Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche le pagine frasi con modo e canzoni con modo per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
- Mi stavo proprio chiedendo in che modo potrei aumentare il mio punteggio.
- In ogni modo non ci sarei andato a quella festa, c'era troppa gente noiosa.
- Il livello di educazione di una persona è evidenziato dal modo di comportarsi.
|
Citazioni da opere letterarie |
Nelle nebbie del tempo di Lanfranco Fabriani (2005): Guardò la strada. Il calderaio sembrava un autentico artigiano, ma la donna con il banco della verdura aveva qualcosa di sospetto. Il modo di guardarsi intorno, forse, o l'essere più interessata al gruppetto di ragazzini che giocava con una palla di stracci, che non a urlare la qualità della propria merce.
La via del male di Grazia Deledda (1906): Mille piccole cure, d'altronde, la occupavano e la distraevano. Dopo lunghe discussioni, ella e Francesco avevano deciso di restare presso la famiglia di lei: in tal modo la casa dello sposo, affittata, poteva rendere un centinaio di scudi, e Maria, restando presso i parenti, avrebbe goduto meglio la sua felicità. C'era l'utile e il dolce.
Povera Menica! di Cesare Cantù (1878): — Dunque (replicai io) Dio mi guardi dall'accettarle. Togliete; e riportatele dove le avete prese. Che abbiate da viver voi, pazienza; ma mio padre si caverà di pan duro in qualche modo, non in codesto». - Era il mio parlar chiaro? Ma crederebb'ella che Mommolo ne sia montato in collera? Signor no: veda se era buono! capì che avevo ragione; e il giorno di poi tornò al consueto. |
Espressioni e Modi di Dire |
|
Libri |
- Storie in modo quasi classico (Scritto da: Harold Brodkey; Anno 1988)
|
Canzoni |
- A modo mio (Cantata da: Paola e Chiara; Anno 2005)
- A modo mio (Cantata da: Gianni Nazzaro; Anno 1974)
|
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per modo |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
|
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
»» Vedi tutte le definizioni |
|
Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: dodo, godo, lodo, moda, mode, modi, molo, mono, moro, moto, nodo, rodo, sodo. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: body, coda, code, dodi, goda, gode, godi, godé, loda, lode, lodi, nodi, podi, roda, rode, rodi, soda, sode, sodi. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si può avere: odo. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: modio, mondo, mordo. |
Antipodi (con o senza cambio) |
Antipodi inversi: se si sposta l'ultima lettera all'inizio (con eventuale cambio) e si inverte il tutto si possono ottenere: doma, domi, domo. |
Parole con "modo" |
Finiscono con "modo": ammodo, comodo, scomodo, scomodò, accomodo, accomodò, incomodo, incomodò, oltremodo, quasimodo, raccomodo, raccomodò, riaccomodo, riaccomodò. |
Contengono "modo": comodona, comodone, comodoni, comodosa, comodose, comodosi, comodoso, omodonte, omodonti, pomodori, pomodoro, commodori, commodoro, omodontia, omodontie, pomodorata, pomodorate, pomodorini, pomodorino, pomodorone, pomodoroni, normodotata, normodotate, normodotati, normodotato, pomodoracci, pomodoretti, pomodoretto, pomodorucci, pomodoraccio, ... |
»» Vedi parole che contengono modo per la lista completa |
Parole contenute in "modo" |
odo. |
Incastri |
Inserito nella parola coni dà COmodoNI; in cosa dà COmodoSA; in cose dà COmodoSE; in cosi dà COmodoSI; in coso dà COmodoSO; in onte dà OmodoNTE; in pori dà POmodoRI; in poro dà POmodoRO. |
Inserendo al suo interno est si ha MODestO. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "modo" si può ottenere dalle seguenti coppie: moca/cado, mole/ledo, moli/lido, molo/lodo, moniti/nitido, mono/nodo, mora/rado, mori/rido, moriva/rivado, moro/rodo, mosca/scado, mosche/schedo, mosco/scodo, mostralo/stralodo, mostri/strido. |
Usando "modo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: armo * = ardo; damo * = dado; domo * = dodo; fimo * = fido; limo * = lido; * dogi = mogi; * dolo = molo; * dono = mono; * dora = mora; * dori = mori; * doro = moro; * dota = mota; * doti = moti; * doto = moto; ramo * = rado; rimo * = rido; sumo * = sudo; bramo * = brado; bromo * = brodo; calmo * = caldo; ... |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "modo" si può ottenere dalle seguenti coppie: moira/arido, mola/aldo, moog/godo, mora/ardo. |
Usando "modo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * oddio = modio. |
Cerniere |
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "modo" si può ottenere dalle seguenti coppie: domo/dodo, gemo/doge, mamo/doma, mandassimo/domandassi, mandavamo/domandava, massimo/domassi, mimo/domi, minassimo/dominassi, minavamo/dominava, minimo/domini, pomo/dopo, ramo/dora, rimo/dori, rianimo/doriani, ricamo/dorica, saremo/dosare, temo/dote, teramo/doterà, timo/doti, tomo/doto, viziamo/dovizia. |
Usando "modo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * domo = dodo; * gemo = doge; * mamo = doma; * mimo = domi; dodo * = domo; * pomo = dopo; * ramo = dora; * rimo = dori; * temo = dote; * timo = doti; * tomo = doto; doge * = gemo; doma * = mamo; domi * = mimo; dopo * = pomo; dora * = ramo; dori * = rimo; dote * = temo; doti * = timo; doto * = tomo; ... |
Lucchetti Alterni |
Usando "modo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: ardo * = armo; dado * = damo; fido * = fimo; lido * = limo; * cado = moca; * ledo = mole; * lido = moli; * rado = mora; * rido = mori; rado * = ramo; rido * = rimo; sudo * = sumo; brado * = bramo; caldo * = calmo; credo * = cremo; modio * = diodo; grado * = gramo; * emo = modem; * scado = mosca; saldo * = salmo; ... |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "modo" (*) con un'altra parola si può ottenere: * ili = modioli; * ilo = modiolo; sali * = salmodio; * elisa = melodiosa; * elise = melodiose; * elisi = melodiosi; * eliso = melodioso; * norma = monodroma; * norme = monodrome; * anatre = modanatore; * ricchi = mordicchio; * ricchi = mordicchiò. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Dire, Per modo di dire, Per così dire, Dico per dire, Sto per dire, Quasi dissi - Quando una cosa non la diciamo di proposito, e non intendiamo di affermarla e confermarla, si usa la formula Per modo di dire, come per es.: «Lo dissi per modo di dire; ma, se non le piace, faccia pure.» - Il modo Per così dire tempera l'arditezza di una locuzione. - Dico per dire, accenna proprio che a una tal proposizione non diamo veruna importanza e la usammo senza pensarvi più che tanto. - Sto per dire è quasi un protestare altrui che quanto siamo per dire non ha nulla di acerbo nè è detto a mal fine. - E lo stesso valgano Fui per dire o Quasi dissi, salvo che in questo caso la protesta è più efficace. - [Si noti che gli ultimi due modi non sono dell'uso familiare, e che il quasi dissi sa addirittura di leccato e di pedantesco anche negli scritti. G. F.] [immagine] |
Frase, Locuzione, Modo di dire - Frase è unione di due o più voci che dieno un significato compiuto, ma per sè stante. - Locuzione è più composta della frase, e si chiama così in quanto è parte di un intero scritto, o discorso, e ha relazione con le altre sue simili. - Modo di dire è unione di due o più parole, che significa in modo speciale un'idea, la quale comunemente può significarsi in altra forma. [immagine] |
Modo, Maniera, Guisa - Modo, dice il Tommaseo, ha senso più generale, e usi più varii, e si usa anche ne' significati più nobili e più gravi. - Maniera ha senso più determinato; e spesso si usa a dimostrare ricercatezza e affettazione; onde gli artisti hanno fatto il loro Manierato. - Guisa, usata così sola, ha dell'affettato, e solo si userebbe nello stile grave: ne' significati si avvicina alla voce Modo. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Qualunque modo (in), Comunque, In qualunque maniera, Comechessia, Comechè - Comunque, è più spedito, e perciò d'uso più frequente nel parlare che non in qualunque modo; e lo è anco di più che in qualunque maniera; fra questi due ultimi modi avverbiali però passa la differenza che è fra modo e maniera; il modo di essere o di fare è dell'insieme; la maniera è delle parziali operazioni, dei particolari; si fa con maniera una cosa la quale riesce poi in un modo o in un altro. Comechè e comechessia possono avere, se vuolsi, forza di avverbi, ma sono (specialmente il primo) più frequentemente adoperati a guisa di congiunzioni, così volendo la natura di quasi tutte le parole che finiscono in che. Comechè io faccia; comechessia io adoperi questa cosa, mai riuscirò a farne ciò che voglio. [immagine] |
Talento (a), A piacere, A voglia, A volontà; A modo, Secondo il modo; Come vi piace, A vostro piacere, Come mi pare, Come mi piace - A talento si riferisce meglio all'idea, alla persuasione; a piacere, meglio al senso; a voglia, meglio al desiderio; a volontà, meglio al volere assoluto: quest'ultimo è più dispotico; il primo lo è forse altrettanto ma è temperato da una certa ragionevolezza almeno apparente; il secondo è più libero o almeno più arbitrario; il terzo più dubbioso, irresoluto come il desiderio appunto che per troppo abbracciare nulla viene a stringere: il padre dispone a suo talento delle cose riguardanti la famiglia; il figlio, a piacer suo e del tempo, e del danaro consacrato a' suoi divertimenti; le cose però non riescono mai pienamente a voglia dell'uno nè dell'altro, perchè far proprio e assolutamente a sua volontà a questo mondo è dato a nessuno, meno in qualche caso speciale. Fare a modo vale con buona grazia, senza sciupare o guastare; fare secondo il modo vale ora, secondo le regole prestabilite, ora, secondo le circostanze che le modificano: fate a modo, a modino, cioè bel bello, e riuscirete. Come vi piace è concessione più generale; a vostro piacere è più speciale e del caso; la prima può essere anche espressione di dispetto, ovvero anche di convenienza; l'altra mi pare e più sincera e più cordiale: fate come vi piace, dirà serio e brusco un padre a quel figlio che non vuol cedere a preghiere, a ragionamenti; fate a vostro piacere, cioè servitevi, accomodatevi di quel poco che c'è, ma di buon cuore, dirà chi mette sè e la casa sua a disposizione dell'amico. Come mi pare significa, secondo la penso, o la vedo, o la capisco: chi fa come gli pare può avere, anche nel fallare, una scusa. Come mi piace, vale secondo il mio comodo, il voler mio, il capriccio; però da sè, come troppo dispotico, dirò così, questo modo non è molto usitato, e si corregge o si convalida con l'altro dicendosi ordinariamente: faccio come mi pare e piace. [immagine] |
Modo, Mezzo, Maniera, Via - Il modo di fare una cosa, e tanto meno il modo di essere della medesima non sono certo la stessa cosa che il mezzo per cui si giunga a farla: il modo poi in cui la cosa riesce fatta è pure ben differente dalla maniera di operare nel farla: maniera, belle maniere hanno poi un altro senso dichiarato a suo luogo. Il modo è l'insieme dell'operazione; la maniera è riposta nelle particolarità; il mezzo nei sussidii, nella forza, senza de' quali non si sarebbe potuto operare. Fare a suo modo in una maniera o in un'altra, e cercarne ogni mezzo, è proprio degli ostinati superbi. La via è uno de' mezzi per cui si riesce alla cosa, all'intento propostoci. [immagine] |
Talché, Sicché, In modo che, Talmente che - Sono congiunzioni (le due prime in ispecie), o, dirò meglio, modi congiuntivi se si scrivono uniti, e si pronunziano d'un fiato; sono avverbi o modi avverbiali se si scrivono e si pronunziano disgiunti: io son giunto a tale che non so più che mi fare; egli è ricco sì che non sa neppur quanto; tu parlasti in modo che ognuno intese la tua intenzione; noi gridammo talmente che infine non avevamo più voce. Sicchè è conclusivo: sicchè finimmo per cedere alle sue sollecitazioni. È pure interrogativo, ossia, sta bene assai colla interrogazione esclamativa: sicchè! la finite, sì o no? Talchè è illativo, e manoduce a una conclusione prossima se non conclude egli stesso: talchè le difficoltà erano tali e tante, che si vedeva facilmente come non si sarebbero potute superare. [immagine] |
Oltremodo, Fuor di modo, Oltre misura, Fuor di misura - Oltre modo, oltre misura, esprimono eccesso nella quantità; fuor di modo, fuor di misura, eccesso nella forma. Uomo oltremodo ambizioso, donna oltre misura vana: uomo fuor di modo grande e magro; donna fuor di misura piccola e grassa: i due secondi dicono di più ed hanno per conseguenza più sovente mal senso, perchè l'eccesso in quantità non è così ributtante come l'eccesso nella forma, che una linea talvolta in più o in meno vale a guastare. [immagine] |
I commenti devono essere in tema, costruttivi ed usare un linguaggio decoroso. Non sono ammessi commenti "fotocopia" o in maiuscolo.