Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
- Mi piacerebbe sapere cosa pensano le persone sui temi etici sensibili come il razzismo o l'eutanasia.
- Cosa importa dell'arroganza del vicino, se hai la possibilità di chiuderti in casa e non sentire niente e nessuno?
- Qualsiasi cosa tu faccia, sappi che ti sarò sempre d'aiuto!
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Citazioni da opere letterarie |
Rimedio: la geografia di Luigi Pirandello (1920): Ecco, nient'altro che questa certezza d'una realtà di vita altrove, lontana e diversa, da contrapporre, volta per volta, alla realtà presente che v'opprime; ma così, senza alcun nesso, neppure di contrasto, senz'alcuna intenzione, come una cosa che è perché è, e che voi non potete fare a meno che sia. Questo, il rimedio che vi consiglio, amici miei. Il rimedio che io mi trovai inopinatamente quella notte.
L’assassinio di via Belpoggio di Italo Svevo (1890): Se non fosse già stato commesso probabilmente egli non avrebbe avuto il coraggio di commetterlo, ma giacché era cosa fatta e ch'egli coi nervi quietati dal lungo riposo si trovava in quel luogo dimenticato da tutti, al sicuro, poggiando la testa sul suo tesoro, non provò né rimpianto né rimorso. Questo fu il primo sentimento in quella lunga giornata.
Seta di Alessandro Baricco (1996): Lui non si mosse mai, neppure quando sentì le mani salire dalle spalle al collo e le dita – la seta e le dita – salire fino alle sue labbra, e sfiorarle, una volta, lentamente, e sparire. Hervé Joncour sentì ancora il velo di seta alzarsi e staccarsi da lui. L'ultima cosa fu una mano che apriva la sua e nel suo palmo posava qualcosa. |
Proverbi |
- La dieta ogni cosa quieta.
- Donna che sa il latino è rara cosa, ma guardati dal prenderla in isposa.
- Il vino è forte ma il sonno lo vince, ma più forte d'ogni cosa è la donna.
- A chi vive di rapina non c'è cosa che sia nociva.
- Cosa fatta capo ha.
- Quando non si sa cosa dire, la cosa miglior da fare è tacere.
- Guardare e non toccare è una cosa da imparare.
- Da cosa nasce cosa.
- Chi va a scuola, qualche cosa impara sempre.
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Libri |
- L'amore è una cosa meravigliosa (Scritto da: Han Suyin; Anno 1956)
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Titoli di Film |
- Fa' la cosa giusta (Regia di Spike Lee; Anno 1989)
- Che cosa è successo tra mio padre e tua madre? (Regia di Billy Wilder; Anno 1972)
- La cosa da un altro mondo (Regia di Christian Nyby e Howard Hawks; Anno 1951)
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Canzoni |
- A che cosa ti serve amare (Cantata da: Gino Paoli; Anno 1966)
- Fa una cosa giusta (Cantata da: Andrea Mingardi; Anno 1991)
- Cosa resterà (Cantata da: Eiffel 65; Anno 2002)
- Più bella cosa (Cantata da: Eros Ramazzotti; Anno 1996)
- L'inverno cosa fai? (Cantata da: Piero Focaccia e Bobby Rydell; Anno 1964)
- Il babà è una cosa seria (Cantata da: Marisa Laurito; Anno 1989)
- Cosa succede in città (Cantata da: Vasco Rossi; Anno 1985)
- Cosa resterà degli anni '80 (Cantata da: Raf; Anno 1989)
- Cosa hai messo nel caffè (Cantata da: Riccardo Del Turco e Antoine; Anno 1969)
- Cosa ti farei (Cantata da: Fiordaliso; Anno 1990)
- Tu cosa fai stasera? (Cantata da: Dario Baldan Bembo; Anno 1981)
- La prima cosa bella (Cantata da: Nicola Di Bari e Ricchi e Poveri; Anno 1970)
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per cosa |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: casa, coca, coda, cola, coma, cora, cose, cosi, coso, cova, dosa, iosa, posa, rosa, tosa, uosa. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: boss, bosu, dose, dosi, doso, dosò, pose, posi, poso, post, posò, rose, rosi, roso, rosé, tosi, toso, tosò, uose. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si può avere: osa. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: coesa, corsa, cosca, costa. |
Antipodi (con o senza cambio) |
Spostando la prima lettera in fondo (eventualmente cambiandola) e invertendo il tutto si possono ottenere: baso, caso, gaso, maso, naso, raso, taso, vaso. Antipodi inversi: se si sposta l'ultima lettera all'inizio (con eventuale cambio) e si inverte il tutto si può avere: soci. |
Testacoda |
Togliendo la lettera iniziale e aggiungendone una alla fine si può ottenere: osai. |
Parole con "cosa" |
Iniziano con "cosa": cosacce, cosacci, cosacco, cosacchi, cosaccia, cosaccio. |
Finiscono con "cosa": focosa, licosa, mucosa, boscosa, giocosa, liscosa, muscosa, pescosa, piccosa, succosa, talcosa, ticcosa, viscosa, cruscosa, faticosa, qualcosa, varicosa, bellicosa, luccicosa, stomacosa, tabaccosa, verrucosa, vescicosa, vorticosa, burrascosa, appiccicosa, sieromucosa, sottomucosa, suffruticosa. |
Contengono "cosa": arcosauri, arcosauro, icosaedri, icosaedro, icosagoni, icosagono, narcosala, narcosale, focosamente, icosaedrica, icosaedrici, icosaedrico, giocosamente, icosaedriche, piccosamente, succosamente, viscosamente, endeicosagono, faticosamente, bellicosamente, eroicosatirica, eroicosatirici, eroicosatirico, vorticosamente, burrascosamente, eroicosatiriche, appiccicosamente. |
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Parole contenute in "cosa" |
osa. |
Incastri |
Inserendo al suo interno est si ha CestOSA; con pio si ha COpioSA; con cin si ha COScinA; con tav si ha COStavA; con ter si ha COSterA (costerà); con sto si ha COstoSA; con rem si ha CremOSA; con uri si ha CuriOSA; con modo si ha COmodoSA; con tono si ha COtonoSA; con alcol si ha CalcolOSA; con tenno si ha COtennoSA; con alunni si ha CalunniOSA; con raggio si ha COraggioSA; con ciucci si ha COSciucciA; con tantan si ha COStantanA. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "cosa" si può ottenere dalle seguenti coppie: coatte/attesa, cobas/bassa, cobol/bolsa, coca/casa, codolo/dolosa, coeso/esosa, coeva/evasa, colano/lanosa, coli/lisa, colico/licosa, colino/linosa, colui/luisa, comari/marisa, coopero/operosa, copale/palesa, copi/pisa, copre/presa, copro/prosa, cora/rasa, core/resa, cori/risa... |
Usando "cosa" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: arco * = arsa; baco * = basa; caco * = casa; * sake = coke; * sala = cola; * sali = coli; * salo = colo; * sani = coni; * sano = cono; * sara = cora; * sari = cori; * sarò = coro; * savi = covi; esco * = essa; fuco * = fusa; muco * = musa; orco * = orsa; osco * = ossa; poco * = posa; reco * = resa; ... |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "cosa" si può ottenere dalle seguenti coppie: coop/posa, copiosi/isoipsa, cora/arsa, coro/orsa. |
Usando "cosa" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * asma = coma; * aspi = copi; * aste = cote; * asti = coti; * aspra = copra; * aspre = copre; * aspri = copri; * aspro = copro; * ascete = cocete; * aspata = copata; * aspate = copate; * assone = cosone; * assoni = cosoni; * assenza = cosenza; * assetta = cosetta; * assetti = cosetti; * assetto = cosetto; * astante = cotante; * astanti = cotanti; * astenne = cotenne; ... |
Cerniere |
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "cosa" si può ottenere dalle seguenti coppie: greco/sagre, ionico/saioni, laico/salai, lavico/salavi, litico/saliti, loco/salo, nastico/sanasti, permico/sapermi, persico/sapersi, roco/sarò, urico/sauri, vico/savi. |
Usando "cosa" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: salo * = loco; sarò * = roco; * loco = salo; * orco = saor; * roco = sarò; * vico = savi; savi * = vico; sagre * = greco; salai * = laico; * tac = osata; * tic = osati; * toc = osato; * greco = sagre; * laico = salai; * urico = sauri; sauri * = urico; saioni * = ionico; salavi * = lavico; saliti * = litico; * ionico = saioni; ... |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "cosa" si può ottenere dalle seguenti coppie: cocca/sacca, cocche/sacche, cocchetta/sacchetta, cocchette/sacchette, cocchetti/sacchetti, cocchetto/sacchetto, cocchi/sacchi, cocco/sacco, coccoli/saccoli, coccolo/saccolo, codici/sadici, coguari/saguari, coguaro/saguaro, coi/sai, coke/sake, cola/sala, colai/salai, colammo/salammo, colando/salando, colano/salano, colante/salante... |
Usando "cosa" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: arsa * = arco; * lisa = coli; * pisa = copi; * resa = core; essa * = esco; fusa * = fuco; musa * = muco; orsa * = orco; ossa * = osco; resa * = reco; bussa * = busco; * bassa = cobas; * bolsa = cobol; * evasa = coeva; * luisa = colui; * scesa = cosce; * mia = cosmi; * moa = cosmo; * sia = cossi; * stasa = costa; ... |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "cosa" (*) con un'altra parola si può ottenere: * ti = costai; * non = consona; * tre = costare; * alci = caloscia; ceni * = cenciosa; * noli = consolai; * numi = consumai; * cile = cosciale; * piri = cospirai; * teri = costerai; * timo = costiamo; feci * = fecciosa; pulì * = pulciosa; spit * = scopista; veci * = vecciosa; acidi * = accidiosa; armai * = acromasia; callo * = calcolosa; * asili = coassiali; * nervi = conservai; ... |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Cosa, Ogni cosa, Tutt’ogni cosa, Il tutto - Dalla voce Cosa, che è generica di tutti gli oggetti considerati ciascuno per sè, fassene la locuzione Ogni cosa, che comprende tutte insieme quelle cose, le quali si sottintendono nel discorso che facciamo. - «Andò su al cassettone; e buttò all'aria ogni cosa.» - A modo d'iperbole il popolo dice Tutt'ogni cosa. - Spesso indica anche generalità, ma non mai assoluta; chè, a indicar questa, si dice Il tutto, come quando si dice Il tutto e Il nulla. Notino i giovani che l'Ogni cosa ha gli aggiunti mascolini: «Ogni cosa messo sossopra, ecc.» [immagine] |
Tutto (il), Ogni cosa, Tutto ogni cosa - Tutto, con l'articolo che gli fa seguito, è quasi adjettivo indicante universalità collettiva. - « Tutte le gioje - tutti i casi. » - Quando si dice Il tutto vuol significarsi tutte le cose immaginabili, così in generale. - Quando si dice Ogni cosa, si considerano tutte quante, ma ciascuna per sè. - Tutto ogni cosa è detto per pura enfasi. La differenza tra Tutto e Ogni è questa: Tutto comprende l'intero, Ogni fa riguardare il tutto in ciscuna sua parte: per enfasi poi suol dirsi Tutto tutto, e Tutto quanto. [immagine] |
Onde, Laonde, Il perché, Per la qual cosa, Per il che, Per lo che - Sono tutti modi congiuntivi di conseguenza, ne' quali la differenza è lievissima, e sta, più che altro, nella maggiore o minore efficacia ed eleganza. Onde spesso si confonde con la particella pronominale, e spesso si usa stortamente per la congiunzione causale Affinchè o Acciocchè, e però si presceglie il Laonde. - Più determinato e più elegante è Il perchè; da alcuni usato alla buona in forma di Per il che, e pedantescamente in forma di Per lo che. [immagine] |
Che?, Che cosa?, Cosa? - Quando il Che è interrogativo, corrisponde al latino Quid, che si rende in italiano o col semplice Che o col Che cosa; per es.: « Che cerchi? Che vuole? Che cosa m'importa?» - Da un pezzo in qua si è cominciato a dire e a scrivere Cosa interrogativo per Che o Che cosa: «Cosa dici? Cosa posso fare per te?» Questo, secondo la ragione della lingua, è errore assoluto, perchè si toglie via appunto la parte formale della locuzione, dico la particella Che: nè l'essere stato scritto, per mala intelligenza di modi antichi, da qualche buono scrittore, e l'udirlo dire spesso a coloro che pretendono di parlare in punta di forchetta, lo fa esser meno errore. A chi piace, lo scriva; ma chi ha senno, e vuole esser corretto scrittore, lo lasci stare. [immagine] |
Qualcosa, Qualcosetta, Qualcosina, Qualcosuccia, Qualche cosa - Qualcosa verrebbe ad essere una contrazione di Qualche cosa, ma oltrechè è più familiare, pare che generalizzi più, comprendendo le cose alle quale accenna, come tutte insieme; dove Qualche cosa le considera come staccate l'una dall'altra. - Qualcosa ha poi i diminutivi: Qualcosetta, che accenna a cose tanto o quanto apprezzate, Qualcosina, a cose care o gustose; Qualcosuccia, a cose misere o di poco pregio. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Roba, Cosa - Cosa è generico; roba in certi casi lo è anche di più: che roba è questa? di che roba mi parlate? che roba! che roba! è esclamazione di spavento, di maraviglia. Cosa, molte volte accenna a oggetto solo, individuo; roba, quasi sempre a mucchio, a numero: che cosa è questa? io non ho veduto nè una cosa nè l'altra: i poveri anco più miserabili hanno pur qualche cosa; i ricchi, i possidenti hanno di molta roba. Cosa e roba, come si vide dagli esempi, si riferiscono eziandio a cose astratte. Roba, osserva il Tommaseo, ha senso dispregiativo; ma cosa lo ha altresì; poichè si è il modo con cui viene detta una cosa che le dà molte volte il valore; l'aria fa la canzone; da roba, robaccia; da cosa, cosaccia; però cosa ha cosetta, cosuccia, cosettina e cosellina; roba non avrebbe a tutto dire che robuccia, che è più dispregiativo o ironia che altro. [immagine] |
Qual cosa, Che cosa - Dicendo, che cosa volete? dimostro di non sapere non solo la cosa speciale di cui si tratta, ma nemmeno il genere; dicendo invece: qual cosa volete? sottintendo, delle due, tre, dieci, venti che conosco, che sono in predicato e fra cui l'altro può scegliere: l'un modo è più vago e generico; l'altro più speciale. [immagine] |
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