Aggettivo |
Romano è un aggettivo qualificativo. Forme per genere e per numero: romana (femminile singolare); romani (maschile plurale); romane (femminile plurale). |
Parole Collegate |
Associate (la prima parola che viene a mente, su 99 persone) |
impero (13%), laziale (12%), foro (8%), numero (7%), roma (5%), colosseo (5%), soldato (4%), italiano (3%), antico (3%), latino (3%), centurione (3%), capitolino (2%), popolo (2%), prodi (2%), ponte (2%), saluto (2%), diritto (2%), nome (2%). Vedi anche: Parole associate a romano. |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Wikipedia |
Foto taggate romano | ||
Augusta Praetoria | Volando sul ponte di Ubiale | Tomar 1 |
Informazioni di base |
La parola romano è formata da sei lettere, tre vocali e tre consonanti. Divisione in sillabe: ro-mà-no. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche la pagina frasi con romano per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Daniele Cortis di Antonio Fogazzaro (1906): Cortis fece un atto di acquiescenza muta, sdegnosa; gli altri, chi prima, chi dopo, chi ad alta, chi a bassa voce, approvarono. Non v'era più niente a dire. Le cravatte bianche uscirono subito; ultimo uscì anche Cortis. Prese a braccetto il senatore che aveva parlato, uomo di grande ingegno, dottrina e virtù, lo trasse con sé verso via dell'Aracœli, a forza, perché colui voleva piegare verso il Collegio Romano. Carthago di Franco Forte (2009): «Non mi hai detto come ti chiami» insisté. «Io sono Annibale, figlio di Amilcare Barca. E tu?» La bambina lo guardò attraverso le ciocche dei capelli, poi si girò a lanciare un'occhiata furtiva al legionario romano. «E morto» la rassicurò Annibale. «Non può più farti del male.» La bambina si mosse ancora, lo affiancò, poi gli andò dietro, quasi volesse nascondersi agli occhi sbarrati ma vuoti del soldato romano. Per quanto indomita e decisa a combattere con le unghie e con i denti, anche lei temeva i demoni romani. Il resto di niente di Enzo Striano (1986): Tutti girano, fissano, annusano, deglutiscono, Fasulo vaga, felice di tante provocazioni. Quando il vecchio principe di Torella gli biascica: «Fasu' questa è ospitalità degna de 'no rre» ride, estasiato. È un giovanotto piccolo, tondo, con grossi occhi neri, bocca scarlatta. Indossa una redingote azzurra, ha i capelli pettinati alla Romano antico. Qui si può fare ciò che si vuole: nell'anticamera s'è formato un mucchio di parrucche, in terra uno strato di cipria. Molte dame svelano capelli corti, al naturale, parecchie son vestite da maschio. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per romano |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: domano, remano, rimano, rodano, romana, romane, romani, romeno. Cambiando entrambi gli estremi della parola si può avere: domani. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si può avere: roano. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: romando, romanzo, rombano, rompano. |
Parole con "romano" |
Finiscono con "romano": preromano, contromano. |
Contengono "romano": contromanovra, contromanovre, micromanometri, micromanometro. |
Parole contenute in "romano" |
ano, rom, mano, roma. Contenute all'inverso: amo, amor. |
Incastri |
Inserendo al suo interno tic si ha ROMANticO. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "romano" si può ottenere dalle seguenti coppie: roani/animano, roar/armano, rodo/domano, romeno/menomano, rote/temano, rombai/baiano, rombasti/bastiano, rompermi/permiano, rompersi/persiano, rompi/piano. |
Usando "romano" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: ceroma * = ceno; * anobi = rombi; biro * = bimano; curo * = cumano; doro * = domano; miro * = mimano; cairo * = caimano; dorrò * = dormano; ferro * = fermano; * oda = romanda; * ode = romande; * odi = romandi; * odo = romando; * ozi = romanzi; salvaroma * = salvano; stiro * = stimano; chiaro * = chiamano; acclaro * = acclamano; afferro * = affermano; * otica = romantica; ... |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "romano" si può ottenere dalle seguenti coppie: romaica/acino. |
Usando "romano" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: cuor * = cumano; * onici = romaici. |
Cerniere |
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "romano" si può ottenere dalle seguenti coppie: metterò/manomette, metterebbero/manometterebbe, mettessero/manomettesse, misero/manomise, nero/manone, ceroma/noce. |
Usando "romano" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: manone * = nero; * ceroma = noce; noce * = ceroma; * nero = manone; manomise * = misero; manomette * = metterò; * misero = manomise; * metterò = manomette; manomettesse * = mettessero; * mettessero = manomettesse; manometterebbe * = metterebbero; * metterebbero = manometterebbe. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "romano" si può ottenere dalle seguenti coppie: roma/anoa, rombi/anobi. |
Usando "romano" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: bimano * = biro; cumano * = curo; mimano * = miro; * armano = roar; * temano = rote; caimano * = cairo; dormano * = dorrò; fermano * = ferro; * animano = roani; * germano = roger; * piano = rompi; stimano * = stiro; ceno * = ceroma; chiamano * = chiaro; * baiano = rombai; acclamano * = acclaro; affermano * = afferro; romanzi * = anziano; * dio = romandi; * anziano = romanzi; ... |
Sciarade e composizione |
"romano" è formata da: rom+ano. |
Sciarade incatenate |
La parola "romano" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: rom+mano, roma+ano, roma+mano. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "romano" (*) con un'altra parola si può ottenere: * gli = romagnoli; * gol = romagnolo. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850 |
Impero romano - Giulio Cesare ne piantò le fondamenta nell'anno del mondo 3956, e così quarantotto avanti la nascita di Gesù Cristo. Costantino ne trasportò la sede a Bisanzio nell'anno 334. dell'era cristiana. Sotto Carlomagno, l'Oriente e l'Occidente formarono due imperi separati. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Romano - S. m. Quel contrappeso che è infilato nell'ago della stadera, e che serve a indicare a qual peso arriva la cosa che vuolsi pesare. Non so se accenni alla romana computatio di Plin.; come dicesi Libbre fiorentine, Peso di Francia. A' Franc. Romain, sorta di peso. Gal. Sist. 209. (C) Tale è l'effetto del romano verso il grave peso, che noi vogliamo pesare. [Cont.] Biring. O. Mec. Picc. XXV. Sia la statera l'AB alla cui estremità segnata A sospendisi la bilancia C, e dall'altra parte trascorra il peso detto romano. [Tor.] Dat. L. 184. E qui non posso far senza maravigliarmi dei Romani, che colla loro forza, e con la loro prudenza seppero contrappesare il mondo tutto. (E per questo cred'io, che quell'ordigno, che va in giù, e in su per il manico delle stadere si chiami romano), non posto dico…
2. Giuoco di parole. Franc. Sacch. nov. 66. (C) E' dice non so che di Romani forse da stadera. Simile. Ant. Alam. Son. 1. (C) |
Romano - [T.] Sost. V. l'agg. |
Romano - [T.] Agg. e Sost. Di Roma o Concernente la città di Roma. Oltre al senso meram. stor., ne ha, per estens., parecchi notabili nella com. lingua.
T. Il Senato e il popolo romano, che dicesi anco in latino, e talvolta per cel. e iron.; ma sul serio, Il senno romano, del Senato parlando e de' tempi migliori. T. Virg. La romana potenza, Grandezza. Plin. Maestà. D. 3. 6. Sai quel che fe' portato dagli egregi Romani incontro a Brenno, incontro a Pirro. L'insegna delle aquile; onde come simbolo dell'armi è modo prov. Le aquile romane. Segner. Pred. Allora io voglio che mi torniate a dir Expedit, quando vedrete le aquile romane far nido dintorno alle vostre mura, e aguzzare gli artigli per avventarsi alla preda. Ces. Le donne piangendo imploravano che non le dessero in servitù de' Romani. Virg. I romani trionfi. E Romanos rerum dominos. Prov. lat. Il Romano vince stando a sedere (indugiando a tempo; e col senno più che colle armi). 2. T. Sino a pochi anni fa nelle scuole, con immag., peggio che pedantesca, di guerra, distinguevansi gli scolari in due parti Romani e Cartaginesi; e non da memorie di cristiana generosità, ma da odii implacati, prendevansi gli auspizii della vita. 3. T. Impero romano, Tutti i paesi soggetti a Roma, anche a Roma repubblica, ma segnatam. da Augusto in poi fino a che divisesi in due. Poi l'impero variamente partito in provincie secondo i tempi. D. 2. 10. Del roman prence (Traiano). Pallav. Ben. 4. 55. Le scelleraggini degl'imperadori Romani. 4. T. Leggi romane, che governarono Roma proprio e i suoi sudditi. Venuti i Barbari, distinsersi que' che vivevano a Legge romana o a Legge longobardica o a Legge salica: e gli stranieri, credendo di questa distinzione vantaggiarsi come di privilegio, con l'oppressione siessa guarentivano in qualche modo all'oppresso le reliquie della sua civiltà. T. In Cic. contrap. Romano, quasi Libero per eccellenza, a Suddito di governo assoluto: Regno intollerabile, nonchè a uomo romano, a uomo di Persia. – Cittadino romano, era tit. che inchiudeva diritti d'una certa uguaglianza: il senso stor. ant. era altro dall'odierno Cittadino di Roma. T. Il Nome romano, tenevasi in prima Nome di gloria; e anche più tardi Romano opponevasi a Barbaro: ma i Barbari vincitori, perchè meno corrotti, compresero in questo nome tutta sorta vituperi, come certi stranieri fino a dianzi, nel nome d'Italiano. Plin. Gli Dei pare ch'abbiano dato alle umane cose i Romani, come un nuovo loro splendore. D. 1. 15. Discerne in Firenze le Bestie fiesolane dalla Sementa santa Di que' Roman' che vi rimaser quando Fu fatto il nidio di malizia tanta. L'ab. Gioberti ungeva tutto il popolo italiano Principe e sacerdote. T. Il mondo romano, contrapponesi alla civiltà e alla storia e alle consuetudini dell'Oriente, della Grecia, de' Barbari. Del mondo romano sono elementi le civiltà de' secoli anteriori; il mondo romano si mescola col barbarico, come essenziale elemento. 5. T. La toga romana, contrapp. al Pallio greco, era simbolo delle due nazioni e delle due civiltà, e de' due generi d'eloquenza. Plin. La porpora romana (de' senatori). Poi, La romana porpora, L'abito, L'uffizio de' cardinali di Roma. 6. T. L'abito e la veste simboleggia sovente gli abiti mor. e civ. Plin. Romana gravità. Virg. concilia la forza romana quasi mater., col Civile italiano valore, al quale componimento attribuisce la vera italiana grandezza: Sit Romana potens Itala virtute propago. Cic. Il popolo Romano non si logora le mani nel difendere la repubblica, ma col batterle ne' teatri. D. 2. 22. E le Romane antiche, per lor bere, Contente furon d'acqua. Borgh. Mon. 163. Allevati nel mezzo delle corruttele e morbidezze romane. 7. Ass, ha tit. di lode. T. Prov. ant. Operare e patire fortemente, è romana cosa. – Tempra d'antico romano. – Anima romana. – Ultimo de' Romani, per antom., chi d'una nazione o d'una società ragguardevole, meglio sa conservare le onorate tradizioni e gli esempi, e attuarli. Virg., rammentate d'altri pop. le glorie dell'arte, soggiugne: Tu, Romano, pon mente al reggimento e all'impero de' popoli, perdonare ai sommessi, debellare i superbi. Oraz. Sconterai con immeritata pena i delitti de' maggiori, o Romano, sin che tu non abbia rifatti i templi degli Dei, e le immagini affumicate. In quanto agli Dei soggetto, tu imperi: di qui deducesi ogni principio, a questo il fine si rechi. Gli Dei negletti all'afflitta Italia diedero mali molti. 8. T. Il sentimento relig. col civ. facevano in Roma tutt'uno; onde Virg. Dum domus Aeneae Capitoli immobile saxum Accolet, imperiumque Pater Romanus habebit. Hor. Dum Capitolium Scandet cum tacita virgine Pontifex. Virg. Longas visent Capitolia pompas. – Il Romano pontificato. – Il Romano pontefice. D. 2. 19. Come fatto fui roman Pastore. 9. T. Chiesa romana, non tanto del luogo quanto della istituzione; onde vale non solo La chiesa della città e della diocesi, ma di tutto il mondo cattolico. E però, dicendo Chiesa Romana, intendesi Cattolica Romana. T. Non è, però, dell'uso Chiesa Romana cattolica. E così, chiunque alla società cattolica appartiene, sia d'Asia o d'Africa o d'America o dell'Oceania, s'intitola Cattolico Romano, non Romano Cattolico. E congiungonsi i due titoli, perchè cattoliche chiamano sè anco altre chiese, che, non avendo unità, l'universalità non possono avere. T. Quando i Pagani dicevano Giunone Romana, intendevano la venerata da loro, a distinguerla dalla Giunone Argiva, che aveva culto in quel d'Argo: e sempre le credenze men vere, dividendo, confondono. Similm. I ludi romani, valeva Non presi, come gli Scenici, dagli Etruschi; istituiti da Tarquinio Prisco, annui, poi prolungati a nove dì, sacri a Giove e a Giunone e a Minerva. T. Intendendo dunque che il capo spirituale della Chiesa cattolica è il vescovo di Roma, dicesi anco La Santa Romana Chiesa; non già perchè tutte non siano sante le chiese congiunte con essa. Nè nell'uso posponesi Santa Chiesa Romana, o Romana Chiesa Santa, o altrimenti. Santa Chiesa, ass., dicesi fam. anco de' singoli preti semplici. Aggiungesi anco Chiesa Cattolica Apostolica romana; e chi le appartiene Cattolico Apostolico romano, per Indiano che sia. 10. T. Calendario romano, corretto da Numa. Il nome di Calende, che denota Convocazione, e però s'approssima nell'orig. a quel di Chiesa, fu non impropriam. ritenuto da noi in Calendario Romano, al quale s'attengono non soli i sacerdoti della romana diocesi. – Martirologio romano. – Breviario. – Rituale. T. Rito romano, a distinquerlo dal Gallicano, dall'Ambrosiano, dall'Orientale e dallo Slavo, anco uniti nella credenza cattolica. – Pontificale romano. 11. T. Prelato romano, tit. da certe mondane profanazioni discreditato. T. Corte romana, non per altro se non perchè in Roma risiede: da taluni confusa colla Chiesa Cattolica, con la Sede romana. Dante sul serio. D. 2. 32. Cive Di quella Roma onde Cristo è romano (del cielo). T. Abito alla romana, de' preti, con giubba tonda, con falda pieghettata di seta che pende dal collo in giù di dietro. 12. Memorie di Storia letter. T. Diritto romano, dice più, come ognun sa, che Giureconsulto e Giurisprudenza romana; e può riguardare sola la trattazione dottrinale, l'insegnamento, l'erudizione. T. Autore, Scrittore romano, non solam. i nativi dell'ant. Roma, ma quelli che scrissero nella lingua di Roma; come dire, Latini. – Classici Greci e Romani. De' mod. diciamo che Il tale autore o Scrittore è di Roma, o È Romano, in Roma nato; ma ass. Romano, denota gli ant. T. Commedia romana, contrapp. alla Greca. T. Notti romane, tit. d'un libro del Verri. – Soggetti romani, di tragedia o sim., Tolti dalla Storia, o vera o favoleggiata, di Roma. L'ammirazione pedantesca fermandosi negli esempi di bello e di bene meno opportuni a imitarsi, aveva rese certe declamazioni uggiose oramai, e istupidiva gl'intelletti e gli animi a degnamente onorare il bello e il bene vero. Onde il verso fr.: Da' Greci e da' Romani ahi, chi ci libera? 13. T. Lingua romana, più determinato di Lingua latina, che potrebbesi intendere dialetto italico dell'antico Lazio: e la stessa Romana era in certo senso un dialetto della latina. Ma per lo più, dicendo Grammatica, Dizionario, Locuzione, Voce latina, intendesi della lingua che dalla dominazione di Roma ebbe forma e nel Lazio e in tutta Italia e nel mondo romano e in tutte le civili nazioni oramai. T. Romano, vale anche Di pretta latinità, quanto all'uso e al congegno de' vocaboli; poi vale Di dignità copiosa nel dire, Di magnifica risonanza. In questo senso anche uomo moderno che adopra con proprietà e con decoro lo stile latino, diciamo Romano. Il Dalle Laste ha più del romano che il Facciolati. Negli stessi ant. scrittori, Cicerone non nato in Roma, è più romano d'altri ch'ebbero nella città la culla. – La Patavinità in Tito Livio notata, significa che taluni sentivano il suo stile abbastanza romano. T. Dal romano rustico nacquero le lingue romanze, e quindi l'italiana moderna: ma per Rustico non s'intenda quel delle campagne soltanto, sibbene il volgare e di Roma e delle terre e d'Italia tutta. T. Quanto alla pronunzia, è prov. Lingua toscana in bocca romana; e intendono accennare ai difetti di certe parlate de' dialetti tosc., come se la parlata romana non avesse difetto nessuno; come se in Toscana non solo la gente colta, ma i parlanti d'interi distretti non pronunziassero insieme scolpito e fine, e con più elegante agilità che Roma non soglia. 14. T. Numeri romani, quelli che gli ant. Rom. usavano scrivendo, a distinguerli dai numeri arabici. I primi usit. nelle iscrizioni, o per denotare l'ordine numerale I primo, Il secondo, XX ventesimo, a differenza di 1. 2. 20. centesimi o principi. T. Carattere romano di scrittura, il tondo. – Carattere romano, di stampa. T. Misura, Pollici romani. 15. Cose d'arte. T. Opera, Costruzione romana, Fatta nel tempo degli ant. Rom.; ma poi intendesi Costruzione di solidità e grandiosità degna di quelle di Roma. Ausu Romano, Aere Veneto, iscrizione degna, posta alle dighe che Venezia opponeva al fiotto marino. Strada romana. Acquedotto. Foro Romano. T. Scuola greco romana, d'arte. Monumenti greco romani. T. Porta romana, detta così dai Sabini ch'entravano a Roma per essa. Porta, a piè del Palatino, verso il Campidoglio. Romanula altra dalla Romana; come nel Medio evo Postierla. E Pusterla vive in Milano. E Porta Romana, in Fir., onde s'esce per alla volta di Roma. 16. T. Targ. Viagg. 7. 65. Le più di esse (chiese) sono fabbricate nel secolo X e ne' due susseguenti, con architettura che potrebbe chiamarsi longobarda, perchè è un bastardume, e quasi dissi aborto, della bella architettura romana. – Il romano, poi, misto col bizantino. E qui Romano a modo di sost., sottint. Genere; come Il dorico, L'attico. Il nuovo romano, in altro senso, va dal V sec. al XII. [Cont.] Scala alla romana. Scam. V. Arch. univ. I. 315. 55. Scale alla romana, o che ascendono con un piano a pendio, e piacevole, e continovato, con i loro riposi; dei quali se ne veggono molte a Roma, di dove hanno preso l'uso, e a Genova nel palazzo pubblico. T. Scuola Romana, per estens. fu detta La maniera di Pietro Perugino; come Virg. Ascraeumque cano romana per oppida Carmen, intendendo di ben più che il distretto di Roma. T. Soggetti romani, come Soggetti greci, anco in arte, quelli che la pittura e la scultura segnatam. deducono da memorie romane e greche, per imitazione, per erudizione, per una specie di declamazione visibile. T. Dicesi Il bello greco, intendendo il degnamente imitato dall'arte de' Greci ant.: poi dicesi Bellezza greca, quella di persona o rappresentata dall'arte o vivente, la quale ritrae del modello che appare dalle opere loro essersi i Greci formato di quel che rende meglio compita la forma umana vivente. Non s'usa Il bello romano; ma Bellezza romana dicesi segnatam. di donna viva la quale abbia forme rilevate e di grandiosità dignitosa. 17. T. Di tempi meno lontani più specialm. D. 1. 18. Come i Roman'… L'anno del giubileo, su per lo ponte (Sant'Angelo) Hanno a passar la gente modo tolto (preso, di distinguere la corrente di quelli che vanno verso San Pietro, e di que' che ne vengono). Serdon. Vit. Innoc. 8. 19. Facendo i Romani istanza che le abbazie e priorati e altri benefizii e uffizii vacanti nelle città non potessono conferirsi ad altri che a cittadini romani. T. Il sacro romano impero, fondato da Carlo Magno. Romano e Germanico fatti sinonimi. Machiav. Leg. e Com. 2. 409. Del re de' Romani e de' Cardinali. – Imperatore romano, eletto Massimiliano nel 1508, e poi gli altri. Re de' Romani, dopo Massimiliano I, il successore all'impero, eletto vivente l'imperatore. T. Stati romani, fino a dianzi, detti anche Pontificii. E sing. Lo Stato romano. T. Repubblica romana, piantata dal soldato Berthier nel 15 febbraio del 1798, durata fino al 30 di settembre del 799. Berthier e Brenno cominciano dalla medesima lettera; ma più durò l'impero romano fondato nell'ottocento dal Camillo Tedesco, che la Repubblica romana fondata dal Brenno Francese; e la repubblica del quarantanove durò ancora meno. 18. Di cose. T. Cavolo romano. V. CAVOLO, § 4. Fazioli, V. FAGIOLO. Lattuga. [G.M.] Cresc. Agr. Lattughe romane. Fag. Commed. Lattuga romana, broccoli, spinacci. [Cont.] Roseo, Agr. Her. 184. Sorta di lattuga che ha le foglie crespe, che pare che si vogliano serrare, e Platina le chiama lattuche serrate, e in Roma è chiamata indivia, e in campagna lattuche romane, e queste sono veramente cicoree; e, che sia vero, ritengono anco di quell'amaro, ma non tanto. Menta. [Cont.] Matt. Disc. Diosc. 2. 338. (Il sisembro)… specie di menta, fatta oggi volgare a tutti gli orti d'Italia, chiamata comunemente dagli speziali balsamita, e dal volgo Menta romana. 19. (Vet.) [Cont.] Spada romana. Gris. Cav. 7. Il remolino appresso gli antichi si chiamava circhiello, che son certi peli ritorti, e sogliono essere circolati più o meno d'un quattrino, e assai fiate son lunghi più o meno a guisa d'una penna, la qual lunghezza ora si dice spada romana. Corte, Cavall. 29. Dei remolini, over cerchietti, penne, ovver spade romane, direi il medesimo e forse peggio, per aver visto cavalli così segnati, nel più esser gran rozzoni e viziosi; se forse alcuno più giudizioso non volesse dire i cavalli, che hanno simili segnali, esser nati nel tempo che il sole è segno del leone. |
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Parole di sei lettere: romana, romane, romani « romano » rombai, romena, romene |
Lista Aggettivi: romanico, romanista « romano » romantico, romanzato |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): risommano, assommano, domano, sagomano, diplomano, menomano, zoomano « romano (onamor) » preromano, contromano, ottomano, sottomano, armano, riarmano, allarmano |
Indice parole che: iniziano con R, con RO, parole che iniziano con ROM, finiscono con O |
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