Aggettivo |
Niente è un aggettivo indefinito invariabile (per cui non cambia per il singolare e il plurale, maschile e femminile). |
Parole Collegate |
»» Sinonimi e contrari di niente (nulla, nessuna cosa, zero, nessuno, ...) |
Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone) |
nulla (35%), tutto (19%), vuoto (5%), molto (4%), fatto (4%), zero (3%), nessuno (3%), poco (3%), paura (3%), tanto (3%), fare (2%). Vedi anche: Parole associate a niente. |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia |
Informazioni di base |
La parola niente è formata da sei lettere, tre vocali e tre consonanti. È una parola bifronte senza capo, la lettura all’inverso produce una parola di senso compiuto (etnei). Divisione in sillabe: nièn-te. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Con gli occhi chiusi di Federigo Tozzi (1919): Egli, invece, continuò ad andarle incontro; ma ella fece una giravolta, rasentandolo senza farsi toccare. Pietro non le disse più niente, non la guardò né meno: era già offeso e mortificato. Perché si comportava così? Sarebbe andato a trovarla anche in casa, dov'ella entrò soffermandosi prima con un piede su lo scalone! Si struggeva; era assillato da una cosa che non comprendeva; aveva voglia d'imporlesi. Le otto montagne di Paolo Cognetti (2016): Io inciampavo nei ramponi e non riuscivo a camminare dritto. Bruno mi stava subito dietro, e dopo un minuto, sopra ai nostri passi nella neve, cominciai a sentire il suo oh, oh, oh. Era il verso con cui riportava le mucche in stalla. Eh, eh, eh. Oh, oh, oh. Lo stava usando per riportare me al rifugio, dato che non mi reggevo in piedi: io mi affidai a quella cantilena e lasciai che le mie gambe prendessero il suo ritmo, così non dovevo pensare più a niente. La Storia di Elsa Morante (1974): «Non bisogna parlarne davanti al bambino. Lui non deve sapere niente». Così che le visitatrici ammutolite si tenevano in piedi in cucina, attorno a Ida rannicchiata su una sedia vicino ai fornelli. Ogni tanto si affacciava Useppe, col suo mongòmeri addosso perché la casa era fredda, simile a un nanetto domestico. Dava un'occhiata e poi si ritraeva. Le Marrocco proposero di portarselo via per distrarlo un po', ma Ida non volle. In realtà, dopo la crisi di due giorni prima, segretamente essa temeva che potesse capitargliene un'altra in presenza d'estranei; e che la gente, in conseguenza, cominciasse a trattarlo da infermo e da minorato. |
Proverbi |
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Espressioni e Modi di Dire |
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Libri |
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Titoli di Film |
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Canzoni |
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per niente |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: iene. |
Parole con "niente" |
Iniziano con "niente": nientemeno, nientedimeno, nientepopodimeno. |
Finiscono con "niente": veniente, sveniente, diveniente, riveniente, conveniente, perveniente, preveniente, proveniente, rinveniente, sovveniente, addiveniente, sconveniente, inconveniente, interveniente, sopravveniente, contravveniente. |
Contengono "niente": annienterà, annienterò, annienterai, annienterei, annienteremo, annienterete, annienteranno, annienterebbe, annienteremmo, annientereste, annienteresti, annienterebbero, convenientemente, sconvenientemente. |
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Parole contenute in "niente" |
ente. Contenute all'inverso: nei, etnei. |
Lucchetti |
Usando "niente" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: fonie * = fonte; genie * = gente; manie * = mante; adenie * = adente; unni * = unente; attinie * = attinte; carni * = carente; degni * = degente; foranie * = forante; orini * = oriente; perni * = perente; tenni * = tenente; trani * = traente; abbini * = abbiente; capini * = capiente; guarnì * = guarente; salini * = saliente; svenni * = svenente; astenni * = astenente; attenni * = attenente; ... |
Lucchetti Riflessi |
Usando "niente" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: spin * = spente. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "niente" si può ottenere dalle seguenti coppie: ierofanie/ierofante, manie/mante, piromanie/piromante, foranie/forante, adenie/adente, genie/gente, attinie/attinte, fonie/fonte. |
Usando "niente" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: unente * = unni; carente * = carni; degente * = degni; fonte * = fonie; mante * = manie; perente * = perni; tenente * = tenni; traente * = trani; guarente * = guarnì; svenente * = svenni; astenente * = astenni; attenente * = attenni; attinte * = attinie; detenente * = detenni; forante * = foranie; indigente * = indigni; ottenente * = ottenni; ritenente * = ritenni; contenente * = contenni; mantenente * = mantenni; ... |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "niente" (*) con un'altra parola si può ottenere: pet * = penitente; anta * = annientate. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Mica, Punto, Nulla, Niente - Mica è particella che rinforza la negativa. - «Non si può mica saper com'andrà.» - A Milano si dice Minga, ma non le precede negativa. - Punto significa mancanza assoluta. - «Non ce n'è punto; Non c'è punto vino.» Si usa sempre unito o con riferenza a un nome, salvo in qualche caso che l'orecchio lo rifiuta. - Nulla indica mancanza di ogni cosa. - «Non c'è nulla», cioè niuna delle cose che ci dovrebbero essere, o si crede che ci debbano essere. - Niente è più generico, e non accenna nè a numero nè a quantità. - «Non ne so niente.» [immagine] |
Punto, Niente, Nulla, Punto punto, Ne punto ne poco - Punto accenna a difetto di quantità: « Non c'è punto pane; » e, fuor che negli interrogativi e dubitativi, di cosa sempre con la negativa, come la voce Niente, la quale accenna a mancanza o negazione di esistenza, senza rispetto a quantità. - « Non credo niente. » - Si usa anche come sostantivo: Il niente. - La voce Nulla viene a dir lo stesso, e suona Niuna cosa; perciò ha meno efficacia di Niente, che viene a dire Nè ente, Non esistente. - Punto punto, invece di aumentare la privazione o il difetto, la modifica, ed è lo stesso che Tanto o quanto, Alcun poco. - Nè punto nè poco, rincara enfaticamente la negazione di possesso o di esistenza. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Annientare, Annullare, Ridurre al niente, Annichilare, Distruggere - «Annientare è il più proprio per esprimere l'atto di far tornare nel niente la cosa che esiste: quando un oggetto si fa sparire in modo che non ne rimanga vestigio, per approssimazione diciamo annientare. Ridurre al niente non ha che un significato approssimativo, vale ridurre a poca, pochissima cosa. Annichilare è pure ridurre al niente, ma esprime più forza e violenza con cui la cosa succede. Annullare ha sempre senso traslato, e dicesi di rendere quasi nulla, quasi non esistente, legge, decreto, contratto e simili. Distruggere è men d'annullare; di ciò che è distrutto rimane vestigio». Tommaseo. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Niente - e † NEENTE. Particella che denota privazione e negazione; e si usa accompagnata con negativa e senza, anteponendosi più comunemente al verbo quando si usa senza la negativa, e posponendosi quando n'è accompagnata. (Fanf.) Da Ne ens, Nessuna cosa che sia. Ant. Teut. e Franchi Nicht. Germ. Nichts. Bocc. Nov. 7. g. 8. (C) Siccome quella che dal dolore era vinta, e che niente la notte passata aveva dormito, s'addormentò. Cavalc. Specch. Cr. 38. Se l'uomo magnanimo desse ogni cosa per amore, non gli parrebbe aver dato niente. Petr. Canz. 12. 4. part. I. M'infiamma sì, che obblío Nïente apprezza, ma diventa eterno. Dant. Par. 4. Se vïolenza è quando quel che pate, Neente conferisce a quel che sforza. Sen. Pist. Niuna differenza è tra neente desiderare, e assai avere. Tesorett. Br. 15. 132. E se tu fai convito, O corredo bandito, Fal provvedutamente, Che non falli neente. Tac. Dav. ann. 3. 49. post. 1. Neente dicevano gli antichi più accosto al ne ens latino, e in qualche acconcio luogo non è da schifare.
[Cont.] In forza di Sost. Il nulla. Giorgi, Intr. Spir. Er. 5. v. Quel niente, che alcuni hanno detto trovarsi di là dal cielo, sia l'istesso vacuo: quale è non so che simplicissimo, incorporeo, non comprensibile dal senso, che non ha nè può ricevere figura. 2. [Camp.] Far diventare niente, per Annientare Macc. Vit. S. Cat. II 11. Priego la tua pietà che quello vino tu facci sì diventare niente o vano, che al tutto cessi questa fama. 3. [Val.] Non far niente, Non venire a nulla, Non concluder nulla. Fortig. Ricciard. 13. 92. Di vincere procura Tanta durezza, ma non fa nïente. [G.M.] Altri signif. Lo tocchi pure cotesto cane; non fa niente; non morde punto. [G.M.] A stare al sole, non gli fa niente; non gli fa danno. [G.M.] Il purgante non gli ha fatto niente; non gli ha operato punto. [G.M.] I medicamenti non gli hanno fatto niente; nessun giovamento. [G.M.] A modo d'impers. Non fa niente; Non importa. Se non volete venire con noi, restate pure; non fa niente. 4. Talora s'adopera co' segni dei casi, e anche con alcune preposizioni. Guitt. Lett. 3 12. (C) Empiè gli affamati di bene, e i ricchi a neente mise. Esp. Pat. Nost. 7. var. Ed a neente verrebbero, se egli non le sostenessero per sua virtude. Bocc. Introd. De' quali (frati) il numero è quasi venuto al niente. E nov. 9. g. 2. In questa maniera fece due notti, senzachè… di niente s'accorgesse. E nov. 1. g. 5. Fiero come un lione… sopra la nave de' Rodiani saltò, quasi tutti per niente gli avesse. E nov. 10. g. 6. Le disse… altre cose assai le quali… tornarono in niente. E ivi. E dove ch'elle poco conosciute fossero in quella contrada, quasi in niente erano dagli abitanti sapute. [Val.] Pucc. Centil. 35. 83. Essendo il Ghibellin montato, La parte Guelfa veniva a niente. E 12. 90. Chiamava Carlotto Il Re novello, avendolo per niente. = Segner. Pred. Pal. Ap. 1. 9. (M.) Saranno distrutti, saranno desolati, saranno ridotti al niente. [Cont.] Finire in niente. Dicesi di cosa la cui grossezza, o la cui altezza sopra di un'altra, va scemando e riducesi in nulla. Flor. Dif. off. piazze, II. 19. Si alzerà il terreno più alto in detto piano un piede e mezzo, qual si farà pender verso la cannoniera, e finire in niente; ed altri quattro piedi verso la culatta, o cassa, acciò con facilità e senza intoppo possa rincularsi: mettendogli sopra tavoloni di grossezza di due oncie. 5. [Camp.] Mettere a niente, per Disperdere, Annientare. Bib. Sal. 58. Tu, Messere, li schernirai, e metterai ogni gente a neente (ad nihilum deduces). 6. [Camp.] Mettere a niente checchessia, per Trascurarlo, e sim. Bib. Esdr. III. 7. E però che questo si fa d'intorno al tempio, siamoci pensati che diritto sia questo medesimo non mettere a niente, ma significarlo alla tua signoria, 7. [Camp.] † Menare a neente, per Distruggere, e sim. Bib. Sal. 59. Noi faremo virtude in Dio; e' menerae a neente (ad nihilum deducet) coloro che ci tribulano. [Camp.] Menare a niente checchessia, per Invilirlo, Privarlo d'ogni pregio, ecc. Aquil. III. 4. Lucio Sillano menata a niente quasi quella cotale dignitate (il Tribunato), Cesare la rilevò. 8. [Camp.] Montar niente, per Non giovare menomamente. Boez. IV. Piangendo dentro dolorosamente… Ma la lor doglia montava nïente. 9. Tornare o Venire a niente, o al niente, vale Mancare, Venir meno. V. TORNARE, e VENIRE. Tornare, o Venire a niente, si dice anche per Ridursí in mendicità. V. TORNARE, o VENIRE. 10. [Camp.] Tenere a niente. per Non fare alcuna stima. Bin. Bon. XV. 3. Povero è chi del tutto va mendico, Ch'è dispettato e tenuto a nïente. 11. Talora si usa ad accennare il poco valore di una cosa, o Il difetto di merito in una persona. Segner. Mann. Febbr. 23. 4. (M.) La diffidenza di te farà che tu conosca il tuo niente,… E Pred. Pal. Ap. 1. 6. Non solo allora la terra si parrà sordida…, ma ci parrà vana, vota, o più tosto piena sì, ma di un puro niente. 12. Esser niente, vale Non aver alcun merito. Vit. SS. Pad. 2. 203. (C) Non è per mio merito fatto questo, ch'io per me sono neente. 13. Esser niente, vale anche Non giovare. Bocc. Nov. 1. g. 2. (M.) Martellino gridava: mercè, per Dio, e quanto poteva s'ajutava, ma ciò era niente. [Camp.] S. Greg. Mor. Elli è venuto al suo fine; e adesso niente sono le cose passate, perocchè tutte sono passate via. Esser niente di operare alcuna cosa, vale Essere inutile il tentare di operarla. Dant. Inf. 22. (C) Ma però di levarsi era niente, Sì avean inviscate l'ale sue. 14. Esserci per niente, vale Non contar nulla, Non avere alcuna autorità, o credito. (M.) 15. Non esserci per niente, dicesi di una cosa o persona rispetto a un'altra allorchè questa avanza quella di pregio in checchessia. (Man.) 16. Quando si usa per via di domandare o di ricercare, o anche di dubitare, ha senso affermativo, e vale talora Alcuna cosa. Bocc. Nov. 6. g. 4. (C) Colla mano subitamente corsi a cercarmi il lato, se niente v'avessi. E nov. 3. g. 9. Buffalmacco, che guari non era lontano… gli si fece incontro, e salutatolo, il dimandò se egli si sentisse niente… Talora ha lo stesso senso anche fuori di domanda o di dubbio. Bocc. Nov. 3. g. 2. (M.) Furono tutte le castella de' baroni tolte ad Alessandro, nè alcun altra rendita era, che di niente gli rispondesse. Bemb. Pros. 3. 206. Nè alcuna altra rendita era che di niente gli rispondesse: dove Di niente, disse il Boccaccio invece di dire D'alcuna cosa. 17. Pure colla particella Senza, o sim., ha forza di affermare. Bocc. Nov. 4. g. 1. (C) Senza del suo cruccio niente mostrare alla giovane, prestamente seco molte cose rivolse (cioè senza mostrare alcun segno). 18. [Camp.] Per Picciola cosa, Menomo che. Somm. 34. Chi doverà dare neente, e' li converrà pagare. 19. [G.M.] Per Non punto, In niun modo. Segner. Crist. Instr. 1. 13. Se pur è qualcuno tra voi sì disumanato, che senta poco quella ferita ch'egli farebbe all'anima de' suoi figliuoli…, miri almen la seconda, niente minore, ch'egli farebbe a se stesso. 20. [Camp.] Per Punto punto, Istante, Momento. Somm. 63. Non restarti neente presso del luogo che tu hai lasciato, ma salvati nella montagna. † Niente d'ora, vale Punto. Coll. SS. Pad. 7. 5. (Man.) Senza il capo non può altri vivere niente d'ora. 21. Niente affatto; lo stesso che Niente, ma ha più di forza. Ces. Lett. 1. 214. (Man.) E dello Scubart sa ella nulla di vita, o di morte? io niente affatto. 22. Talora è superfluo nel discorso. Tratt. ben. viv. 7. (Man.) Fa il bene non neente per paura d'essere dannato, ma per desiderio del cielo e per amore di Dio. 23. Talora è lo stesso che Non. Mor. S. Greg. 2. 26. (M.) Sono alquanti suoi doni (dello Spirito Santo), senza i quali in nessun modo niente si può andare a vita eterna. Franc. Sacch. Nov. 154. E 'l martedì ancora il simile volea, niente ci fu mai modo. Canig. Rist. 83. (Man.) Ma quella umiltà che come rame ree Nïente in sè contiene, è di più modi, Come dimostreran le rime mee. [Laz.] Coll. SS. PP. 12. 8. Con certa bilancia della sua sperienza, e con giusta disaminazione, niente sarà ingannato dell'errare di coloro, i quali per vizio della loro negligenza sono accagionati della loro natural condizione. E14. 9. Abbattuto nell'assalto delle operazioni e de' costumi, niente accivisca la scienza spirituale. 24. Niente, fu usato anche a modo di aggettivo, invece di Niuno o Nessuno. Fior. Virt. cap. 25. p. 110. (M.) Magnanimità…, è a intendere in alte e nobili cose, e di gran valore, non ammiserando l'animo a cose vili e di niente utilitade. S. Gir. 412. (M.) Che convenienza ha la luce con le tenebre?… certo non niente. Vit. SS. Pad. 2. 159. Era venuto in tanta innocenza e purità, che non aveva malizia niente. Pist. 25. Daniente, usato in forza d'aggiunto, vale Che non è buono a niente. V. DA NIENTE. 26. Per niente, posto avverb., vale In vano. Sallust. Catell. 63. (M.) Questo, se non provvedi in tale modo che non avvenga, poichè avvenuto sarà, per niente andrai cercando, e domandando giudizio contro di coloro. Esp. Pat. Nost. 105. Per niente combatte contra gli atti e peccati, chi non ritiene sua lingua. [Camp.] Aquil. III. 47. Per niente vuoi fuggire la lianza dell'amore che dev'essere intra te e lui per mio maritaggio. 27. Per niente, vale altresì In nessun modo. Bemb. Pros. 3. 169. (M.) Nè si vuole per niente, che il dire di Giuliano s'impedisca. 28. E Per niente in senso di Gratuitamente. Pecor. g. 2. n. 2. (M.) Non toccando a me questa faccenda, pensai esser meglio ch'io lasciasse la potestà al figliuolo,…, s'e' la volesse lasciare a quei che l'hanno allevata, pigliandosi il prezzo, o donandogliela per niente. [T.] Scrivevano anco Neiente quasi rammentando lo spirito del vocabolo originale, e l'orig., comune forse, di Muoversi e d'Essere. Quindi è che, se Niuno talvolta fu fatto di due sillabe, Niente sempre di tre. D. 1. 22. E 3. 27. – Nè Dante teme d'usarlo ne' versi: adesso taluni se ne vergognano pur nell'umile prosa; e non sono gli scrittori più lontani dall'essere poco meno che niente. II. [Pol.] Galil. Lett. 7. 51. Il quale (candore) resterà del tutto estinto quando la luna sarà all'opposizione del sole, perchè allora della terra intermedia tra essa luna ed il sole l'emisfero tenebroso è quello che riguarda verso la luna, sì che Ella niente copre dell'emisfero terrestre. T. Niente più bramando. Vang. Niente più di quel che v'è costituito, facciate. – Niente oramai mi sorprende. – Niente ne ricaverei se gli desiderassi del male. III. Alla doppia negaz. avviano i modi seg. T. Stia pure sicuro, mai più saprà niente di me. – Per non stare senza far niente.Quel che i Fr. rinfacciano agl'Italiani. Il dolce far niente, non è modo della ling. d'Italia, e non fosse così mai della vita; ma il Berni e tutti dicono sempre col Non, Non far mai niente. [Pol.] Passav. 308. La soavità della dolce lingua non val niente, se non si condisce col sapore della santa vita. T. E 23. Mettevala in una cisterna forata e rotta, sì che non riteneva niente. Prov. Tosc. 302. Caval che suda, uomo che giura e donna piangente, non gli credere niente. – So di non meritare niente. – Di lui è un gran tempo non so niente. IV. Taluno de' modi not. tien già dell'ell.; e similm. i seg. T. Quando diciamo Chi tace non dice niente, intendiamo del parlare in gen., ma anco del promettere o del consentire. Talvolta, poi, vale Dir contro, A carico. – Non ho niente che ridire. – Credo che nessuno possa dire niente di me. – Non posso dir niente della sua onestà. Del fare, in pro, T. Non gli ha potuto fare niente. Ma Non gli ha fatto niente, Non mi fa niente, dice anco Nessun male, danno. T. Da lui Ella non può sperare niente altro che (se non che) la abbandoni. V. Di vantaggio in gen. o ricompensa. T. Non ho avuto niente. T. Di proprietà. È rimasta senza niente. Prov. Tosc. 129. Tra parente e parente, tristo a chi non ha niente! VI. Altra ell. T. Non avevo niente (di male). – Che avete? Non ho niente (cagione d'essere di malumore. crucciato). – Non ho niente con Lei (contro di Lei). – Altra cosa da Non ho niente che fare con Lei. T. Non si è trovato niente, di cose o pers. che si cercavano. – Non si è veduto niente, anco intendendo di pers. che aspettavansi o dovevan venire; come la pers. dicesi Ente, Cosa, e anche Coso. Coll'Essere. T. Per ora pare non ci sia niente. in sensi varii e opposti, secondo quel che è detto sopra o che sottintendesi. Non vi è niente. T. Spero in Dio non sarà niente, segnatam. di male. – Non è niente anche significa Poca cosa. – Non è stato niente. VII. Altra ell. ove omettesi il verbo. T. Niente di certo riguarda a lui (ci è). – Niente di male (è da seguire). T. Danari, roba? niente (nessuna di queste cose, e di nessuna cosa). Promesse, minacce? niente (valsero). T. Concludendo con risolutezza, o con dispr. o con impazienza, per negare o mandare a monte ogni cosa: Dunque niente (non se ne parli, non se ne faccia altro). T. Niente altro, Nel finire un discorso, una proposta, una enumerazione. – O domandando con iron. Se c'è ancora dell'altro:Niente altro? Scusate se è poco. T. Niente meno! a modo d'escl., per dire Una bagattella, sul serio o iron. Dottore, Accademico, cavaliere, Maestà; niente meno! T. Sost. Nel senso che usasi il Nulla. T. Stor. Barl. volg. 6. Noi veggiamo bene che tu se contradioso a colui che fece tutte le cose di niente. VIII. Per approssimazione o iperb. T. Ridurre al niente, Da maggiore a minore stato. Ps. Ad nihilum deductus est. – Ridotto al niente, in poverissimo stato. [Pol.] G. V. 8. 21. Ma più tenendosi gravato perchè gli erano stati contrarii alla sua elezione, mai non si pensò se non di mettergli al niente. E 61. Perseguitò molto il detto messer Jacopo e i figliuoli, sicchè gli recò quasi a niente. T. Questo niente, L'umana grandezza Un niente. Vang. Gloria mea nihil est. – È un niente, ancora più forte; perchè senza l'Unvale talvolta Poco al paragone d'altra cosa maggiore: senso che coll'Un non può avere quasi mai. Il male che soffriamo è niente a quel che verrà. D. 3. 27. (Le bellezze di pers. viva o dipinta). Tutte adunate, parrebber niente Verso il piacer divin che mi rifulse Quando mi volsi al suo viso ridente. Solo se si trattasse del comparare il finito all'infinito ci cadrebbe a qualche modoUn niente. Segner. Mann. Ag. 11. 5. Resta che tu vegga ora il niente comparativo, cioè quel niente che spicca più perchè guardasi al paragone. [Pol.] Imit. Crist. 3. 91. Signore, io sono niente, e sono tutto infermo. E 1. 18. 4. Pareva a loro essere niente e despetti al mondo, ma erano preziosi ed eletti nel cospetto di Dio. E 3. 9. 2. Per tuo amore mi sono riputato niente. E 3. 52. 2. Essere riputato niente fra gli uomini, riputeresti grandissimo guadagno. T. Nel secondo di questi es. accordasi col plur.; e così può dirsi Gli uomini sono niente; ma non come i Fr., Certi nienti, per dire Piccole cose, Cose da nulla. Nella lingua loro gli è pr., perchè Rien da Rem. T. Segner. Mann. febb. 23. 9. La diffidenza di te… farà che tu conosca il tuo niente, che non presumi, che non pericoli…, e che, qualora che pur caschi, ti umilii. T. Prov. Tosc. 357. O Cesare o niente (in dignità, o in pregio qualsiasi). – Non era niente (non aveva impieghi pubblici). – Prima non era niente, ora è tutto. – I factotum vengon sempre di niente. IX. Col sost. Modi com. T. Con niente non si fa niente, segnatam. di danari, o di cose necessarie materialm. a ottenere un intento. Prov. Tosc. 356. Niente, è troppo poco. T. Niente è buono per gli occhi, accenna alle cure che peggiorano; e anco a una specie di medicina chiamata Nihil. X. A modo d'avv. Col verbo. T. Chi fa bene per paura, Niente vale e poco dura. – Non se ne intende niente. Con agg. T. Vit. Colonn. Lett. Alla quale (allegrezza) non reputo la mia niente inferiore. [Pol.] Volp. Dial. 23. Ma perchè non sospettiate ch 'io voglia favellare fuori di quistione, scansando l'incontro delle vostre proposizioni, niente differenti dalle tele di ragno. E 82. Niente bisognosa (la beata Natura) di veruna delle create cose. T. Niente esercitate. Non è niente latino. – Niente persuasi. Tra l'agg. e l'avv., come Punto. Modo vivo. T. Fortig. Ricciard. 13. 2. Chi non avesse mai veduto mare Nè fiume o fonte, nè acqua niente, Noi lo faremmo affè trasecolare… XI. Con partic. – Di. T. Stat. Pist. Non trovando persona che lo contrastasse di neente. – Non mi domanda mai di niente. Col Di posp. T. Tes. Br. 5. 19. Non hanno niente di fiele (i colombi). – Non conoscevo niente di queste cose. – Non c'è da fidarsi nè da sperare niente di buono. Col Da, dice valere o potere. T. Bocc. Nov. 1. g. 10. A comparazione di voi da niente sono. Col Da posp. T. Non ho potuto trovare niente da spendere poco. Coll'In. T. Non posso ricompensarlo in niente. – Iddio lo ricompensi in mia vece, perchè io non posso in niente. – Non mi ha bollato in niente. Col Per. Avere, Tenere per niente, Opinione di valore o potere. [Pol.] G. Vill. 1. 35. Assicurandosi troppo, e avendoli (i Fiesolani) per niente E 6. 77. Avendo la forza dei nemici per niente. E 7. 6. E 131. T. Rim. ant. Hallo per niente (il mondo). T. Non entra per niente (Non ci ha parte, nessuna o poca). – Coll'agg. Non è per niente diverso. Salvin. Pros. Tosc. 2. 108. Questi titoli che, come solenni e legittimi, e proprii affissi, dona Omero ai suoi Dei, a' suoi eroi, non ho io voluto omettere per niente. – Per niente, è sovente modo enf. e iperb. T. Per niente, vale anco Per nessun prezzo o premio; giacchè pur troppo nel mondo odierno ente e sostanza e mezzi, vale Quattrini o cosa sim.; Benessere, val Bene stare, e Bene stare, Mangiare e Dormire, e Bere. XII. T. De' modi enf. e iperb. se n'è visti parecchi. Bocc. Nov. 2. g. 4. Mi potete fare una grazia, e a voi non costerà niente. –Così dicesi anco di quello che costa poco, o vuol farsi credere che costi poco. – Non se ne fa niente, anche quando concludesi poco. – Non fa niente, anco chi lavora, ma scarsamente al dovere e al bisogno. – Si sgomenta di niente, di minime cose. T. Era come niente; e per ell. Come niente. T. Non sa niente di niente. T. Il gran niente, più enf. che Un bel niente. – Niente affatto, Niente affattissimo; e più ancora Niente affatto affattissimo. – Niente del tutto, non è it.; ma sì Niente e poi niente. † [Pol.] Sent. Mor. 3. 268. Ad altrui perdonerai sovente, ma a te medesimo non niente (P. Siro: Ignoscito saepe alteri, numquam tibi). T. Diventa vivo se dicasi: No, niente, Facendo pausa sul No. T. Modo di concludere o per non ne voler sapere, o per voler dimenticare; o con intenzione di perdonare, o di non scusare punto. Niente fu e niente sia. XIII. T. Siccome Niuno e Nessuno ha senso aff. di Alcuno e Veruno; così Niente vale Qualcosa, perchè sempre il Nulla rimanda alla causa dell'essere. Mai più gli parlerò di niente. In questo è pur la negaz., ma non nel seg. Domandare se sa niente. – Se avevo sofferto io niente. – Sapete niente? – Scherzano nelle commedie sulle parole Se niente v'occorre son qui. T. Se niente niente, se punto punto. Se niente niente tentenna, gli dànno bravamente la spinta. |
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Parole in ordine alfabetico: niellatori, niellatrice, niellatrici, niellatura, niellature, nielli, niello « niente » nientedimeno, nientemeno, nientepopodimeno, nientologa, nientologhe, nientologi, nientologo |
Parole di sei lettere: nidino, nielli, niello « niente » nilota, nilote, niloti |
Lista Aggettivi: nidicolo, niellato « niente » nietzschiano, nigeriano |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): prosciogliente, togliente, distogliente, benvogliente, resiliente, emolliente, dormiente « niente (etnein) » veniente, preveniente, diveniente, addiveniente, riveniente, rinveniente, conveniente |
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