dànno per nulla la roba, a buon mercato. – Ma Dare e Fare per nulla, può valere Gratuito affatto. – Farlo per nulla il lavoro. – Non dar nulla per nulla. T. In altro senso Per nulla, vale Niente affatto, modo enf. Non lo vuole per nulla. – Non se ne cura per nulla. – Non c'entro per nulla. E coll'agg. T. Querele per nulla meritate. – Per nulla disposto. – Discorsi per nulla politici. – Non sarebbe per nulla pericoloso. Altro senso. T. Non c'è per nulla (questa cosa a rispetto di quella). T. Non per nulla, Non senza perchè. – Non per nulla m'ha fatto quel cenno. – Non per nulla gli è Piemontese, cioè Fermo al chiodo. [L.B.] Fam. d'ell., sottint. Per nulla di male, o che possa dar noia o sospetto: Non per nulla; ma ditemi, di grazia, se quella signorina è da marito. X. Delle ell. ne abbiamo già viste: eccone altre. T. Avete voi nulla da dire, da opporre? Non ho nulla. – E ass. Avete voi nulla? dite. T. Non fa nulla, ha molti e troppi usi; Non nuoce, Non giova, Non importa: e tante volte si dice quando importa troppo. T. Speriamo non sarà nulla, del male temuto, annunziato. Vang. Viene il principe di questo mondo, e in me non ha nulla (di potestà). T. Parlando di danari, di guadagno, di prezzo. Non ha avuto nulla (per il suo lavoro: come se fuor del danaro tutto fosse niente). – Moglie presa senza nulla (di dote). – Nessuno mi dà nulla. – Non prende più nulla (non guadagna, stando a vendere, Non spaccia il genere). – Non gli manca nulla, del necessario a vita anche agiata; ma solo il giudizio gli manca: una cosa di nulla. – Non manca di nulla, dice più per l'appunto l'occorrente ai bisogni, è men largo. Altri modi ellitt. T. Meglio che nulla, il contr. dell'altro modo fam. Nulla, è troppo poco. In qualunque cosa scorga un bene da appagarsene o rassegnarvisi, l'uomo dice o dovrebbe dire: Meglio che nulla. – Parole, parole; e altro nulla. – Ciance, e null'altro. – Per ora null'altro (vi domando, vi scrivo). Modo enf. T. Così gradito, così facile che nulla più, cioè graditissimo, facilissimo. XI. Altri modi iperb. T. Non ha nulla, ass. intendesi de' beni di fortuna; anco di chi ha poco. – Non ne faremo nulla (qualcosa si otterrà, ma poco al bisogno). – Non sono più buona a nulla (a pochissimo; ma a qualcosa pur sono). Come sost. T. Non sono più nulla per lui (nulla o poco gl'importa di me; pur gli sono qualcosa, perchè gli do noia). Altro sost. T. Nel mio nulla, Nel mio umile stato. – Sento il mio nulla, il poco che sono. T. Il nulla delle umane cose; che pur sono cose. Pallav. Ben. 3. 35. Ombre impastate di nulla (affettate). – Lui e nulla son tutt'una, Colui non conta nulla. XII. Segnatam. della condizione soc., per iperb. T. Sorto dal nulla, da umile condizione. – Uscire del nulla. – Ricadere, Rientrare nel nulla. – Tornar nel primo nulla. Questa e sim. locuz. in senso più gen. T. Lab. 136. E ciò ch'è di sopra e di sotto, universalmente ad un'ora poter confondere, guastare e tornar a nulla. – Tornare a…, dice meno. – Ridurre in nulla. T. Ridurre a, ha senso più ampio. – Ridurre a nulla le obbiezioni. XIII. Modi iperb. di comparazione. T. Questo è nulla. – Questo non è nulla. – Nulla o presso che nulla. – Al paragone è nulla. T. Prov. Tosc. 313. Uno, è nulla; due, una frulla; tre, un che; quattro, è un fatto; e cinque, un tratto (dell'uova). – È poco e nulla verso… – Son nulla a rispetto al… – È poco cosa, è un nulla. Sassett. Lett. 29. È nulla in comparazione a… XIV. Altri modi fam. iperb. T. Come se si trattasse di nulla. – Quasi nulla fosse. – Come se nulla fosse, più com. Ancora più ell. [L.B.] È capace di mangiarsi a colazione un filoncino e un pollo come nulla. XV. Negazioni asseveranti. T. Nulla e poi nulla. – Nulla, proprio nulla. T. Non sa nulla di nulla. – Non si otterrà nulla di nulla. [Pol.] Volp. Dial. 76. E così quella vostra lunga e prolissa scempiaggine si parrà essere un bel nulla, scoperta e riprovata dalla ragione e dalla dimostrazione. T. Che avete ottenuto? Un bel nulla. Il gran nulla. |
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Parole in ordine alfabetico: nudista, nudiste, nudisti, nudità, nudo, nugoli, nugolo « nulla » nullafacente, nullafacenti, nullafacenza, nullafacenze, nullaggine, nullaggini, nullaosta |
Parole di cinque lettere: notti, nozze, nuche « nulla » nulle, nulli, nullo |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): satolla, zolla, azolla, bulla, culla, termoculla, fanciulla « nulla (allun) » annulla, nonnulla, rulla, brulla, frulla, grulla, citrulla |
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