Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche le pagine frasi con fallo e canzoni con fallo per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
- Questa antica statuetta pre-ittita è caratterizzata dall'avere un grosso fallo.
- Nelle escursioni in montagna bisogna fare attenzione a non mettere i piedi in fallo.
- Un fallo di ostruzione è stato sanzionato dall'arbitro con un cartellino giallo.
|
Citazioni da opere letterarie |
Malombra di Antonio Fogazzaro (1881): — Come La comanda, Eccellenza. La cameriera giovane, quella della marchesina Marina, mi ha dato ragione, se non fallo, perché tanto l'una che l'altra parlano peggio dei levantini. Sa, Eccellenza, cosa si capisce? Che qui padroni e servitori, con buon rispetto parlando, son tutti cani e gatti.
La biondina di Marco Praga (1893): Come tutto era logico! E lei, Bianca, al primo fallo rivelato, se n'era stupita e addolorata! Come mai? E ricordava la propria vita, e la paragonava a quella dell'amica. Chi più degna — tra loro — di compianto e d'aiuto? Il treno correva velocissimo. Le Alpi biancheggiavano, vicinissime ormai. Poche ore, ancora, e Bianca toccherebbe il suolo d'Italia.
Nelle nebbie del tempo di Lanfranco Fabriani (2005): — Miei no, ma tuoi di sicuro sì. Il mio capo deve aver avuto sentore di qualcosa. E suppongo intenda approfittarne. Il fatto che non riuscirebbe mai a metterci le mani sopra in prima persona, non vuol dire che non gli piacerebbe che il tuo Ufficio diventasse una colonia del nostro. — Di Stefano parlò senza guardare Mariani, in apparenza intento a far rotolare le biglie sul tappeto verde. Poi all'improvviso alzò gli occhi, quasi per coglierlo in fallo. |
Proverbi |
- Letame di cavallo non fa fallo, quello di bue fa quello che può, quello di pecora fa moltissimo.
|
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per fallo |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
|
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
|
Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: ballo, callo, dallo, falbo, falco, falla, falle, falli, falso, farlo, gallo, hallo, mallo, rallo, tallo, vallo. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: balla, balle, balli, calla, calle, calli, dalla, dalle, galla, galle, galli, malli, palla, palle, palli, ralla, ralle, ralli, rally, talli, valle, valli. Con il cambio di doppia si ha: fanno, farro, fatto. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si possono ottenere i vocaboli: allo, falò. |
Antipodi (con o senza cambio) |
Spostando la prima lettera in fondo (eventualmente cambiandola) e invertendo il tutto si possono ottenere: bolla, colla, folla, iolla, molla, polla, rolla, tolla, zolla. |
Parole con "fallo" |
Iniziano con "fallo": fallosa, fallose, fallosi, falloso, fallosità, fallocrate, fallocrati, falloforia, falloforie, fallocrazia, fallocrazie, fallocratica, fallocratici, fallocratico, fallosamente, fallocentrica, fallocentrici, fallocentrico, fallocratiche, fallocentriche, fallocentrismi, fallocentrismo. |
Contengono "fallo": farfallona, farfallone, farfalloni. |
»» Vedi parole che contengono fallo per la lista completa |
Parole contenute in "fallo" |
allo. Contenute all'inverso: olla. |
Incastri |
Inserito nella parola farne dà FARfalloNE. |
Inserendo al suo interno ivan si ha FALLivanO; con gotte si ha FAgotteLLO. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "fallo" si può ottenere dalle seguenti coppie: faceste/cestello, fama/mallo, farà/rallo, faro/rollo, fase/sello, fasti/stillo, fata/tallo, fati/tillo, fatine/tinello, fatue/tuello, fava/vallo, fave/vello, favi/villo, favine/vinello, falange/angelo, falbe/belo, falbo/bolo, falce/celo, falchi/chilo, falco/colo, falsa/salo... |
Usando "fallo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * lobi = falbi; * lobo = falbo; * loco = falco; * loda = falda; * lode = falde; tifa * = tillo; * lochi = falchi; * locata = falcata; * locate = falcate; * locati = falcati; * locato = falcato; * lodare = faldare; * lodata = faldata; * lodate = faldate; * lodati = faldati; * lodato = faldato; * lolita = fallita; * lolite = fallite; scrofa * = scrollo; strafà * = strallo; ... |
Cerniere |
Usando "fallo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * caf = alloca. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "fallo" si può ottenere dalle seguenti coppie: falbi/lobi, falbo/lobo, falcata/locata, falcate/locate, falcati/locati, falcato/locato, falchi/lochi, falco/loco, falda/loda, faldante/lodante, faldanti/lodanti, faldare/lodare, faldata/lodata, faldate/lodate, faldati/lodati, faldato/lodato, falde/lode. |
Usando "fallo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * rollo = faro; * sello = fase; * tillo = fati; * vello = fave; * villo = favi; tillo * = tifa; * belo = falbe; * bolo = falbo; * celo = falce; * colo = falco; * salo = falsa; * silo = falsi; * solo = falso; * stillo = fasti; * tuello = fatue; * chilo = falchi; * tinello = fatine; * vinello = favine; * fallita = lolita; * fallite = lolite; ... |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "fallo" (*) con un'altra parola si può ottenere: svii * = sfavillio. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Fallo (senza), Senza dubbio, Di certo, Certo, Certamente, Al certo, Per certo - Senza fallo accerta cosa che non fallirà alla promessa, alla speranza. - «Verrò - Anderò senza fallo.» - Senza dubbio accenna meglio alla titubanza, alla perplessità e tenta rassicurare. La verità viene senza dubbio alla perfine in chiaro; ma per quante peripezie non deve passare talvolta chi aspetta da cotesto fortunato risultamento la propria giustificazione! - Certo, quando non è aggettivo, pare sincope di Certamente; sono ambedue asseverazione di ciò che si espone. Non è mal fatto, certo, o certamente, smascherare l'ipocrita, anche con grave suo danno. - Di certo è più forte; è asseverazione più assoluta. Ve lo dico di certo, cioè ve la do per cosa certa, sicura. - Al certo ha sovente una forma come sospensiva o condizionale, che gli altri non esprimono, almeno così apertamente. Non è al certo sempre utile dire intera la verità; ma è sempre conforme al dovere, all'onore il dirla, e maggiormente quando se ne venga richiesto. - Per certo è somigliantissimo a di certo, quando sia in forma d'avverbio; ma sovente il per resta preposizione e regge allora certo come aggettivo neutro, che val cosa, fatto certo. Credo per certo, tengo, vi do per certo, cioè per cosa certa e su cui non può cadere dubbio.
(Zecchini). [immagine] |
Colpa, Delitto, Peccato, Fallo, Misfatto, Mancanza - Colpa è un atto volontario che contraffà alle leggi, alla civiltà, alla convenienza; ma significa più specialmente l'imputazione che se ne fa altrui; e si riferisce a cose non troppo gravi; perché allora piglia nome e qualità di Delitto. - Ogni detto o fatto contro la legge divina si chiama Peccato. - Alcuni pensano che Misfatto sia Delitto grave; ma la voce, in sé stessa, non suona altro se non Cosa mal fatta: è vero per altro che nell'accezione dei più suona Delitto grave; ma è vero altresì che nell'uso comune si ode raramente tal voce, la quale è riserbata solo allo stile elevato. - Fallo, ha propriamente significato negativo, ed è quando si trascura volontariamente di fare ciò che vuole, o il nostro dovere, o le regole del decoro, della ragione o dell'uso. - La Mancanza è anch'essa negativa; ma è meno grave del Fallo in quanto può non procedere da mala volontà. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Colpa, Difetto, Fallo, Peccato, Delitto, Misfatto, Reato, Eccesso, Demerito, Errore, Scelleraggine, Mancamento - « Nel difetto cade l'uomo o per poca avvertenza, o per manco di forza, ma senza vera malizia. Fallo è atto in cui si manca alle regole del decoro, o della ragione, o dell'uso. Può essere un esercizio, a dir così, del difetto. Peccato, dice il Passavanti, è ogni detto, o fatto, o desiderio contro la legge di Dio. Delitto è peccato contro la legge umana segnatamente. Misfatto è delitto grave. Colpa è fallo, o delitto, o difetto, secondo i casi; ma esprime segnatamente l'imputazione che se ne fa a tale o tale persona. Reato è lo stato dell'uomo di cui la colpa è riconosciuta vera ». Romani.
Difetto non indica un solo atto, ma una frequente ricorrenza del medesimo, prodotta talvolta da cause organiche, e tal altra da mala abitudine cangiata in natura: chi non può dir bene la r, la s, per es., ha difetto di pronunzia, contratto il più delle volte per mala abitudine da bambino. L'eccesso, se è di cosa non dannosa, può essere più difetto che colpa o vizio; ma se la materia ne è grave, può riescire delitto e misfatto; un eccesso d'allegria, di loquacità, può essere biasimevole; ma gli eccessi dei Neroni e dei Caligola immergevano nel lutto pressochè tutto il mondo. Demerito non è sempre colpa; molte volte il demerito è immaginario, e sta solo nella fantasia di chi vuol trovarlo: molti v'hanno che, demeritando dal mondo, molto meritano presso Dio: vero demerito è quello che avvilisce, per azioni colpevoli o turpi, meritamente l'uomo che le commette. L'errore, a parlare rigorosamente, non è di necessità colpa o peccato: può divenirlo se è volontario e grave; del resto, errare humanum est. La scelleraggine è delitto moralmente mostruoso; ma come niuno diventa in un istante scellerato, la scelleraggine non è qualificata, se non quando è fatta dallo scellerato; commessa da un altro, può essere scusabile in parte o per ignoranza o per impeto di passione. Mancamento è fallo o colpa leggera proveniente dal mancare a regola o precetto; se fosse grave, il vocabolo mancamento non sarebbe sufficiente, e bisognerebbe chiamarla con altro de' surriferiti vocaboli. [immagine] |
Fallo (senza), Senza dubbio, Di certo, Certo, Certamente, Al certo, Per certo - Senza fallo accerta cosa che non fallirà alla promessa, alla speranza: verrò, anderò senza fallo. Senza dubbio accenna meglio alla titubanza, alla perplessità, e tenta rassicurare: la verità viene senza dubbio alla perfine in chiaro; ma per quante peripezie non deve passare talvolta chi aspetta da cotesto fortunato risultamento la propria giustificazione! Certo, quando non è aggettivo, pare sincope di certamente; sono ambedue asseverazione di ciò che si espone: non è mal fatto, certo, o certamente, smascherare l'ipocrita, anche con grave suo danno. Di certo è più forte; è asseverazione più assoluta: ve lo dico di certo, cioè ve la do per cosa certa, sicura. Al certo ha sovente una forma come sospensiva o condizionale, che gli altri non esprimono, almeno così apertamente; non è al certo sempre utile dire intera la verità; ma è sempre conforme al dovere, all'onore il dirla, e maggiormente quando se ne venga richiesto. Per certo è somigliantissimo a di certo, quando sia in forma d'avverbio; ma sovente il per resta preposizione e regge allora certo come aggettivo neutro, che val cosa, fatto certo: credo per certo, tengo, vi do per certo, cioè per cosa certa e su cui non può cadere dubbio. [immagine] |
Errore, Aberrazione, Sbaglio, Fallo, Equivoco, Pregiudizio; Errare, Sbagliare, Scambiare, Fallare - L'errore è una falsa idea o principio di cui la mente è compresa. L'aberrazione è, dirò così, errore momentaneo della mente, che, illusa da qualche falso bagliore, lo segue e perciò travia. Lo sbaglio è dell'intelletto, e la conseguenza di un errore nel giudicare: chi su tutto vuol ragionare, o direm meglio, argomentare, spesso la sbaglia. Il fallo non è più errore speculativo, è errore di fatto: il proverbio dice: chi fa, falla. L'equivoco può provenire da un errore de' sensi o dal non intendere a dovere; l'equivoco sta nel pigliare una cosa per un'altra: non è dunque sempre pericoloso o dannoso: sonvi degli equivoci innocenti, e che muovono a saporitissime risa. Il pregiudizio è un modo di vedere esclusivo, giudicando tutto dietro certi principii, che concessi anche veri per qualche lato, non possono essere così generali da volere comprendere e misurare ogni cosa; peggio poi, se siano in tutto falsi o esagerati. Pregiudizii, in fatto, sono poi questi strambi giudizii che si radicano così fattamente nello spirito, da non poterneli più divellere a niun patto. I pregiudizii del popolo sono tanti e taii, che a guarirnelo ci vorranno non anni, ma secoli; e sarà questa la parte più difficile della sua educazione: ciò non s'otterrà che quando le scienze, o almeno i loro corollarii più ovvii saranno divenuti patrimonio di tutti. Il pregiudizio è il pessimo degli errori. Errare è andar lungi dal vero: sbagliare è sragionare o giudicare male. Scambiare è prendere una cosa per un'altra, apposta o inavvertentemente. Fallare è mancare alla giustizia più che alla verità: non tutti son capaci di ragionare rettamente, di discernere a prima vista il vero dal falso; ma tutti hanno un intimo senso che di ciò che sarebbe fallo gli avverte. [immagine] |
I commenti devono essere in tema, costruttivi ed usare un linguaggio decoroso. Non sono ammessi commenti "fotocopia" o in maiuscolo.