Aggettivo |
Straniero è un aggettivo qualificativo. Forme per genere e per numero: straniera (femminile singolare); stranieri (maschile plurale); straniere (femminile plurale). |
Parole Collegate |
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Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
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Liste a cui appartiene |
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Informazioni di base |
La parola straniero è formata da nove lettere, quattro vocali e cinque consonanti. Divisione in sillabe: stra-niè-ro. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). Parole con la stessa grafia, ma accentate: stranierò. |
Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Quaderni di Serafino Gubbio operatore di Luigi Pirandello (1925): Quando noi l'abbiamo avuta, era arrivata da poco, dono di non so quale illustre personaggio straniero, al Giardino Zoologico di Roma. Al Giardino Zoologico non han potuto tenerla, perché assolutamente irriducibile, non dico a farle soffiare il naso col fazzoletto, ma neanche a rispettare le regole più elementari della vita sociale. Tre, quattro volte minacciò di saltare il fosso, si provò anzi a saltarlo, per lanciarsi sui visitatori del Giardino, che stavano pacificamente ad ammirarla da lontano. Cenere di Grazia Deledda (1929): No, niente era cambiato; ma lo studente vedeva le cose e gli uomini come ancora non li aveva veduti, e tutto gli sembrava bello, d'una bellezza triste e selvaggia. Passava e guardava come uno straniero; e nel quadro di quei tuguri neri e cadenti, in mezzo a quelle figure semplici primitive, gli sembrava di essere un gigante di passaggio. Sì, gigante ed uccello: gigante per la sua superiorità, uccello per la sua gioia. Un uomo finito di Giovanni Papini (1913): A me tutto quel brusio di festa economica e idiota faceva male all'anima e al capo. Mi sentivo straniero lì dentro, e lontanissimo da tutti. E appena mi riusciva passavo di nascosto la porta e a passi prudenti, rasente al muro umidiccio, mi inoltravo nell'andito lungo e tenebroso che portava fin all'uscio di casa. |
Libri |
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Canzoni |
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per straniero |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: straniera, straniere, stranieri, strazierò. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: stranio, strane, strano, strie, stani, stanerò, stano, staio, stai, staro, star, stie, stiro, stero, sani, sanerò, sane, sano, saio, sarò, siero, trae, trie, trio, tane, taro, tiro, rane, raie, raro, aero, nero. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si può avere: estranierò. |
Parole con "straniero" |
Finiscono con "straniero": estranierò. |
Parole contenute in "straniero" |
ani, ero, tra, trani, strani. Contenute all'inverso: ore, rei. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "straniero" si può ottenere dalle seguenti coppie: strali/liniero, strami/minierò, strania/aero. |
Usando "straniero" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: lastra * = laniero; mastra * = maniero; mistra * = minierò; balestra * = baleniero. |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "straniero" si può ottenere dalle seguenti coppie: stranino/onero, stranite/etero. |
Cerniere |
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "straniero" si può ottenere dalle seguenti coppie: estrani/eroe. |
Lucchetti Alterni |
Usando "straniero" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: minierò * = mistra; * liniero = strali; * minierò = strami; baleniero * = balestra; * aio = stranierai. |
Sciarade e composizione |
"straniero" è formata da: strani+ero. |
Intarsi e sciarade alterne |
"straniero" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: stiro/rane. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Forestiero, Straniero - Forestiero si può dire, e si dice, de' cittadini di una provincia della medesima lingua, che vengono nella nostra: «Alle feste c'erano molti forestieri;» e si estende anche a significare persona venuta nella nostra città da altro luogo della provincia medesima. - «Oggi ci ho de' forestieri a desinare.» - Quando si dice Straniero si intende sempre persona di nazione e lingua diversa. [immagine] |
Esotico, Straniero - Parlandosi di voci introdotte da altre lingue nella nostra, il primo suona biasimo, il secondo significa solo che la voce non è nostrale. - «In tutte le lingue ci sono necessariamente voci straniere: le esotiche son da lasciarsi a' barbareggianti.» - «Cosa straniera si nomina spesso con vocabolo straniero; ma è da sciocchi usar voci esotiche quando ne abbiamo delle prette italiane.» G. F. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Esotico, Straniero, Forastiero, Estero, Estraneo, Peregrino, Pellegrino - Esotico dicesi propriamente delle piante naturali ad altro suolo, ad altro clima. Straniero dicesi di persona e anche di cosa che non è del paese o della casa, che non è conosciuta; che ha, in certo modo, qualche cosa di strano o almeno di nuovo per noi: uomo, merce straniera. Forastiero è ciò che è di fuori, che sta fuori del paese, che vien da fuori: i forastieri molte volte sono amici ed anche parenti che stanno in altro paese; questi forestieri quando vengono a trovarci li facciam subito padroni di casa nostra. Vini forestieri, quelli che nascono e ci vengono da altre contrade; i vini dello Stato, per grande che esso sia, non sono mai forestieri, ma son detti nostrali. Estraneo è chi non è conosciuto: non solo molti fra i concittadini sono estranei gli uni agli altri; ma talvolta perfino gl'inquilini d'una medesima casa: l'orgoglio e l'egoismo fanno estranee una all'altra certe classi di cittadini; e si predica il progresso! Esteri sono gli uomini e le cose gli uni rispetto agli altri, in quanto sono di nazione diversa: andare all'estero, è sortire dallo Stato; merci estere, che vengono dall'estero: ministro e ministero degli affari esteri, cioè delle relazioni che si hanno colle altre nazioni. Pellegrino chi va, chi viene da lontani paesi a piedi, per voto od altro motivo; pellegrino chi viaggia a questo modo col sanrocchino alle spalle ed il bordone in mano. Peregrino è aggettivo di cosa; e vale raro, squisito, prezioso, perciò da tenersi caro, da ammirarsi; e forse perchè molte cose delle più preziose da lontane regioni ci pervenivano. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Straniero - e † STRANIERE. Agg. che di pers. si usa anche come sost. Forestiero. Extraneus, Extrarius, aurei. Bocc. Nov. 9. g. 10. (C) Avvisò che gentiluomini e stranier fossero, e desiderò d'onorargli. Coll. SS. Pad. 3. 7. 34. Io sono straniero della terra e peregrino, come tutti i padri miei. Cr. 9. 82. 2. Il maschio (pagone) l'uova e i figliuoli suoi perseguita, siccome stranieri, infin a tanto che non si vegga lor segnale di cresta alcuna. Car. En. 10. 242. (Man.) Di straniero duce Provvisti i lidi, e già dal fato sciolti Salîr sovra l'armata. Plut. Adr. Vit. 4. 445. Soggiogaron con l'armi tante nazioni straniere, e tanti re. Segner. Pred. 49. 9. A Giuseppe dal cielo fu consegnato il bambinello Gesù, perchè il campasse dalle insidie de' regi persecutori, perchè il preservasse tra i pericoli di paesi stranieri. Bocc. Intr. (C) E così l'usava lo straniere, pure che ad esse s'avvenisse, come l'avrebbe il proprio signore usate. [Val.] Fortig. Ricciard. 6. 102. La mia Cognata ha partorito Non del germano mio, ma d'un straniere.
[Cerq.] Serm. S. Bern. 124. Il principato rifiuta della straniera gente, e desidera d'essere cancellato dal libro de' viventi. Tass. Dial. III. 401. L'avarizia de' principi stranieri. Parut. Op. pol. II. 395. Cominciarono le nazioni straniere a fermare il piede in Italia. T. Chiamare gli stranieri. – Imitare gli stranieri. – Mendicare dagli stranieri. [Camp.] Bibb. Levit. 10. Offerendo il fuoco straniero in presenza di Dio; il quale non era loro comandato. [Pol.] Parin. Matt. 146. Fra straniere procelle e novi mostri Superasse i confin per lunga etade Inviolati. (Parla della scoperta dell'America.) T. Guerre straniere. – Intervento straniero. 2. † Per Strano, Insolito. [Pol.] Poliz. Stanz. 2. 23. E l'aria intorno avea di Sogni piena, Di varie forme e stranïer portenti. 3. Per Alieno, Estraneo. Col Da, poco usit. [Tav.] Mor. S. Greg. Acciocchè si dimostri la perfetta mondizie del beato Giobbe in ogni virtute, cautamente dice, com'esso fu straniero da ogni male. [Camp.] Certamente elli è del tutto straniero da ogni virtù di sapienza. E: Questo mietere non è altro, se non che essi traggono di quella (della Bibbia) sentenze assai straniere dalli suoi intendimenti. Amm. Ant. 38. 1. 3. (M.) Giammai la ventura non farà essere tue quelle cose, le quali la natura ha fatte straniere da te. [Val.] Chiabr. Lett. 33. Io, avvegnachè non straniero da' Poeti, mi rido della Poesia. Di relazioni sociali o politiche. [Camp.] Bibb. Maccab. I. 12. Volemo maggiormente mandare a rinnovare con voi l'amistade e la compagnia, acciocchè per avventura non divegnamo stranieri da voi (ne forte alieni efficiamur a vobis). T. L'uso più com. sarebbe coll'A. Stranieri alla loro patria medesima. – Rimanere stranieri a noi stessi. – Straniero alle glorie del paese. [G.M.] Segner. Crist. Instr. 2. 7. 1. Il farci bene è un effetto proprio della sua Divina Bontà; laddove il punirci è un effetto straniero all'istessa Bontà, a cui non si porta Egli medesimo di proprio grado, ma quasi violentato da quella ripugnanza che noi mostriamo al suo adorabile beneplacito. T. Molti però, usando Straniero invece d'Estraneo, commettono un inutile gallicismo. Diranno: Quest'argomento è straniero al mio tema. I temi non hanno patria. Così: Sono straniero all'affare di cui parlate. Quand'anco in esempi antichi Straniero paresse aver senso di Estraneo, non appartenente a un ordine di persone o d'idee o di cose, senza relazione alla patria, riman fermo che nell'uso comune l'idea di patria è quasi sempre a questo vocabolo associata. 4. † Scevro, Esente. S. Agost. C. D. (C) Essa cosa è tanto chiara, che è straniera da ogni scrupolo di dubitazione. 5. Per Ignaro, Inconsapevole. Sallust. Catell. 45. (Man.) Allora Umbreno gli menò in casa di Bruto, che era quivi appresso, e che non era straniero da quel consiglio per cagione di Sempronia. 6. † Contrario, Ripugnante. [Camp.] Guid. G. XV. 142. Ed io vi venni per comandamento del re Priamo (per domandare Esione), e molto di ciò trovai istranieri tutti coloro a cui la richiesi. 7. † Non appropriato, Disdicevole. [Camp.] Mor. S. Greg. Ma pertanto queste sue parole, come che si convengano a molti, niente meno elle sono del tutto straniere da colui per cui elle si dicevano. 8. † Di Luogo: Remoto, Lontano, Sconosciuto. [Camp.] Guid. G. XV. 192. Calcas s'era fuggito in un'isola straniera di mare, di lunge da tutte le genti. 9. † (Mus.) [Ross.] Corde straniere dicevansi già Quelle che non erano le principali o cardinali del Tuono o Modo. Don. Ann. Tratt. 1. 130. Importa anco grandemente per l'osservanza del Modo, che la modulazione proceda fra i termini dell'istessa specie, cioè fra le sue corde cardinali (e non le straniere), come son quelle che comprendono le proprie e speciali, Diatessaron, Diapente, Diapason, Diapasondiatessaron,… che appartengono a tal Modo. 10. Altri modi. Essere straniero in checchessia, vale Non aver pratica di checchessia. Dep. Decam. 4. (Man.) Questa (l'analogia) è una cotal regola che va dietro al simile, e suol essere il riparo di chi è straniero in una lingua, e sa poco della propria natura. 11. † Farsi straniero d'alcuna cosa, vale Farsene nuovo. V. NUOVO. Coll. SS. Pad. 2. 26. 30. (C) O che tu ti facci straniero della sua refezione. |
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Lista Aggettivi: strambo, strampalato « straniero » stranito, strano |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): risparmierò, profumiero, laniero, dilanierò, maniero, smanierò, bananiero « straniero (oreinarts) » estranierò, metaniero, carovaniero, baleniero, liniero, minierò, mattiniero |
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