Generoso
Aggettivo |
| Generoso è un aggettivo qualificativo. Forme per genere e per numero: generosa (femminile singolare); generosi (maschile plurale); generose (femminile plurale). |
Parole Collegate |
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Utili Link |
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Liste a cui appartiene |
| Lista Carattere delle persone [Freddo, Frizzante « * » Gentile, Giocoso] |
Informazioni di base |
| La parola generoso è formata da otto lettere, quattro vocali e quattro consonanti. Divisione in sillabe: ge-ne-ró-so. È un quadrisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
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| Esempi d'uso |
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| Citazioni da opere letterarie |
| Al Polo Australe in velocipede di Emilio Salgari (1895): Linderman, che è stato ricoverato in una casa di salute, è più pazzo che mai. Il disgraziato sembra perseguitato da una fissazione, da un odio profondo contro il suo generoso rivale che lo ha salvato da una catastrofe completa. Violenti furori lo assalgono sempre, specialmente quando Peruschi, Blunt o qualcuno dei suoi marinai vanno a visitarlo. Guarirà?... I medici ne dubitano fortemente. Demetrio Pianelli di Emilio De Marchi (1890): Demetrio non era avaro. Anche a lui piaceva fare dei regali, se avesse potuto spendere. Bel merito di farsi voler bene, quando si hanno i denari del signor Paolino delle Cascine! A lui invece era sempre toccata la maledetta sorte di tribolare per gli altri, per farsi odiare. Ma poiché da qualche parte questa fortuna stava per arrivare, voleva far vedere che anche lui sapeva essere grande e generoso. Non c'è mestiere più bello che fare lo zio d'America. Piccolo mondo antico di Antonio Fogazzaro (1896): Il professore Beniamino Gilardoni, figlio del «Carlin de Dàas» era stato fatto studiare dal vecchio don Franco Maironi, dal marito della marchesa Orsola, uomo bizzarro, lunatico, violento, ma generoso. Quando il Carlin morì si vide che la generosità del Maironi non sarebbe stata necessaria. Beniamino ereditò un discreto gruzzoletto e ciò fece andare in bestia don Franco che lo tenne responsabile dell'ipocrisia paterna, gli voltò le spalle né volle più saperne di lui nel poco tempo che visse ancora dopo la morte del suo agente. |
Giochi di Parole |
| Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per generoso |
| Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
| Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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| Cambi |
| Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: generosa, generose, generosi. |
| Scarti |
| Scarti di lettere con resto non consecutivo: gros. |
| Parole con "generoso" |
| Finiscono con "generoso": ingeneroso. |
| Parole contenute in "generoso" |
| ero, oso, eros, gene, nero, roso, eroso, genero. Contenute all'inverso: ore, rene. |
| Lucchetti |
| Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "generoso" si può ottenere dalle seguenti coppie: generasti/astioso. |
| Usando "generoso" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: rigenero * = riso; bisgenero * = bisso. |
| Cerniere |
| Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "generoso" si può ottenere dalle seguenti coppie: lagene/rosola, degenero/sode. |
| Usando "generoso" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * degenero = sode; rosola * = lagene; * lagene = rosola; sode * = degenero. |
| Lucchetti Alterni |
| Usando "generoso" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: riso * = rigenero; bisso * = bisgenero; * astioso = generasti. |
| Sciarade e composizione |
| "generoso" è formata da: gene+roso. |
| Sciarade incatenate |
| La parola "generoso" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: gene+eroso, genero+oso, genero+roso, genero+eroso. |
Definizioni da Dizionari Storici |
| Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
| Magnanimo, Splendido, Generoso - Chi ha nobili ed alti sentimenti, e gli mette in atto senza millanteria, colui è Magnanimo. - Splendido è colui che nel trattamento della vita e in ogni suo atto non guarda a spese, purchè agli occhi di tutti apparisca ricco, di buon gusto, e non tenace del denaro. - Generoso è colui che, senza farsi troppo pregare, è largo del suo per promuovere imprese, sollevar poveri, e simili; e chi parimente all'occasione cede i proprii diritti, ed opera in altrui pro anche con suo scapito, mosso dalla gentilezza del suo animo e non da secondi fini. [immagine] |
| Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
| Generoso, Liberale, Benefico, Magnanimo, Largo, Prodigo, Elemosiniere, Splendido - Liberale, chi non esita a dare, a spendere in ogni circostanza: generoso, chi paga largamente, chi dà per Dio senza spilorceria: benefico, chi fa del bene in ogni modo, ma specialmente nel far limosina del suo: il liberale dà per impulso di natura; il generoso, per grandezza d'animo; il benefico, per amore della carità, per tenerezza verso i fratelli infelici. Una generosità tutta speciale si è quella di perdonare le ingiurie ricevute e non vendicarsene potendo. La generosità è una delle doti del magnanimo; ma questi non solo nel dare, nel perdonare, grandemente opera, ma in ogni cosa che fa, agisce con un disinteresse, con una confidenza tale, che dà a divedere di non temere l'inganno, la frode, la malizia; basse passioni tutte ch'egli crede indegne dell'uomo. Largo, nel dare e più nel promettere; se quest'ultimo non è fatto con malizia e per ingannare può essere difetto, ma proveniente da cuor grande, da innata magnanimità e liberalità di sentimenti. Splendido è chi spende, dà, vive con isfarzo, che fa molto per l'apparenza, e più forse che la grettezza naturale, o il censo, o la prudenza non vorrebbero. Il prodigo dà nell'eccesso; non ispende, spreca; non dà, getta; nella prodigalità smodata è pazzia, o almeno insania. L'elemosiniere dà molto in elemosine: se non ha obblighi più stretti verso figli o nipoti, se fa l'elemosina a chi è povero veramente o inabile al lavoro, l'elemosiniere è una provvidenza in terra; se la fa per ostentazione, se la prepone a doveri più stretti, è anch'egli un pazzo borioso, e l'elemosina non gli sarà computata. [immagine] |
| Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
| Generoso - [T.] Agg. Chi da natura ha copia di doti buone e utili. E Persona che feconda con la libertà le doti della liberale natura. T. Cic. Generoso, in senso dí Nobile. Gr. Γεννάδας, Ben nato; Γεννικὸς e Γενναῖος, comprende le varie idee di Nobile, Valente, Di buona natura.
Segnatam. della stirpe. Car. Lett. Arist. lib. 2. c. 15. 148. (Man.) Bennato si dice uno, la cui chiarezza vien dalla virtù de' maggiori; e generoso è colui che non degenera dalla loro natura. Bocc. Lett. 231. La nobiltà di così generoso ceppo, onde sono usciti tanti uomini generosi. Sannaz. Arcad. Pros. 7. Da antichissima e generosa prosapia disceso. Ar. Fur. 1. 3. Piacciavi, generosa Erculea prole… Ippolito. [B.] E 37. 52. Stirpe. T. E 26. 52. (parte nel senso lat. di Nobile; ma può averlo mor.). 2. Non di sola una stirpe. Segn. Tratt. Gov. Lett. Ded. (Man.) Avendo, se non tutte, almeno la più parte delle qualità che si convengono a una provincia nobile, generosa e bella. T. Generosa nazione; ma questo segnatam. delle qualità mor. e civ., di che poi. 3. D'anim. T. F. A. Albizzi, Vit. Pier. Strozz. Generosi animali. = Bern. Orl. 2. 16. 38. (C) Come il figliuol del generoso armento, Che lungi senta dell'arme il romore, Non sa star fermo. T. Virg. Generoso cavallo. Pecoris generosi pullus. T. Aquila generosa. Plin. Il leone, tra le fiere, la più generosa. [B.] Ar. Fur. 39. 69. Generose parde. E 18. 22. Belva. T. Plin. Generoso aspetto de' tori. T. Plin. Le troje generose hanno dodici poppe; le volgari, due meno. E: Ostriche generose. – Taluni di questi es. concernono la razza e le qualità più esterne; altre, quel che ha il bruto di più sim. o in qualche modo comparabile alle qualità umane mor. 4. Della terra. T. Petr. (in lat.) L'Italia, terra generosa (anco nei sensi dei §§ seg.). Tes. Br. 3. 5. (C) Dêe l'uomo guardare che la terra sia dolce e generosa. T. Γενναῖος, Fertile. Virg. Isola generosa d'inesausti metalli (l'Elba). – Generoso, nome di monte. Segnatam. dell'abbondanza, di che poi. T. Fonte generosa; ma anco della bontà e efficacia delle acque. 5. Frutti della terra. T. Pallad. Generosi rampolli. Colum. Vite generosa (non d'abbondanza, ma di fama e di pregio). – Ma anco dell'abbondanza. T. Hor. Vino generoso e soave. = Red. Cons. 2. 14. (C) Una botte… che per molti anni abbia conservato l'aceto, e che di esso aceto totalmente si siano inzuppate le sue doghe…, tutto quel vino più generoso e più potente che si metterà in cotal botte, tutto diventerà aceto. T. Il gr. Γενναῖος, Cosa forte. 6. Segnatam. nel senso mor. e soc. T. Istinto generoso dicesi anco di certi anim. (V. § 3), ma segnatam. dell'uomo; giacchè la schiatta, e più l'educazione e gli abiti primi, che in parte son merito della famiglia, fanno essere la pers. Generosa quasi per indole naturale. Quindi gr. Γεννάδας, Valente. Plat. Ω'γενναῖε, Brav'uomo, Caro mio; come in D. 2. 25. Spiriti bennati. E 3. 3. Ben creato spirito; e in Petr. canz. Spirto gentil. – E quel tit. in Plat. è il titolo di Gentilissimo, che a noi suona talvolta leggiera iron. T. Car. Lett. fam. 1. 118. Voi siete sì generoso che non vi lasciate mai vincere di cortesia a uomo che viva. In questa voce risalta l'idea di forza mor.; e ritien dell'orig.; giacchè l'idea di forza si conviene del pari a quelle e della virtù e della vita. Γενναῖος, Forte, Coraggioso. Generosa fortezza, costanza. Sansov. Conc. Polit. L'infamia e la vergogna della servitù, la quale si debbe dagli uomini generosi scacciare fin con la morte. Ov. Milite generoso. [B.] Ar. Fur. 3. 9. Bradamante. T. Un Inno: Più generosa di tutti i Martiri, sta la Vergine a piè della croce, e muore senza morire. – I Martiri, militi generosi di Cristo. 7. T. Generosità, forza vera; quella che comunem. è chiamata fortezza; che ajuta a posporre al bene altrui l'utile proprio, non abusa de' proprii vantaggi; che esercita largamente la pietà, nel giovare anco a chi intendeva o pareva che intendesse di nuocergli; perdona, o (cosa ancora più difficile sovente) condona. Generoso competitore. Nemico. Vincitore. 8. In questo senso segnatam. gli usi seg.; ma anco in altri. T. Sansov. Conc. Polit. Dominare se medesimo è uffizio di saldo e generoso cuore. Lasc. Son. O voi, che avete non già rozzo e vile, Ma dilicato e generoso il core. = Gozz. Serm. 14. (Man.) L'alma che a tanti giova, ed a me tante Volte giovò, sì generosa e bella. Bocc. Nov. 16. 25. (C) Aveva la prigione macerate le carni di Giannotto, ma il generoso animo, dalla sua origine tratto, non aveva, ella in cosa alcuna diminuito. Car. En. 4. 21. (Man.) T. Cic. Spirito generoso. Sen. Indole generosa. 9. Segnatam. degli atti. T. In questo senso, Tucid. Γενναῖον ἐστι τό… Così noi: È cosa generosa. O neut. È generoso il perdonare, ma ancora più il non dire: Io perdono. – Generosa gara, guerra, se impresa per altrui utile vero. – Armi generose. – Morte. Tass. Ger. E l'ore della morte, omai vicine, Volle illustrar con generosa fine. – Esempi generosi. – Generosa cura. – Astinenza. 10. T. Sentimenti generosi; Generoso sentire. – Generoso intendimento. – Pensiero, Concetto, Proposito. Bart. Dan. Vit. Zucch. 21. 1. 79. Venir disponendo tutto il monistero… a un generoso proponimento di tor via da sè ciascuna (Religiosa) ciò che in lei dispiace agli occhi della divina Maestà. – Ragione generosa. Cic. Virtù generosa. – Affetti. Monti, Pers. E petto caldo D'onestà generosa (generoso honesto). Red. Lett. Fam. 3. 233. Io non avrei mai ardito di presentare a V. E. il mio libro…, Se non mi avesse affidato la di lei generosa benignità. – Generosa amicizia. Ar. Fur. 26. 44. Generoso sdegno. – Coraggio. – Istinto del grande e del generoso. 11. Di parole. Gell. V. Alf. 98. (Man.) Questa risposta generosa e modestamente fatta da costui, fu approvata da tutti. Red. Lett. 1. 127. T. Consiglio. – Parole generose. – Silenzio. T. In altro senso che nel seg., tiene de'§§ 1 e 5. Aff. a Nobile, Valente, Forte, in senso intell. Cic. Forma di parlare magnifica, e, a dir così, generosa. 12. Segnatam. dell'ingegno, nel senso not. T. Menz. Op. 2. 162. Oh di che forze e generose e pronte, Fa di mestieri, affin che in versi e in rime Stuol di diverse imagini s'impronte! 13. T. Abbiam visto che Generoso porta seco l'idea di Abbondante e pronto a giovare. E perchè le voci di senso più alto e ampio si son venute coll'angustia de' tempi ristringendo e abbassando; Generoso, da sè, oggidì a troppi significa Che dà quattrini o cosa equivalente a quattrini. Ma anche in questo senso Generoso è meglio che Largo, nè il Prodigo è Generoso, nè chi dà del non suo, o dà a fine non buono. Generoso del proprio. – Mostrarsi generoso dicesi specialm. di questa sorta generosità è pur men male che Fare il generoso. T. Porgere la mano generosa, e di materiali soccorsi, e d'ajuti più preziosi. Una mano generosa, fig., la stessa pers. Del resto, anche l'occhio, può, siccome pio, essere generoso; senonchè questo recasi sempre alla generosità del giudizio e del sentimento. 14. Nel senso del § preced., non della pers. ma de' suoi atti. T. Generoso dono. – Elemosina. – Frutti generosi di carità. T. Patti generosi, non solo per l'intenzione generosa di chi li propone, ma per il vantaggio abbondevole che ne viene a coloro a' quali, anche con intenzione ingenerosa, si fanno. 15. Come nel gr. Γενναῖος, dicesi di cosa grande: e Sof. fino Γενναία ὀδύνη, Violento dolore: noi Generosa quantità, porzione, mangiata, bevuta. |
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