Frasi e testi di esempio |
Citazioni da opere letterarie |
La ricca di Luigi Pirandello (1892): Sì, Enrico le parlò della compagnia di navigazione La Trinacria; ella rammentava bene. Capiva adesso anche il turbamento del padre, l'apparizione di lui nella sua stanza, tutto, tutto. Per quella notte non poté chiuder occhio. Dopo qualche settimana Felice Montana ricevette una lettera di Enrico Santagnese, in cui questi, chiedendo ripetutamente venia dell'ardire che si prendeva ecc. ecc., lo scongiurava di disfarsi al più presto possibile, anche con perdita del settanta per cento, di tutte le azioni sulla Compagnia La Trinacria.
I Viceré di Federico De Roberto (1894): — Signori, io vi debbo innanzi tutto chieder venia dell'ardimento di cui potrete accusarmi vedendomi, ultimo arrivato fra voi, osare di prender la parola intorno a una grave materia, oggetto di così accurato esame da parte di socii ai quali volendo ma non potendo dare il nome di colleghi, debbo e voglio dare quello di maestri.
L'isola del giorno prima di Umberto Eco (1994): O meglio, non va subito. Chiedo venia, ma è Roberto che nel raccontare alla Signora si contraddice - segno che non racconta per filo e per segno quello che gli è accaduto, ma cerca di costruire la lettera come un racconto, meglio, come brogliaccio di quello che potrebbe diventare lettera e racconto, e scrive senza decidere che cosa poi sceglierà, disegna per così dire i pezzi della sua scacchiera senza stabilire subito quali muovere e come disporli. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per venia |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: genia, nenia, tenia, venda, venga, venie, venir. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: denim, genie, genio, lenii, nenie, renii, renio, tenie, zenit. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si può avere: vena. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si può avere: veniva. |
Antipodi (con o senza cambio) |
Spostando la prima lettera in fondo (eventualmente cambiandola) e invertendo il tutto si può avere: faine. |
Parole con "venia" |
Iniziano con "venia": veniale, veniali, veniamo, veniate, venialità, venialmente. |
Finiscono con "venia": slovenia. |
Contengono "venia": sveniamo, sveniate, diveniamo, diveniate, perveniamo, perveniate, preveniamo, preveniate, proveniamo, proveniate, rinveniamo, rinveniate, sovveniamo, sovveniate, addiveniamo, addiveniate, interveniamo, interveniate, beethoveniana, beethoveniane, beethoveniani, beethoveniano, sopravveniamo, sopravveniate, contravveniamo, contravveniate. |
»» Vedi parole che contengono venia per la lista completa |
Incastri |
Inserito nella parola dite dà DIveniaTE; in premo dà PREveniaMO; in prete dà PREveniaTE; in promo dà PROveniaMO. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "venia" si può ottenere dalle seguenti coppie: vene/nenia, veto/tonia, vena/aia, venga/gaia, ventina/tinaia. |
Usando "venia" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: cove * = conia; neve * = nenia; pavé * = pania; * iati = venti; * iato = vento; cerve * = cernia; * are = venire; * ava = veniva; * avi = venivi; * avo = venivo; attive * = attinia; * armi = venirmi; * arsi = venirsi; * arti = venirti; * asse = venisse; * assi = venissi; * aste = veniste; * asti = venisti. |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "venia" si può ottenere dalle seguenti coppie: vera/arnia, vere/ernia, vendo/odia, venni/inia. |
Usando "venia" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * aiata = venata; * aiate = venate; * aiuta = venuta; * aiuti = venuti; * aiuto = venuto. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "venia" si può ottenere dalle seguenti coppie: venti/iati, vento/iato. |
Usando "venia" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: pania * = pavé; * tonia = veto; cernia * = cerve; vene * = nenia; * gaia = venga; attinia * = attive; * rea = venire; * tea = venite; * alea = veniale; * atea = veniate; * tinaia = ventina. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "venia" (*) con un'altra parola si può ottenere: * alt = venalità; * ter = ventiera; * ermo = veneriamo; * erte = veneriate; ditte * = diventiate; patte * = paventiate; antina * = aventiniana; antine * = aventiniane; stagli * = sventagliai; stolte * = sventoliate. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Perdono, Venia - Perdono è remissione assoluta di peccato o di colpa grave. - Venia è remissione di fallo leggiero. - [Venia è latinismo poco usato negli scritti, e ignoto al popolo; sono però vivissimi, Veniale, Venialità, Venialmente, parlandosi di peccati leggieri e da meritar Venia facilmente. Negli scritti Venia s'usa co' verbi domandare, chiedere e impetrare più spesso che con altri, e quasi mai come nome stante da sè senza reggimento di verbo. G. F.] [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Grazia, Amnistia, Assoluzione, Perdono, Misericordia, Mercè, Remissione, Indulto, Perdonanza, Venia - Nel far la grazia si considera quella tal colpa o delitto; dunque ogni colpa può essere oggetto d'una grazia particolare, poi la grazia può essere intera, parziale, condizionata: a chi fu condannato alla pena capitale, il sovrano può far grazia della vita e commutare la pena nella prigionia, nella galera o nell'esilio. Il perdono è più universale, più intero; chi veramente perdona deve dimenticare l'offesa e condonare la pena che l'offensore avrebbe incorsa: far grazia è atto umano benchè grande; perdonare, sovrumano direbbesi. La misericordia è fonte delle grazie, del perdono, perciò la vera misericordia non trovasi che in Dio, ed è parola di significato pressochè ascetico: adoperato umanamente ha dell'iperbole: la misericordia più eccellente che l'uomo sappia fare è la carità. L'uomo implora misericordia, domanda mercè negli estremi dolori e pericoli: quest'ultima voce la direi piuttosto interiezione che nome. Amnistia è grazia fatta a molti; perdono generale per delitti ordinariamente politici. L'assoluzione dei peccati è compartita dal confessore per facoltà datagli da Gesù Cristo e in nome del Padre, del Figliuolo e dello Spirito Santo. La remissione meglio riflette la pena o il debito che non la colpa: la colpa si assolve; il fallo, l'offesa si perdona, ma resta il debito di risarcire il danno, o l'obbligo di scontare la pena se non vengono sì l'uno che l'altra generosamente rimessi: onde la remissione che è condono della pena o del debito, è il compimento dell'assoluzione e del perdono. Indulto da indulgenza, indica una rimessione dalla severità voluta dalla legge o dalla sentenza: l'indulto perdona i falli leggeri, rimette le pene o i debiti meno gravi, e commuta in più leggeri e sopportabili i più gravi o gravissimi. Perdonanza pare che dica un perdono più generale e solenne; ma è voce pressochè fuori d'uso. Venia è latinismo; il da veniam parmi uguale al pardon! de' Francesi, detto e ripetuto ogni tratto per cose che di perdono non abbisognano assolutamente. [immagine] |
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