Parole Collegate |
Nomi Alterati e Derivati |
Diminutivi: robina, robetta, robettina. Accrescitivi: robona. Vezzeggiativi: robuccia. Dispregiativi: robaccia. |
Associate (la prima parola che viene a mente, su 99 persone) |
vecchia (13%), cose (12%), matti (10%), cosa (9%), merce (4%), tanta (4%), mia (3%), verga (3%), oggetti (2%), rubata (2%), droga (2%), masserizie (2%), mangiare (2%). Vedi anche: Parole associate a roba. |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia |
Liste a cui appartiene |
Lista Decrescenti Alfabeticamente [Rii, Rna « * » Roca, Rocca] |
Informazioni di base |
La parola roba è formata da quattro lettere, due vocali e due consonanti. Divisione in sillabe: rò-ba. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Il resto di niente di Enzo Striano (1986): Era rimasta sola. Doveva provvedere a tutto: ripulire la casa, uscire per la spesa, cucinarsi, lavare, rammendare. Meno male che non c'era più molta roba. Mamãe aveva voluto lasciarle il baule con la biancheria, le sei posate d'argento, il lavamani e la brocca di rame, la coperta di damasco cremisi, il materasso. Tutto il resto venduto, compreso il gran letto d'ottone. La casa era rimasta quasi vuota, smisuratamente infelice. E tanfosa di chiuso, di sporco. Lontano di Luigi Pirandello (1902): Che genio, quel Console! Come se lui, Pietro Mìlio, potesse anticipare spese e dare alloggio ai malati. Come? dove? Per l'alloggio, sì: aveva ceduto all'infermo il suo letto, e lui a rompersi le ossa sul divanaccio sgangherato che gli cacciava tra le costole le molle sconnesse, così che ogni notte sognava di giacer lungo disteso sulle vette di una giogaja di monti. Ma per la cura, poteva andare dal farmacista, dal droghiere, dal macellajo a prender roba a credito, dicendo che la Norvegia avrebbe poi pagato? – Lì, boghe e cefaletti, il giorno, e gronghi la sera, quando ne pescava; e se no, niente! Canne al vento di Grazia Deledda (1913): E come schiave esse dovevano lavorare, fare il pane, tessere, cucire, cucinare, saper custodire la loro roba: e sopratutto non dovevano sollevar gli occhi davanti agli uomini, né permettersi di pensare ad uno che non fosse destinato per loro sposo. Ma gli anni passavano e lo sposo non veniva. E più le sue figlie invecchiavano più don Zame pretendeva da loro una costante severità di costumi. Guai se le vedeva affacciate alle finestre verso il vicolo dietro la casa, o se uscivano senza suo permesso. Le schiaffeggiava coprendole d'improperî, e minacciava di morte i giovani che passavano due volte di seguito nel vicolo. |
Proverbi |
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per roba |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: robe, roca, roda, roma, rosa, rota, ruba. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: lobi, lobo. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: proba, romba. |
Antipodi (con o senza cambio) |
Antipodi inversi: se si sposta l'ultima lettera all'inizio (con eventuale cambio) e si inverte il tutto si possono ottenere: bora, boro, bort. |
Parole con "roba" |
Iniziano con "roba": robacce, robaccia. |
Finiscono con "roba": proba, improba, guardaroba. |
Contengono "roba": acrobata, acrobate, acrobati, microbar, probanda, probande, probandi, probando, probante, probanti, acrobazia, acrobazie, orobanche, pirobazia, pirobazie, probabile, probabili, probatica, probatici, probatico, probativa, probative, probativi, probativo, probatori, acrobatica, acrobatici, acrobatico, probamente, probandati, ... |
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Incastri |
Inserito nella parola pizia dà PIrobaZIA; in pizie dà PIrobaZIE; in trovati dà TROVArobaTI; in trovato dà TROVArobaTO; in micrometro dà MICrobaROMETRO. |
Lucchetti |
Usando "roba" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: baro * = babà; ciro * = ciba; curo * = cuba; erro * = erba; * baco = roco; * bada = roda; * badi = rodi; * bado = rodo; * basa = rosa; * base = rose; * basi = rosi; * baso = roso; turo * = tuba; amerò * = ameba; barro * = barba; burro * = burba; corro * = corba; * bacca = rocca; * bacco = rocco; * bachi = rochi; ... |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "roba" si può ottenere dalle seguenti coppie: roma/amba, rosi/isba. |
Usando "roba" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: amor * = amba; cuor * = cuba; * abbina = robina; * abbona = robona. |
Cerniere |
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "roba" si può ottenere dalle seguenti coppie: baro/babà, belerò/babele, cairo/bacai, cataro/bacata, ciro/baci, coro/baco, darò/bada, daterò/badate, dessero/badesse, dirò/badi, dilaterò/badilate, doro/bado, lenirò/baleni, lorderò/balorde, raro/bara, resero/barese, sarò/basa, salerò/basale, salirò/basali, satiro/basati, scaro/basca... |
Usando "roba" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * baro = babà; * ciro = baci; * coro = baco; * darò = bada; * dirò = badi; * doro = bado; * raro = bara; babà * = baro; * sarò = basa; * udrò = baud; * varo = bava; * vero = bave; baci * = ciro; baco * = coro; bada * = darò; badi * = dirò; bado * = doro; bara * = raro; basa * = sarò; baud * = udrò; ... |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "roba" si può ottenere dalle seguenti coppie: rocca/bacca, rocchettare/bacchettare, rocchetti/bacchetti, rocchetto/bacchetto, rocchi/bacchi, rocchio/bacchio, rocco/bacco, rochi/bachi, roco/baco, roda/bada, rodai/badai, rodammo/badammo, rodando/badando, rodano/badano, rodante/badante, rodare/badare, rodarono/badarono, rodasse/badasse, rodassero/badassero, rodassi/badassi, rodassimo/badassimo... |
Usando "roba" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: babà * = baro; ciba * = ciro; cuba * = curo; erba * = erro; tuba * = turo; ameba * = amerò; barba * = barro; burba * = burro; corba * = corro; * torba = rotor; serba * = serro; sbarba * = sbarro. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "roba" (*) con un'altra parola si può ottenere: * mi = rombai; * mat = rombata; ceni * = crenobia; * onte = roboante; * meri = romberai; * mimo = rombiamo; * mite = rombiate; * tolla = rotoballa; agiologi * = agrobiologia. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Roba, Robe, Robaccia, Roba da chiodi - Roba è voce generica, la quale comprende tutti i beni immobili e mobili, masserizie, vesti, ecc. - «Uomo che ha molta roba.» - «Casa piena di roba.» - Quando si usa in plurale, generalmente si intende delle masseriziuole minute e delle vesti, chè agli antichi Roba significava specialmente Veste. - Robaccia è vilificativo che si estende anche a significare Gentaglia. - Roba da chiodi si usa comunemente per Parole spropositate o scorrette, e anche per Parole ingiuriose e di rimprovero. - «Ne disse roba da chiodi.» [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Roba, Cosa - Cosa è generico; roba in certi casi lo è anche di più: che roba è questa? di che roba mi parlate? che roba! che roba! è esclamazione di spavento, di maraviglia. Cosa, molte volte accenna a oggetto solo, individuo; roba, quasi sempre a mucchio, a numero: che cosa è questa? io non ho veduto nè una cosa nè l'altra: i poveri anco più miserabili hanno pur qualche cosa; i ricchi, i possidenti hanno di molta roba. Cosa e roba, come si vide dagli esempi, si riferiscono eziandio a cose astratte. Roba, osserva il Tommaseo, ha senso dispregiativo; ma cosa lo ha altresì; poichè si è il modo con cui viene detta una cosa che le dà molte volte il valore; l'aria fa la canzone; da roba, robaccia; da cosa, cosaccia; però cosa ha cosetta, cosuccia, cosettina e cosellina; roba non avrebbe a tutto dire che robuccia, che è più dispregiativo o ironia che altro. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Roba - S. f. Nome generalissimo, che comprende beni mobili, immobili, merci, viveri e sim. Non da Rapto nè da Rubeo. Rammenta in lontananza Res. Rampa, Legg. Alam. – Bocc. Nov. 4. g. 2. (C) Diessi a far sua della roba d'ogni uomo. E nov. 5. g. 5. Egli entrò co' suoi compagni in una casa, e quella trovò di roba piena. Dant. Inf. 24. Lo villanello, a cui la roba manca. E Purg. 13. Così li ciechi, a cui la roba falla, Stanno a' perdoni a chieder lor bisogna. G. V. 9. 164. 1. I Pisani fecero certe nuove gabelle sopra loro legni, e galee, che adducessero roba de' franchi…, faccendo pagare alla roba. Cron Morell. 313. A noi parve esser perduti sanza rimedio, perocchè non ci era rimaso gente punto, e 'n Firenze non era roba per due mesi, e le ricolte erano tutte nelle biche, e 'n sull'aje. Cas. Lett. 60. Troppo migliore studio, e più laudabile, che consumare gli anni e l'età in procurarsi gradi, roba, o potenza. [Tav.] Don. Velluti. Cron f. 20. Niuna donna venne a corteare, nientedimeno fece cene e desinari due dì, ed ebbe suoni; e perchè la roba era assai cara, si trovò spesi assai danari. [Cont.] Lupic. Arch. mil. 77. Scritture, dove appariscano le commissioni che gli sono state date da' suoi superiori, e le robbe che ha ricevute, e quelle distribuite, ed il dare e l'avere. Pant. Arm. nav. 189. Perchè non siano aggravate oltra il bisogno (le galee), non averà a permettere (il capitano) che si accettino robbe di nolo, eziandio per dignità pubblica.
[G.M.] Roba buona, cattiva. Bella roba. Fag. Commed. Roba a bizzeffe. [G.M.] La roba degli altri. Segner. Crist. instr. 2. 12. 12. Non tornate voi ne' discorsi vostri a ripetere giornalmente, che la roba degli altri strugge la propria? [G.M.] Altri prov. Fag. Commed. La roba va alla roba. 2. Fig. fam. Fr. Giord. 91. (M.) Così se questi, che è pieno di tanta mala roba (peccati) ti aprirà quella sua canna (bocca) fastidiosa, or che n'uscirà? [G.M.] Ha roba in corpo; chi si mostra preoccupato da qualche grave pensiero. Fag. Commed. C'è sotto roba. Di parole. Bern. Orl. Inn. 41. 54. (C) E tanta rabbia, e tanta roba disse, Che Turpin per paura non lo scrisse. 3. Di femmina con dispr. Bocc. Nov. 10. g. 10. (C) Al quale non sarebbe forse stato male investito d'essersi abbattuto ad una, che quando fuor di casa l'avesse in camicia cacciata,… riuscita ne fosse una bella roba. Cant. Carn. 208. E piace il lor filato, Perchè son buone robe. [G.M.] E di pers. in gen. Tu pratichi di bella roba! (sempre in mal senso). – Quella è roba che non bisogna averci che fare. – Non pensano che a mangiare, bere e divertirsi. Bella roba! 4. Da mangiare. Bern. Rim. 1. 40. (C) L'anguilla è tutta buona, e tutta bella; E se non dispiacesse alla brigata, Potria chiamarsi buona roba anch'ella. 5. Per Veste. [Cont.] Ord. Spons. Fir. Niuna persona… che si facesse cavalieri… (doni) alcuna roba o vesta,… non si possa mandare o donare altre robe che quella o quelle che il tale cavaliere avesse indosso il tempo che si bagna per ritenere la cavalleria il dì seguente. = Vit. SS. Pad. 2. 232. (C) Avendo compassione, cavossi una roba, e diegliela. Bocc. Nov. 6. g. 2. E lei, che tutta era stracciata, d'alcuna delle sue robe rivestisse. E nov. 9. g. 10. Fattesi venire per ciascuno due paja di robe, I'un (pajo) foderato di drappo; e l'altro (pajo) di vajo, non miga cittadine, nè da mercatanti, ma da signore. Tav. Rit. lo scontrai una donzella, la quale avea tutta sua roba tagliata,… Fr. Jac. T. 3. 27. 7. Vil tonaca l'ammanta, E ti dismanta la roba pomposa. Alam. Gir. 14. 126. Dal re Nortomberlando avean presenti Di dieci robe, che a lor guisa fanno Di seta intere. E 24. 7. Di ricche robe al modo lor selvaggio Ciascun l'ispide membra ricopria. [Camp.] Somm. 60. La virginitade si è la roba bianca, dove la macchia è più appariscente e più laida che in altra roba. [Camp.] Bett. S. Bern. La roba di troppa vista, troppo ingenera invidia a' tuoi vicini. [G.M.] S'è fatto un bel capo di roba. Quella giubba è un bel capo di roba. Quella signora veste semplice; ma sempre ha bella roba. 6. Far roba. V. FARE. [Val.] Fag. Comm. 2. 177. Cotesto si chiama rubare, non far roba. [Cam.] Prov. Tosc. 205. Chi vuol far della roba, esca di casa. Fare roba, del Farla ingiustamente. Corsin. Ist. Mess. l. 1. p. 13. (Gh.) Era talmente radicata negli animi l'ingordigia, che non si pensava ad altro, che a far roba, senza riguardo nè della coscienza, nè dell'onore. [G.M.] Ora che ha fatto la roba, fa la persona; si dice di chi, avendo fatto grossi guadagni, se la vive agiatamente, e senza far nulla. Plat. Τὴν προσωπὴν ποιεῖν. Prov. Tosc. 34. Fatta la roba, facciam la persona. 7. Roba da chiodi, fam., Dir cose dure in biasimo altrui. Bert. Giamp. 180. (M.) Voi siete nato sotto un ascendente d'avere a dir sempre roba da chiodi. 8. [Fanf.] Roba da vivere; Vettovaglia. Stor. Pist. 285. Sappiendo i Fiorentini che in Montecatini non era roba da vivere, vi mandarono l'oste, e feciono loro capitano. [T.] Sovente Roba s'intende per Vestiti, Biancheria, Arredi di casa. In questi tre sensi segnatam. sono i modi seg. T. Il consumo della roba. – La roba si consuma a non se ne rifare. – Le vetrine dove sta la roba. – Comprare della roba. – La roba è andata alla somma di sessanta monete. Prov. Tosc. 79. La buona roba non fu mai cara. E 81. La roba va dove vale. E 221. La buona roba si loda da se stessa. E 49. La roba è fatta per i bisogni. – Levi la roba dalla stanza (che teneva a pigione). – Far caricare la roba. – Barocciata di roba. – Vendere la roba che avevo fatto. – Ho perso della roba. – Gli mangiò tutta quella poca di roba. II. Segnatam. Vestiti. T. Burch. 2. 20. L'altra è la coda che voi strascinate, Facendo della roba tal diserto. Materia. T. Roba di velo. – Lavare della roba di colore. Origine. T. Roba d'Inghilterra, Di Francia. – Roba delle nostre fabbriche, Del paese, Nostrale. T. Roba da inverno. – Roba da strapazzo. III. Degli averi. T. Casa Lett. Consumare gli anni e l'età in procurarsi gradi o roba o potenza. [Cors.] Belc. Lett. 3. Rade volte fa roba chi non ruba. T. Prov. Tosc. 252. La roba ruba l'anima. E 249. La roba alla roba (Vang. in senso più nobile: Habenti dabitur). E 109. Fatto un certo che, la roba si fa da sè (i primi guadagni sono fondamento a lucri maggiori). E 247. Chi ha della roba ha de' parenti. E 226. Chi non suda non ha roba. E 100. Chi toglie moglie per la roba, la borsa va a marito. E 99. Chi resta in casa e manda fuor la moglie, Semina roba e disonor raccoglie. E 146. Giovane ben costumato roba porta (i pregi più veri sono vera ricchezza). E 58. Chi acquista riputazione, acquista roba. E 250. Gli uomini fanno la roba, non la roba gli uomini (gli uomini non si han da stimare secondo ricchezza). T. Col Di soggiunto, che denoti d'onde venga, o che sia. Roba di dote (venuta a titolo di dote). – Roba di casa. Prov. Roba del comune, roba di nessuno. T. Prov. Tosc. 109. Gli uomini fanno la roba, e le donne la conservano. – Gli avessi tenuto di conto della roba. T. Prov. Tosc. 167. La vita de' medici, e la roba de' legisti, sono in gran pericolo. E 273. Roba di campana, se fiorisce, non grana (della roba acquistata a danno della Chiesa). [G.M.] Più chiaro. Serdon. Roba di stola, presto viene e presto vola. T. Non solo, rapita alle chiese; ma non degnamente guadagnata da uomini di chiesa. T. Prov. Tosc. 297. La roba de' matti è la prima a andarsene. E 248. Dove non è roba, anche i cani se ne vanno. E 254. Uomo senza roba è una pecora senza lana. E 355. Il tale ha fatto come l'Ammannato, La roba l'è finita, e il tempo gli è avanzato (Non vero dell'Ammannato Architetto, morto non povero). E 253. Quanto più manca la roba, tanto più cresce lo strepito. E 321. Chi di virtù non ha lo scudo, Mancatagli la roba, resta nudo. Modo prov. La roba se n'andò come la venne. Prov. Tosc. 141. La roba va secondo che la viene. E 324. La roba va, i costumi rimangono. IV. Modi com. a parecchie delle accezioni not. T. Quando la roba è cara (da mangiare, da usare). – Della roba, la somma di lire trenta. – Tante lire, tanto peso o misura di roba. T. Rendergli la roba. – La sua roba (mobili e stabil). – La roba degli altri. Prov. Tosc. 141. La roba del compagno fa enfiar le gambe. E 110. La roba sta con chi la sa tenere. T. Farmi questa roba (vestito). – Far la roba (di sostanze). – Far roba, e d'avere, e fig. di tempo, che poi si vedrà. V. Di cibi. T. Robe calorose non ne mangio. – Empirsi la bocca di roba (di cibo). – Buone robe (anche buone cose, Vivande e bevande delicate, saporite). T. Roba forte (d'odore). Anco di liquidi. T. Tre gocciole di roba. VI. Più in gen. T. Due libbre di roba (qualunque sia cosa). – Quanta roba! – Che roba! VII. Fig. fam. T. Ho roba seco (ho da farle de' rimproveri. Ho qualcosa contro di lui). – Il tempo vuol far roba, Fa roba, Si guasta, vuol piovere o nevicare. VIII. Di libri o scritti. T. Questa è roba del tale, lo riconosco. – E roba sua (ci ha messo almeno le mani lui). T. Bella roba!, iron. – Ho sentito quella tragedia: che roba!, dispr. IX. T. E di cose mater., e di parole e di scritti, e di profferte e di cerimonie, e di promesse e di vanti, e di fortune e piaceri: Troppa roba! X. Di pers., con dispr. o biasimo. T. Certa roba, Gente di poco valore, o non da bene. [T.] Salvin. I Galilei, i Vespucci… non son roba da ogni giorno. T. Segnatam di donna, ha mal senso; e così Robetta e Robuccia, troppo sinon. di Robaccia. T. Fior di roba, anche lode fam., ma per iron., giudizio più grave. E questo Fiore, in tutti i sensi not., dice Pregio, Prezzo, Sceltezza, Bellezzo, di cose. |
Navigazione |
Parole in ordine alfabetico: rna, roaming, roana, roane, roani, roano, roar « roba » robacce, robaccia, robbia, robbie, robe, roberta, roberto |
Parole di quattro lettere: rive, rivo, roar « roba » robe, roca, rock |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): sessuofoba, slavofoba, ingloba, congloba, quadriloba, triloba, multiloba « roba (abor) » guardaroba, proba, improba, barba, prebarba, dopobarba, sbarba |
Indice parole che: iniziano con R, con RO, parole che iniziano con ROB, finiscono con A |
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