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Informazioni di base |
La parola splendore è formata da nove lettere, tre vocali e sei consonanti. Divisione in sillabe: splen-dó-re. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche la pagina frasi con splendore per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
L'asino nel fiume di Adolfo Albertazzi (1918): Mentre trattenevan le redini; ed i cavalli a testa alta, scuotendo le sonagliere, entravano nella corrente e godevano a diguazzare in quella vivida intermittenza, a precedere o a tener dietro ai compagni attraverso quella confusione e quel palpito d'acqua e splendore. E l'esser passati era per gli animali e per gli uomini come un'allegra vittoria. Il Marchese di Roccaverdina di Luigi Capuana (1901): E, dietro i colli di Barrese, altre già ne spuntavano più cupe, più scure che salivano su spinte dal vento di levante messosi a spirare tutt'a un tratto, impregnato di umidore; e non appena queste si eran librate nell'aria uscite fuori dalla linea curva dei colli, altre si affacciavano, sormontavano lo spazio, incalzando le precedenti che affrettavano la corsa verso Ràbbato, coprendo con la loro ombra le campagne, le vallate illuminate dal sole, quasi ne divorassero lo splendore dorato di mano in mano che s'inoltravano verso le braccia tese incontro a loro, benedicenti quelle di esse già arrivate su Ràbbato e che passavano avanti frettolose. Il deserto dei tartari di Dino Buzzati (1940): Intanto il sole si era levato e illuminava le cime più alte, senza però il fresco splendore delle buone mattine di autunno. Un velo di caligine si distendeva lentamente nel cielo, subdolo ed uniforme. Ora in realtà gli stivali cominciavano a fare un male di inferno, il cuoio mordeva il collo del piede, a giudicare dalla sofferenza la pelle doveva essersi già rotta. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per splendore |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: splendere, splendori. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: splende, splene, spendo, spende, spore, seno, sedo, sede, sere, pendo, pende, peno, pene, pere, lene, ledo, lede. |
Parole contenute in "splendore" |
ore, splendo. Contenute all'inverso: ero, nel. |
Sciarade incatenate |
La parola "splendore" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: splendo+ore. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Chiarezza, Lucidezza, Splendidezza, Splendore - Chiarezza, astratto di Chiaro, nel significato proprio, sarebbe qualche cosa più che Lume, e qualche cosa meno che Splendore, che è lume puro e fulgido. Nel traslato, lo Splendore dello stile, è veramente la ricchezza delle immagini vivaci. - La Chiarezza è quella dote per cui lo stile procede temperatamente vivace e con parole semplici, per cui si vedono chiari i pensieri che vogliono significarsi. - La Lucidezza è il punto più nobile a cui possa ascendere la Chiarezza. - La Splendidezza è lo Splendore messo in atto. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Luce, Lume, Chiarezza, Splendore, Folgore; Lucere, Illuminare - Grassi dice: la luce è corpo che risplende, ed il lume è lo splendore tramandato da quel corpo, in quanto che illumina; uno è effetto, l'altro è causa; lume è parte, luce è tutto. Il Forcellini è dello stesso parere, dicendo: luce è ciò che illumina, lume lo splendore tramandato; dai poeti però prendesi l'uno per l'altro; il Tommaseo che li cita non soggiunge altro, e sembra pertanto dell'istesso sentimento: accettando pertanto l'autorità d'uomini di tanto peso, non credo però meno vera la mia proposizione, che cioè: dal lume e da ogni corpo luminoso per sè emana la luce; e che così bene non potrebbe dirsi: da corpo lucido, nè forse tampoco da corpo lucente; essendo che il corpo lucido o lucente riflette sì, ma non produce la luce di per sè. La luce poi è uno dei quattro corpi imponderabili conosciuti sotto i nomi di luce, calorico, elettricità, magnetismo: la luce offusca, abbaglia; il lume rischiara: credo pertanto che a segnar bene le differenze usuali tra lume e luce bisogna fare astrazione dal rigoroso linguaggio sembra più chiaro il dire che la luce venga dal lume: una luce viva manda un certo splendore che non si può guardar fiso; una luce discreta sparge chiarezza sugli oggetti circostanti per cui bene si vedono e distinguono: lo splendore e la chiarezza sono dunque due effetti della luce. Queste voci furono tutte impiegate dagli scrittori in varii sensi traslati; ad es., lo splendore di un'azione eroica, la chiarezza del nome, il lume dell'intelletto, la luce della civiltà. Lucere è mandar luce o riflettere lo splendore di quella; illuminare è rischiarare mediante la luce prodotta o riflessa o altrimenti: illuminare le menti è dissipare la nebbia in cui sono ravvolte, spargervi dei lumi, introdurvi la luce. Fulgore è luce ardente dardeggiante da un centro, e che batte o può battere in un punto determinato. Occhi folgoreggianti possono essere di gioia; ma più sovente d'ira, di concentrato dispetto: splendore è luce che rischiara; fulgore, luce o raggio di luce che abbrucia. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Splendore - e † SPRENDORE. S. m. Soprabbondanza di luce scintillante, ristretta insieme. Aureo. Dant. Par. 3. (C) E questo altro splendor che ti si mostra Dalla mia destra parte,… E 5. Sì vid'io ben più di mille splendori Trarsi vêr noi. E 10. Che lo splendor degli occhi suoi ridenti Mia mente unita in più cose divise. Bocc. g. 9. p. 1. La luce, il cui splendore la notte fugge, aveva già l'ottavo cielo d'azzurrino in color cilestro mutato. E canz. 5. 2. Mosse da' suoi begli occhi lo splendore Che pria la fiamma tua nel cor m'accese. Vit. S. Gio. Bat. 212. Messere Gesù gli mostrava un pochetto della signoria sua, e dello sprendore della faccia sua. Fr. Giord. 125. (M.) Epperò getta maggiore sprendore, e più è obumbrata (ripiena) di razzuoli e di luce. [Cont.] Lom. Pitt. Scul. Arch. 195. Gl'istessi giallolini, mischiati col cinabro, fanno color di fiamma e di splendore.
T. Ar. Fur. 3. 15. Discopria lo splendor più cose belle E di scultura e di color, che intorno Il venerabil luogo aveva adorno. Segner. Pred. 174. Quivi (in cielo) vedrete, in un abisso di tanti splendori, in un teatro di maestà, in un centro di gloria vedrete Dio. Come lo splendore del firmamento. – Splendore dell'argento. – Splendore de' paramenti. T. Fra gli splendori de' Santi. [G.M.] Segner. Mann. Magg. 29. Quantunque (il Verbo) siasi vestito di umana carne, per moderare in alcuna parte tanto eccessivo splendore, non lo celò però di maniera che non lo lasciasse trasparire altamente in mille opere prodigiose. T. G. C. diffuse i suoi santi splendori nell'universo (quasi fig.) 2. Trasl., vale Gloria, Eccellenza. Bocc. Nov. 2. g. 6. (C) Le due ministre del mondo spesso lor cose più care nascondono sotto l'ombra dell'arti reputate più vili, acciocchè di quelle alle necessità traendole, più chiaro appaja il loro splendore. Amm. Ant. 1. 1. 7. Splendore di bellezza è repente e veloce, ed è più fuggevole che non sono i fiori che appajono a primavera. Buon. Fier. 4. 4. 1. Ned è ragion non abbracciar l'incontro Di quella occasïon, ch'altrui s'appresti D'acquistarsi splendore e crescer stato. [Cors.] D. Inf. 7. Similemente agli splendor mondani (di ricchezza e di fama) Ordinò general ministra e duce. [G.M.] Tass. Gerus. 4. 34. Come al lume farfalla, ei si rivolge Allo splendor della beltà divina. Pros. Fior. vol. V. p. 2. pag. 98. Ti pensi forse… che io più stimi il fumo ed il nome della famiglia degli Appii o dei Lentuli, che gli ornamenti e lo splendore della virtù? Segner. Mann. Apr. 28. Egli (il malvagio) si lascia tanto accecare dal riverbero di quegli esterni splendori che lo circondano, di quegli ostri, di quei corteggi, che… T. Fag. Rim. 1. 85. Non che alla patria (la beltà) cresce gli splendori, Anche alla casa, la qual tempio fassi, E gran concorso v'è d'adoratori. T. Splendore di virtù, di gloria, d'opulenza. Dav. Tac. Ann. volg. 1. 323. Io ti aveva mostrato addolcimenti alla vita; tu vuoi lo splendor della morte. Red. Osserv. Anim. viv. 57. Allo splendor de' natali aggiugne quello di una nobile letteratura. G. Gozz. Che le opere sue fosser tutte splendore. T. Il Bello, splendore del Vero. Senso letter. [Pol.] Tass. Disc. Art. poet. 3. Non è vero che quello che costituisce la specie della poesia lirica, sia la dolcezza del numero, la sceltezza delle parole, la vaghezza e lo splendore della elocuzione. T. Splendore di stile. – Splendore di sentenze. Oraz. Locuzioni che hanno poco splendore. Senso iron. o di cel. T. Tra gli splendori di Parigi ha dimenticato l'Italia. Così: Ricambiarsi gli splendori; di certe maestà che si fanno l'una coll'altra magnifiche accoglienze, a proprie spese, s'intende. 3. Fig. Per Tutto ciò che abbellisce, illustra, e rende decoro. Car. En. 2. 464. (M.) O splendor di Dardanio, o de' Trojani Securissima speme. Red. Lett. 1. 387. Viva la signora Maria Selvaggia, che è lo splendore e la gloria della nostra Toscana. Segner. Penit. instr. cap. 6. San Raimondo splendore del grand'ordine de' Domenicani. Red. Ditir. 23. (Man.) Con la cintola in man farà miracoli Lo splendor di Milano il savio Maggi. T. Mont. Iliad. Sia splendor della patria. – Venezia, splendore d'Italia. Nomi che sono splendori dell'Università. 4. [Camp.] Fig., per Emanazione d'un concetto divino recato in atto dal Creatore. D. 3. 13. Ciò che non muore e ciò che può morire, Non è se non splendor di quella idea Che partorisce amando il nostro Sire. 5. Fig. Per Persona amata, Luce. Buon. Tanc. 1. 4. (M.) S'io riscontrassi a sorta il mio sprendore. |
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Parole in ordine alfabetico: splendide, splendidezza, splendidezze, splendidi, splendido, splendo, splendono « splendore » splendori, splene, splenectomia, splenectomie, splenetica, splenetiche, splenetici |
Parole di nove lettere: splendidi, splendido, splendono « splendore » splendori, spleniche, splitting |
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