Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
- La trippa alla romana è una delle pietanze più note della cucina laziale.
- La gita romana è stata storicamente molto interessante.
- Quando esco a cena con gli amici, il conto si paga sempre alla "romana".
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Citazioni da opere letterarie |
Daniele Cortis di Antonio Fogazzaro (1906): Non m'aspettavo l'ossequioso certificato dell'ottimo dottor Niscemi. Una reumatica? Poca cosa, ma, tanto, sono entrato assai sgarbatamente nella tua camera di ammalata. Perdonami, cara Elena. Non verrò a Cefalù, dunque; farò invece una chiacchierata romana al tuo capezzale. E cercherò di essere un poco più amabile!
L’avventura di un povero crociato di Franco Cardini (1997): La frotta dei villani andava crescendo; sbucavano dagli anfratti della boscaglia e dai sentieri mal segnati che convergevano tutti sulla strada polverosa e sassosa ma ben tracciata, quella usata anche dalle mandrie e dalle greggi che ormai, in quell'ottobre inoltrato, avevano abbandonato i pascoli del Pratomagno e stavano già a mezza strada verso le piagge basse della Maritima, tra le paludi prossime al mare dove un tempo passava la grande via romana che i dotti chiamavano Aurelia.
Il piacere di Gabriele D'Annunzio (1889): Essi credevano quel che dicevano. Rilessero insieme l'elegia romana del Goethe: “Lass dich, Geliebte, nicht reun, dass du mir so schnell dich ergeben!... Non ti pentire, o diletta, d'esserti così prontamente concessa! Credimi, io di te non serbo alcun pensiero basso e impuro. Li strali d'Amore han vario effetto: li uni graffiano a pena, e del tossico che s'insinua il cuor soffre molt'anni; bene pennuti e armati d'un ferro aguzzo e vivo, li altri penetrano nel midollo e subitamente infiammano il sangue. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per romana |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: romane, romani, romano, romena. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: domani, domano. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si può avere: roana. Altri scarti con resto non consecutivo: rana. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: romagna, romanda, romania, romanza. |
Parole con "romana" |
Finiscono con "romana": preromana. |
Contengono "romana": promanare, promanata, promanate, promanati, promanato, promanante, promananti. |
Parole contenute in "romana" |
ana, rom, roma. Contenute all'inverso: amo, amor. |
Incastri |
Inserendo al suo interno tic si ha ROMANticA. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "romana" si può ottenere dalle seguenti coppie: rombai/baiana, rompe/peana, rompermi/permiana, rompersi/persiana, rompi/piana, romaico/icona. |
Usando "romana" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: ceroma * = cena; * manata = rota; * manate = rote; * manager = roger; biro * = bimana; curo * = cumana; * ada = romanda; * ade = romande; * adì = romandi; * nando = romando; * aia = romania; * anabate = rombate; * anabati = rombati; * manatella = rotella; * manatelle = rotelle; * anapesti = rompesti; * nanismi = romanismi; * nanismo = romanismo; * azera = romanzerà; * azero = romanzerò; ... |
Lucchetti Riflessi |
Usando "romana" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: cuor * = cumana; * anici = romaici. |
Cerniere |
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "romana" si può ottenere dalle seguenti coppie: resero/manarese, taro/manata, tiro/manati, toro/manato. |
Usando "romana" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: manata * = taro; manati * = tiro; manato * = toro; * taro = manata; * tiro = manati; * toro = manato; manarese * = resero; * resero = manarese. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "romana" si può ottenere dalle seguenti coppie: rota/manata, rote/manate, rotella/manatella, rotelle/manatelle, rombate/anabate, rombati/anabati, rompesti/anapesti. |
Usando "romana" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: bimana * = biro; cumana * = curo; * romando = nando; * germana = roger; * peana = rompe; * piana = rompi; cena * = ceroma; * baiana = rombai; romanzi * = anziana; * romanismi = nanismi; * romanismo = nanismo; * icona = romaico; * dea = romande; * dia = romandi; * anziana = romanzi; * permiana = rompermi; * persiana = rompersi. |
Sciarade e composizione |
"romana" è formata da: rom+ana. |
Sciarade incatenate |
La parola "romana" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: roma+ana. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "romana" (*) con un'altra parola si può ottenere: pii * = piromania; * gol = romagnola; mici * = micromania; pizi * = piromanzia; * zeri = romanzerai; * zite = romanziate. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850 |
Romana o Romanza (lingua) - Da taluni chiamata romans o romant. Era una lingua composta di celtico e di latino, ma in cui quest'ultimo superava abbastanza per autorizzare i nomi sopra accennati. Quella lingua fu in uso durante le prime due stirpi: era detta rustica, o provinciale dai Romani e da coloro che ad essi succedettero; il che sembra ci provi essere stata parlata soltanto dal volgo e dagli abitanti delle campagne. Gli autori del romanzo d'alessandro dicono però aver tradotto questo componimento dal latino o romano. Nella Gallia, quando vi entrarono i Francesi v'erano tre lingue viventi, cioè la latina, la celtica e la romana; e di quest'ultima per certo intende favellare Sulpizio Severo, che scriveva sul principio del secolo V., allorchè fa dire a Postumio: Tu vero vel celtice vel, si mavis, gallice loquere. La lingua ch'egli chiamava gallicana doveva essere la stessa che in seguito fu detta più comunemente romana; altrimenti bisognerebbe premettere che regnasse nelle Gallie una quarta lingua, senza che fosse possibile determinarla: ammenochè fosse poi un dialetto del Celtico non corrotto dal latino, e tale che potesse parlarsi in alcuni cantoni della Gallia avanti all'arrivo dei Romani. Ma qualche tempo dopo lo stabilimento dei Franchi, non si discorre più di altra lingua in uso, fuor della romana e della tedesca. Il più antico monumento che si abbia della romana è il giuramento di Luigi il Germanico, a cui risposero i signori francesi del partito di Carlo il Calvo. [immagine] |
Romana - Così si chiama una bilancia, in cui i pesi si misurano mediante la flessione di una molla. Cayle pubblicò nel tomo VII della sua Raccolta di antichità una bilancia di fattura antica, oggi nota sotto questo nome; nè può aversene di più complete. «In essa (dice Millin) la bilancia è posta in equilibrio con uno di quei busti di principi che servivano di peso.» [immagine] |
Lotteria Romana - Un'etimologia più ingegnosa che vera fa derivare questa voce dall'italiana lotta, perchè in certo modo vi si combatte con la fortuna e con un numero infinito di concorrenti: ma ell'è proveniente piuttosto dal tedesco lot, che significa sorte, perocchè le sue eventualità dalla sorte dipendono.
Sembra che ai Romani si debba l'invenzione delle lotterie, se pure si prende tal parola in senso generico. Durante le saturnali essi immaginarono certe specie di lotterie, di cui tutti i biglietti distribuiti gratuitamente vincevano qualche premio, e ciò ch'era scritto sui biglietti si chiamava apophoreta. Questa invenzione era un tratto di galanteria che si usava per dimostrare la propria liberalità e rendere la festa più vivace e interessante, cominciando da mettere in buon umore tutta la gente. Augusto trovò ottima codesta idea, e sebbene i biglietti delle lotterie ch'egli faceva consistessero talvolta in inezie, pure erano immaginate per dar campo a divertirsi anco di più. Ma Nerone, nei giuochi che si celebravano per l'eternità dell'impero, spiegò la maggior magnificenza in questo genere. Creò a favore del popolo pubbliche lotterie di mille biglietti al giorno, di cui alcuni bastavano per arricchire le persone alle quali il caso li distribuisse. L'imperatore Eliogabalo trovò grazioso di comporre i lotti metà di biglietti utili e metà di altri che vincessero oggetti ridicoli e di niun valore. Ve n'era, a mo' d'esempio, uno di sei schiavi, uno di sei mosche, uno di un vaso di gran prezzo, altro di un vaso di terra ordinaria, e così di seguito.
Nel 1685 Luigi XIV rinnuovò in Francia la memoria delle antiche lotterie romane, e ne fece una bellissima per le nozze di sua figlia con monsieur le Duc... Le lotterie, giuochi d'azzardo trasportati dall'Italia in Francia, furono quivi ammesse verso il principio del secolo ultimo scorso. Sembra che le prime non fossero pubbliche. Sotto il ministero del cardinale Mazarrino si stabilirono quelle pubbliche, che il regno di Luigi XV vide estendersi all'eccesso. Attualmente esse vi sono soppresse. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Romana - S. f. Dare di Romana, o Tirare di Romana, dicesi nel giuoco della palla Quando, arrovesciato il polso, si scaglia in linea retta la palla propria. Gargiolli. (Fanf.)
2. T. Di Romana sost. V. ROMANO, 6. 10. 18. ROMANO agg. e sost.; e così della locuz. avv. Alla romana. |
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