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Informazioni utili online sulla parola italiana «vezzo», il significato, curiosità, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Vezzo

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Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani

Informazioni di base

La parola vezzo è formata da cinque lettere, due vocali e tre consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: zz. Divisione in sillabe: véz-zo. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con vezzo per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Fare gli occhi dolci è un vezzo che permette, qualche volta, di ottenere favori.
  • Ricordo un collega, ormai da diversi anni in pensione, che aveva il vezzo di venire in ufficio con la cravatta a farfallino.
Non ancora verificati:
  • Aveva il vezzo di fare sempre gli stessi complimenti, quando incontrava un amico.
Citazioni da opere letterarie
L'altra vita di Ada Negri (1917): Franceschetta era assai piccola di statura, con rari e deboli capelli biondicci, e larghi occhi glauchi di una fissità che colpiva. Forse quelle palpebre (se pur le aveva) non potevan chiudersi mai, nemmeno nel sonno. Le alette delle narici, gli angoli della bocca anemica, i muscoli delle mascelle apparivano invece mobilissimi, parlanti più della voce. Parole, veramente, ne proferiva poche: quelle poche, a stento. Quando non era occupata nei lavori della casa o dell'orto, si grattava la fronte, su verso la radice dei capelli, con un gesto scimmiesco che aveva l'insistenza e la regolarità d'un vezzo maniaco.

Gli Uomini Rossi di Antonio Beltramelli (1904): Poi, si prepararono i piani per l'immancabile fuga, dato e concesso che Manso Liturgico, detto per vezzo Didino, essendo ascritto al partito clericale militante e figlio di una vecchia nobilissima contessa, salda colonna di nostra Madre Chiesa, non poteva aver speranza d'impalmare, per le consuete formule di legge, la figlia del più fiero repubblicano che la Romagna nutrisse nel secolo rosso.

Il Castello di Brivio di Cesare Cantù (1878): E al domani, come appena intese la barchetta fender le onde e soffermarsi, Ermellina scendeva e tra via rassettandosi le biondissime chiome sulla fronte e la stola sul petto, che, prelibando le delizie, saliva e scendeva più ansioso che mai. Apre lo sportello — ma che? Invece della morbida destra dell'amante, qual è questa che tanto aspra l'afferra? Invece del velluto della cilestre casacca, ha toccato una ferrea armatura; invece delle piume cascanti con vezzo dal roseo tocco sulle fiorite guance di Tibaldo, fissa una negra celata; e attraverso la bruna visiera ha riconosciuto Oldrado.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per vezzo
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: bezzo, lezzo, mezzo, pezzo, vezzi, vizzo.
Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: bezzi, lezzi, mezza, mezze, mezzi, pezza, pezze, pezzi.
Con il cambio di doppia si ha: vello, verro, vesso.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: avezzo, svezzo.
Antipodi (con o senza cambio)
Spostando la prima lettera in fondo (eventualmente cambiandola) e invertendo il tutto si possono ottenere: bozze, cozze, mozze, nozze, pozze, rozze, sozze, tozze.
Parole con "vezzo"
Iniziano con "vezzo": vezzosa, vezzose, vezzosi, vezzoso, vezzosina, vezzosine, vezzosini, vezzosino, vezzosità, vezzosella, vezzoselle, vezzoselli, vezzosello, vezzosetta, vezzosette, vezzosetti, vezzosetto, vezzosamente.
Finiscono con "vezzo": avezzo, svezzo, svezzò, avvezzo, divezzo, divezzò, malvezzo, disavvezzo.
Contengono "vezzo": cavezzone, cavezzoni.
»» Vedi parole che contengono vezzo per la lista completa
Incastri
Inserito nella parola cane dà CAvezzoNE; in cani dà CAvezzoNI.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "vezzo" si può ottenere dalle seguenti coppie: vela/lazzo, vele/lezzo, velini/linizzo, vera/razzo, veri/rizzo, vero/rozzo, vespa/spazzo, vespe/spezzo, vespri/sprizzo, vesta/stazzo, vesto/stozzo, veto/tozzo, vetrame/tramezzo.
Usando "vezzo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: beve * = bezzo; bove * = bozzo; cove * = cozzo; lave * = lazzo; leve * = lezzo; pavé * = pazzo; pive * = pizzo; rave * = razzo; rive * = rizzo; vive * = vizzo; drive * = drizzo; greve * = grezzo; guave * = guazzo; piave * = piazzo; sveve * = svezzo; attive * = attizzo; chiave * = chiazzo; schive * = schizzo; privative * = privatizzo; informative * = informatizzo; ...
Lucchetti Alterni
Usando "vezzo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: bozzo * = bove; lazzo * = lave; pizzo * = pive; rizzo * = rive; * lazzo = vela; * razzo = vera; * rizzo = veri; * rozzo = vero; * tozzo = veto; vizzo * = vive; drizzo * = drive; guazzo * = guave; piazzo * = piave; * stazzo = vesta; * stozzo = vesto; attizzo * = attive; chiazzo * = chiave; schizzo * = schive; * linizzo = velini; * sprizzo = vespri; ...
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "vezzo" (*) con un'altra parola si può ottenere: san * = svezzano; siam * = svezziamo; sarno * = svezzarono.
Quiz - indovina la soluzione
Definizioni da Cruciverba: Per le dame del Settecento erano vezzi, Centro abruzzese tra il Tordino ed il Vezzosa (sigla), Parenti vezzeggiati e blanditi, Un vezzoso puntino, Poeta lirico greco del secolo VI a.C..

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Collana, Collare, Monile, Vezzo - Collana si usa spesso per Monile, cioè per Catena d'oro o di gioje che si porta al collo dalle donne per ornamento. Più comunemente è quella che si mette al collo a' cani; e che già fu segno di onoranza che i principi davano a persone segnalate. - Il Collare è de' preti, de' cani e di certi ordini cavallereschi. - «Si è messo il collare», cioè si è fatto prete. Quel cane ha un bel collare d'argento; il Depretis ha avuto il collare della Nunziata. - Accanto al Monile è da collocarsi il Vezzo, che è o di perle o di coralli infilati in un cordoncino; e lo portano al collo le donne. - La collana delle donne pende dal collo sul petto; il vezzo sta stretto intorno al collo. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Abitudine, Abito, Costume, Costumanza, Assuefazione, Usanza, Consuetudine, Assuetudine, Uso, Vezzo, Abituazione, Riti, Rito - L'abitudine si fa in noi o per inclinazione naturale o per le circostanze che ci mettono nel caso di ripetere un atto o una pratica qualunque. L'abitudine inveterata alquanto è abito. L'assuefazione invece racchiude come un'idea di sforzo: uno s'abitua senza accorgersene, con piacere; uno s'assuefa, ma alla lunga e quasi per necessità. Costume non è l'inclinazione che è in noi, ma la pratica e la ripetizione dell'atto. Usanza è pratica di molti, quasi generale, cosa sancita dall'esempio e dal tempo. Costumanza è cosa più antica che usanza. Consuetudine è uso e pratica che è quasi passata in legge; anzi, prima della promulgazione dei codici generali e speciali, una parte della giurisprudenza era retta dalla consuetudine. L'abituazione è l'atto dell'abituarsi; come l'assuetudine è il principio dell'assuefazione.

«Uso è più generale di usanza: vale esercizio, pratica, conversazione e molte altre cose». Tommaseo.

«Vezzo è abitudine non buona e non opportuna; principio di vizio». Gatti.

Riti diconsi un poco abusivamente le costumanze, le cerimonie religiose, specialmente le cristiane; ma veramente il rito è la regola, quasi la legge che ordina e statuisce le medesime: nella Chiesa cattolica vi sono varii riti, il latino, il greco, l'armeno, l'ambrosiano e forse qualche altro. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Vezzo - S. m. Carezza, Atto amorevole fatto altrui. Aff. a Vizio, nel signif. di Uso o Abitudine non lodevole. V. anche VEZZATO, § 2.

[G.M.] I Vezzi sono più specialmente proprii dei bambini e degli amanti, che in tante cose somigliano a' bambini. Ma poi la voce ha uso più gen. Sen. ben. Varch. 7. 12. (C) E così si faccia, come noi diremo vezzi, come sogliono gli amanti. Genes. P. N. Il padre l'amava molto, e faceva di lui grandi vezzi. Sen. ben. Varch. 4. 15. Così è naturale il seguitar di far benefizii a uno che ti sia stato ingrato de' passati, come a un padre di far vezzi a' figliuoli cattivi. [G.M.] Segner. Mann. Apr. 22. Far vezzi ad un nobile pargoletto, è comune ancora a coloro che gli son servi. E Quares. 16. 2. Avete sempre l'oggetto dilettevole innanzi agli occhi,… udite i suoi inviti, vedete i suoi vezzi, sentite le sue lusinghe.

Bocc. Nov. 1. g. 3. (C) Lusingalo, fagli vezzi, dàgli ben da mangiare. Malm. 10. 8. Ed a fargli servizio e più che vezzi, Vuol che gli orecchi sieno i maggior pezzi. (Qui iron.)

2. Vezzo mio, Vezzo mio bello, si disse a Persona teneramente amata, come adesso dicesi: Amor mio, Cuor mio, segnatamente dalle madri a' loro figli. Pulc. Bec. 13. (M.) Se tu vuoi alle volte un'insalata Di raperonzo, o vuoi di cerconcello, O ch'io ti leghi un dì qualche granata Al bosco, chiedi pur, vezzo mio bello.

3. † Delizia, Trastullo. Sen. Pist. 12. (C) Io sono il figliuol del vostro fattore, col quale voi vi solavate tanto dilettare, e a cui voi solavate i gioielli recare; io son il vostro vezzo. Per la mia fede, diss'io, quest'uomo è fuori del senno. Ora è già vecchio il mio vezzo?

4. Vezzi, plur., per Lezii, Daddoli. Franc. Barb. 76. 9. (C) Altri il fan per paventi, Altri per vezzi. Bocc. Nov. 8. g. 6. Aveva una sua nepote, chiamata per vezzi Cesca. Lab. 138. Nè si vergognano… tanti vezzi, tante ciance, tanta morbidezza sottomettere… alle mani parletiche.

Onde: Cascar di vezzi; Essere oltremodo lezioso. Bocc. Nov. 8. g. 6. (C) Al quale ella tutta cascante di vezzi rispose. Cron. Morell. 246. Bianca e bionda, molto ben fatta della persona, e tanto gentile, che cascava di vezzi.

5. Far vezzi e Farsi vezzi; Far vita scelta e comoda, Aversi molto riguardo. Non usit. [Fanf.] Rondin. Contag. 50. Guarito ch'egli era (l'appestato), lavatosi bene con aceto, andava a far la convalescenza per quaranta giorni; e poi, trasferito in altro luogo, per otto o dieci giorni faceva vezzi. [Val.] Chiabr. Lett. 26. A fè ch'io son finito. Il sangue mi si gela: eppure mi faccio vezzi quanto posso. E 35. Farommi vezzi, per venire bravamente a godere.

6. Far vezzi, riferito alle piante, per simil. Dav. Colt. 154. (Man.) Per lo contrario, i contadini del piano fanno più vezzi alle vigne, perch'elle fanno il vino più gagliardo.

7. Vezzo, dicesi anche per Modo di procedere o di fare, Uso, Consuetudine. Spesso in senso non buono. Tac. Dav. Ann. 4. 88. (C) Per giurato giudizio il Senato il cacciò in Candia; dove, avendo cielo e non vezzo mutato,… invecchiò nel sasso di Serifo. Bronz. Rim. burl. 2. 248. Ma poich'e' vide non v'esser riparo, E che gli bisognava mutar vezzo,… Chiese… Morg. 19. 25. Misera me! quant'ho mutato il vezzo; Esser dovevo scalzata ogni sera.

[Val.] Pucc. Centil. 79. Castruccio avríe mutato vezzo. [P. Occell.] Salvin. Not. Bell. Man. 200. La veemenza della passione e il vezzo della poesia hanno fatte scusare queste sorte di frasi caricate. [G.M.] Segner. Mann. Giugn. 22. E perchè lo dice? Per vezzo vano di lingua? Non te lo credere.

Prov. Il lupo cangia il pelo, ma non il vezzo, o sim., Chi è cattivo per natura, mai non si rimane di malvagiamente operare. Petr. Son. 83. part. I. (C) Vero è 'l proverbio, ch'altri cangia 'l pelo Anzi che 'l vezzo.

T. Prov. Tosc. 38. Ama l'amico tuo col vezzo e vizio suo. (Bisogna compatire i difetti degli amici.)

8. Avere in vezzo una cosa; Esser solito di farla e compiacersene. Non com. – Fr. Giord. Pred. 62. (M.) I peccati veniali non tolgono però la grazia di Dio; ma chi troppo gli ha in uso e in vezzo,… troppo dispiace a Dio.
Vezzo - S. m. Ornamento di filo di perle o altre gioje, o di cosa che le somigli, che le donne portano intorno al collo. Par che rammenti Vincire, o anche Viere, sup. Vietum, Piegare, Legare. Enn. Ibat viere Veneri corollam.

Fir. As. 134. (C) Quanti pendenti, quanti vezzi, quante maniglie! Buon. Fier. 3. 4. 7. Quai gabinetti e lucide bacheche, Piene d'anella e vezzi ed orecchini! Malm. 2. 69. Si mêsse il grembiul bianco e le pianelle, Il vezzo al collo e i ciondoli agli orecchi.

[Cam.] Cellin. Oref. 247. Uno boccale d'argento, due grillande d'oro, uno chiavacuore, uno zaffiro, un vezzo di perle, una catenuzza d'oro. [Cont.] Sass. F. Lett. 275. Ho ordinato che ve ne dia dugento (perle), per fare un vezzo in due fila per la Margherita. Band. Fior. XXVIII. 24. (Perle) che si vendono a numero o a carati, tanto bucate come non bucate, in vezzo o collana, o pendenti da orecchie, o ornamento da capo. [G.M.] Segner. Quares. 26. 7. Sempre teme (l'ambiziosa) che non sieno le trecce acconce a suo modo, che non sia ben lavato il collo, non ben lustra la fronte, non ben posto il vezzo, non ben adattati i pendenti. Fag. Rim. Chi ha trovato per la via Un vezzo, lo riporti al sagrestano, Chè gli sarà usata cortesia.

T. Un vezzo di corallo, di carbonetto.

T. Prov. Tosc. È peggio un vezzo che una collana (equivocando sul doppio senso di Vezzo. Certi usi, messi una volta, difficile toglierli).

2. Per simil. Sorta di ballo in tondo, usato da' Greci. Salvin. Pros. Tosc. 1. 338. (M.) Aveano i Greci un ballo, chiamato il vezzo o la collana, comune di giovani e di fanciulle, che una tal figura in danzando faceano.
Navigazione
Parole in ordine alfabetico: vezzeggiavate, vezzeggiavi, vezzeggiavo, vezzeggino, vezzeggiò, vezzeggio, vezzi « vezzo » vezzosa, vezzosamente, vezzose, vezzosella, vezzoselle, vezzoselli, vezzosello
Parole di cinque lettere: vetta, vette, vezzi « vezzo » viado, viale, viali
Vocabolario inverso (per trovare le rime): attrezzo, disattrezzò, disattrezzo, battezzò, battezzo, ribattezzò, ribattezzo « vezzo (ozzev) » avezzo, divezzo, divezzò, malvezzo, svezzo, svezzò, avvezzo
Indice parole che: iniziano con V, con VE, parole che iniziano con VEZ, finiscono con O

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