Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
- Passando davanti a quel forno-panetteria, mi è venuta una voglia matta di focaccia con le olive!
- Dissero che era matta da legare perché sragionava e gridava.
- Nelle carte da gioco ne esiste una che si chiama jolly o matta.
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Citazioni da opere letterarie |
Il partigiano Johnny di Beppe Fenoglio (1968): - Sissignore. Gli ultimi, quelli che avete cacciato via, erano poveri disgraziati. Ma quelli di prima erano carogne, carognissime. Io ne avevo una paura matta, anche solo a servir loro le Consumazioni. Alle volte li servivo mentre loro parlavano di rastrellamenti, di come ammazzavano o torturavano i vostri -.
La ciocchettina di Adolfo Albertazzi (1918): L'Adriana affermò: — Se Gustavo, che è troppo coraggioso, troppo! troppo!, ci restasse, oh, io non mi farei suora; vorrei che tutti vedessero, capissero il mio dolore e mi compiangessero. Uno uguale non lo troverei più! Nessun altro, mai più! — E io — lamentò l'Olga con un'aria e una voce che pareva la Duse — , io diventerei matta! Lui, la mia vita, perderlo così? Non saper nemmeno dove fosse sepolto? Matta, state pur sicure; mi getterei dalla finestra!
Agnese, o la veglia di stalla di Cesare Cantù (1878): Questi si trovò allora in un bel imbarazzo. Il processo era stato fatto in tutte le regole; in tutte le forme data la sentenza; e poi, si sa, a ciascuno piace esercitare la propria abilità. Perciò sulle prime egli procurò di buttar per matta la ragazza, e che intanto la condanna si eseguisse; ma poi, sentendo il gridio della gente, e massime le ragioni del signor curato, ordinò che si sospendesse l'esecuzione. E udendo il boja star di mal umore per aver fatto il viaggio per niente, gli disse: — Colpa tua, dovevi sbrigarti più lesto». |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per matta |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: batta, catta, fatta, gatta, latta, malta, manta, marta, matte, matti, matto, metta, natta, patta, ratta. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: batte, batti, batto, batté, catte, datti, fatte, fatti, fatto, gatte, gatti, gatto, latte, natte, patte, patti, patto, ratte, ratti, ratto, tatto. Con il cambio di doppia si ha: mamma, manna, mappa, marra, massa, mazza. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si può avere: atta. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si può avere: matita. |
Parole con "matta" |
Iniziano con "matta": mattana, mattane, mattare, mattanza, mattanze, mattatoi, mattaccio, mattatoio, mattatore, mattatori, mattarelli, mattarello, mattatrice, mattatrici, mattacchiona, mattacchione, mattacchioni. |
Finiscono con "matta": formatta, casamatta, riformatta. |
Contengono "matta": formattai, formattano, formattare, formattata, formattate, formattati, formattato, formattava, formattavi, formattavo, formattammo, formattando, formattante, formattanti, formattasse, formattassi, formattaste, formattasti, riformattai, formattarono, formattavamo, formattavano, formattavate, riformattano, riformattare, riformattata, riformattate, riformattati, riformattato, riformattava, ... |
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Parole contenute in "matta" |
mat, atta. |
Incastri |
Inserito nella parola fori dà FORmattaI; in forno dà FORmattaNO; in forre dà FORmattaRE; in forte dà FORmattaTE; in forti dà FORmattaTI; in rifori dà RIFORmattaI. |
Inserendo al suo interno ama si ha MATamaTA; con uri si ha MATuriTA (maturità); con cine si ha MAcineTTA; con glie si ha MAglieTTA; con lede si ha MAledeTTA; con nome si ha MAnomeTTA; con tina si ha MATtinaTA; con ture si ha MAtureTTA; con rione si ha MArioneTTA; con ricola si ha MATricolaTA. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "matta" si può ottenere dalle seguenti coppie: macro/crotta, macula/culatta, madida/didatta, madonne/donnetta, madri/dritta, maestra/estratta, maga/gatta, magari/garitta, maghe/ghetta, mago/gotta, magra/gratta, magre/gretta, magro/grotta, magrucce/gruccetta, mala/latta, male/letta, malo/lotta, mara/ratta, mare/retta, marene/renetta, mari/ritta... |
Usando "matta" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: boma * = botta; cima * = città; coma * = cotta; dima * = ditta; doma * = dotta; fama * = fatta; gema * = getta; lama * = latta; rema * = retta; rima * = ritta; roma * = rotta; sema * = setta; tema * = tetta; boema * = boetta; bruma * = brutta; croma * = crotta; frema * = fretta; grama * = gratta; groma * = grotta; prema * = pretta; ... |
Lucchetti Riflessi |
Usando "matta" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * attori = maori; team * = tetta; * attesta = maestà; * attriti = mariti; * attrito = marito; * attratta = maratta; * attratte = maratte; * attratti = maratti; * attratto = maratto; * attrezzi = marezzi; * attrezzo = marezzo; * attrezzare = marezzare; * attrezzata = marezzata; * attrezzate = marezzate; * attrezzati = marezzati; * attrezzato = marezzato; * atematica = matematica; * atematici = matematici; * atematico = matematico; * attrezzatura = marezzatura; ... |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "matta" si può ottenere dalle seguenti coppie: maturino/taurino. |
Usando "matta" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: botta * = boma; città * = cima; dotta * = doma; getta * = gema; * gotta = mago; * letta = male; * lotta = malo; * retta = mare; * ritta = mari; * rotta = marò; retta * = rema; ritta * = rima; rotta * = roma; setta * = sema; tetta * = tema; boetta * = boema; brutta * = bruma; crotta * = croma; fretta * = frema; grotta * = groma; ... |
Sciarade incatenate |
La parola "matta" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: mat+atta. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "matta" (*) con un'altra parola si può ottenere: * lai = malattia; * ria = maritata; sla * = smaltata; copi * = compatita; copi * = compattai; * onta = mattonata; * onte = mattonate; copre * = compattare; copta * = compattata; copte * = compattate; copti * = compattati; copto * = compattato; diana * = diamantata; * esosi = maestosità; * gneis = magnetista; * altri = maltrattai; stona * = smattonata; cobite * = combattiate; ricopi * = ricompattai; snella * = smantellata; ... |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Testa, Testina, Testicciuola, Matta - Parlo di bestie morte e per uso di mangiarle. - Il capo delle bestie grosse, che non occorre definire, sempre Testa. - «La testa di manzo è cibo da povera gente.» - La testa di vitella di latte, già cotta, in Firenze si dice Testina. - «Una porzione di testina alla parmigiana. - Testina lessa - trippata.» - Testicciuola è la testa dell'agnello e del capretto staccata dal collo. - «Le testicciuole si lessano, si disossano, s'indorano e si friggono.» - Testa matta o assoluto Matta si dice familiarmente in Firenze la testicciuola d'agnello dalla quale sia stato cavato il cervello. - «Comprami un par di teste matte, o di matte, da friggere per cena.» - A Firenze un venditore ambulante di testicciuole, gridava: Le matte che ridono! Come ridono le matte! - Ridono perchè ne rimangono scoperti tutti i denti. - Più comune Matte che Teste matte. G. F. [immagine] |
Pusigno, Matta cena - Non più comunissimi, ma tuttora vivi ambedue. Il primo è il mangiare che si fa dopo cena, per lo più cose leggiere e appetitose, e se ne fa il verbo Pusignare usato a modo di neutro. -«Ti veggo intrigato a quella voce Pusigno. Ella vuol dire quello spizzicare che si fa dopo cena di qualche cibo delicatissimo atto a piacere dopo sazio ancora: e sappi che Pusignare senz'altro, non si piglia mai in altro senso che di mangiar dopo cena.» (Magalotti). - Matta cena è una vera e propria cena, molto più abbondante del Pusigno, la quale si faccia dopo la ordinaria, e a ora tarda della notte. - «Usciti dal teatro Niccolini, andarono a fare una matta cena al Falcone.» G. F. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
† Matta - S. f. Stuoja; e propriamente Quella che lavoravano e in cui dormivano e oravano i monaci. È in Ov.; poi in Diom. picc. e Cassiano. – Dial. S. Greg. 2. 13. (C) Vedendo lo venerabile Benedetto così concio, fecelo portare in sulla matta, sopra la quale stava in orazione. Vit. SS. Pad. 1. 180. Convertendosi quasi in una fiamma di fuoco, parea che ardesse ciò ch'io avessi in cella, e già parea che si apprendesse alla matta, dove io sedea. E 193. E inducendolo, che un poco si riposasse, e dormisse in su una matta, contristossi, e rispuosemi:… [Fanf.] Cod. Maruc. C. 226. 26. (1438). Tra'si dell'isola di Majolica zafferano assai… e mandorle, e matte, cioè stuoje di giunchi bellissime per apichare in caminate, e per le sale per cortine. |
† Matta - S. f. Branco, Mandra. Forse corr. dal dispr. di Mano e di Mandra. Castiglione. (Fanf.) |
Matta - [G.M.] S. f. Così chiamasi dal popolo fior. la Testicciuola dell'agnello, alla quale sia stato cavato il cervello, e che per lo più mangiasi fritta. Comprare una matta, due matte. – Dal gr. Μάταιος, Vuoto. |
Matta - S. f. Term. del giuoco. Carta determinata, la quale a certi giuochi, come quello di bazzica, si fa contare quanto un vuole insino in dieci. Per lo più ella è un sette, o un sei. (M.) Forse perchè serve a Mattare. [L.B.] Matta, la donna di cuori, al giuoco del sette e mezzo, e si fa contare per quel che più accomoda. |
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