Aggettivo |
Cortese è un aggettivo qualificativo. Forme per genere e per numero: cortese (femminile singolare); cortesi (maschile plurale); cortesi (femminile plurale). |
Parole Collegate |
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Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia |
Liste a cui appartiene |
Lista Carattere delle persone [Coraggioso, Cordiale « * » Costante, Cristallino] |
Informazioni di base |
La parola cortese è formata da sette lettere, tre vocali e quattro consonanti. Divisione in sillabe: cor-té-se. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche la pagina frasi con cortese per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Il giardino dei Finzi-Contini di Giorgio Bassani (1962): Continuò a elencare nomi e titoli, cortese ed equanime come d'abitudine ma con indifferenza: né più né meno che se mi desse da scegliere in una lista di vivande che lui, per parte sua, si sarebbe guardato bene dall'assaggiare. Si animò soltanto, moderatamente, per illustrarmi le virtù del suo Philips. Era – disse – un apparecchio abbastanza eccezionale, e ciò per merito di certi particolari “marchingegni” che, da lui stesso studiati, erano stati poi messi in opera da un bravo tecnico milanese. La coscienza di Zeno di Italo Svevo (1923): Ritornammo insieme sui nostri passi, quasi fino al punto ove ci eravamo imbattuti con Ada. Guido, cortese e disinvolto (era proprio la disinvoltura quella ch'io più di tutto invidiavo agli altri) parlò ancora di quella storia ch'io avevo improvvisata e ch'egli prendeva sul serio. Di vero, invece, in quella storia non c'era che questo: a Trieste, anche dopo morto il Bertini, viveva una persona che diceva delle bestialità, camminava in modo che pareva si movesse sulle punta dei piedi ed aveva anche una voce strana. Ne avevo fatta la conoscenza in quei giorni e, per un momento, m'aveva ricordato il Bertini. I promessi sposi di Alessandro Manzoni (1840): Il giorno seguente, gli capitò una visita, quanto meno aspettata tanto più gradita: il signor marchese del quale s'era parlato: un uomo tra la virilità e la vecchiezza, il cui aspetto era come un attestato di ciò che la fama diceva di lui: aperto, cortese, placido, umile, dignitoso, e qualcosa che indicava una mestizia rassegnata. |
Proverbi |
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per cortese |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: contese, cortesi. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: core, corse, cote, coese, cose, orse, rese. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: cortesie, scortese. |
Parole con "cortese" |
Iniziano con "cortese": cortesemente. |
Finiscono con "cortese": scortese. |
Contengono "cortese": scortesemente. |
Parole contenute in "cortese" |
tese, corte. Contenute all'inverso: set. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "cortese" si può ottenere dalle seguenti coppie: corteo/osé. |
Usando "cortese" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * tesero = corro; * seggi = corteggi; * sesia = cortesia; * sesie = cortesie; * seggio = corteggio. |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "cortese" si può ottenere dalle seguenti coppie: corni/intese, corse/estese, corta/attese. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "cortese" si può ottenere dalle seguenti coppie: corro/tesero. |
Usando "cortese" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * cortesia = sesia; * cortesie = sesie. |
Sciarade incatenate |
La parola "cortese" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: corte+tese. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Cortese, Affabile, Civile - Affabile nel parlare, nel trattare, cortese nel trattare in genere e più particolarmente nell'esibire, nel dare, nel rendere servizio. Civile è chi fu ben educato e chi se ne ricorda in pratica; chi conosce i doveri che la società impone e non rimane dall'adempirli. L'affabilità può essere simulata e ingannare per un certo tempo: la cortesia, già non potrebbe esserlo, e poi alla prova verrebbe ad essere smascherata. La vera civiltà parte eziandio dal cuore, ed è un perfezionamento della bontà; la superficiale è una vernice che illude un momento gl'ignoranti. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Cortese - [T.] Agg. Dai sensi che Corte può avere di potenza e ricchezza e ornamento, e di giustizia resa, Cortese venne, segnatam. in ant., a denotare gentilezza d'animo benigno e benefico, e di maniere. Dant. Inf. 2. (C) O anima cortese Mantovana, Di cui la fama ancor nel mondo dura E durerà (dice Beatrice a Virg. per indurlo a soccorrere D.). E ivi: O pietosa colei che mi soccorse, E tu, cortese, ch'ubbidisti tosto! (Dice D. a Virg. ringraziando.) T. D. 1. 3. Il maestro cortese (Virg.). E 16. Aspetta… a costor si vuole esser cortese (ascoltare i tre illustri che vogliono parlare teco).
2. † [Camp.] Lo dice di Dio, come dice Corte del cielo, D. (1. 2.) Cortese, ad Enea, nel permettergli il viaggio agli Elisi. E 3. 15., a D., nel permettergli l'ascensione al colloquio di Cacciaguida. T. D. (2. 9.) d'un Angelo. 3. In senso più prossimo all'odierno di gentilezza. T. Prov. Tosc. 266. È meglio esser cortese, morto, che villan, vivo. D. 2. 11. Essere cortese, ass., sottint. di lodi debite a pregi altrui. T. Cortese agli ignoti, a' familiari, ai minori di sè, agli avversarii. D. 3. 12. 4. Non della pers., ma de' sentimenti e parole e atti. Bocc. Nov. 2. 1. (C) Non meno era di cortesi costumi, che di bellezza, ornata. T. D. 2. 13. E dietro a noi volar furon sentiti… spiriti, parlando Alla mensa d'amor cortesi inviti (raccomandando carità generosa per purgare l'invidia). = Petr. son. 96. (C) Quelle pietose rime in ch'io m'accorsi Di vostro ingegno e del cortese affetto. [Camp.] Dant. Purg. 8. Cortese opinione (che tu hai della casa dei Malaspina). 5. Più specialm. degli esterni segni. T. Cortese accoglienza. – Tratto. Dice pregio più estrinseco che Gentile; d'uomo, per lo più non povero e non della plebe, il quale abbonda, più che scarseggiare, in atti con piacevolezza obbliganti. = Bocc. g. 3. n. 9. v. 3. p. 263. lin. 1. (Gh.) La contessa cognoscendo la sua vergogna e udendo la sua cortese domanda, le ne donò cinquecento (lire) e tanti belli e cari giojelli. E nov. 23. 9. (C) Per assai cortese modo il riprese. – Può essere cortese anco una parola argutamente severa. T. Ma dire di pers. che è poco cortese, è sovente un darle di più che dello scortese. Il silenzio può essere cortesia più delicata che ogni parola. [Giust.] Cecchi, T. Riv. Prol. Non vi ricercherò più di silenzio, avendovi io per cortesi. 6. Antitesi non impropria all'orig. del voc. Dial. S. Greg. 1. 4. (C) Per carità ritenne alquanti dì Giuliano nel monastero con una cortese forza. Vit. S. Pad. 2. 360. Con molti prieghi e con una cortese forza lo rimenarono al suo monastero. 7. Il seg. antiq. tien più della corte. Sallust. Catel. (Gh.) Presi fossero, tenuti e guardati alla cortese. Lat. Libera custodia. G. V. 8. 63. 6. (Man.) Neuno ebbe ardire di toccarlo, nè piacque loro di porgli mano addosso, ma lasciarlo parato (degli abiti sacerdotali) sotto cortese guardia. E 5. 4. (C) Privatamente nella rôcca di Fummone… il fece tenere in cortese prigione. (Ma gioverebbe davvero sapere essere cortesi a' prigioni e a' vinti.) E cap. 19. 1. 8. Iron. più espressa. Rim. Ant. Jac. da Lent. 1. 307. (Man.) Ma molti credon tenere amistate Sol per pelare altrui alla cortese. (Questo modo avv. ha quasi sempre senso non buono o di cel.) † Partirsi alla cortese, di soppiatto, e come ora familiarm. direbbesi: Pulitamente. Vit. SS. Pad. 4. 204. (Gh.) 9. † Altro uso quasi iron. [Cors.] Star cortese o Recarsi cortese, o Star colle mani cortesi, Starsi colle braccia avvolte insieme appoggiate al petto. Forse dagli ozii beati delle corti e dalla gentilezza che negli atti affettano que' che stanno a colloquii oziosi. Sen. Ben. Varch. 4. 21. T. Nelli B. sat. 1. p. 4. Colle mani cortesi. = Guid. G. 2. 5. (C) Colle braccia cortesi. Bocc. Nov. 79. 41. Si recò colle mani a star cortese. E 35. Franc. Sacch. Nov. 156. Recarsi cortese. T.Dom. Gov. Fam. 164. Per Ozioso. Varch. Suoc. 1. 3. (C) Starsi cortese colle mani a cintola. Salv. Granch. 1. 2. (Man.) 10. Per ritornare al serio, Cortese portando idea di liberalità benigna, in questo senso congiungesi al Di. [Tav.] Fr. Jac. T. IV. str. 30. Di quel che hai, altrui sia cortese. T. Prov. Tosc. 55. Vuoi guardare i tuoi frutti? siine cortese a tutti. (L'offrirne parte salverà il resto dall'altrui cupidigia.) = Cecch. Incant. 2. 5. (Man.) Se mai tu mi fusti cortese dell'opera tua or bisogna che tu ti disponga a essermi più che mai. Bocc. Nov. 79. 39. (C) Nè essere ora a me cortese di ciò ch'io non desidero. Alam. Colt. 1. 5. Nè può trovare alcun per prieghi e pianti, Che del giovenco suo gli sia cortese. Petr. canz. 5. 6. Nell'altrui ingiurie del suo sangue Roma Spesse fiate quanto fu cortese. Ed or perchè non fia cortese no, ma conoscente e pia? (in liberare da' barbari gente cristiana). 11. In mal senso. Bocc. Nov. 71. 4. (C) Pregandola che le dovesse piacere d'essergli del suo amore cortese. Ovid. Pist. 159. Perchè (per quanto) la mia madre fusse cortese, per lo cui assempro tu mi credi piegare, non prendere di ciò fidanza. [Camp.] G. Giud. A. 32. E dappoi che esse sono diventate cortesi delle loro persone, non curano di alcuna viltate che l'uomo disonestamente commette nella loro persona. Franc. Sacch. Nov. 106. [Camp.] Iron. D. (3. 9.) chiama Cortese un uomo di parte che agli altrui odii concede la morte di molti, che dona sangue da riempirne le tina. 12. Fig. Petr. canz. 8. 6. (C) E l'accorte parole… che mi fêr già di sè cortese dono, Mi son tolte. T. Galil. Op. div. C. 216. A me si è aperto cortese adito e orecchio, e facoltà di poter sincerare ogni mio fatto. Trasl. T. Baldi, Apol. 96. (L'albero) che cortese ti diede l'appoggio (o Ellera). – Auretta cortese. = Amet. 21. (C) Vestimento cortese (che lascia troppo vedere). Cavalc. Pungil. 252. (Man.) Or sopra di ciò molto potremmo dire, ma perchè la materia non è bene cortese, passomene e basti d'aver detto questo insomma, perchè le parole disoneste e laide. |
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