Forma verbale |
Governo è una forma del verbo governare (prima persona singolare dell'indicativo presente). Vedi anche: Coniugazione di governare. |
Parole Collegate |
»» Aggettivi per descrivere governo (democratico, eletto, monarchico, tecnico, ladro, ...) |
Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone) |
ladro (35%), parlamento (8%), stato (4%), balneare (3%), ministro (3%), instabile (3%), democrazia (3%), popolo (2%), ladri (2%), ministri (2%), esecutivo (2%), democratico (2%), politica (2%). Vedi anche: Parole associate a governo. |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia |
Informazioni di base |
La parola governo è formata da sette lettere, tre vocali e quattro consonanti. Divisione in sillabe: go-vèr-no. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). Parole con la stessa grafia, ma accentate: governò. |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche la pagina frasi con governo per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
La messa di nozze di Federico De Roberto (1917): Dovevo credere che ella avesse lasciato questo marito laggiù a causa del clima? Che costui si contentasse di vederla durante i pochi mesi di permesso che quel Governo gli accordava ogni quattro anni?... Chi ha conosciute donne italiane che hanno sposato ufficiali inglesi al servizio della Stanlesia, e che se ne rimangono in Europa, andando e venendo dall'Inghilterra in Italia e dall'Italia in Inghilterra, vagabondando per le stazioni climatiche, senz'altra compagnia tranne quella di un bambino?... Piccolo mondo moderno di Antonio Fogazzaro (1901): “Che ghe porta el cafè a quel zoto?„ pensò Rosina, riparato il guasto di quell'altro libero bevitore. Il padrone suonò per ordinare che non si lasciasse più passar nessuno e Rosina ebbe soltanto il coraggio di origliar un poco all'uscio. Udì Bassanelli dir forte: “Commendatore mio, andemo zoti!„ e il padrone ridere. Poi non le riuscì di afferrare altro e se ne andò brontolando contro il Governo, che nominava prefetti di quel genere, senza un poco di sussiego, di dignità. Fontamara di Ignazio Silone (1945): «Non si tratta di una prepotenza» balbettò il segretario. «Parola d'onore. Sotto il nuovo Governo, prepotenze non ne possono più succedere. Prepotenze? Giammai. È una parola proibita. Ecco, si tratta di un atto legale; anzi, addirittura di un favore che le autorità han voluto fare a Fontamara.» |
Espressioni e Modi di Dire |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per governo |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: governa, governi. Cambiando entrambi gli estremi della parola si può avere: doverne. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: orno, vero. |
Parole con "governo" |
Finiscono con "governo": rigoverno, rigovernò, malgoverno, autogoverno, buongoverno, sottogoverno, controgoverno. |
Parole contenute in "governo" |
ove, over. Contenute all'inverso: evo. |
Lucchetti |
Usando "governo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * nonetti = governetti; * nonetto = governetto. |
Lucchetti Alterni |
Usando "governo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: governetti * = nettino; * governetti = nonetti; * governetto = nonetto; * aio = governai; governicchi * = nicchino; * ateo = governate; * avio = governavi; * astio = governasti; * nettino = governetti; * nicchino = governicchi. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "governo" (*) con un'altra parola si può ottenere: * arno = governarono; * atre = governatore; * atri = governatori; * atriale = governatoriale; * atriali = governatoriali. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Governo, Reggimento, Regime, Amministrazione - Governo è la forma politica stabilita in uno Stato, e per estensione le persone che vi sono a capo. - Il Reggimento, che alcuni dicono alla francese Regime, è l'ordine, la regola alla quale è sommesso il governo. - L'Amministrazione è la direzione degli affari secondo i principii del governo. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Governo - [T.] S. m. L'Atto e il Modo e l'Uffizio del governare. Dall'imagine di Governo per Timone; è anco in Lucil. e Lucr. Guberna, Gubernacula. Gr. Κυβερνάω, Esser piloto; Κυβερνήτης, Direttore, Capo in gen.
2. Della nave. Dant. Inf. 8. (C) Vidi una nave piccioletta Venir per l'acqua, verso noi… Sotto il governo d'un sol galeoto. [Cont.] Cons. Mar. 69. È sempre stato in uso, che tuttavia debba esser fatto il solaro abbasso della roba del peso, perchè? per dare meglio governo alla nave. 3. Nel seg. può intendersi e dell'indirizzo dato alla nave, e specialm. del timone, di che gli altri es. T. Petr. Son. Passa la nave mia… Infra Scilla e Cariddi, ed al governo Siede il Signore, anzi il nemico, mio. = E 199. (C) La debile mia barca…, Disarmata di vele e di governo. E 236. Stanca (la sua vita, paragonata a una nave), senza governo in mar che frange. E 33. Orione armato Spezza a' tristi nocchier' governi e sarte. Ar. Fur. 18. 144. Tien per l'alto il padrone, ove men rotte Crede l'onde trovar, ritto il governo. Bemb. Asol. 1. 1. Non sia loro tolto il potere, e vela, e governo, là dove essi di giugner procacciano, o almeno dove più la loro salute veggono, dirizzare. II. 4. Senso soc. (Rosm.) Il governo meramente sociale è quel governo, per cui tutti i socii amministrano secondo l'equità, senza nessuna espressa convenzione. Il governo salariato è l'incarico del governo dato da tutti i socii a uno o più membri della società, senza attribuirne loro il diritto; l'opera de' quali può esser gratuita o computata nella posta sociale. E: Il governo è cosa diversa dalla signoria; perocchè il governatore della società non ha nessun diritto proprio sulle opere delle persone associate; ma solo ha diritto d'usare i mezzi necessarii al fine della società, limitato anche questo, secondo la natura e la forma della società, e secondo il tenore del suo mandato. Sicchè il diritto di governo non dá alcun vantaggio al governatore, ma è un ministero ch'egli esercita a vantaggio della società; laddove il diritto signorile è tutto volto al vantaggio di chi lo possiede. 5. Senso più espressam. polit. T. Cic. Gubernacula reipublicae tractare. – Maneggio del governo. [Val.] Fag. Rim. 3. 66. Nel politico governo. T. D. 2. 20. Trovâmi (mi trovai) stretto nelle mani il freno Del governo del regno. – Brutta metaf. La macchina del governo. – Scienza del governo suona meglio che Arti di governo, quasi sempre intese in mal senso. = Tass. Ger. 14. 16. (C) Il Rege Eterno Che te di tante somme grazie onora, Vuol, che da quegli onde ti diè il governo, Tu sia onorato e riverito ancora. Varch. Stor. 12. 481. (Man.) La virtù in un governo bene ordinato si debbe andare a trovare dovunque ella sia. [A.Con.] Assunto d'una diatriba a burlarsi di certi sofisti: Politica vera è non avere governo. 6. Forme e Modi di governo. T. Sansov. Conc. Pol. (Repubbliche) che i loro governi dallo stato tirannico al licenzioso, e da questo a quell'altro, hanno variato e variano. = Salvin. Disc. 2. 512. (Man.) Commenda sopra tutti gli altri governi il monarchico. T. Assoluto. – La nazione ha il governo di sè. – Governo misto. = Guicc. Stor. 5. 223. (Man.) Che, mutato il governo presente, ne costituissero un altro. E 11. 530. Cacciato il gonfaloniere…, dettero i cittadini opera a ricorreggere il governo in quelle cose nelle quali si era giudicata inutile la forma prima. T. Varch. Stor. 2. 9. Non volevano uno stato ristretto di pochi potenti, come quei primi, ma un governo, alquanto più largo, di nobili. = E ivi. (C) Desideravano che il governo si aprisse alquanto e allargasse. T. Governo forte, che sa reggere sè e i governati, resistere a tempo, e però cedere a tempo. – Governo veneto, piemontese, toscano; regio, granducale. 7. T. Governo della Chiesa, qui intendesi lo spirituale; giacchè l'altro senso non è da confonderglisi. – Governo d'una Chiesa, d'una diocesi. = Sacchet. Nov. 212. 3. 277. (Gh.) Sallo elli (Dio)… chi sono o da che sono li più che hanno a governo li suoi templi. 8. Senso milit. Bentiv. (Gh.) Oltre al governo supremo dell'armi, era egli succeduto al padre nell'amministrazione civile nelle quattro provincie d'Olanda, Zelanda… E: All'Oranges, immerso del tutto nell'agitazion del negozio, non restava luogo di pigliar sopra di sè il governo dell'armi. Onde il maneggio loro stava appoggiato specialmente al Signor della Nua. Guicc. Stor. 6. 267. L'esercito,… per poco governo di chi lo comanda, si era prestamente risoluto (sciolto). Ar. Fur. 14. 10. (C) Perchè, vedendo ove bisogno sia, Guida e governo ad ogni schiera dia. Salvin. Annot. Buon. Fier. 1. 15. (C) Governo tanto civile che militare, unito nella stessa persona. T. Governo militare, e quel che concerne le cose milit. distinte dalle civili, e quel che confonde le une alle altre, e fa soldatesco servilmente e tirannescamente ogni cosa. 9. Non di tutto uno Stato, ma d'una provincia, o anche città o terra o castello. T. Cic. A gubernaculis civitatum. = Governo si dice anche per l'ufficio del governatore, come Podesteria, e altri sim. ufficii, come il Governo di Siena, d'Ancona. (C) [Tav.] Sassett. Lett. 338. S. A. Ser. avea datale in governo quella città di Pisa. T. Giunta di governo. 10. Del tempo che un governo dura, sia d'un sol uomo o di molti, d'una schiatta o d'una parte, di tutto un paese o d'una sua regione. T. Le cose accadute sotto il governo d'un principe, gli si appongono talvolta a lode e a biasimo immeritato, quando sono sua lode i beni preparati prima e poi avvenuti sotto il governo che lo discacciò, o sono biasimo suo le cose che i suoi partigiani gli attribuiscono a lode. – Vita d'un governo. – Breve, Procelloso. 11. Le pers. governanti prese insieme. T. Laberio in Gell. Gubernius, Governatore. Isid. Gubernio, Governatore. Jabolen. Archigubernus ex classe Britannica. Gr. Κύβερνος per Κυβερνήτης. (Rosm.) Il governo della società civile è quella persona collettiva o individuale che regola l'esercizio dei diritti della sociale comunanza. T. Stat. Larc. c. 3. Il governo della repubblica del… Comune sia, continuo, uno vicaro per tempo di tre mesi, e sei consiglieri. Personif. T. Scrivere al governo. – Risposta del… E Governo dicesi anche in questo senso quel d'una parte dell'impero o del regno. T. Vuole il… – Atti, Decreti del… – Giornale del… – Spie del… – Egli (quell'uomo) è tutto il governo. – Quella femmina è magna pars del governo. T. Il governo, anche gli Uffizi. Palazzo del… – Le scale del… III. 12. T. Governo domestico. – Della casa, delle faccende. Delle pers. di casa. Bocc. Nov. 89. 3. (C) Cose tutte testificanti, noi avere dell'altrui governo bisogno. Segnatam. delle cure all'assistenza e al benessere. Landi Ant. Il Comm. a. 3. in Giambull. Appar. e Fest. 122. (Gh.) Ric. Non ti venne mai voglia di torne un'altra (moglie) per amor del governo? Lam. E' non me ne venne mai voglia per conto del governo, perchè spesso l'uomo s'abbatte a di quelle che bisogna governar loro; e quando tu credi che la donna ti abbia a riordinare tutta la casa, elle son lo scompiglio d'ogni cosa. Ric. In verità, che la mia è donna d'assai e di governo; ma è anch'ella un poco ritrosetta e superba. 13. Quindi de' serventi. Gell. Spor. 2. 3. (Gh.) Offendemi poi la solitudine nella quale io vivo, e non avere chi abbia cura di me nè delle cose mie, non avere in casa con chi ragionare, se non con la serva…; e, se io ammalo, avere a stare a governo de' servidori, l'amor de' quali dura solamente quanto l'utile. Bocc. Introd. 53. (C) Chimera di Lauretta, e Stratilia di Fiammetta, al governo delle donne intente vogliamo che stieno. Ambr. Furt. 1. 1. Arò io pure in casa chi mi farà qualche amorevolezza; ed arò altro governo che di fante. Gell. Sport. 2. 5. (Man.) Non vedi tu che tu vivi come una bestia? Tu stai a governo di servidori, che sai chi e' sono. T. Donna di governo, oggidì più che Servente, e talvolta più che Padrona. Altro è dunque il Governo degl'inferiori di casa verso i padroni, altro è quel de' padroni verso gl'inferiori: senonchè gl'inferiori sovente, servendo, comandano; i padroni, comandando, servono, e più i più tiranni. Donna da governo varebbe Abile a governare. V. es. d'Uomo da… al § 26. 14. De' figliuoli, concerne e il comandare e l'amministrare e l'educare, e le cure mor., intell. e corp. T. Domin. Gov. fam. 137. Esser feminacciolo, vendicatore, negligente al governo de' figliuoli. [Val.] Dare a governo, A essere governato, educato. Rof. Lett. Etrur. 1. 573. Il figliuolo, com'è un poco grandicello, si leva della madre, e si dá a governo degli uomini. T. Governo dell'educazione, di chi presiede alle istituzioni che dovrebbero moderarla o ne fanno le viste. T. Governo della scuola. 15. Quanto alle cure corp. [Val.] Dare governo, Sostentare, Alimentare. Così, non com. Pucc. Mercat. Vecch. 5. Ma questa (piazza) e l'altre… Nïente son, di frutte e di bellezza E di ciò che alla gente dá governo, Appetto a quella. E Centil. 14. 45. Gran disagio di pane e di biada E di ciò che alla gente dá governo. Ang. Metam. 1. 26. (Man.) S'ebber gli uomini allor qualche governo, Nel mangiar, nel vestir, or grave, or leve. IV. 16. Degli anim. [B.] Ar. Fur. 17. 34. Far governo del gregge. Anche trasl. 17. Quindi della coltura; riguardate le piante come viventi. E in Virg. molti e belli i trasl. che attribuiscono al suolo e alle cose portate da esso, non pur vita ma affetto, e quasi moralità sociale. Magaz. Coltiv. tos. 8. (Gh.) Non si lascino di governar tutti (gli ulivi), se è possible; perciocchè il governo e 'l pennato d'ingegnoso lavoratore li mantiene, e fa fare loro molte olive. T. Governo del seme. [Palm.] Delle fave. T. Governo del terreno con ossa o altri ingrassi. Lastr. Agric. 1. 79. Vi è l'incinerazione, chiamata così dagli scrittori, che è un governo di cenere derivata dall'abbruciamento sul luogo delle paglie, stoppie, erbe o legni. Lo stesso ingrasso. Targ. Tozz. G. Viag. 2. 120. (Gh.) Comunemente i contadini della pianura (di Pisa) lasciano riposare per lo spazio d'un anno il terreno senza seminare; e… se fossero in maggior numero e più industriosi, e se avessero gran copia di governo, potrebbero seminare anche quella parte di terreno che lasciano a stoppia. E 479. Trinc. Agric. I. 189. 228. Lastr. Agric. 1. 97. [L.B.] Scherza il popolo sull'equivoco tra il Pozzo nero e quello che in gergo politico è detto Gabinetto nero. T. V. anche GOVERNARE, § 17; e lì troverai che il Governo delle corna è dominio eminente. 18. De' vini. Dare il governo a' vini, Aggiugnervi certe uve o spicciolate, o ammostate, per farli più coloriti, e più saporosi, che anche si dice Governarli. (C) V. GOVERNARE, § 18. [Palm.] Le uve da governo, o Colori, si pongono da parte nella vendemmia, si fanno avvizzire o sui connicci o nel forno leggermente caldo, per gettarle nella botte, alla fin di novembre o nel principio di dicembre, cioè quando il vino è riposato e chiaro. Can questi mezzi artificiali si provoca nel vino una seconda fermentazione, e gli si dá maggior colore e più corpo, ma se ne guasta la grazia, e talvolta si sciupa affatto. T. Governo delle botti, e sim. [Palm.] Governo, ass., o Uve da governo sono il Canajolo, Sangioveto, Abrusca dolce, detta Abrostine o Colorino. Quest'anno il governo si è venduto lire dieci le cento libbre. 19. Senso sim. [Garg.] T. di tint. Se il vagello riesce di molta forza, lo diciamo di sopra governo; se resta debole, di sotto governo. V. 20. Ripigliamo i signif. dove il senso soc. è più direttam. congiunto al mor. T. Plin. Gubernacula vitae. – Governo della vita, della coscienza, della prudenza. Cic. Del senno. Quello che più comunem. Per mia, Per vostra regola. Filic. in Red. Op. 5. 160. (Gh.) Mi rimetto però a quanto si degnerà d'accennarmi, per mio governo, V. S. Magal. Lett. (C) Vi dico, per vostro governo, che io non potrò dispensarmi di cominciare (forse Comunicare) la vostra lettera. Fr. fam. Pour votre gouverne. [L.B.] Noi diciamo tuttavia Per vostra regola e governo, accoppiando, quasi iron. 21. Quindi di portamento mor. e soc. Pandolf. Gov. fam. I. (Gh.) I lodati studii, la sollecitudine, la industria e la diligenza, il buon governo, le buone assuetudini, e l'osservanzie, li onesti costumi, l'umanità, la facilità e la civiltà, rendono le famiglie degne. Guicc. Avvert. 91. (Man.) Ingegnatevi di non venire in mal concetto appresso di chi è superiore nella patria vostra, nè vi fidate del buon governo del viver vostro, che sia tale che non pensiate d'avergli a capitare nelle mani. Men com. i seg. Guicc. Stor. 6. 283. (Man.) Oltre a quello che si poteva attribuire alla discordia e al poco governo de' Capitani franzesi,… due cose principalmente avevano impedito al re di Francia la vittoria. Machiav. Op. 7. 57. (Gh.) Era l'esercito fiorentino a campo a Lucca, comandato da messer G. Guicciardini commissario di quello. Vollono o i cattivi suoi governi o la cattiva sua fortuna, che la espugnazione di quella città non seguisse. [G. Fal.] E Stor. Fior. Lib. II. Fu questo duca, come i governi suoi dimostrarono, avaro e crudele. 22. Far governo di pers. o di cosa con agg. di senso buono o no; bene o male trattarla. Ma per lo più in male. D. 2. 5. (C) Tu te ne porti di costui l'eterno, Per una lagrimetta, che 'l mi toglie; Ma io farò dell'altro altro governo (dice all'Angelo buono che salva un'anima, il diavolo che per vendetta si sfoga sopra il cadavere). E 1. 27. E 'l Mastin vecchio, e 'l nuovo da Verrucchio, Che fecer di Montagna il mal governo. Bern. Orl. in. 53. 22. (Gh.) La gente nostra tutta si sbarraglia; Ognun volta le spalle a' Saracini, Che son lor dietro, e ne fanno un governo Da far venir pietà sin all'inferno. [Tav.] Gir. Cort. p. 131. Del qual Girone altro governo non fece, di quel che fatto s'avesse del primo. E 139. Di due altri fa simigliante governo. T. Le passioni fanno governo atroce dell'anima. Raccontasi d'un censore che, leggendo in questo senso atroce governo, cancellò come allusione feroce a quello che pagava lui. D'anim. (Non l'abbiano a male i censori, animali benigni e forse più graziosi di certi loro nemici.) Franc. Sacch. Rim. (C) De' bruchi non VI dico, che governo Fanno di quello, ch'avete a ber poi. Vinc. Mart. Rim. 17. (C) E i vaghi fior… Restan dalla stagion… Vinte, che fa di lor aspro governo. In bene, men com. [B.] Ar. Fur. 35. 16. Quivi li sacra (i nomi), e ne fa tal governo Che vi si pôn veder tutti in eterno. 23. Modi com. a parecchi de' sensi noti. Abbiam visto il Governo che fanno pers. di pers. e di cose, cose di pers. e di cose. Gli agg. seg. concernono special. le pers.; ma taluni, per fig. o trasl., si stendono agli altri signif. T. Governo imperioso, duro, mite. [B.] Ar. Fur. 3. 18. Benigno e buono. T. Governo buono, posp., dice la sua civile, cioè la morale bontà. Buon governo, in Firenze già, e in Roma tuttavia, La polizia per eufem. 24. Verbi. T. Avere, Dare. Ammir. Stor. Al mal governo che aveva allora la repubblica. Altro è un Governo che un popolo ha, quello cioè di cui gode o patisce; altro è che uno o più abbiano il governo d'uno Stato, di parte di quello, di società qualsisia. In questo senso Si ha il governo e d'una famiglia e delle faccende, e di tale o tale impresa e operazione. Nel secondo senso. Bocc. Nov. 16. 3. (C) Il quale Arrighetto, avendo il governo dell'isola nelle mani… † Bern. Rim. 43. Come sa provveder chi ha governo. Qui pare che valga Chi sa governare; Governare altri, perchè Governare se stesso. Dare, e delle cose pubb. e delle priv. Ar. Fur. 20. 8. (C) Di sè m'hanno governo e scettro dato. Boez. Varch. 4. 6. Avviene… che il governo delle cose si dia a' buoni, perchè la malvagità de' cattivi, quando è tanto cresciuta che trabocca, si rintuzzi. T. Commettere è più che Dare; Affidare, ancora meglio. T. Del Dare il governo alla terra s'è visto al § 17; e c'è de' governanti che pajono non buoni da altro che da darsi per governo alle rape. 25. Altri v. Dav. Tac. Ann. 3. 75. (Gh.) L'andare ne' governi fu loro tolto già da' pontefici, per private malevolenze. Così non com.; ma T. Cic. Ad gubernaculum accessit. – Andare al governo d'una provincia, d'una città. – Cic. Reipublicae gubernacula prehendere. – Prendere, Assumere il governo: più legittimo e serio il secondo. Altra fig. T. Le redini del governo. Anco in senso non polit., ma di cose importanti. Specialm. polit. T. Cic. Sedere al… – Anche non polit. Tenere il governo. – Maneggiare. – Possedere è troppo polit. T. Stare al governo, anco di nave. – Stare nel governo, Del tempo che dura l'uffizio. – Stare in governo, anco di chi, con precauzioni non ordinarie, bada al governo della propria salute. Cic. Recedere. – Lasciare, Abbandonare; Esserne rimosso, discacciato. Cic. Repelli. 26. Partic. [Tav.] Dare ad alcuno in governo una città, Affidargliene il governo, Crearlo governatore o commissario di quella. T. Si dá in governo anco una famiglia, un figliuolo, bestie, cose. Tac. Dav. Vit. Agric. 388. (Man.) Quegli mandò Agricola a levar gente, e, trovatolo netto e valoroso, gli diede a governo la legione ventesima (praeposuit). Così non com. – Col Da, dice l'attitudine. [Tav.] Rob. 297. Detto frate era assai esercitato in confessare, dotto, pieno di fervore, assai attivo, pratico e da governo; molto amorevole e civile. = Pallav. Stor. Conc. 1. 182. (Man.) Aveva udito questi in Germania predicare altamente la virtù d'Adriano…, e era stimato in quelle provincie di gran governo, perchè dall'emulo gli era stato impedito il governo. T. Così non com. Ma Uomo di governo direbbe Esperto a governare; se da galantuomo o da furfante, per certuni non fa. – Uomo del governo, Che ha parte nel governo, o che gli serve, e che dal servire ha qualche brano d'autorità, o che parteggia per esso, e gli fa da strumento e da cosa. – Sotto il governo, s'è visto della nave, e può dirsi di qualsia autorità. E di polit. o civ. dice anco il tempo che quel governo durò o che quel tale gli fu sottoposto. – Sotto governo dice la condizione di dipendenza dall'altrui autorità o potestà. E, in questo senso, Ragazzo o Animale è sotto governo. Col Di. T. Il governo del re dice e la potestà e l'uffizio ch'egli ha di governare, e la durata e il modo; e le pers. che governano sotto o sopra o contro di lui. – Il governo della nazione, o quel che essa esercita, o quel che gode o patisce; ma più direttam. significa Il governo ch'essa ha di sè. – Il nostro governo vale e quel che noi esercitiamo, e quel che si esercita sopra di noi e contro di noi: e quello che abbiam voluto o fatto le viste di volere, e quello che non abbiamo voluto e non vogliamo: cioè a dire che Nostro vale Non nostro. |
Governo - [T.] Part. pass. di GOVERNARE. Contratto di Governato (V.). Martin. Luc. Rim. burl. 2. 238. (Gh.) Questo paese… Mal governo da' suoi e da' vicini, Pur ora ha ritrovato sua ventura.
2. Per Trattato. V. in GOVERNARE, § 22, es. di questo contratto. Sassett. Lett. 129. (Man.) Quel Saladino mi ha governo male. Lasc. Cen. Introd. 25. (C) Dove i giovani, mal governi, tra loro combattevano. |
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Vocabolario inverso (per trovare le rime): esternò, esterno, sesterno, mesosterno, duerno, invernò, inverno « governo (onrevog) » rigoverno, rigovernò, malgoverno, buongoverno, controgoverno, sottogoverno, autogoverno |
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