Frasi e testi di esempio |
Citazioni da opere letterarie |
Mastro-don Gesualdo di Giovanni Verga (1890): Erano accorsi anche altri vicini. Santo Motta colle mani in tasca, il faccione gioviale e la barzelletta sempre pronta. Speranza, sua sorella, verde dalla bile, strizzando il seno vizzo in bocca al lattante, sputando veleno contro i Trao: — Signori miei... guardate un po'!... Ci abbiamo i magazzini qui accanto! — E se la prendeva anche con suo marito Burgio, ch'era lì in maniche di camicia: — Voi non dite nulla! State lì come un allocco! Cosa siete venuto a fare dunque?
Il resto di niente di Enzo Striano (1986): Fuggiremo, Luigi mi porterà via. Com'è strana la vita. Dopo trent'anni si ripiglierà un discorso interrotto. Da vecchi avremo quell'incontro di carne mancato per scelta del mio corpo, non del mio desiderio. Prova pietà un po' stizzosa all'immagine del proprio grassume bianco, sfatto, accanto al corpo vizzo, fuligginoso, di Primicerio. Cerca d'immaginare l'unione. Possibili guizzi di piacere? Oh no, solo per accontentarlo. Espiazione, compenso? Per sé il gelido, inutile guadagno della carità.
L’avventura di un povero crociato di Franco Cardini (1997): L'atabeg era molto di malumore. La resistenza di Edessa gli bruciava; era preoccupato per l'arrivo della calura, che non avrebbe facilitato l'assedio; sua madre – una cristiana nestoriana che godeva fama di maga e d'incantatrice – aveva soffiato per lui su un bacile pieno d'acqua di rose, prima ch'egli partisse, e aveva letto cose che avevano riempito di altre rughe il suo vecchio viso vizzo come una mela acida: e gli aveva raccomandato una cosa strana. Guardati da un'antica lancia, gli aveva detto. Erano ridotti così male, i franchi, da combatter con dei ferrivecchi? |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per vizzo |
Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: aizzo, pizzo, rizzo, vezzo, vizio, vizza, vizze, vizzi. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: aizza, aizzi, bizza, bizze, lizza, lizze, pizza, pizze, pizzi, rizza, rizze, rizzi, tizzi. Con il cambio di doppia si ha: villo, vitto. |
Antipodi (con o senza cambio) |
Spostando la prima lettera in fondo (eventualmente cambiandola) e invertendo il tutto si possono ottenere: bozzi, cozzi, gozzi, mozzi, pozzi, rozzi, sozzi, tozzi. |
Parole con "vizzo" |
Finiscono con "vizzo": schiavizzo, schiavizzò, bolscevizzo, bolscevizzò, relativizzo, relativizzò, collettivizzo, collettivizzò. |
Incastri |
Inserendo al suo interno tali si ha VItaliZZO. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "vizzo" si può ottenere dalle seguenti coppie: vico/cozzo, vile/lezzo, viole/olezzo, vira/razzo, viri/rizzo, viro/rozzo, viso/sozzo, vispa/spazzo, vispe/spezzo, vispi/spizzo, vista/stazzo, visto/stozzo, vito/tozzo, vive/vezzo. |
Usando "vizzo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: bevi * = bezzo; bovi * = bozzo; covi * = cozzo; lavi * = lazzo; levi * = lezzo; pivi * = pizzo; rovi * = rozzo; aravi * = arazzo; avevi * = avezzo; grevi * = grezzo; previ * = prezzo; stavi * = stazzo; svevi * = svezzo; andavi * = andazzo; attivi * = attizzo; chiavi * = chiazzo; schivi * = schizzo; spiavi * = spiazzo; battevi * = battezzo; spiegavi * = spiegazzo; ... |
Lucchetti Riflessi |
Usando "vizzo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * ozia = vizia; * ozio = vizio; * oziai = viziai; * ozino = vizino; * oziamo = viziamo; * oziano = viziano; * oziare = viziare; * oziata = viziata; * oziate = viziate; * oziati = viziati; * oziato = viziato; * oziava = viziava; * oziavi = viziavi; * oziavo = viziavo; * ozierà = vizierà; * ozierò = vizierò; * oziosa = viziosa; * oziose = viziose; * oziosi = viziosi; * ozioso = vizioso; ... |
Lucchetti Alterni |
Usando "vizzo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: bezzo * = bevi; bozzo * = bovi; lazzo * = lavi; lezzo * = levi; rozzo * = rovi; * lezzo = vile; * razzo = vira; * rozzo = viro; * sozzo = viso; * tozzo = vito; * vezzo = vive; arazzo * = aravi; avezzo * = avevi; grezzo * = grevi; prezzo * = previ; svezzo * = svevi; * olezzo = viole; * spezzo = vispe; * stozzo = visto; andazzo * = andavi; ... |
Rotazioni |
Slittando le lettere in egual modo si ha: ressi. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Mencio, Floscio, Vizzo - Mencio è tutto ciò che non resiste al tatto, o sia per rilassatezza di fibra, o per esser poco serrato il tessuto; e si dice più specialmente della carne che riveste le membra.- Floscio è qualche cosa più che Mencio: questo è effetto della età, delle malattie; quello, generalmente, di vizii e della mala vita, e si trasporta all'ingegno, alla educazione. - Vizzo è tutto ciò che ha perduto la sua freschezza naturale. - Mencio e Floscio si dice anche dei tessuti. [immagine] |
Floscio, Vizzo, Avvizzito, Passo, Grinzo, Rugoso, Mencio, Grinzoso, Ruga, Grinza, Crespa - Tali differenze sono ottimamente poste dallo Zecchini, e da lui le piglio. - «Floscio, delle carni, specialmente delle guancie, per esempio, quando non resistono al tatto come dovrebbero. - Grinza, la pelle già tutta aggrinzita. - Grinzosa, che fa grinze, che ha già qualche grinza. - Rugosa la pelle della fronte che si corruga per ira o per forte tensione dello sguardo; da ciò si può dedurre che la grinza sta sempre e la ruga può essere accidentale, passeggiera. - Crespa, leggiera grinza, ruga poco profonda e quasi superficiale. - Vizzo si riferisce semplicemente allo stato presente della cosa. - Avvizzito, e allo stato e alle cause che così l'hanno ridotta, fra le quali può essere precipua l'azione del tempo: si dicono e delle carni dell'uomo e dell'uomo tutto, e delle frutta che cominciano a disseccare per la evaporazione degli umori che contenevano. - Passo e delle frutta e delle erbe e de' fiori e delle piante che per mancanza d'umore languono. - Mencio vale molle, poco consistente; a me pare una cosa medesima con manco, mancante: carni mencie son quelle che mancano o pajono mancare del necessario nutrimento e non hanno quella elasticità e durezza normale che dovrebbero avere: le carni si fanno mencie o per malattia o per l'età avanzata o per mancanza proprio del necessario e conveniente nutrimento. Floscio è opposto a resistente, a teso; passo, vizzo, avvizzito, a fresco; grinzo, grinzoso, rugoso, a liscio, disteso; mencio, a consistente, ad elastico.» [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Floscio, Vizzo, Avvizzito, Passo, Grinzo, Rugoso, Mencio, Grinzoso; Ruga, Grinza, Crespa
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Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Vizzo - Agg. Che ha perduta la sua sodezza o durezza, detto delle carni della persona. Forse sinc. di Viziato, Guasto, da Vitium. Lab. 257. (C) Non altrimenti vote e vizze, che sia una vescica sgonfiata. Amet. 63. Anzi tremante spesso con tutto il capo muove le vizze parti. Pass. 231. Toccando l'aspro mantello e la cocolla ruvida, ora le mani e le braccia per la grande etade e per la lunga astinenza vizze, e magre, e fredde. Ott. Com. Inf. 30 517. Ella, scoprendo li suoi canuti capelli e vizze poppe, la prega per la culla… [Cont.] Cenn. Tratt. Pitt. CLXXX. Usa lavarti con acqua di fontana, di pozzo o di fiume; avvisandoti che se usi altra manual fattura, il volto viene in certo tempo vizzo e i denti negri. [G.M.] Red. Lett. fam. Collocarmivi sopra con le mie vizze e smuntissime chiappe. [Val.] Ant. Pucc. Poes. 6. 293. E fa la carne asciutta, crespa e vizza. Sacchett. Battagl. 1. 6. Le vizze mascelle Avrebbon morto il diavolo a vedelle. [F.T-s] Al. Piccol. Bell. Creanz. Donne, 30. In vero sarebbe buono (lavarsi le mani con l'agro di limone), se non facesse col tempo pigliar vizzo alle mani. (Qui a modo di Sost.) [P.Occell.] Mont. Iliad. XIII. v. 1076. Qui disteso il tuo Vizzo corpaccio, di sua pingue polpa Gli augei di Troja farà sazi e i cani.
2. Per Passo, detto di certi frutti, di foglie e sim. Cr. 5. 1. 11. (C) Poichè n'avrai quelle foglie levate, le quali vedrai che sieno dannificate e vizze. Tac. Dav. Stor. 4. 365. Se nulla vi nasce, o si semina, viene erba, o fino al fiore; o vizzo e come cenere quel che pure si conducesse.
[Cont.] Cr. P. Agr. I. 206. S'e' sarà l'arbore vecchio, in tanto che le cortecce de' rami suoi sien troppo vizze e consumate d'umore, cotale arbore si dêe lasciar tagliato ovvero scapezzato insino al seguente anno; e allora s'innestano i più allegri e freschi rampolli. Matt. Disc. Diosc. V. 110. Quello che chiamano onfacile (gr. ὀμφακίτης), si fa particolarmente in Lesbo d'uva immatura, colta poco avanti alla maturità, e disseccata al sole per tre o quattro giorni, fino che la diventi vizza; da cui cavato poscia il vino, si mette nelle botti, e lasciasi al sole.
[G.M.] Mele, Pere vizze. – Fiori vizzi. |
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