Forma verbale |
Mira è una forma del verbo mirare (terza persona singolare dell'indicativo presente; seconda persona singolare dell'imperativo presente). Vedi anche: Coniugazione di mirare. |
Parole Collegate |
Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone) |
bersaglio (11%), precisa (9%), fucile (7%), centro (7%), tiro (5%), prendere (4%), sparo (4%), perfetta (4%), puntare (3%), sparare (3%), mirino (3%), guarda (3%), infallibile (3%), sguardo (2%), buona (2%), cecchino (2%), storta (2%), spara (2%). Vedi anche: Parole associate a mira. |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia |
Informazioni di base |
La parola mira è formata da quattro lettere, due vocali e due consonanti. È una parola bifronte senza capo, la lettura all’inverso produce una parola di senso compiuto (ari). Divisione in sillabe: mì-ra. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Una giornata di Luigi Pirandello (1936): Con maraviglia, anche qui mi vedo accolto come un ospite di riguardo, molto gradito. Mi si indica una tavola apparecchiata e si scosta una seggiola per invitarmi a prender posto. Ma io son trattenuto da uno scrupolo. Fo cenno al padrone e, tirandolo con me in disparte, gli mostro il grosso biglietto logorato. Stupito, lui lo mira; pietosamente per lo stato in cui è ridotto, lo esamina; poi mi dice che senza dubbio è di gran valore ma ormai da molto tempo fuori di corso. Però non tema: presentato alla banca da uno come me, sarà certo accettato e cambiato in altra più spicciola moneta corrente. Il nome della rosa di Umberto Eco (1980): “Te l'ho detto, è carne bruciata. Ma arderà prima, lungo il cammino, a edificazione di qualche paesello cataro lungo la costa. Ho sentito dire che Bernardo dovrà incontrarsi con il suo collega Jacques Fournier (ricordati questo nome, per ora brucia albigesi, ma mira più in alto) e una bella strega da mettere sulla catasta aumenterà il prestigio e la fama di entrambi…” I promessi sposi di Alessandro Manzoni (1840): Si figurava allora di prendere il suo schioppo, d'appiattarsi dietro una siepe, aspettando se mai, se mai colui venisse a passar solo; e, internandosi, con feroce compiacenza, in quell'immaginazione, si figurava di sentire una pedata, quella pedata, d'alzar chetamente la testa; riconosceva lo scellerato, spianava lo schioppo, prendeva la mira, sparava, lo vedeva cadere e dare i tratti, gli lanciava una maledizione, e correva sulla strada del confine a mettersi in salvo. |
Proverbi |
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Espressioni e Modi di Dire |
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per mira |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: dirà, eira, gira, lira, mara, mera, mica, mida, mima, mina, mire, miri, miro, mixa, mora, mura, pira, tira, vira. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: biro, ciro, cirò, dire, dirò, giri, giro, girò, lire, piri, piro, sire, tiri, tiro, tirò, viri, viro, virò. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si possono ottenere i vocaboli: ira, mia. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: migra, mirai, mirra, mitra, moira. |
Antipodi (con o senza cambio) |
Spostando la prima lettera in fondo (eventualmente cambiandola) e invertendo il tutto si possono ottenere: bari, cari, fari, lari, mari, pari, rari, sari, tari, vari. Antipodi inversi: se si sposta l'ultima lettera all'inizio (con eventuale cambio) e si inverte il tutto si possono ottenere: rima, rime, rimi, rimo. |
Testacoda |
Togliendo la lettera iniziale e aggiungendone una alla fine si ottengono: iran, iraq. |
Parole con "mira" |
Iniziano con "mira": mirai, mirano, mirare, mirata, mirate, mirati, mirato, mirava, miravi, miravo, miraggi, miragli, mirammo, miranda, mirando, mirante, miranti, mirarci, mirarla, mirarle, mirarli, mirarlo, mirarmi, mirarsi, mirarti, mirarvi, mirasse, mirassi, miraste, mirasti, ... |
Finiscono con "mira": ammira, rimira, bramirà, crumira, dormirà, gremirà, ghermirà, schermirà. |
Contengono "mira": ammirai, emirati, emirato, rimirai, ammirano, ammirare, ammirata, ammirate, ammirati, ammirato, ammirava, ammiravi, ammiravo, bramirai, dormirai, gremirai, rimirano, rimirare, rimirate, rimirato, rimirava, rimiravi, rimiravo, ammiragli, ammirammo, ammirando, ammirante, ammirarla, ammirarle, ammirarli, ... |
»» Vedi parole che contengono mira per la lista completa |
Parole contenute in "mira" |
ira. Contenute all'inverso: ari. |
Incastri |
Inserito nella parola ami dà AMmiraI; in rii dà RImiraI; in dori dà DORmiraI; in rito dà RImiraTO; in riva dà RImiraVA; in rivo dà RImiraVO; in risse dà RImiraSSE. |
Inserendo al suo interno lite si ha MIliteRA (militerà); con tace si ha MIRtaceA; con sure si ha MIsureRA (misurerà); con abili si ha MIRabiliA; con crotte si ha MIcrotteRA. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "mira" si può ottenere dalle seguenti coppie: mia/ara, mica/cara, micini/cinira, mida/darà, midi/dirà, mie/era, miei/eira, miete/etera, migale/galera, mili/lira, mima/mara, mimate/matera, mimo/mora, mine/nera, mio/ora, miope/opera, mischiante/schianterà, mischie/schiera, mise/sera, mista/stara, misti/stira... |
Usando "mira" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: armi * = arra; dami * = darà; domi * = dora; limi * = lira; mami * = mara; * rada = mida; * rade = mide; * radi = midi; * rami = mimi; * ramo = mimo; * rana = mina; * rane = mine; * rase = mise; * rasi = misi; * rate = mite; * rati = miti; rami * = rara; semi * = sera; tomi * = torà; amami * = amara; ... |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "mira" si può ottenere dalle seguenti coppie: midi/idra, mielosi/isolerà. |
Usando "mira" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * arca = mica; * arda = mida; * arde = mide; * ardi = midi; * arma = mima; * armi = mimi; * armo = mimo; * arno = mino; * arse = mise; * arsi = misi; * arte = mite; * arti = miti; * arto = mito; * arche = miche; * armai = mimai; * arnia = minia; * aroma = mioma; * aromi = miomi; * armano = mimano; * armare = mimare; ... |
Cerniere |
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "mira" si può ottenere dalle seguenti coppie: dami/rada, darmi/radar, diastemi/radiaste, domi/rado, durami/radura, gliomi/raglio, gnomi/ragno, mimi/rami, minimi/ramini, monemi/ramone, patemi/rapate, pomi/rapo, rami/rara, remi/rare, rimi/rari, semi/rase, somi/raso, sposami/rasposa, stami/rasta, temi/rate. |
Usando "mira" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: rada * = dami; rado * = domi; rami * = mimi; rapo * = pomi; * dami = rada; * domi = rado; * mimi = rami; * pomi = rapo; * rami = rara; * remi = rare; * rimi = rari; * semi = rase; * somi = raso; * temi = rate; rare * = remi; rari * = rimi; rase * = semi; raso * = somi; rate * = temi; radar * = darmi; ... |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "mira" si può ottenere dalle seguenti coppie: michele/rachele, mida/rada, mide/rade, midi/radi, miglia/raglia, miglio/raglio, mille/ralle, mimai/ramai, mimare/ramare, mimata/ramata, mimate/ramate, mimati/ramati, mimato/ramato, mimi/rami, mimino/ramino, mimo/ramo, mimosa/ramosa, mimose/ramose, mina/rana, mine/rane, mischi/raschi... |
Usando "mira" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: arra * = armi; darà * = dami; dora * = domi; mara * = mami; * cara = mica; * darà = mida; * mara = mima; * mora = mimo; * nera = mine; * sera = mise; * torà = mito; rara * = rami; sera * = semi; torà * = tomi; amara * = amami; boera * = boemi; cadrà * = cadmi; corra * = cormi; dorrà * = dormi; edera * = edemi; ... |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "mira" (*) con un'altra parola si può ottenere: * gi = migrai; * ti = mitria; lue * = lumiera; * agà = magiara; * nei = minerai; * eri = mirerai; * idi = miriadi; * sei = miseria; * sui = misurai; cale * = calmiera; copi * = compirai; gene * = geminerà; lane * = laminerà; lite * = limiterà; * acne = macinerà; * azze = mazziera; * erte = meriterà; * gite = migriate; * neri = minerari; * nota = minorata; ... |
Rotazioni |
Slittando le lettere in egual modo si ha: usci. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Scopo, Proposito, Fine, Mira - Proposito è ciò che l'uomo propone di fare. - Delle cose che si propone, esso ne fa come Scopo, come segno e bersaglio, dove dirige tutti gli strali del suo ingegno, pigliando esattamente la mira per colpirlo, e così arrivare al compimento del suo desiderio, che è il Fine a cui tendeva il Proposito. [immagine] |
Mira, Scopo, Bersaglio - Mira è veramente quel punto che dirige e conduce lo sguardo quando la mira si piglia, ed è forse lo sguardo istesso intento allo scopo. - Scopo ha più significazione morale, o altrimenti traslata, che materiale. - Bersaglio è il punto ove battono i colpi dalla mira diretti: Tirare al bersaglio, Far bersaglio, Bersagliare: questi due ultimi modi hanno meglio senso traslato. - L'indigente è bersagliato dalla fortuna; il povero di averi e di spirito è fatto bersaglio ai motteggi e ai soprusi di chi per combinazione fortuita di circostanze favorevoli, si crede da più di lui. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Vista, Mira, Intento, Intenzione, Disegno, Fine, Scopo - La vista è più generale; è considerata più in grande, ed infatti si dice più sovente al plurale; le mie, le tue viste sono, ecc.; la mira è più speciale: debb'essere ristretta in un punto; prender la mira, rivolgere ogni sua mira verso, ecc. Il fine è l'effetto ultimo a cui si giunge, ben diverso sovente da quello che si aspettava. Lo scopo è come il fine segreto a cui tendono i desiderii e gli sforzi dell'uomo: il mio scopo, dicesi sovente, non è questo; a più sublime scopo sono diretti i miei conati. Il disegno non riguarda soltanto il fine o lo scopo di un'azione o di una serie di azioni; ma sì abbraccia tutta l'azione, tutta la serie; sovente però i bei disegni vanno guasti per l'obblio di una minima circostanza impreveduta o a cui non si è dato il peso che meritava. La intenzione è nell'idea; l'intento, nello sforzo, nell'opera: quante volte colle migliori intenzioni non si riesce nell'intento per mancanza di volontà, di energia! [immagine] |
Mira, Scopo, Bersaglio - Mira è veramente quel punto che dirige e conduce lo sguardo quando la mira si piglia, ed è forse lo sguardo istesso intento allo scopo; scopo ha più significazione morale, o altrimenti traslato, che materiale. Bersaglio è il punto ove battono i colpi dalla mira diretti: tirare al bersaglio, far bersaglio, bersagliare: questi due ultimi modi hanno meglio senso traslato: l'indigente è bersagliato dalla fortuna; il povero di averi e di spirito è fatto bersaglio ai motteggi e ai soprusi di chi, per combinazione fortuita di circostanze favorevoli, si crede da più di lui. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Mira - S. f. Quel segno posto ad una delle estremità della balestra, o dell'archibuso, o sim., nel quale s'affissa l'occhio, per aggiustare il colpo al bersaglio: al quale aggiustare, dicesi Porre, Prendere la mira. Sull'anal. di altri femm. it. che vengono dal neut. pl. lat. Roland. Cron. Specula, quam miram dicimus. Ebr. Mirah, Visus. Gal. Sist. 243. (C) Quando io v'avessi drizzato la mira d'un archibuso, mai per qualsivoglia moto della nave non mi bisognerebbe muoverla un pelo per mantenerla aggiustata. Ar. Fur. 9. 31. Dal traditor fu in mezzo agli occhi colto, Che l'avea di lontan di mira tolto. [Cont.] G. G. Sist. I. 197. Col muover l'archibuso vanno seguitando, mantenendogli sempre la mira addosso sin che sparano, così gli imberciano, come gli altri fermi. = Varch. Rim. past. 217. (M.) Presa la mira in vista, e nel cuor torbo. Bern. Orl. Inn. 6. 37. (C) Par che sia stato un'ora a tor la mira. Serd. Stor. 7. 284. Erano feriti da ogni parte da' dardi, e artiglierie de' nemici tirate di mira. E 1. 50. (Man.) Hanno imparato tanto bene tutta l'arte del fondere, di temperare, di tirare a mira, che adoperano benissimo ogni sorta di cannoni. [Tor.] Mont. Iliad. 5. 123. Alla sua mira Curvò subito l'arco, e l'irruente Eroe percosse alla diritta spalla. = Varch. cit. dal Grassi. (Gh.) Gli posero la mira, e dato fuoco a un sagro, lo colsero per la mala ventura nella coscia dritta. Benv. Cell. cit. c. s. E volto il mio archibuso,… posi la mira nel mezzo appunto ad uno che vedevo sollevato dagli altri.
T. Alle mire dei cannoni. [Cont.] Cit. Tipocosm. 398. La culatta (del pezzo d'artiglieria), i rinforzi, la mira, le mantiche. 2. E fig. Morg. 4. 51. (Mt.) Ulivier gli occhi alla donzella gira, Mentre Rinaldo in questo modo parla; Subito pose al berzaglio la mira, E incominciò con gli occhi a saettarla. 3. † Porre a mira un'arme. Mirare con essa arma, Con essa arma porre o prendere la mira, aggiustandone il colpo. Bern. Orl. in 52. 56. (Gh.) Non fu mai meglio a mira posta lancia. 4. [Cont.] Degli strumenti ottici. Bart. C. Mis. dist. I. 2. Faccisi una linda che sia diritta, uguale e piana da per tutto… e per la lunghezza di essa attacchinsi due mire che venghino a punto forate nel mezzo e corrispondino insieme con la linda alla schianciana A C. Dudleo, Arc. mare, I. M. La latitudine, e gli almacantari, si osservano con la diottra e le mire dell'astrolabio. [Val.] Avere in mira, detto di strumenti ottici. Averne puntata, diretta la mira. In questo senso non com. Fag. Rim. 3. 62. Benchè vicino fossi e avessi il mio Occhiale in mira, pur nulla non vidi. 5. [Val.] Aver le mira a un luogo. Dirigervisi, Incamminarvisi. Anguill. Eneid. 127. Da Tenedo han la mira a' nostri porti. 6. Aver la mira, Di mira, Per mira, Por la mira, o sim. fig. si dicono del Fisamente volgere il pensiero, o dell'avere la mente volta a checchessia. Franc. Sacch. Rim. 45. (C) Ben giunse a questa mira Sardanapalo, e Roboam, e molti, Ch'a seguir le lor voglie furon stolti. Salv. Granch. 2. 2. Dove domine Tien la mira costui? Alleg. 88. Di poi chi è imprigionato, L'uscir per miserabil ha per mira. Sag. nat. esp. 218. Come quelle, che non sono state prese di mira in una determinata applicazione di lavorare intorno alla calamita. Segner. Sett. Princ. (M.) Sicchè ora dice ciò, che non si dovrebbe, portato a dirlo dall'intento suo principale, dove ha la mira; ora mostra di non averlo voluto dire. Red. Ins. 206. (Man.) Chi non ha baldanza di tirannía, non dovrebbe… sdegnarsi di questa libertà di procedere nella repubblica filosofica, che ha la mira al solo rintracciamento della verità. Car. Lett. 2. 403. (Gh.) Non avendo io in questa causa altra mira, che la conservazion delle ragioni della Commenda. 7. Per Scopo, Intenzione. Salvin. Disc. ac. 1. 46. (Gh.) La sua principal mira è di difendere, guardare, e mantener sano e salvo il cittadino. 8. [Val.] Alzare la mira a o in, ecc. Intendere la mente, Tentare, ecc. Fag. Rim. 3. 234. Avian però in soggetti Maggiori alzò la mira. Fig. vale talvolta Portar alto le sue pretensioni, o Voler soverchiare nel prezzo di che che sia. Fagiuol. Comed. cit. dall'Alberti. (Gh.) Questi vagabondi che vanno attorno vendendo certe cose,…, alzan la mira e chieggon degli spropositi. 9. [Val.] † Aver mira a una cosa. Non dimenticarla, Averla sempre presente. Fortig. Ricciard. 14. 2. Però ne' casi avversi il saggio spera, E in grembo a le fortune ha mira a' guai. 10. [Mor.] Farla sulla mira. Quand'uno non dà a conseguire ad un'altro ciò che questi sperava d'esser lì lì per ottenere, si dice che gliela fa sulla mira. Tolto dalla caccia che si fa agli uccelli con lo schioppo, balestra, ecc. 11. [Val.] Indirizzar la mira, Intendere il pensiero, Avere il proposito. Fr. Jac. Laud. Argom. Etrur. 1. 723. Nell'ultime due Canzonette scorgesi ove indirizzata avea la mira, quando si mise a compor quest'Inno. 12. Metter la mira in fallo, fig. vale Trovarsi deluso ne' suoi divisamenti; Errare nelle sue deliberazioni. Segr. Fior. As. cap. 5. (M.) Alfin convien che si consumi, E ponga sempre la sua mira in fallo Chi ha buone leggi, e cattivi costumi. 13. [G.M.] Mettere la mira o le mire sopra, o addosso ad alcuno; Far disegno addosso a quello, sì in bene, sì in male. Ha bisogno di un segretario, ed a messo mira addosso a voi. – Gli hanno messo le mire addosso per tentare di coglierlo in fallo. (Nel plur. piuttosto in mal senso.) 14. [Cont.] Pigliar la mira e Pigliare di mira. Appuntare la mira dell'arma in modo da poter cogliere lo scopo. Ors. G. Rel. Arch. St. It. App. 21. 210. Voltando il fianco dove vorranno tirare, piglino la mira ad un luogo per questo effetto determinatoli; ottanta piedi o cento passi comuni discosto. Santap. L. Cav. III. 8. Nè si deve star tanto pigliando dì mira, che non fa bella vista, ma venuto alla distanza adequata con pistola alta s'abbassa drizandola verso la stessa, e subito scroccare; poi subito con prestezza e disinvoltura metterla nella fonda, e metter mano alla spada. 15. [G.M.] Pigliar di mira, fig. Segner. Crist. Instr. 1. 8. Pensa un poco chi è quegli che tu pigli di mira co' tuoi furori, e quanto è degno di gloria quel Nome sopra ogni nome che tu maltratti. [G.M.] Era preso di mira dai bracchi della polizia. 16. Pigliare o Prendere di mira alcuno. Volgersi con attento pensiero ad alcuno, con animo di perseguitarlo, di nuocergli. Magal. Lett. dilett. p. 44. (Gh.) Trovo molti motivi gagliardi perchè ei si tenga altamente offeso dalla sua fortuna, la quale da un pezzo in qua par che l'abbia preso di mira, o con riporre,… o con far nascere congiunture così violente,… [Tor.] Mont. Pers. volg. not sat. 4. Potè di fianco averlo preso di mira nelle sue satire anticipando sull'avvenire. 17. Porre alto la mira. Fig. Esprimere una cosa, o Parlarne più altamente che non parrebbe convenirsele. Papin. Burch. 31. (Gh.) Ora si potrebbe dire che il Burchiello, per rappresentare questo suo concetto, avesse, come si dice presa la mira tropp' alto; ma che ci fareste voi, se faceva sua gloria il non essere inteso…? T. In gen. Mirare col pensiero, col desiderio, coll'opera, oltre a quel che si può e che conviene. 18. Fig. [G.M.] Prender la mira alta; Mirare col pensiero, col desiderio a cose alte. Segner. Crist. Instr. 18. 14. Troppo più alta prende… la mira l'occhio di un limosiniere fedele. Non solo egli ha compassione del povero, ma glie l'ha per amor di Dio. 19. Stare alla mira di qualcuno. Non com. Franc. Sacch. Nov. 198. (Man.) Il fanciullo, stando attento ai comandamenti del padre (cieco) stette tutta quella mattina alla mira di ciascheduno (che entrava in chiesa), e in brieve e' s'accorse che… 20. [Val.] Coglier la mira, fig. Dire la verità, Proferire una cosa vera. Frott. tre Suor. Etrur. 2. 179. Ell'ha colto la mira, Bisogna accordarsi. 21. † E fig. per Vista. Bellin. Bucch. 29. (Man.) Cosa che a chi non è di lunga mira, La non può rïuscir così per fretta. [T.] Mira è l'atto del mirare per cogliere e il modo del mirare, e l'aiuto che si dà all'occhio per mirare giusto, qual è il segno posto tra l'arme con cui si tira all'oggetto che si vuole cogliere. Può dunque il segno essere un mezzo allo scopo; lo scopo è sempre il fine: ma lo scopo stesso talvolta dicesi segno, Tirare a segno; talvolta anche Mira si dice l'oggetto al quale si mira. Distinti così in gen. questi usi, s'aiuti il lettore a discernerli negli esempi, ne' quali il senso pr. e il tr. si vengono congiungendo sovente. T. Ma segnatam. nel plur. suole avere senso tr. G. Gozzi, Adattarsi alle pubbliche mire. – Zelare il ben pubblico per mire. – Mire segrete, oblique, interessate, ambiziose, indegne. In mal senso è più sovente plur.; perchè la linea retta è una sola; e la duplicità è il contr. della semplicità. L'unica mira del buono nel fare la carità, è appunto il fare la carità. La mira dell'arte onesta è il vero, il bene; il bello non n'è che il mezzo, il segno. [G.M.] Mont. Aristod. Tra le sue mire di grandezza e lui (dell'uomo ambizioso) Poni il capo del padre e del fratello, Calcherà l'uno e l'altro. T. Indirizzare la mira è più che Volgerla. T. Segn. Etic. 6. 1. 277. Egli è certo, in tutti gli abiti… ritrovarsi un certo segno, ove ponendo la mira chi ha la ragione, allenta e intende l'arco. – Porre la mira ad alto segno. T. Avere in mira una pers., una cosa, un intento, un bene; Il dovere ha il comun bene per mira. Non ebbe altra mira. T. Avere in mira una pers. per giovarle, per nuocerle. T. Prendere di mira, Fermare più determinatam. l'attenzione per cogliere un fine. Prendere di mira una parte della scienza, una questione, per più specialm. trattare quella. Esser preso di mira, Argomenti presi di mira, ai quali più di proposito avere a rispondere. Ha mal senso; concerne persecuzione anco di mere parole, di scherni, di celie. Esser presa di mira da un amante incomodo, da un professore pesante, da un visitatore molesto. Esser preso di mira da lodi peggiori de' biasimi. † T. Tr. Vannoz. Povertà mi colse a mira. T. Unito a partic. Lo feci con questa mira. Con altre mire. Con che mira lo disse? Colla mira l'offendere. T. Per sue mire, ha mal senso. – Senza mire frodolente, Senza mira di male. Senza alcuna mira (sottint. Cattiva). |
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Parole in ordine alfabetico: miotomie, miotonia, miotonica, miotoniche, miotonici, miotonico, miotonie « mira » mirabella, mirabelle, mirabile, mirabili, mirabilia, mirabilie, mirabilmente |
Parole di quattro lettere: mini, minò, mino « mira » mire, miri, miro |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): demolirà, abbrustolirà, ammutolirà, affievolirà, supplirà, pulirà, ripulirà « mira (arim) » bramirà, gremirà, rimira, ammira, schermirà, ghermirà, dormirà |
Indice parole che: iniziano con M, con MI, parole che iniziano con MIR, finiscono con A |
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