Verbo | |
Dolere è un verbo della 2ª coniugazione. È un verbo irregolare, intransitivo. Ha come ausiliare sia avere che essere. Il participio passato è doluto. Il gerundio è dolendo. Il participio presente è dolente. Vedi: coniugazione del verbo dolere. |
Parole Collegate |
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Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani |
Informazioni di base |
La parola dolere è formata da sei lettere, tre vocali e tre consonanti. Divisione in sillabe: do-lé-re. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
La coscienza di Zeno di Italo Svevo (1923): Ritornai all'asinello e gli diedi un bacio sulla testa. La mia affettuosità provocò la sua. Allungò il muso ed emise il suo grande grido d'amore che io ascoltai sempre con rispetto. Come varca le distanze e com'è significante con quel primo grido che invoca e si ripete, attenuandosi poi e terminando in un pianto disperato. Ma sentito così da vicino, mi fece dolere il timpano. Con gli occhi chiusi di Federigo Tozzi (1919): Per pararsi il sole, che le faceva subito dolere la testa, aveva un ombrellino rosso con il manico d'avorio; un ombrellino di parecchi anni. Ella, quando vedeva le assalariate, se ne vergognava; e, chiudendolo, stava piuttosto sotto una pianta. Mentre invece, andando alla messa, lo portava volentieri; e magari se lo faceva reggere da Ghìsola. La messa di nozze di Federico De Roberto (1917): Egli si abbandonò. Passata una mano alla sua vita, stringendosi al suo fianco, aderendo a lei, guancia contro guancia, mormorò: — Rosanna, è detto. Da due mesi, dal giorno che mi annunziasti il suo ritorno, questo è il primo momento che traggo liberamente il respiro. Se mi avessi annunziato prima la possibilità di questa soluzione.... No: non ti rimprovero! Forse avrei tentato di resistere, come ho resistito ora.... Ma non te ne dolere: è una prova; vuol dire che il bisogno di averti tutta per me è tanto forte da trionfare delle mie inveterate consuetudini di vita e di pensiero. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per dolere |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: dolete, dolore, dovere, solere, volere. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: boleri, bolero, colera, colerà, colerò, voleri, volerà, volerò. |
Parole con "dolere" |
Contengono "dolere": dondolerei, ciondolerei, dondoleremo, dondolerete, sbrodolerei, abbindolerei, ciondoleremo, ciondolerete, dondolerebbe, dondoleremmo, dondolereste, dondoleresti, sbrodoleremo, sbrodolerete, abbindoleremo, abbindolerete, ciondolerebbe, ciondoleremmo, ciondolereste, ciondoleresti, sbrodolerebbe, sbrodoleremmo, sbrodolereste, sbrodoleresti, abbindolerebbe, abbindoleremmo, abbindolereste, abbindoleresti, dondolerebbero, ciondolerebbero, ... |
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Parole contenute in "dolere" |
ere, olé. |
Incastri |
Inserito nella parola doni dà DONdolereI; in abbini dà ABBINdolereI. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "dolere" si può ottenere dalle seguenti coppie: doga/galere, doso/solere. |
Usando "dolere" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: cedole * = cere; bado * = balere; cedo * = celere; * rete = dolete; sodo * = solere; vado * = valere; * rendo = dolendo; * evi = dolervi; * resse = dolesse; * ressi = dolessi; * reste = doleste; * resti = dolesti; * ressero = dolessero. |
Lucchetti Riflessi |
Usando "dolere" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erte = dolete. |
Lucchetti Alterni |
Usando "dolere" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: balere * = bado; celere * = cedo; * galere = doga; valere * = vado; * mie = dolermi; * tiè = dolerti; * vie = dolervi. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "dolere" (*) con un'altra parola si può ottenere: adori * = addolorerei. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Dolere - V. n. ass. In gener. Avere o Sentir dolore. Aureo lat.
Uscite antiche. Salv. Avvert. 1. 3. 3. 19. (M.) Dolsi e dolfi; dolse e dolfe, dolsero e dolfero, dolsono e dolfono…, sono molto spessi. Bemb. Pros. 3. 153. (M.) In quelli che v'hanno la L, essa v'aggiugne la S, e valsi, dolsi ne fa che dolfi eziandio si disse… E appresso: Più nuovo pare a dire dolfe; conciossiacosachè la F non sia la lettera di questo verbo, nè in alcuna altra parte di lui abbia luogo, se non in questo tempo, nel quale dolfi e dolfero eziandio alcuna volta dagli antichi s'è detto. [Fanf.] Dolfe. Si legge spesso nella vita di Giannozzo (Cod. marucell. c. 317.) tra l'altre a pag. 214. Cavalc. Med. cuor. 27. (M.) Si dogga (si dolga). E Discipl. spir. 87. Si doggono (si dolgono). Vit. SS. Pad. 2. 146. (M.) Dolfonsi (si dolsero). Dolia o Dolie per Dolga. Nann. Verb. 791. Vit. S. Gir. 61. (M.) E però se noi ci dolghiamo (dogliamo). [Val.] Pucc. Centil. 25. 75. Genovesi e Lucchesi si dolieno De' Fiorentin. T. Dolve per Dolse D. (1. 2.) rende doluit, mutata la voc. in conson., al contrario de' Lat. che scioglievano solvit in soluit; ma poi facevano consonante la vocale in Mnestheus, tenuis, e altri sim. 2. Della parte del corpo ove si sente il dolore. Bocc. g. 2. f. 1. (C) Questa novella diè tanto che ridere a tutta la compagnia, che niun v'era a cui non dolessero le mascelle. E nov. 40. 15. Dogliendogli il lato in sul quale era. Bern. Orl. 2. 28. 58. Langue ogni membro, quando, il capo duole. (Ed è maniera passata in proverbio.) T. Prov. Tosc. 73. A chi consiglia non gli duole il capo. E 78. A chi stima non duole il capo. (Non giudica il prezzo secondo il costo.) (Tom.) Mi duole la bocca, la piaga, e sim. Prov. Tosc. 90. A chi duole il dente Se lo cavi. (Affronti i rimedi dolorosi.) E 22. La lingua batte dove il dente duole. (La passione nelle parole si manifesta.) E 185. Il fresco della state fa dolere il corpo d'inverno. (Effetti lontani dell'imprudenza e de' falli.) T. Fam. Di chi è morto. Non gli dolgon più i denti. Traduce volgarm. Finì di patire. 3. Prov.: Tu mi tocchi dove mi duole: e vale Tu parli di cosa che m'importa, e di cui ho passione. Ciriff. Calv. 1. 33. (C) E disse: tu m'hai tocco ov'e' mi duole. Car. Lett. 71. (M.) Voi mi avete tocco a punto dove mi duole, a ricordarmi la miseria dello scrivere. 4. T. Quasi impers. Mi duole tutti i denti, Mi duole le gambe, le costole. – Ha il modo dell'impers. lat. Mi dolgono dá un senso distinto alla parte, Mi duole denota il sentimento indeterminato, una causa mezzo ignota. 5. Senso mor. T. Car. Long. Sof. 31. Mi doleva l'anima, mi tremava il cuore. – Mi duole il cuore; hanno fatto tutti a chi più me lo straziava. 6. Del male stesso. Petr. son. 198. (C) Il mal che mi diletta e non mi duole. T. Prov. Tosc. 284. Mal che non duole, guarire non puole. (Il dolore ci avverte della necessità del rimedio.) T. Ass. impers. Prov. Tosc. 118. A chi non duole giudica bene i colpi. (Chi non è nel caso, è giudice spassionato, ma anche troppo freddo o severo.) E 266. Non dar che dolga, e non ischerzar sul vero. (Nel conversare e celiare.) 7. E detto dell'animo. Affliggersi, Aver dispiacere, Provar dolore, pena di spirito. Petr. canz. 22. 4. (C) Là dove più mi dolse, altri si duole, E dolendo addolcisce il mio dolore. E son. 123. Talchè di rimembrar mi giova e duole. E 193. Forse, o che spero, il mio tardar le duole. E 180. Più l'altrui fallo che il mio mal mi duole. E 226. E se di voi son privo Via men d'ogni sventura altra mi duole. E 23. 5. E di nostro tardar forse gli dole. [G.M.] Segner. Crist. Instr. 1. 15. Questo mi duole sopra ogni altro abuso. [Camp.] D. Inf. 24. E detto l'ho perchè doler te n'debbia. T. È più di Dispiacere. Giorn. Arch. St. 1858. p. 215. Che molto gli dispiacerebbe e dorrebbe il vivere tirannico. T. Agn. All. Cap. 401. Dove più le duole. 8. Ed in modo anche più assoluto. † Rim. ant. Guitt. 92. (C) Doglio e sospiro di ciò che m'avvene. Franc. Barb. 352. 3. (M.) Quando più dimostro Tender alfin, più doglio. Dant. Majan. Non doglio eo già, perch'eo sovra giojosa Distretto sia da vostra gentil cara. [Camp.] G. Giud. A. Lib. 12. E se solamente di noi, che siamo qui inarmati, mostri d'avere tanto dolore, quanto più dolerai, se d'attorno alla tua cittade contra di te vederai più di CC milia uomini a cavallo? E Lib. 27. Dolea forte re Priamo, dolea la regina Ecuba, dolea… doleano ancora universalmente li Trojani. T. Bald. Apol. 90. Lascia doler me che sostengo te. 9. Increscere; Aver per male, ed anche Aver compassione. Vit. Margh. 132. (C) Margherita, fortemente dolemo di te, perocchè ti veggiamo ignuda lacerare. Dant. Purg. 4. Poi cominciai: Belacqua, a me non duole Di te omai; ma dimmi, perchè assiso Qui ritta se'? Nov. ant. 59. 2. Giunto Ipocras, trovando la madre morta, gliene dolse duramente. Bocc. Nov. 18. 38. Queste parole udì il conte, e dolsergli forte. 10. N. pass. Rammaricarsi, Lamentarsi, Mettere o Trar guai, Angosciarsi, Affannarsi, Sconfortarsi, Crucciarsi. Petr. canz. 6. 2.(C) E se pur s'arma talora a dolersi L'anima, a cui vien manco Consiglio. E son. 189. Nè il pastor, di che ancor Troja si duole. E 226. Bene ho di mia ventura, Di Madonna e d'Amore onde mi doglia. Bocc. Nov. 1. 11. Di che li due fratelli si dolean forte. E nov. 17. 20. E della sua prima sciagura e di questa seconda si dolse molto. E nov. 94. 5. Il quale di ciò, ancorachè della sua grazia fosse poverissimo, si dolse molto ultimamente seco, dicendo… T. Prov. Chi casca da sè non si duole. (Di male voluto l'uomo è contento.) T. Dolersi può essere con men lunga e espressa querela che Lamentarsi. Lod. Ar. Lett. Mi dolgo e mi lamento. 11. [Camp.] Dolersi in fino alla morte, per Dolersi inestimabilmente, modo enfatico e di gran forza. Aquil. III. 70. Li vennero incontro con gran pianto, mostrando che di sua perdita si doleano in fino alla morte. 12. T. È men di Pentirsi, anche quando gli è più aff., perchè nel pentirsi è un dolore, il quale intendesi che cominci a essere pena e espiazione del fallo. Poi nel pentimento possono essere gradi varii, e quasi tinte di dolore. Giorn. Arch. St. 1858. p. 215. Di che mi dolgo e pento, e ho domandato la assoluzione. 13. T. Non esprimere il dolore, ma sentirlo. Se vuoi ch'io pianga, devi prima dolerti tu stesso. Prov. Tosc. 292. Chi men sa, men si duole. (Il savio: Scienza aggiunge affanno.) 14. T. Fig. La natura si duole del non essere soddisfatta, Hor. T. Altro fig. Fosc. Molle il flauto si duole. 15. T. Assol. A' mali altrui. D. 1. 33. Ben se' crudel se tu già non ti duoli Pensando quel che al mio cuor s'annunziava. 16. T. Dolersi di gamba sana; Chi si querela di mali immaginarii, o per cosa di che avrebbe a lodarsi. 17. T. Dolersi di, aff. a Contro. R. burl. 90. (Alla Morte che finì un valent'uomo) Il suo bell'Arno Piange, e di te si duol. T. Se non sapete patire nè la libertà nè la schiavitù, doletevi di voi stessi. 18. E a modo di Sost. Bocc. Nov. 16. 5. (C) Avvenne che essendo ella al suo dolersi occupata… una galea di corsari sopravvenne. 19. Lamentarsi d'alcuno o ad alcuno, Querelarsi, Richiamarsi, e sim. Petr. canz. 40. 2. (C) Amor, tu 'l senti, Ond'io teco mi doglio. G. V. 9. 77. 1. Gran parte di Guelfi… segretamente si dolsero per lettere e ambasciate al re Ruberto. Bocc. g. 2. n.2. Spesse volte dolendosi alla fortuna (con la…). E g. 10. n. 8. Se tu non fossi di conforto bisognoso come tu se', io di te a te medesimo mi dorrei. Franc. Sacch. Nov. 34. Il Calonaco, che s'era ito a dolere al Cardinale, e che… E nov. 78. Ugolotto si dolse allo esecutore e del primo caso e del secondo. 20. † E fig. Dant. Rim. 21. (Mt.) Morte poich'io non trovo a cui mi doglia… 21. Trasl., per Sofferir danno. Ar. sat. 6. (Mt.) Trovi marito, e modo che si tolga Di casa una sorella, e un'altra appresso, E che l'eredità non se ne dolga. 22. Nota usi. Fav. Esop. 190. (M.) Sentendo il bifolco dolersi (sentendosi che gli facean dolere) i colpi del cavaliere,… Ar. Fur. 1. 22. (M.) E si sentian degli aspri colpi iniqui Per tutta la persona anco dolersi. 23. T. A modo di Sost. Prov. Tosc. 292. Chi acquista sapere, Acquista dolere. |
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