Forma verbale |
Parto è una forma del verbo partire (prima persona singolare dell'indicativo presente). Vedi anche: Coniugazione di partire. |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Wikipedia |
Articoli interessanti e pagine web |
Salute Italia: Le fasi del Parto |
Informazioni di base |
La parola parto è formata da cinque lettere, due vocali e tre consonanti. È una parola bifronte senza capo né coda, la lettura all’inverso produce una parola di senso compiuto (tra). Divisione in sillabe: pàr-to. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Le colpe altrui di Grazia Deledda (1920): — Voi andrete ancora, frate Zirò; voglio una risposta definitiva. Sono in fondo al burrone e voglio uscirne. Voi credete che parto per divertimento? Ah, io ho paura del mare, e ogni notte sogno d'imbarcarmi e di naufragare in vista della terra natia. Io voglio partire presto per togliermi da questo male: spero di tornare presto e ho fatto voto di riedificare a mie spese la chiesetta del vostro monte, se scampo dai pericoli e torno sano e salvo. Dunque, andate da Vittoria per farvi dare il consentimento. La biondina di Marco Praga (1893): Adelina, senza muoversi, appoggiata al letto, sollevò le braccia e mise le sue mani in quelle di lui. — Ringraziami dunque. — Sì.... ma non capisco. — Ora ti dirò tutto. - Poi volgendosi a Carolina, — Bisogna togliere subito dal solaio il baule e preparar tutto per la mia partenza. — Parti? — chiese Adelina, stupita. — Sì, per otto o dieci giorni.... Ora ti racconterò. Ma ò una gran premura. Parto alle 7.55, pel Gottardo. Il romanzo della fanciulla di Matilde Serao (1921): la primogenita era morta di parto, tutte le finestre erano sbarrate; sicché restava solo il balcone di Emma Demartino, donde si poteva vedere l'armeggìo dei due innamorati. Ma la persiana verde non si rialzava mai, la vecchia zitella non si mostrava mai, restava dietro le stecche, a lavorare la calza. E in quella calda pace del pomeriggio estivo, in quel silenzio di provincia dormiente che digerisce i maccheroni, i due innamorati chiacchieravano, sotto la tutela amichevole di Chiarina Oliver, che fingeva di non udire. |
Proverbi |
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per parto |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: paltò, parco, pareo, pario, parlo, parrò, parso, parta, parte, parti, party, pasto, patto, porto, sarto. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: carta, carte, darti, farti, marta, marte, sarta, sarte, sarti, sartù. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si possono ottenere i vocaboli: arto, paro. Togliendo tutte le lettere in posizione pari si ha: pro. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: parato, sparto. |
Antipodi (con o senza cambio) |
Spostando la prima lettera in fondo (eventualmente cambiandola) e invertendo il tutto si può avere: potrà. |
Parole con "parto" |
Iniziano con "parto": partono, partorì, partorii, partorirà, partorire, partorirò, partorita, partorite, partoriti, partorito, partoriva, partorivi, partorivo, partorendo, partorente, partorenti, partoriamo, partoriate, partorimmo, partorirai, partorirei, partorisca, partorisce, partorisci, partorisco, partorisse, partorissi, partoriste, partoristi, partoriente, ... |
Finiscono con "parto": sparto, reparto, riparto, comparto, capiparto, capoparto, scomparto, autoreparto, capireparto, caporeparto. |
Contengono "parto": dipartono, passepartout. |
»» Vedi parole che contengono parto per la lista completa |
Parole contenute in "parto" |
par, arto. Contenute all'inverso: rap, tra. |
Incastri |
Inserito nella parola dino dà DIpartoNO. |
Inserendo al suo interno amen si ha PARamenTO; con asta si ha PARastaTO; con odia si ha PARodiaTO; con ivan si ha PARTivanO; con tori si ha PARtoriTO; con lotta si ha PARlottaTO; con affina si ha PARaffinaTO; con tenaria si ha PARtenariaTO. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "parto" si può ottenere dalle seguenti coppie: pace/certo, pasca/scarto, pasco/scorto, pasqua/squarto, pasto/storto, parabili/abilito, paraffina/affinato, parasse/asseto, parassi/assito, parasta/astato, paravi/avito, parche/cheto, paresi/esito, parevi/evito, pari/ito, paria/iato, parla/lato, parlati/latito, parlava/lavato, parlo/loto, parlotta/lottato... |
Usando "parto" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * toma = parma; * torà = parrà; * toro = parrò; * tosa = parsa; * toso = parso; sapa * = sarto; scopa * = scorto; * totano = partano. |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "parto" si può ottenere dalle seguenti coppie: paella/allerto, parai/iato, paralume/emulato, pararono/onorato, parassi/issato, paravi/ivato, paravo/ovato, parla/alto, parrà/arto, parrò/orto, parsec/cesto. |
Usando "parto" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * ottano = partano; * ottono = partono. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "parto" si può ottenere dalle seguenti coppie: parma/toma, parrà/torà, parrò/toro, parsa/tosa, parso/toso. |
Usando "parto" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * certo = pace; * iato = paria; * lato = parla; * loto = parlo; * veto = parve; * vito = parvi; * storto = pasto; * avito = paravi; * cheto = parche; * esito = paresi; * evito = parevi; partirà * = tirato; * asseto = parasse; * assito = parassi; * astato = parasta; * latito = parlati; * lavato = parlava; * odiato = parodia; * remoto = parremo; * tirato = partirà; ... |
Sciarade incatenate |
La parola "parto" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: par+arto. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "parto" (*) con un'altra parola si può ottenere: si * = sparito; su * = sparuto; * aia = paratoia; * aie = paratoie; * are = paratore; * ari = paratori; sla * = sparlato; san * = spartano; sir * = spartirò; sui * = spaurito; * dona = padronato; * lare = parlatore; * lari = parlatori; * loti = parlottio; * tini = partitoni; * tiri = partitori; riti * = ripartito; siam * = spartiamo; malti * = malpartito; * lesta = palestrato; ... |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850 |
Letto da parto - Così chiamavansi in addietro letti o seggioloni fatti espressamente, di cui si servivano le matrone o levatrici nel tempo del parto. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Parto - S. m. Aff. al lat. aur. Partus. L'atto del partorire. Petr. Canz. 3. 5. part. III. (C) Che questa e me d'un seme, Lei davanti, e me poi, produsse un parto. Bocc. Nov. 6. g. 2. Non essendolesi ancora del nuovo parto rasciutto il latte del petto, quelli (cavrioli) teneramente prese, e al petto gli si pose. E nov. 8. g. 10. Prima colle gravidezze, e co' parti hanno i matrimonii palesati, che colla lingua. Tac. Dav. Ann. 15. 23. (Man.) Poco dopo il parto tutto il Senato correva ad Anzio. Lasc. Cen. 2. nov. 1. 290. Le spese del parto in tutti quanti i modi vadano addosso a Michelagnolo.
[G.M.] Dolori del parto. – Parto laborioso. – Parto felice. – Cattivo parto. 2. Tempo del partorire. Dant. Par. 16. (C) Dissemi: da quel dì, che fu detto Ave, Al parto, in che mia madre, ch'è or santa, S'alleviò di me, ond'era grave. 3. Donna di parto, vale Donna, che di fresco ha partorito. Red. Lett. 2. 282. (C) Ha gran sete; e non sa che si bere, perchè ha paura, che l'acqua le faccia male per esser donna di parto. Questa è la prima volta, che io imparo, che l'acqua faccia male alle donne di parto. E 283. L'acqua alle donne di parto non fa male. 4. † Tenera di parto, dicesi Donna che ha partorito da poco tempo. Ciriff. Calv. 4. 228. (M.) La qual, siccome tenera di parto, Faceva ogni mattina il sonnellino, Finch'era il Sol per l'universo sparto, Più presso a nona, che a terza vicino. [L.B.] Ora Fresca di… 5. Parto, dicesi anche Quello spazio di tempo, nel quale una donna sta in letto per cagione del parto. Lasc. Cen. 3. nov. 10. 290. (Man.) Sentenziò… che dipoi uscita di parto la Brigida, ed entrata in santo,… Onde Essere di parto, o in parto, o Giacere in parto, si dicono dell'Essere, o dello Stare le donne in riposo dopo il parto. Dittam. 4. 2. (C) I' vidi come qui fermai li passi, Una Regina seder sopra un letto, Siccome donna quando in parto stassi. Red. Lett. 1. 283. Oh povere donne di tutti i paesi orientali, le quali essendo di parto, non bevono se non acqua! (Qui iron.) Cavalc. Espos. Simb. 1. 106. Come sono certe osservanze di donne, che, quando sono in parto, toccano certi vaselli, o certe doghe di tina. Benciv. Espos. Patern. 90. (Gh.) In tempo che la femmina è incinta o presso del partorire, o che ella giace in parto, sì la dee l'uomo riguardare per onestade,… E per simil. dello Stare uno con tutti i suoi agi. (C) Non com. a questo modo. 6. Morire di parto, o in parto, o nel parto, o sopra parto, vale morire a cagione del parto. Lasc. Sibill. 2. 6. (C) Morì sopra parto in cotesta casa. Fr. Giord. 1. 5. (Man.) E disse poi di quelle che si muojono in parto, ed hanno la criatura viva in ventre. E 6. Mori nel parto, ed avea la criatura viva in ventre. Tav. Rit. E la donzella contò loro il convenente sì come la Reina era morta in parto. Real. Franc. 274. E poi per gran dolore morì nel parto. 7. Nascere ad un parto, vale Nascere in un sol punto; e dicesi de' gemelli. Segner. Pred. Pal. Ap. 6. 6. (Man.) Nel cocchio proprio gloriansi questi di ostentare una muta così uniforme di corsieri nati ad un parto. 8. Partorire in un parto. Dicesi del partorire due gemelli. [Val.] Lanc. Eneid. 12. 757. Delle quali (furie) Megera in un parto partorì due. 9. Parto, vale anche la Creatura partorita. Bocc. Nov. 7. g. 5. (C) O tu manifesta di cui questo parto si generasse, o tu morrai senza indugio. Petr. Canz. 8. 3.part. II. Del tuo parto gentil figliuola e madre. Ovid. Pist. 83. (M.) Io non rammenteròe ora li tuoi parti acquistati dal mio Ercole. Car Lett. 1. 62. Ma il parto è stato poi maschio. [Camp.] Guid. G. A. Lib. 6. E tu, regina Ecuba, in che costellazione fusti nata, che deggia vedere tutti li parti tuoi essere dati a morte? 10. Per estens. Si piglia anche per Feto, ed anche Embrione. Varch. Lez. Dant. e Pros. 1. 23. (Gh.) Dichiarati questi cinque termini necessarii, sangue, digestione, sperma, mestruo e spirito, verrò finalmente alla formazione del feto, ovvero parto. E 1. 24. Tre sono l'oppenioni (opinioni) più famose di che si generi e formi il parto o vero embrione, chiamando parto e embrione la creatura o vero bambino da che si genera nella matrice infino a che nasce. E 1. 27. Il parto, come ognuno sa, si genera nella matrice, la quale noi chiamiamo molte volte ventre, come fecero ancora i Latini. 11. † E per Quel presente che si fa alla donna di parto. Cecch. Incant. 1. 1. (M.) Io non veggo mai la tua Violante… ch'io non mi rida di quel buon uomo, e della bella camera ch'egli t'acconciò, e del bel parto che in sì fatta scarsità di cose egli ti fece. 12. Parto dicesi anche delle bestie. Omel. S. Greg. 2. 226. (M.) Fu posta su un carro (l'arca), e due vacche di parto furono congiunte a tirare esso carro. E227. Delle quali (vacche) ancora è da notare che si dice ch'erano di parto. (Il lat. ha: foetae). Parto si dice anche il fare le uova. Cresc. 3. 151. (Gh.) Queste (galline) a parto sono migliori. Pallad. 76. Ottime al parto son quelle (galline) d'un anno, o vero di due. Parto, vale anche Il covare. Non com. Cr. 9. 83. 1. (M.) Una volta l'anno figliano (i fagiani), e venti nova al parto si pongono. 13. † Mettere al parto, parlandosi di cavalle, cagne, e sim. vale Far generare. Pallad. Marz. 25. (Man.) Le cavalle generose e nobili, e che bene nutricano i figliuoli, non si vogliono ogni anno mettere al parto. 14. Per simil. Parto si dice anche delle piante. Cr. 4. 3. 9. (M.) Perciocchè nel parto e nella nutritura, non come nel bicchiere, chiede (la vite) acqua, ma sole.Ovid. Simint. 1. 159. (Man.) Ma tu, o arbore… sempre abbi i frutti e' parti acconci a' pianti. 15. Parto fig. dicesi di Qualunque produzione, o Azione dell'uomo. Segner. Mann. Lugl. 4. 1. (M.) Mira però, che sommo torto le fa (all'anima) chi tutto dì la fa servire alla carne, anzi a qualunque suo parto ancora più sordido. Segn. Rett. Arist. nella Dedic. (Gh.) Perchè io venga pagando almeno in parte quel debito che ciascheduno debbe al suo signore, di offerirgli il parto delle sue fatiche, qualunque egli si sia. Tass. Lett. 3. 200. (Man.) Nè mai ho potuto prender sonno, finch'io non avessi fatto il parto, o l'aborto che egli sia, il qual mando inchiuso nella lettera ch'io scrivo a Sua Altezza. Red. Lett. 94. Io sempre vedrò volentieri i parti del suo nobilissimo ingegno. Nascere ad un parto, dicesi anche dei parti dell'ingegno. Salv. Avvert. 1. 2. 13. (Man.) È legata in un volume con certe altre operette, che seco pajono tutte quasi nate ad un parto, come da una mano tutte copiate furono. [T.] Dell'atto. T. Cocch. Raim. Lez. Anat. 50. Quella parte esposta alle violenti pressioni del parto, e ad altre minori, deve mutarsi d'ampiezza. Quasi prov. T. Parto della montagna, dall'Apologo e dal verso d'Oraz. Partoriscono i monti, e nasce un topo. II. La creatura partorita o da partorire. [Cors.] Tass. Dial. 1. 252. Che il destinato parto sia conceputo, ed esca in luce sotto grandissimo favor di stelle. [Pol.]Bell. Man. 2. Il giorno che il bel parto venne in terra. III. Trasl. [Cors.] Tass. Dial. 2. 251. Perchè il parto può esser parto d'animo e parto di corpo, essi (Dei) dell'una e dell'altra generazione sono aiutatori. Ass. [Cors.] Pallav. Lett. t. 1. p. 32. Non può rendermi sicuro, che 'l mio parto sia tale in sè, quale è il ritratto che ne veggo formato da un tal Apelle con colori non oltramarini, ma oltramondani. Non bello il seg. [Pol.] Gor. Long. Sez. 6. Il discernimento del favellare è d'una grande sperienza l'ultimo parto. |
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Parole in ordine alfabetico: partivano, partivate, partivi, partivo, partizione, partner, partnership « parto » partono, partorendo, partorente, partorenti, partorì, partoriamo, partoriate |
Parole di cinque lettere: parte, partì, parti « parto » party, parve, parvi |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): coopto, arto, incartò, incarto, scartò, scarto, infarto « parto (otrap) » reparto, capireparto, caporeparto, autoreparto, capiparto, riparto, comparto |
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