Verbo | |
Insegnare è un verbo della 1ª coniugazione. È un verbo regolare, transitivo. Ha come ausiliare avere. Il participio passato è insegnato. Il gerundio è insegnando. Il participio presente è insegnante. Vedi: coniugazione del verbo insegnare. |
Parole Collegate |
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Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani |
Informazioni di base |
La parola insegnare è formata da nove lettere, quattro vocali e cinque consonanti. Divisione in sillabe: in-se-gnà-re. È un quadrisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche la pagina frasi con insegnare per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
I promessi sposi di Alessandro Manzoni (1840): Uno di costoro, una volta che, nella visita d'un paese alpestre e salvatico, Federigo istruiva certi poveri fanciulli, e, tra l'interrogare e l'insegnare, gli andava amorevolmente accarezzando, l'avvertì che usasse più riguardo nel far tante carezze a que' ragazzi, perché eran troppo sudici e stomacosi: come se supponesse, il buon uomo, che Federigo non avesse senso abbastanza per fare una tale scoperta, o non abbastanza perspicacia, per trovar da sé quel ripiego così fino. Mater admirabilis di Ada Negri (1917): S'è fatta insegnare diligentemente la strada. Ha messo la sua più bella sciarpa, a frange, e i guanti di filo. È andata, è scomparsa dietro l'angolo. Oh, così piccola, così china verso terra, così niente!... Tornerà presto: lo ha promesso a Lucetto, che tornerà presto e gli porterà due soldi di cioccolatini. L'Esclusa di Luigi Pirandello (1919): — Hai ragione! — confermò con molta serietà Luca Blandino, scrollando il capo e chiudendo gli occhi. — Oggi più smemorato e più balordo di jeri. Non posso più insegnare: non ricordo più nulla.... Ottanta, ottanta e ottanta: due lire e quaranta, è vero? Aspetta, credo che ci sia errore. Tre colletti, è vero? Due lire e quaranta.... ladri! Quanto mi hanno restituito? No, no — è giusto: quaranta e sessanta, cento — eccoli qua: tre lire giuste. Benissimo.... Dunque, dicevamo? |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per insegnare |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si può ottenere: insegnate. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: insegne, iena, iene, ignare, negare, nega, negre, nere, segare, sega, sere, gare. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: insegnarle, rinsegnare. |
Parole con "insegnare" |
Finiscono con "insegnare": rinsegnare. |
Parole contenute in "insegnare" |
are, segna, insegna, segnare. Contenute all'inverso: era. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "insegnare" si può ottenere dalle seguenti coppie: indi/disegnare, insegnai/ire, insegnamenti/mentire, insegnamento/mentore, insegnata/tare. |
Usando "insegnare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: portainsegna * = portare; * areata = insegnata; * areate = insegnate; * areati = insegnati; * areato = insegnato; coi * = consegnare; * rendo = insegnando; * evi = insegnarvi; * resse = insegnasse; * ressi = insegnassi; * reste = insegnaste; * resti = insegnasti; rii * = rinsegnare; * egli = insegnargli; * ressero = insegnassero. |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "insegnare" si può ottenere dalle seguenti coppie: insegnerà/areare, insegnata/atre, insegnato/otre. |
Usando "insegnare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erta = insegnata; * erte = insegnate; * erti = insegnati; * erto = insegnato. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "insegnare" si può ottenere dalle seguenti coppie: insegna/area, insegnata/areata, insegnate/areate, insegnati/areati, insegnato/areato, insegne/aree, insegnai/rei, insegnando/rendo, insegnasse/resse, insegnassero/ressero, insegnassi/ressi, insegnaste/reste, insegnasti/resti, insegnate/rete, insegnati/reti. |
Usando "insegnare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * mie = insegnarmi; * tiè = insegnarti; * vie = insegnarvi; * glie = insegnargli; * mentire = insegnamenti; * mentore = insegnamento. |
Sciarade incatenate |
La parola "insegnare" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: insegna+are, insegna+segnare. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Ammaestrare, Istruire, Insegnare - Ammaestrare e Istruire sono generici, cioè non si ristringono in particolare sopra una sola disciplina, ma sopra molte. Si istruiscono i giovani nelle varie discipline, sino dalla tenera età; si ammaestrano poi, cioè si mostra loro il modo e l'arte di mettere in pratica le cose imparate. L'Insegnare è di ogni disciplina. - «Insegnare la grammatica, la fisica, la lingua; insegnare a giocare, a tirare a segno, ecc.» - Anche per Insegnare si usa alle volte Ammaestrare e Istruire, ma ciò è venir meno alla proprietà. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Insegnare, Ammaestrare, Istruire, Addottrinare, Illuminare - L'ammaestrare è quell'insegnare che si fa da maestro a discepolo; cioè con pazienza, con impegno, onde questi impari e si faccia maestro a sua volta. S'insegna e coi precetti e cogli esempi; s'ammaestra scendendo a più minute e particolari spiegazioni, e comunicando i segreti dell'arte, chè sempre o quasi sempre ogni maestro ne ha di suoi proprii. Illuminare è diradare le tenebre dell'intelletto, combattere e vincere l'ignoranza coll'insegnamento e coll'istruzione. Istruire (da struere, fabbricare, ordinare) è insegnare molte cose, cioè una o più serie di cose che facciano come un cumulo, dalla cui sommità la mente spazii su più vasto campo. Addottrinare è insegnare a qualcuno la dottrina speciale d'una scienza; addottrinato diremo chi la sa a menadito e può subirne un esame. Insegnare è generico, addottrinare, speciale; istruire, generale. Ammaestrare riguarda il metodo; illuminare esprime l'effetto d'ogni insegnamento, istruzione e ammaestramento. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Insegnare - [T.] V. a. Comunicare ad altri notizie per segni o di parola o di fatto. T. Non dal germ. Ansagen, Rendere saggio; o da Sinn,Senno (sebbene Insegnare, massime quand'è att., par che dica Insennare, V.); nè da Ingegnare, Dare ingegno, o Comunicare all'ingegno; nè da Insinuare, Introdurre la verità nella mente; ma dalla rad. medesima di Significare e Sigillo. Gl. Filos. Insigno, Εγχαράσσω. L'imag. d'imprimere adoprasi a ciò in molte lingue. D. 2. 33. Siccome cera da suggello Che la figura impressa non trasmuta, Segnato è or da voi lo mio cervello. – Insegnare è parola più ampia d'Ammaestrare, e anco del lat. Docere, perchè nella rad. sua comprende e la mente e il cuore e le cose esteriori. Ma il lat. Docere ha il solito vantaggio de' suoi composti. – Insegnare scienza, una serie di verità, una verità sola o di principio o di fatto. Insegnare arte, o parte di quella o un'operazione qualsiasi. Insegnare una strada. Insegnasi dunque e a fare e a dire e a pensare. Può essere insegnamento, anco notizia non diretta a tale uso, e non ricevuta per tale. L'origine ne rende ragione: da Segno. Ogni parola e atto dev'essere segno del vero. Chi più sa, ammaestra chi sa meno; ma non poche cose il men dotto può insegnare al maestro. L'insegnare riguarda, talvolta, cose più pratiche e semplici: Insegnare a camminare, a cucinare, e sim. – Istituire può avere senso più pratico, e concernere quegli elementi sui quali si fondano gli atti della vita o d'un genere almeno di vita. Varr. Instituit pedagogus, docet magister. (V. ISTITUIRE, § 12, e ISTITUZIONE, § 6.) Cic. Adolescentulos docere, instituere, ad omne officii munus instruere. Anco a noi in senso più stretto Istruire è qualcosa più, in quanto non ogni insegnamento istruisce. Nel lat. Instruere era ancora più di Instituere, forniva e compiva e l'istruzione e l'insegnamento, come Instructus valeva Fornito.
2. Senso segnatam. intell. Bocc. Filoc. 1. 75. (Gh.) Gli commise che a' due giovanetti… dovesse insegnare leggere. [Sav.] E Lett. Pin. Ross. Divenne maestro d'insegnar leggere a' fanciulli. T. In senso migliore: Maestro d'insegnare, Che insegna a insegnare; e di tali c'è grande bisogno. Ma chi poi insegna agl'insegnanti insegnare? Chi crea. Del resto, Maestro d'insegnar leggere è inusit., non impr., denotando la professione e l'autorità, giacchè Non ogni insegnante è maestro, nè ogni maestro insegna. – Insegnare il leggere, Insegnare la lettura. – Insegnare a leggere può voler dire, e tale o tale forma di caratteri o scritto, e leggere a senso, sentitamente, efficacemente, che pochi sanno. Insegnar leggere a' dottori è quel de' Lat. Sus Minervam, che i Fr. solevano dire Parler latin devant les clercs. (Non per l'appunto il medesimo.) (Paul. Mod. dir. tosc. 3. 14. (Gh.)) C. Pop. Tosc. (Ner.) Degli stornelli te ne vo' insegnare. T. Insegnare il canto. Nep. La musica, e il canto per principii, e il suono, e la scienza anche per mera teorica. Cic. Docere fidibus. – Uno strumento (a suonarlo). T. Insegnare una lingua, anche per uso. Cic. A parlare greco, e a parlarlo comechessia, e a ben parlarlo. – Insegnare a parlare, ass., può valere delle cose da dirsi e da tacersi. T. Insegna latino. – Insegna lingue, parecchie, per principii. – A far versi. T. Che fa, Che insegna? Insegna rettorica. Cic. Le lettere. G. Gozz. Scienze. – Le materie che egli insegna. – G. Gozz. Insegnare il catechismo. E altrove: Insegnare tanto di teorica, che basti a guidare i discepoli alla pratica, con certezza di non errare nelle operazioni. – Insegnasi esponendo, semplicemente, spiegando con dichiarazioni, provando, risolvendo le obbiezioni, mostrando gli oggetti, ajutando a immaginarli, a concepire per deduzione o induzione le cose. T. Chi ben distingue bene insegna. T. D. 1. 15. M'insegnavate come l'uom s'eterna (dice D. a Brunetto, suo maestro di scienza). Cic. Invidio il tuo maestro che con tanto salario t'insegnò a non saper nulla e di nulla. [G.M.] Segner. Crist. Instr. 1. 14. Chi gli ha insegnato a bestemmiare il corpo e il sangue del Redentore? 3. T. Insegnar con parole per Dire in gen.; ma sempre accennando a una notizia. D. 1. 6. Ancor vo' che m'insegni, E che di più parlar mi facci dono. Farinata… e il Mosca… Dimmi ove sono, e fa' ch'io li conosca. Virg. Quibus orbis in oris Jactemur, doceat. = Om. S. Greg. 2. 318. (Man.) Insegnano, a chi possono, di quelle cose esteriori le quali hanno ricevute. T. AncheDoceo vogliono che venga da Dare, e abbia orig. com. col gr. Δίδωμι. T. D. 2. 33. Sì come da me son porte Queste parole, sì le insegna a' vivi (qui anco le cose da ridire), Ed haggi a mente quando tu le scrivi Di non celar… – Quindi il senso nobilissimo di Informare, meglio che il fr. Renseigner; senonchè troppe sono le informazioni che non insegnano nulla, e che disinformano e sformano. 4. Di cose ove alla teorica si congiunge la pratica, e della pratica semplicem. Car. Daf. Lett. 2. 349. (Gh.) Di tirar l'arco e di sonar la lira fingono i poeti che Chirone insegnasse ad Achille. T. Insegnare a recitare, che a troppi è mestiere meccanico, come suonare il tamburo. = Nov. ant. 7. 1. (C) Avea uno suo giovane figliuolo, lo quale facea nodrire ed insegnare le sette arti liberali. (Gli sottintendesi; per non dire che sta alla lat. col quarto caso.) T. Un'arte bella, meccanica. Serd. Stor. 2. 80. (Man.) Insegnarono a' barbari… l'arte di far l'artiglierie,… della quale erano intendentissimi. 5. Pratica di cose soc. e civ. Bemb. As. 2. 192. (Gh.) Insegna parlare, insegna tacere, insegna cortesia. T. Insegnare la legge, la giurisprudenza, la pratica forense; il secondo tiene del teorico e del pratico tra il primo ed il terzo. Cic. Judices. – Insegnare a' giudici deve e il magistrato superiore, e l'avvocato onesto e dotto; e il reo stesso può loro insegnare assai cose, s'e' non son tanto cattivi da non ne volere imparare. Dant. Inf. 27. (C) E tu m'insegni fare, Sì come (in che modo io vinca un castello) Penestrino in terra getti. 6. Di cose prat. rel., cioè le più altamente soc. e mor. T. Vang. Siccome m'ha insegnato il Padre, questo io parlo. T. Vang. Insegni in verità la via di Dio. E: Insegnando d'osservare tutte le cose che ho a voi ordinate. [Tav.] Fr. Giord. Pred.VI. F. 20. Il Figliuolo di Dio venne in questo mondo per insegnarci trovare questa beatitudine, e per insegnarlaci cercare a noi che la desideravamo, ma non la sapevamo trovare nè cercare. T. Vang. Insegnando al popolo nel tempio. E:Mangiammo dinanzi a te e bevemmo, e nelle cattedre nostre insegnasti. E: Queste cose disse nell'adunanza, insegnando in Capernaum. E: Insegnando per tutta Giudea, incominciando da Galilea fino a qui. T. Vang. Lo Spirito Santo v'insegnerà in quell'ora che vi convenga dire. E: Insegnerà a voi ogni verità. = Stor. Barl. 52. (Gh.) Voglio che tu m'insegni di seguire lo Signore che m'ha chiamato. [Tav.] Vit. S. Josaf. VI. Egli m'ha insegnato di conoscere Gesù Cristo. T. Quel ch'egli insegnò (un Santo), coll'intelletto conoscere; quel che operò, colla imitazione compire. Vang. Insegnaci orare, come insegnò anco Giovanni a' discepoli suoi. – Insegnare alle genti, Predicare l'eterna verità. 7. Insegnamenti mor. in gen. T. Insegnare la virtù, massime coll'esempio. T. Insegnare a astenersi, a vincersi. – Insegna a morire. Un Mod. Nella tua romita Stanza che t'insegnò come si muore. T. Vang. Insegnare con la parola e con l'opera. – Col consiglio, coll'ammonizione indiretta ma non obliqua. – Osservare quel che hai insegnato. Chi avrà fatto e insegnato. 8. Mal senso. T. Vang. Insegnando le dottrine e i precetti dell'uomo. T. Prov. Il diavolo le insegna, e poi le scopre. [G.M.] Segner. Crist. Instr. 1. 14. Alcuni (genitori), i quali giungono a segno, che infino ai loro figliuoli insegnano il male. – Insegnare la malizia. T. Insegnare indirettamente, e in questo e in altri sensi, anche senza saperlo e volerlo. = Sen. Pist. 28. (Gh.) Molti sono ch'hanno insegnato d'ingannare dottando (sospettando) e mostrando dottanza che non siano (d'essere) ingannati. 9. In senso non buono, modo non sempre fam., che tiene più o meno dell'iron. e della minaccia. Bocc. Nov. 77. 42. (C)Insegnerotti,… con questa noja che tu sostieni, che cosa sia lo schernire gli uomini. Bern. Rim. burl. 2. 10. (Gh.) Ma s'io piglio co' denti quel coraccio, Io gli darò de' morsi come cane, E insegnerògli ad esser sì crudaccio. T. Per ell. Gl'insegnerò io, a fare e a dire; cioè gli disinsegnerò, non senza suo dolore; gl'insegnerò il contrario di quel ch'egli fa e dice. T. Altro modo che tiene dell'iron. o del rimprovero. Chi v'insegna a fare o a dire di coteste cose? E ass. per ell. Chi v'insegna? T. Questo può avere anche senso più gen. Chi insegna a' bambini certe finezze? – Chi insegna al popolo certe parole ispirate? – Chi insegna allo scolaro diventare dappiù de' maestri? Ma dappiù divengono se dappiù non si tengono. 10. Esercizi corp. Bocc. Com. Dant. 1. 63. (Gh.) E insegnolle, non filare, ma saettare e gittare le pietre con la rombola. T.Insegnare la scherma. – La cavallerizza. = Car. Daf. 3. 95. (Gh.) La quale, insegnandole di pettinar la lana, di filare, e di far cotali altre bisogne… Buon. Fier. 1. 1. 2. (C) Chi m'insegnò temprar prima la penna… 11. Se Insegnare da Segno, siccome Disegnare ha senso sim., diventa aff. all'idea d'Indicare. [B.] Ar. Fur. 9. 4. T. Insegnare un segreto (di cosa da farsi): una ricetta (da preparare); la casa (dov'è, di dove si va); la strada (da tenere o anche da non tenere). D. 2. 11. Se c'è più d'un varco (per salire), Quel ne insegnate che men erto cala. = Bocc. Nov. 77. 52. (C)Insegnamegli, ed io andrò per essi, e farotti di costassù scendere. La donna, ciò credendo, alquanto si confortò, e insegnolli il luogo dove aveva i panni posti. Di pers.: dov'è, qual è; anche Scoprire e Denunziare: di che pur troppi i docenti matricolati. Ambr. Cof. 1. 3. (C) Promettendo… pene asprissime A chi non l'insegnava (il re). Bocc. Nov. 18. 46. E quando Giachetto prese gli altri guiderdoni per l'avere insegnati il conte, e' figliuoli… 12. T. Insegnare alle bestie. Colum. A' bovi andare di pari. [Cont.] Gris. Cav. 12. Infin tanto che (al cavallo) sarà insegnato, dandoli lezione, volete (vogliate) quasi continovamente abbassare un poco gli occhi dalla banda dove egli si volta. [Tav.] Giambull. St. 14. Se bene il ragionare in tanto Senato… delle qualità del regno d'Italia… sia certamente, come si dice, uno insegnare volare agli uccelli. = Baldov. «Chi la sorte…» 1. 26. 38. (Gh.) Ma quale arte useremo a fine Che i fabbricati inganni Da contrario destin non sian disfatti? Ven. Insegnate ora inarpicare ai gatti. Copp. Rim. 202. Non bisogna che a' pesci il nuoto insegni. T. Insegnare alle lepri a correre. = (Gh.) Insegnare a' polli a beccare. T. Tra' bruti, la madre insegna a' suoi piccini. – Le formiche, abbattendosi insieme, par che s'insegnino qualche cosa. T. Le bestie ci insegnano a vivere, coll'esempio dell'operosità, della cautela, di certe astinenze. 13. Modi che tengono del fig. T. Apul. Magistero de' precettori che insegna. – Scuola, Cattedra che insegna tali o tali discipline. G. Gozz. Quelle scienze che ogni cattedra deve insegnare. T. La logica è scienza che insegna a persuadere sè e altri del vero. In gen. La tale o tal verità. – La scienza insegna che… – La storia c'insegna. – Libro che insegna tale o tal cosa; o ass., di molto. – Libro che non insegna nulla. Petr. Son. 5. (C) Così laudare e reverire insegna La voce stessa (il nome di Lauretta, laude, reverenza, taci). 14. Altre fig., delle facoltà e atti dell'uomo che insegnano all'uomo stesso. T. La natura c'insegna. Plin. L'esperienza. Virg. Glielo insegnò il fatto poi. Eg. Reg. Pr. Prol. Quegli è governatore naturale, che non comanda, se non quello che la ragione e la legge insegna. Gozzi, Rim. Amor… E gli occhi move, e le parole insegna. = Buon. Rim. 26. (C) T. Il cuore insegna le parole migliori. – Molte più cose che la gioja, insegna il dolore. Prov. La necessità gran cose insegna. = S. Ag. C. D. 1. 11. (C) Quelli che la fame non uccise, insegnò a vivere temperatamente, insegnò, dico, a digiunare lungamente. S. Bern. Pist. 6. (Man.) Molti mali ha insegnato e insegna la oziosità. 15. Altre fig. più variamente trasl.; ma in tutte è un accenno di personif. più o meno velato. T. Questo v'insegni che… v'insegni a scansare… Questo può essere e fatto altrui e nostro, e detto e sventura. Cels. Indizio che insegna lo stato del male. T. Gozz. G. rime: Come terso cristallo, a cui s'affaccia Gentil donzella, entro al suo lume insegna Qual più veste alle membra e qual convegna Arte di chioma all'aria della faccia. T. Prov. Tosc. 117. Il fare insegna disfare. (Non sa ben disfare chi far non sa. E ce lo insegnano gli odierni disfacitori impotenti. Inoltre significa che per far bene e rifare meglio, bisogna saper disfare anche quel che s'è fatto noi.) E 81. Il comprare insegna spendere. (Si sa quel che costa.) = Varch. Suoc. 2. 1. (C) Cerca pure: il mangiare t'insegnerà bere. (L'una cosa è via certa all'altra.) T. Prov. Tosc. 117. Dell'insegnare alle cose. T. Hor. Insegnare alle acque che risparmino i campi (con canali e con argini). 16. Ass. per ell., come Imparare, sottint. il nome, giacchè non è neut. mai. V. altri es. ne'§§ 2, 6, 7. T. Sansov. Conc. Polit. Quantunque abbia avuto alla casa reale grandi ufficii, non segue però ch'egli sia atto a insegnare al figliuolo del principe. Quasi prov. Insegnare a' maestri, a chi ne sa più di noi. Cic. Tirannione insegna da me, ammaestra giovani presso di me. Vang. Insegnava dicendo. E: Sedeva insegnando. † Altra forma degli Amm. Ant. 30. 8. 7. (Man.) Alcuno ti fece vergogna: fu ella maggiore che quella che fu fatta a Diogene filosofo, al quale, insegnando egli spezialmente d'ira (trattando dell'ira nel suo insegnamento), un giovane matto e ardito gli sputò nel volto? Ancora più ass. senza dire a chi nè dove nè altro. T. Che fa egli? Insegna. Senza aver imparato? Anzi per questo. – Vive insegnando. – Idoneità all'insegnare. – Non maturo a insegnare. – Mania d'insegnare. 17. Attivo, se n'è visto es. segnatam. nel § 11, ma in un senso spec. Non è morto del tutto anco in più gen.; nè impr.: giacchè Imprimere, diciamo, e un segno alla cosa e la cosa d'un segno. V. IMPRIMERE. Albert. cap. 1. (C) Chi gli altri insegna se medesimo ammaestra. Car. Op. 7. 2. 44. (Gh.) Mettersi ad insegnar altri quando non si sa per sè,… pare a me che sia cosa da persone molto imprudenti e molto audaci. [Camp.] † Bibb. Marc. 9. Ed insegnava i discepoli suoi, e diceva loro… (docebat discipulos suos). Allegr. Mat. II. E diedelo a insegnare a Chirone, il quale fu grande maestro. S. Gir. Pist. 19. E mentre che tu domandi, insegni il mio ingegno impigrito dall'ozio. Gris. Om. Se ad insegnare l'ingegno de' figliuoli abbiamo a trovare pedagogo. = Bemb. Stor. 1. 11. (C) I signori Diece mandarono alle lor terre maestri…, che la gioventù sopra ciò instruissero ed insegnassero. (Istruire andava posposto o levato. V. § 1.) 18. Dall'att. la forma pass. Car. Op. 7. 2. 45. (Gh.) Noi non abbiamo termine alcuno nè dell'insegnare, nè dell'essere insegnati, come anticamente le Tribù che erano di qua e di là dal fiume Giordano, l'aveano in quelle pietre che v'erano piantate. (Qui s'approssima all'uso del fr. Renseigner.) Ovid. Pist. 8. (C) Il quale (figliuolo) era da essere insegnato ne' suoi teneri anni nell'arti del suo padre. [Camp.] Gris. Om. Terzo: Siamo insegnati che… V. altro es. a INSEGNATO. 19. Modi com. a parecchi usi not. Se n'è qua e là visto es. Col quarto caso poi, V. §§ 2, 6, 15. T. E nel senso corp. e nel fig. Petr. canz. 20. 1. Insegnimi il cammino. Vang. Insegnava loro in parabole molte cose. – Quel che insegnò con la voce e con l'opera. – Insegni che fare. Che cosa, V. es. al § 9. T. Coll'A e l'Inf. Insegnare a fare, V. §§ 2, 6. Insegnare a scrivere, e la mano di scritto e l'arte di scrivere. Col Di e l'Inf., men com. V. § 6. [Tav.] Cat. Lib. IV. pr. Tu ci troverai alcuna cosa che io t'insegno di schifare. In altro modo, col Di senza l'Inf. T. Ces. Praemittit ad Bojos, qui de suo adventu doceant. Aff. a Dire. E per ell. Non vi posso insegnare di questo, anco dell'ammaestramento intell. Coll'Inf. senza la partic. A, V. §§ 2 e 6. T. Col Come, V. §§ 2 e 5. Cic. Doce me quo modo. In altro senso la partic. corrispondente. T. Vang. E così insegnerà agli uomini (darà tali insegnamenti). Ass. T. Vang. Se' nato tutto ne' peccati, e tu insegni a noi? E: Sappiamo che rettamente parli e insegni. T. Modo di cortesia o di rimprovero, per insegnare o rammentare ad altri quello a che importa di fargli por mente: Voi m'insegnate che…; o ass. Voi m'insegnate. T. E più in gen., di chi sa meglio una cosa. Il suo scolaro, un bambino glielo potrebbe insegnare. 20. A modo di Sost. T. G. Gozz. Metodo dell'insegnare. E: Metodo messo in pratica nell'insegnare. – L'insegnare è ajuto a imparare. |
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