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Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
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Informazioni di base |
La parola vitto è formata da cinque lettere, due vocali e tre consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: tt. Divisione in sillabe: vìt-to. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
La Storia di Elsa Morante (1974): Le donne, per la ripugnanza di toccare il sangue, non ebbero cuore di raccattarli da terra, e li spinsero fuori in istrada con la scopa. La mattina dopo, di là erano spariti, e non è escluso che anche loro fossero mangiati da qualche vivente: forse cane, forse gatto, ma forse cristiano. In quell'epoca, si facevano ogni giorno più numerosi, nel quartiere, coloro che cercavano il proprio vitto fra l'immondezza: e per chi si tiene contento e fortunato di rimediare delle bucce di patate, o delle mele marce, un paio di canarini cotti può rappresentare una pietanza da arcivescovo. Il partigiano Johnny di Beppe Fenoglio (1968): Poiché non avevano pranzato avevano fame e Pierre disse che Cascina della Langa c'era sempre stato, ed anche stanotte, ricetto e vitto per i partigiani. La padrona era una delle più forti, ardite e cupide donne della collina, e dava da mangiare alle squadre in transito, alla fine d'ogni mese presentava il conto a Nord che sempre la saldava al centesimo. Li avrebbe ospitati e nutriti anche nell'imminenza dell'attacco generale. Quaderni di Serafino Gubbio operatore di Luigi Pirandello (1925): Ma Simone Pau lascia il vitto particolare perché a mezzogiorno non è mai all'ospizio, e soltanto la sera, quando gli va, prende qualche ciotola di minestra dalla cucina comune; tiene la cameretta, ma non ne approfitta mai, perché va a dormire nel dormitorio dell'asilo notturno, per la compagnia che vi trova, e a cui ha preso gusto, di esseri obliqui e randagi. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per vitto |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: bitto, fitto, pitto, ritto, vieto, vinto, visto, vitro, vitti, zitto. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: bitta, bitte, bitti, città, ditta, ditte, fitta, fitte, fitti, pitti, ritta, ritte, ritti, zitta, zitte, zitti, zittì. Con il cambio di doppia si ha: villo, vizzo. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si possono ottenere i vocaboli: itto, vito. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si può avere: evitto. |
Antipodi (con o senza cambio) |
Spostando la prima lettera in fondo (eventualmente cambiandola) e invertendo il tutto si possono ottenere: botti, cotti, dotti, lotti, motti, notti, rotti. |
Parole con "vitto" |
Iniziano con "vitto": vittoria, vittorie, vittorio, vittoriale, vittoriali, vittoriana, vittoriane, vittoriani, vittoriano, vittoriosa, vittoriose, vittoriosi, vittorioso, vittoriosamente. |
Finiscono con "vitto": evitto, invitto, convitto, semiconvitto. |
Contengono "vitto": convittore, convittori, semiconvittore, semiconvittori. |
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Parole contenute in "vitto" |
itto. |
Incastri |
Inserendo al suo interno alé si ha VIaleTTO; con olé si ha VIoleTTO; con ori si ha VITToriO; con zie si ha VIzieTTO. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "vitto" si può ottenere dalle seguenti coppie: via/atto, viado/adotto, vibra/bratto, vico/cotto, vide/detto, vie/etto, viga/gatto, vige/getto, vigesse/gessetto, vile/letto, vira/ratto, virasse/rassetto, viri/ritto, virile/riletto, viro/rotto, viso/sotto, visone/sonetto, vispe/spetto, vispezze/spezzetto, vita/tatto, vite/tetto... |
Usando "vitto" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: bivi * = bitto; bovi * = botto; covi * = cotto; devi * = detto; favi * = fatto; levi * = letto; nevi * = netto; pivi * = pitto; rovi * = rotto; * toro = vitro; bravi * = bratto; elevi * = eletto; giovi * = giotto; gravi * = gratto; grevi * = gretto; previ * = pretto; sbavi * = sbatto; scavi * = scatto; scovi * = scotto; svevi * = svetto; ... |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "vitto" si può ottenere dalle seguenti coppie: viella/alletto, vieni/inetto, vienna/annetto. |
Usando "vitto" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * ottale = viale; * ottali = viali; * ottriate = viriate. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "vitto" si può ottenere dalle seguenti coppie: vitro/toro. |
Usando "vitto" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: botto * = bovi; detto * = devi; fatto * = favi; letto * = levi; netto * = nevi; rotto * = rovi; * detto = vide; * gatto = viga; * getto = vige; * letto = vile; * ratto = vira; * rotto = viro; * sotto = viso; bratto * = bravi; eletto * = elevi; giotto * = giovi; gratto * = gravi; gretto * = grevi; pretto * = previ; sbatto * = sbavi; ... |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "vitto" (*) con un'altra parola si può ottenere: sa * = svitato; * sa = vistato; ava * = avvitato; odo * = ovidotto; * sia = visitato; cado * = cavidotto; lide * = lividetto; rosa * = rovistato; rude * = ruvidetto; avare * = avvitatore; avari * = avvitatori; * cerere = vicerettore. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Cibo, Vitto, Alimento, Vivanda, Vettovaglia - Cibo è qualunque cosa capace di alimentare uomini e animali. - «Il cibo e la bevanda. - Il paníco serve di cibo agli uccelli. - Si nutrisce di cibi troppo delicati.» - Il Vitto è tutto ciò che serve all'uomo per mantenersi in vita, per rispetto al mangiare e al bere. - «La provvisione non mi basta per il vitto.» - L'Alimento, nel singolare, non significa materialmente roba da mangiare, ma solo l'effetto del mangiare (V. Nutrizione): ma quando si dice in plurale gli alimenti si intende tutto ciò che è necessario al vivere. - «La vedova ha diritto agli alimenti.» - La Vivanda è roba mangereccia già preparata per mettersi in tavola, e si usa massimamamente in plurale. - «Pranzo dove furono ricche vivande.» - Per ultimo si usa la voce Vettovaglia a significar solamente la provvista della roba mangereccia da servire alle moltitudini insieme raccolte, e specialmente agli eserciti in campagna, o ai presidii delle fortezze. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Cibo, Alimento, Vivanda, Vitto, Esca, Pasto, Pastura, Nutrimento, Comestibile, Sostentamento - Cibo, cibi è generico: alimento è la quantità di cibo necessaria al vivere, perchè il corpo che non si alimenta non vive: nutrimento dice più di alimento; perchè si può alimentare anche tanto da non lasciar perire: ma nutrirsi, essere nutrito, vale essere prosperoso e benevalente: ogni alimento sano vale a nutrire; l'alimento sostiene le forze, il nutrimento le ripara e rinfranca. La parola comestibili comprende tutto ciò che è veramente buono a mangiare: con questo vocabolo s'intende indicarli piuttosto crudi che cotti e ancora da prepararsi. Per sostentamento intendesi tutto ciò che si richiede al discreto vivere in società: il plurale alimenti, coi verbi dare, assegnare e simili, include l'idea del vitto non solo ma del vestito, cioè quel tanto con cui uno, a norma del proprio stato, possa mantenersi; il vitto allora, e direi anche sempre, intendesi sufficiente, e discreto anche in qualità, invece che l'alimento può figurarsi anche scarso o non affatto buono. Vivanda è cibo preparato con qualche arte. Pasto è quella quantità di cibo che si prende a certe ore determinate del giorno. Pasto vale anche sontuoso pranzo: perciò l'uomo che suole sedere a lauti pasti non s'accosta egli alquanto a quegli animali che per ore ed ore vanno in pastura per la campagna, sicchè mai sembrano satolli? e poi, pascersi, da cui pasto deriva, mi pare che sappia un po' dell'epulone e del cibarsi con troppa maggiore compiacenza. Esca, dice Gatti, è cibo degli animali, specialmente di pesci e d'augelli, e così infatto trovasi usato negli autori: ma per me vedo in esca troppo chiaramente espressa l'idea dell'inganno (adescare), quindi la direi cibo traditore; per il che, non il cibo naturale che da se stessi cercansi gli uccelli e i pesci chiamerei esca, ma cibo; esca bensì dirò e quello che loro si getta per prenderli e accalappiarli, e quello ancora che si dà loro anche solo a fine di ingrassarli, per farli poi cibo nostro. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
† Vitto - Part. pass. e Agg. Da VINCERE. Vinto. Victus, aureo.
Petr. cap. 1. (C) Ed è ben dritto… Che del suo vincitor si glorie il vitto. Sannaz. Arc. egl. 1. (M.) Vedi ch'al vincitor tutte soccorrono. E vannogli da tergo, e 'l vitto scacciano. [Val.] Buonarr. Ajon. 3. 38. I vincitor superbi sopra i vitti. |
Vitto - S. m. Provvisione necessaria al vivere; Cibo, Nutrimento. Aureo.
T. Vitto; Quel tanto d'alimento che vuolsi al vivere. Dico: vuolsi, e non, fa di bisogno, perchè questa è cosa relativa; e il vitto del ricco basterebbe alla vita di dieci famiglie povere. – Non ogni quantità di cibo è sufficiente al vitto. In questo senso, Vitto è più. Ma Vitto non dice la qualità nè la varietà de' cibi; come cibo non comprende direttamente il bere, ch'è compreso nel vitto. Il Vitto può esser povero, ma deve bastare alla vita; il cibo può essere squisito, ma può non bastare. – Nutrimento dice la soddisfazione d'un bisogno. Fir. Disc. an. 5. (C) Essendo il lione sicuro del suo vitto… E 54. Ogni dì trarremo uno di noi, e te lo daremo per tuo vitto.Ar. Fur. 20. 26. Ch'or d'Affrica portava, ora d'Egitto, Cose diverse e necessarie al vitto. Stor. Eur. 1. 2. (M.) Lo condusse, vecchio ammalato e solo a mendicare il vitto e il vestito, ed a chiedere per Dio ai suoi assegnatamente quello, che egli con somma liberalità già soleva dare agli strani. [Giust.] Serd. Stor. Ind. 3. 39. Per la masserizia ch'ei faceva più del solito nel dividere il vitto ai soldati. [G.M.] Segner. Quares. 3. 5. Somministrò lungamente il vitto ad un traditore. E 22. 12. Vi sono ricchi, che trovano ne' sudori de' poveri, come in un fondo pinguissimo, quanto vogliono; trovano vitto, trovano vestito, trovano tutto. Gli fanno travagliare, e poi non gli pagano. E Mann. Giugn. 30. Quello ch'è necessario a sostenere la vita, com'è il vitto e il vestito. E Ag. 7. Dipendere dalla Provvidenza divina, non solo nelle cose che sembrano più accessorie, ma ancora in quelle le quali sono di maggiore necessità, come sono il vitto e il vestito. [Cont.] Adr. A. Disc. mil. 349. Facciasi provisione di condurre con l'esercito mercatanti di vitto e vestito, ma non di cose lascive. T. In oggi il vitto è caro. 2. [G.M.] Rispetto alla quantità o alla qualità. Segner. Mann. Lugl. 10. Gli basta per la via (al pellegrino) un alloggio ordinario, un vestito ordinario, un vitto ordinario. – Vitto abbondante; Vitto scarso. – Vitto sano, salubre. – Vitto povero. Vitto animale; Vitto vegetabile; secondo che uno si ciba di carni o d'erbe per la massima parte. [Val.] Cocch. Op. 1. 231. Fu ampliata tale riputazione a tutto il vitto vegetabile. – Il medico gli ha prescritto che faccia uso di vitto animale. Vitto pittagorico; Frugale. [P. Occell.] Gozz. Osserv. p. II. p. 200. (Ediz. Camerin.) L'arte, imitatrice ed esaminatrice di natura, ha trovato che la convalescenza è molto migliore che la sanità; e coloro che hanno grandemente lodato il vitto pittagorico, lo fecero con questa buona intenzione. 3. Quel tanto che si passa ad alcuno per i consueti pasti della giornata. [Cont.] Cellin. Doc. 599. E mi debbe inoltre far buone le spese di vitto, da' dì otto di Luglio 1559, della Dorotea sua donna, e di Tonino suo figliuolo, e della Bita sua figliuola, quali vennero a casa mia a tutte mie spese. [G.M.] Gli dànno vitto e alloggio, e trenta lire il mese di salario. [G.M.] Tutto vitto; Tutto intero il trattamento Hanno preso un Maestro per la educazione del signorino; e gli dànno tutto vitto, e trecento lire al mese. [G.M.] Tutto vitto, dicesi anche dei malati, ai quali, perchè trovansi in istato di guarigione, il medico permette il solito trattamento loro. Se seguita a migliorare così, il medico fra due o tre giorni lo mette a tutto vitto. E il contr. Mezzo vitto; del cibo più scarso che prescrive il medico, quando il malato non è ancor del tutto rimesso in salute. |
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