Parole Collegate |
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Nomi Alterati e Derivati |
Diminutivi: bestiola, bestiolina, bestioletta. Accrescitivi: bestione, bestiona. Vezzeggiativi: bestioluccia, bestiuccia. Dispregiativi: bestiaccia. |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
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Foto taggate bestia | ||
FK |
Informazioni di base |
La parola bestia è formata da sei lettere, tre vocali e tre consonanti. Divisione in sillabe: bé-stia. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
La coscienza di Zeno di Italo Svevo (1923): Quando io ammiro qualcuno, tento immediatamente di somigliargli. Copiai anche il Malfenti. Volli essere e mi sentii molto astuto. Una volta anzi sognai d'essere più furbo di lui. Mi pareva di aver scoperto un errore nella sua organizzazione commerciale: volli dirglielo subito per conquistarmi la sua stima. Un giorno al tavolo del Tergesteo l'arrestai quando, discutendo di un affare, stava dando della bestia ad un suo interlocutore. L'avvertii ch'io trovavo ch'egli sbagliava di proclamare con tutti la sua furberia. Il vero furbo, in commercio, secondo me, doveva fare in modo di apparire melenso. Il libro delle vergini di Gabriele D'Annunzio (1884): Passavano quattro o cinque zingari seminudi, bronzini, con qualche cosa di luccicante su'l petto, a cavalcioni di certi grandi asini rossastri. Uno di loro fischiava urtando con le calcagna il ventre della sua bestia. Tutti avevano in mano canne e portavano bisacce di pelle sulle cosce. Guardarono la donna rifugiata sotto li olivi e mormorarono poi delle parole ridendo. I promessi sposi di Alessandro Manzoni (1840): “ Ma voi, ” interruppe, con un po' di stizza, don Rodrigo, “ voi guastate le mie faccende, con quel vostro contraddirgli in tutto, e dargli sulla voce, e canzonarlo anche, all'occorrenza. Che diavolo, che un podestà non possa esser bestia e ostinato, quando nel rimanente è un galantuomo! ” “ Sapete, cugino, ” disse guardandolo, maravigliato, il conte Attilio, - “ sapete, che comincio a credere che abbiate un po' di paura? Mi prendete sul serio anche il podestà... ” “ Via via, non avete detto voi stesso che bisogna tenerlo di conto? ” |
Espressioni e Modi di Dire |
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Titoli di Film |
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per bestia |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: bastia, bestie, restia. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: gestii, restie, restii, restio, vestii. |
Scarti |
Togliendo tutte le lettere in posizione dispari si ha: eta. Altri scarti con resto non consecutivo: beta. |
Parole con "bestia" |
Iniziano con "bestia": bestiale, bestiali, bestiame, bestiami, bestiari, bestiacce, bestiario, bestiaccia, bestialità, bestialmente. |
Finiscono con "bestia": barcobestia. |
Contengono "bestia": imbestialì, imbestialii, imbestialirà, imbestialire, imbestialirò, imbestialita, imbestialite, imbestialiti, imbestialito, imbestialiva, imbestialivi, imbestialivo, imbestialendo, imbestialente, imbestialiamo, imbestialiate, imbestialimmo, imbestialirai, imbestialirci, imbestialirei, imbestialirmi, imbestialirsi, imbestialirti, imbestialirvi, imbestialisca, imbestialisce, imbestialisci, imbestialisco, imbestialisse, imbestialissi, ... |
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Parole contenute in "bestia" |
est, stia. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "bestia" si può ottenere dalle seguenti coppie: beo/ostia, bere/restia. |
Usando "bestia" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * aoni = bestioni. |
Lucchetti Alterni |
Usando "bestia" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * alea = bestiale. |
Intarsi e sciarade alterne |
"bestia" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: beta/si, bei/sta. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Ignorante, Asino, Bue, Bestia - Ignorante è generico, ed è assolutamente colui che non sa quelle cose, nè ha imparato quelle discipline che ogni persona civile è tenuta di sapere. Diversi appellativi si danno familiarmente, secondo il grado della ignoranza, pigliandoli da certi animali. - Asino è l'ignorante di fatto; ma non al tutto stolido. - Bue è l'ignorante crasso e stolido. - Bestia è più generico; e si dice solo per significare che l'uomo, oltre all'ignoranza, ha poco dell'umano. Il volgo poi, filosofo più de' filosofi, dice ignorante per uomo tristo e cattivo, inferendone che la ignoranza è spesso cagione di ogni mala opera; il che non può essere assolutamente chi è dato allo studio, il quale Emollit mores, nec sinit esse feros. [immagine] |
Animale, Bestia, Fiera, Belva, Bruto - Animale è appellativo comune a tutti gli enti organici che hanno sentimento, compreso l'uomo; onde Dante fece chiamar sè stesso:
O animal grazioso e benigno Ma adesso dell'uomo non si direbbe, se non per dispregio, benchè gli scienziati dicendo, p. es., tutti gli animali, ci comprendano anche l'uomo. - Bestia si dice più che altro degli animali di qualche grandezza, specialmente quadrupedi; onde i mulattieri chiamano Bestia quella da soma, e i contadini chiamano le Bestie i bovi, le vacche, i vitelli e gli asini o cavalli che hanno nella stalla. - « Vo a far l'erba per le bestie. » - E Bestia si dice anche all'uomo per atto di iroso dispregio. - Fiere sono quelle bestie che vivono alla foresta, e difficilmente si addomesticano, e assaltano e divorano gli altri animali e anche l'uomo, che sogliono chiamarsi Bestie feroci. - Bruto è nome generico di ogni animale privo di ragione e non addomesticato. [Detto d'uomo, Bestia pare il men forte; poi vien l'animale, poi la fiera, poi il bruto. Bestia, chi non sa, chi fa male. L'Animale dice parole e fa atti che pare impossibile vengano da un essere dotato di ragione. Fiera, d'uomo che fa atti da belva, da bestia feroce: Bruto, di chi nella ferocia o nella cecità delle passioni mostra spento in lui o non mai acceso il moccolino della ragione. Chi per ira va in bestia può, inferocendo, divenire una fiera o una belva; sarà sempre un animale, ma non è proprio un bruto. La sozzura del vizio che accieca e imbestia, fa scendere sino ad azioni da bruto. - Fiere son pe' poeti tutte le bestie che abitano pe' boschi; belve soltanto le feroci. Quindi la belva, anche fra gli uomini, è più temibile della fiera. - La fiera può correre al sangue; la belva anela a quello e se ne inebria. La fiera uccide, sbrana e divora; la belva gioisce dello sbranare, del lacerare, del leccare il sangue voluttuosamente. - G. F.] [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Imbestialire, Imbestiarsi, Entrare in bestia, Saltare in bestia, Montare in bestia, Essere in bestia, Uscir de’ gangheri, Infuriare, Infuriarsi, Entrar in furia, Montar sulle furie, Montar la furia, Montar la stizza, La collera, Dar nelle furie, Essere in furia, Montare in collera, in rabbia, in ira, Dare in escandescenze - In collera, in ira, in rabbia, in furia, in bestia, son modi che progrediscono uno dopo l'altro dal più al più: entrare è il principio: montare, il progresso; essere, il pieno stato; saltare è un entrare e un montare più precipitoso: chi è in furia, per esserci saltato o montato, dà naturalmente nelle furie: è la manifestazione in atti del violento stato dell'animo. Dare in escandescenze è perdere quasi la ragione per l'ira e il dolore, e prorompere in atti o in grida disperate. Uscir de' gangheri è meno assai, ed è per ciò che è modo dello stile faceto; e così montare la stizza, che può indicare dispetto, ma non vera rabbia. Infuria chi ha o pare avere le furie in corpo, chi si move, fa, parla a precipizio: infuria il vento, il mare, gli elementi tutti quando scatenati si agitano con fracasso, alla dirotta: imbestialire di essi non si direbbe, perché non hanno ragione; onde imbestialire, solo dell'uomo che alla ragione fa il sordo e si lascia dagl'istinti animali del corpo unicamente condurre. S'infuria chi si mette in questo stato. Imbestiarsi è più d'imbestialire, è quasi divenir bestia non per accesso subitaneo di collera, ma per la perdita quasi totale d'ogni lume dell'intelletto. [immagine] |
Bestiaccia, Bestione, Animalaccio, Animalone, Gran bestia, Bestia grande - «Animalone, uomo sciocco; animalaccio, uomo rozzo, sudicio, goffo. D'animali veri parlando, dicesi animalaccio, e non l'altro. Bestiaccia, di vere bestie, è peggiorativo; bestione, accrescitivo. Una grossa bestia è un bel bestione; una mala bestia è bestiaccia. Nel traslato, bestione è uomo grossolano e selvaggio; bestiaccia, uomo sciocco e brutale». Gatti.
Bestia grande, dicesi parlando proprio d'una bestia di grande mole: gran bestia dicesi per esclamazione ingiuriosa, o in tuon di scherzo, a chi ne fece una solenne, o a chi suol farne: la gran bestia vale anche a significare la befana, l'orco, il demonio. [immagine] |
Bestia, Bruto, Animale, Fiera, Belva - Animale è ogni ente dotato d'un'anima sensitiva; l'uomo è un animale ragionevole; animale irragionevole la bestia: dicendo però l'animale o gli animali, assolutamente, intendesi sempre di significare col primo la parte materiale dell'uomo che viene guidata soltanto da' suoi istinti; col secondo, le bestie. Bestia poi è ogni animale privo di ragione: bestia perciò dicesi l'uomo, quando, trascinato dalla foga delle passioni, alla voce della ragione non bada: bestia, d'ordinario degli animali di qualche grandezza, feroci o domestici ch'essi siano: anzi d'un bel cane, o cavallo, o anche leone, o tigre, osservabile per il bello sviluppo delle membra, dicesi: è una bella bestia. La parola animale, essendo più generica, serve a denotare le grandi divisioni degli animali stessi in quadrupedi, volatili, acquatici, ecc.: animaletto, bestiolina, diconsi indifferentemente d'ogni sorta d'animale, purchè piccolo e gentile. Bruto, l'animale d'istinti più bassi e grossolani, e di minore intelligenza fornito: brutale perciò, l'uomo che discende ad atti, o modi, od eccessi contrarii alla nobile natura sua: chi soddisfa bestialmente ai naturali appetiti merita piuttosto nome di bruto che d'uomo. Fiera, è bestia di natura non domabile e d'istinto crudele, carnivora e vorace: nella parola fiera avvi l'elemento di fierezza e di ferocia. Belva è fiera di corpo immane e di gran forza e ferocia; è parola piuttosto poetica, perciò ha dell'esagerato: belve però si direbbero i mostri creati dall'immaginazione de' poeti. Oltre a bruto, di cui demmo qui sopra il senso traslato, bestia e animale ne comportano anch'essi qualcheduno: bestia dicesi chi non ha o chi non vuole far senno: animale, chi vive senza dignità, decoro, e pulizia che ad uomo convengonsi. [immagine] |
Bestia, Asino, Stupido, Sciocco - Si dà della bestia più a chi non fa bene che a chi non bene intende; questi dicesi piuttosto sciocco, se dà a divedere d'intendere più di quello che intenda; e stupido se lascia buonamente vedere di non capire e di non essere atto a capire. Bestia non si è sempre; l'uomo non è bestia naturalmente, fa delle bestialità per irriflessione, per isbadataggine o per altri motivi, e dicesi allora da sè, riavendosi: ve' che bestia! Mettete un buon bottegaio a far sonetti, un eccellente astronomo a negoziare formaggi, e vi parranno due solenni bestie; più bestie e vere bestie sarebbero, se vi si mettessero da sè per la presunzione di volere e saper fare ogni cosa. Asino resta, così è detto abusivamente, chi non vuole, e chi non ha voluto imparare: vi sono degli asini, anzi asinacci che si credono cime d'uomini, e più si credono in ragione della loro ignoranza: questi anzi sono testardi e fissi nei loro errori da veri asini quali sono. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Bestia - S. f. (Zool.) [De F.] Nome generico di tutti gli animali. Animale in quanto ha di più diverso dall'uomo. = Bocc. Introd. 25. (C) Non d'ajutare i futuri frutti delle bestie. G. V. 10. 174. 2. Menaronne preda di cento prigioni, e quattrocento bestie grosse, e dumila minute. Dant. Inf. 1. Tal mi fece la bestia senza pace. E ivi. 12. Partiti, bestia, che questi non viene Ammaestrato dalla tua sorella. (Parla al Minotauro.) [Camp.] Dant. Purg. 24. La bestia ad ogni passo va più ratto Crescendo sempre, fin ch'ella il percuote, E lascia il corpo vilmente disfatto. Così senza tante smozzicature leggo coi più autorevoli Mss. = Franc. Sacch. Rim. (Man.) E sopra i danni di bestie porcine.
T. Prov. Tosc. 341. Chi non ha amore alle. bestie, non l'ha neanche ai Cristiani. T. Prov. Tosc. 231. Chi dice tutto e niente serba, Può andar con l'altre bestie a pascer l'erba. T. Prov. Tosc. 336. Di bestie assai, di pochi uomini carca. 2. T. Il Cavallo; non per dispregio, ma quasi Bestia per eccellenza. Così i Gr. mod. Ἄλογο. Ambr. Bern. 1. 4. Portò pericolo Grande; ma per avere buona bestia Sotto, si liberò da quella furia. [Val.] Car. Lett. fam. 3. 338. Non adoperando il suo cavallo, accetto la proferta, che me ne fece: perchè mi truovo mal fornito di bestia. T. D'ogni cavalcatura. Prov. Muor la bestia, la sella rimane. (Morto o Andatosene l'uomo, cessata la causa, rimane la memoria, le tracce, gli effetti.) 3. [Val.] Pl. Gli animali tutti in ordine alla creazione. Fior. Virt. 139. Il quinto di fece le bestie. 4. Bestie cornute. Quantunque l'ariete, il becco ed altri animali domestici di questo genere sieno provveduti di corna, si usa nondimeno di applicare questa denominazione soltanto al toro, alla vacca alla giovenca e al vitello. (Mt.) 5. Bestie lanose. Sotto questo termine generico si comprende l'ariete, la pecora, l'agnello maschio e femmina ed il montone maschio e femmina. (Mt.) 6. T. Quelle bestie; d'insetti schifosi, per non li nominare. 7. [Val.] Bestie da soma. Quelle destinate a portar carichi a schiena, come il mulo, l'asino. E ass. [M.F.] Morg. Magg. 15. 59. Fecesi innanzi a veder quel che sia: Ode una bestia, e 'nsieme parlar gente: Volle assaltargli e far lor villania, Onde costor fuggir subitamente: Lasciar la bestia e due otri di vino, Che avean pel bosco smarrito il cammino. 8. [Val.] Bestia da sella. Quella che si usa per cavalcare. E fig. [Val.] Ros. Sat. 2. Le nostr'alme trattar bestie da selle. 9. [Val.] Bestia da tiro. Quella destinata ad attaccarsi ai veicoli per trasportarli da luogo a luogo, e sono cavalli, muli, asini. 10. [Val.] Bestie da sella e da tiro. Quella addestrate tanto a portare in groppa con la sella, quanto a poter tirar veicoli, ecc. 11. [Val.] Bestie grosse. Gli animali domestici di grossa corporatura. Ant. Pucc. Centil. 79. 67. Cento prigion ne menaro a lor tana, E più di quattrocento bestie grosse, E dumila minute colla lana. 12. [Garg.] Bestie da macello. Tutte quelle che diconsi di carne grossa, come il bove, il manzo, il vitello, e sim. 13. T. Di animali fruttiferi all'agricoltura e alla pastorizia. Mille scudi di bestie. 14. [Garg.] Bestie da lavoro. 15. Bestie vaccine. Nate di vacca o mucca. Plin. Vaccinus. [G.M.] E fig. di cel. detto a persona: Bestia vaccina! 16. Bestia gentile: Allevata e tenuta sempre nella stalla. 17. T. Tenere bestie. Allevarle in casa, e prenderne cura con affetto; cani, uccellini, e sim. 18. T. Talvolta se ne eccettuan gli uccelli. Rim. Burl. 292. Uccello e bestia ed nom. 19. [Camp.] Dare bestie a soccio, per Darle ad altri a nudrire ed a governare, per dividere poi il lucro. Somm. 8. Dánno loro bestie a soccio a capo salvo, siccome fussero di ferro. 20. T. In senso di Fiera. Sansov. Conc. Polit. Quel popolo ch'è uso a vivere in servitù, posto in libertà, è simile ad una bestia salvatica, che sia stata nutrita in un serraglio; la qual poi lasciata per sorte libera in una campagna, non essendo usa a pascersi, nè sapendo ove abbia a fuggire, diventa preda del primo che cerca d'incatenarla. 21. Fig. T. D'uomo stolido, inetto. = G. V. 12. 19. 3. (C) Messer Andrea bestia, tornato a casa, fu preso da' consorti. Bocc. g. 6. p. 4. Vedi bestia d'uom ch'ardisce, dov'io sia, a parlar prima di me. E num. 7. E dico che la Licisca ha ragione,…, e Tindaro è una bestia. E nov. 64. 6. Quella bestia era pur disposto a voler che tutti gli Aretini sapesser la lor vergogna. [Cors.] Dant. Inf. 24. Vita bestial mi piacque, e non umana Sì come a mul ch'i' fui: son Vanni Fucci Bestia, e Pistoja mi fu degna tana. T. Varch. Suoc. 2. 2. Pensi tu ch'io sia una bestia? (dice il marito alla moglie). Ar. Supp. in prosa. 2. 2. Vah! tu sei bestia. – Senz'art., non com. = Cas. Lett. (C) E persuada loro, che chi ha delle bestie assai per casa, come son costretto di aver io,… T. Più bestia che uomo: di Chi si lascia vincere all'impeto delle passioni. T. Prov. Tosc. 209. Uom solitario, o bestia o angelo. 22. T. Gran bestia, da un'imagíne fantastica popolare. Prov. Tosc. 372. Unghie come artigli,… come quelle della gran bestia. 23. Per Uomo ignorantissimo. T. R. Burl. 292. Ed è diritta (vera) bestia nel savere (sapere). 24. T. Mala bestia, per dispr., anco di pers. Quel gr. de' Cretesi: Κακὰ Θηρία. T. Fig. Di più di una passione dicesi che è una mala bestia. T. Di certi mali e malanni: Una mala bestia; Una brutta bestia. 25. T. Di pers., accordato col masch. L. Pulc. Son. Bestia, fuggito qua dalle Maremme. 26. A modo d'Agg. T. Gozzi: Uomo bestia. 27. T. Contrapp. a Cristiano, in senso di Uomo. [G.M.] È più bestia che cristiano. T. Ammazzare bestie e Cristiani (chi minaccia). Di chi usa alle bestie i riguardi che forse nega al povero. Dicesi a mo' di proverbio: Le bestie hanno a esser tenute da bestie, e i Cristiani da Cristiani. 28. [Val.] Bestia di due gambe, o piuttosto a due gambe, dicesi l'Uomo. Morg. Pulc. 13. 58. Tra pazzi e pazzi e bestie e bestie fia, Che c'è ben di due gambe bestie ancora. 29. D'ostinazione. T. Prov. Tosc. 224. Il peccare è da uomini, l'ostinarsi è da bestie. 30. Per maggior villania talora vi si aggiunge la voce Incantata. Alleg. 314. (C) Col malanno, diss'io, bestia incantata. Malm. 7. 84. E dissegli: Va via, bestia incantata: Com' entra coll'assedio il dare e avere? [G.M.] Il popolo fior. dice Bestia incantina (T. forse dall'incantare che facevasi le bestie velenose). 31. [Val.] Bestia da sonaglio. Detto per ischerno d'uomo che colla lingua, o con gli scritti, faccia romore, e pongasi in ridicolo. Ros. Sat. 1. Ma chi di tante bestie da sonagli Legger può le pazzíe? 32. [Camp.] Per Uomo bestiale. Dant. Par. 19. Nicosïa e Famagosta Per la lor bestia si lamenti e garra. Così chiama il Re di Cipro, dato alle voluttà, alle libidini. Fig. [Val.] Bestia coronata. Detto di uno schifoso tiranno. Salvin. Disc. 1. 131. Particolarmente quella bestia coronata di Cajo, detto Caligola. 33. [Val.] Far bestia. Ridurre moralmente a condizione di bestia. Fortig. Ricciard. 6. 2. Empio desío, Che l'uom fa bestia, ingrata all'uomo e a Dio. Fag. Poes. 3. 193. Cagion di ciò n'è la virtude o il vizio: Questo fa bestie gli uomini. 34. T. Dar in bestia, Entrar in bestia, Montar su le furie. Dice meno d'Imbestialire, che, poi, denota altri impeti bestiali che d'ira. Dare dice un po' più che Entrare. [M.F.] Cell. Vit. Ancora io con questa bestia entrai in bestia. [Val.] Ros. Sat. 6. Giove entrò in bestia, e fece un gran schiamazzo. Nel medesimo signif. dicesi anche Saltare, Montare, Essere, Venire in bestia, e sim. Lasc. Rim. Rim. (C) E non t'adiri in primo, e salti in bestia? Cecch. Stiav. 4. 5. Mogliema è così montata in bestia, Che la caccerà alle forche. Malm. 11. 15. Or se egli è in bestia, dicavelo questo. Varch. Suoc. 3. 5. Ancor tu ti adiri e vieni in bestia senza proposito. [G.M.] Anco Andare in bestia. – C'è degli uomini che vanno in bestia per nulla. 35. Prov. Lo impacciarsi con bestie giovani è sempre bene; o anche: Delle bestie giovani non se ne scapita (la gioventù è sempre un buon capitale). Cecch. Donz. 3. 6. (C) Lo 'mpacciarsi colle bestie Giovani è sempre ben, perchè di loro Mai si fa male. E Prov. 56. Gh. L'è bene, quanto a me, un po' giovane d'età. Scacc. Che importa? Delle bestie giovani, dice il proverbio, mai non se ne scapita. 36. [Garg.] Mangiare come le bestie. Disordinatamente. Frescob. Viagg. 52. Tutta notte mangiano come le bestie, stando fuori per li loro bazari. T. Vale anco Nutrirsi male. [G.M.] Stare come le bestie, Dormire come le bestie. Malamente. [G.M.] Anco di due o più pers. che si trattano nimichevolmente, si dice che Gli stanno tra loro come le bestie. [G.M.] Vita, Lavoro, Strada da bestie. Cattiva. 37. E in forza di Agg. Detto fig. di Donna. [Val.] Cellin. Vit. 1. 107. |
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Parole di sei lettere: bernie, berrai, berrei « bestia » bestie, betili, betilo |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): pantoclastia, autoplastia, polimastia, ginecomastia, nastia, dinastia, pederastia « bestia (aitseb) » barcobestia, modestia, immodestia, molestia, aplestia, restia, carestia |
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