Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
- Quell'uomo, assieme a suo fratello, discende da una genia di scrocconi.
- Non so da chi ha preso mia nipote diciottenne: a scuola ha tutti nove e dieci mentre nella nostra genia siamo mediocri.
- Eccolo là che gioca a carte; lui e tutta la sua genia di perdigiorno.
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Citazioni da opere letterarie |
Fior di Sardegna di Grazia Deledda (1917): Benché si cercasse di dare le spalle al mare e di andare verso i monti, la scogliera riappariva ogni tanto, e il mare non si allontanava mai. Ora Genia, chinandosi su uno scoglio per staccare una conchiglia, aveva fatto un magnifico capitombolo e s'era ferita alla fronte. Povera piccina! La disgrazia la perseguitava e lei certo non aveva la dote di rassegnazione, perché si mise nuovamente a strillare e piangere.
Carthago di Franco Forte (2009): Publio si voltò a guardarlo, accigliato. Sapeva che i galli erano un popolo fiero e bellicoso, che Roma era riuscita a domare con difficoltà e che, nonostante l'inferiorità militare e l'incapacità di aggregare tutte le diverse tribù che ne componevano la genia in un unico fronte compatto, non mancavano mai di compiere atti dì ribellione, rischiando la vita e lo sterminio anche solo per il gusto di dimostrare il proprio valore in combattimento.
La Madonna d’Imbevera di Cesare Cantù (1878): Per quanto al signore paresse degradarsi scendendo a condizioni con siffatta genia, pure, struggendosi di venirne a capo, non esitò a rispondere: — Si, sì: prometto in faccia a Dio e a tutta questa brava gente». Allora fu abbassato il ponte. I quattro bravi di don Alessandro precedettero: egli e la sposa, che mai non se gli partì dal fianco, tennero dietro a cavallo: ma fu impossibile impedire che alcuni dei galuppi più arditi, sguisciando fra le gambe dei cavalli, non entrassero nel cortile e dietro a loro tutto il popolo. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per genia |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: genie, genio, genoa, nenia, tenia, venia. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: denim, lenii, nenie, renii, renio, tenie, venie, venir, zenit. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si può avere: geni. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si può avere: genica. |
Antipodi (con o senza cambio) |
Spostando la prima lettera in fondo (eventualmente cambiandola) e invertendo il tutto si può avere: faine. |
Parole con "genia" |
Iniziano con "genia": geniale, geniali, geniacce, geniacci, geniaccia, geniaccio, genialata, genialate, genialità, genialone, genialoni, genialoide, genialoidi, genialotti, genialotto, genialmente. |
Finiscono con "genia": eugenia, biogenia, criogenia, fonogenia, fotogenia, lisogenia, telegenia, primigenia, embriogenia, orittogenia, disontogenia. |
Contengono "genia": congeniale, congeniali, ermogeniana, ermogeniane, ermogeniani, ermogeniano, idrogeniamo, idrogeniate, ossigeniamo, ossigeniate, congenialità, deidrogeniamo, deidrogeniate, congenialmente. |
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Parole contenute in "genia" |
geni. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "genia" si può ottenere dalle seguenti coppie: geco/conia, gelivo/livonia, gema/mania, gemi/minia, gene/nenia, genova/ovaia. |
Usando "genia" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: erge * = ernia; * iati = genti; * aeri = genieri; strage * = strania. |
Cerniere |
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "genia" si può ottenere dalle seguenti coppie: garage/niagara. |
Usando "genia" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: niagara * = garage; aero * = erogeni; * garage = niagara; afono * = fonogeni; arino * = rinogeni; azimo * = zimogeni; aprimi * = primigeni. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "genia" si può ottenere dalle seguenti coppie: genti/iati. |
Usando "genia" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: ernia * = erge; * conia = geco; * mania = gema; * minia = gemi; gene * = nenia; * livonia = gelivo; * ovaia = genova; strania * = strage; * alea = geniale; * talea = genitale. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "genia" (*) con un'altra parola si può ottenere: * un = genuina; * mimo = geminiamo; * mite = geminiate; * ermo = generiamo; * erte = generiate; * lode = glenoidea; * colta = genicolata; * colte = genicolate; * colti = genicolati; * colto = genicolato; inerte * = ingeneriate. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Genia, Schiatta, Razza - Genia è voce dispregiativa, e accenna a moltitudine di gente di vile condizione e di vituperosa origine. - Schiatta indica la origine; ma è anch'essa tanto o quanto dispregiativa. - Razza è più che altro delle bestie; e detto degli uomini, ha pur essa del dispregiativo. Le parole nobili sono Stirpe, Prosapia, Lignaggio, che si vedranno altrove. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Genia, Gentaccia, Gentame, Gentaglia, Canaglia, Marmaglia - «Genìa, sempre ha mal senso: gentaglia, non tanto: vale infima plebe, ma non gente cattiva o spregevole, come genìa. Gentaccia è peggio: esprime non tanto vil condizione, quanto perversità. Gentame è men comune, e meno dispregiativo. Gentaglia si può talvolta applicare a poche persone; non così l'altro. Canaglia, da cane, più di tutti; vale gente vilmente cattiva». Romani.
Marmaglia dice piuttosto gente di poco conto, che gente cattiva; dicendo marmaglia intendesi anche una certa moltitudine affollata o sparsa. Gentaccia, gente cattiva; gentame, gente di poco conto; gentaglia, gente di diversi ceti e professioni, ma delle inferiori della società; canaglia, gente malefica, malvagia; marmaglia, confusione di gente di poco conto, e di ragazzi in ispecie; dal quale vocabolo venne forse il marmot dei Francesi. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Genia - [T.] S. f. Generazione di pers. di cui vogliansi notare le più o men triste qualità, più mor. che soc. T. In Lucif. di Cagliari Generamen e Genimen. E la desin. in ia ha qui del dispr. Progenie ha sempre senso migliore, ma men com. = Lib. Viagg. (C) Sta' cheto, e non parlar più, perocchè nella mia schiatta n'ha più (ce n'è) che nella tua genía.
† F. V. 11. 101. (C) Ser Vanni Botticella, anticamente per genía di beccaio, s'offerse di prendere quel carico.
2. Siccome Generazione son anco le persone generate; così Genía. Bern. Orl. 2. 22. 9. (C) Soridan… signoreggia tutta l'Esperia, Ch'è tanto in là, che quasi è fuor del mondo: E pure è nera ancor la sua genía. Lib. Viagg. Vi diròe di molte provincie, diversi paesi e isole che si truovano, e di molte geníe di genti e fiere. T. Prov. Tosc. 217. (Di certi paesi, dopo averli nominati) Son la peggio genía che Cristo stampi. – Certi gentiluomini che reputano tutti genía, farebbero dire: La genía de' patrizi.
3. Siccome Generazione, anco pers. non della medesima schiatta, ma che, per alcuna qualità comune, riguardansi come formanti famiglia. Lasc. Mostr. st. 3. (C) Ciurma, gente, o genía simile a questa Non fu giammai cantata in versi o in prosa. T. I letterati sono una certa genía… = Ass. Morg. 20. 114. (C) Non son guerrier' costor', ma son genía. |
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