Parole Collegate |
»» Aggettivi per descrivere discorso (lungo, breve, noioso, corto, piacevole, ...) |
Nomi Alterati e Derivati |
Diminutivi: discorsino, discorsetto. Accrescitivi: discorsone. Vezzeggiativi: discorsuccio. Dispregiativi: discorsaccio. |
Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone) |
oratore (7%), re (6%), pubblico (5%), comizio (4%), parlare (4%), parola (4%), lungo (3%), politico (3%), breve (3%), prolisso (3%), noioso (3%), ufficiale (2%), relazione (2%), ultimo (2%), frase (2%), colloquio (2%), orazione (2%), intervento (2%), parole (2%). Vedi anche: Parole associate a discorso.
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Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche le pagine frasi con discorso e canzoni con discorso per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
- Il discorso introduttivo del Rettore dell'Università è stato molto incisivo e interessante.
- È sempre il solito discorso, non ammetti mai quando hai torto.
- Il sindaco fece un discorso noiosissimo e sconclusionato.
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Citazioni da opere letterarie |
La Storia di Elsa Morante (1974): Questo, dei parenti in Russia, era quasi l'unico, eterno discorso delle donne: tale da lasciare indietro perfino l'altro argomento della carestia. Di Ninnuzzu, invece, di cui pure non si avevano notizie, errante o guerrigliero chi sa dove, Ida preferiva non parlarne, e nemmeno pensarci, per una specie di esorcismo inconsapevole. Però teneva sempre informato l'oste Remo dei propri spostamenti, per il caso che Nino si ritrovasse a passare per Roma.
Il resto di niente di Enzo Striano (1986): «Tu non hai capito niente. La Mettrie...» Il discorso s'accese, coinvolgendo un po' tutti. Jeròcades, invece, si spostò verso di lei. Le borbottò nella sua curiosa parlata stretta, calabrese: «Veramente alla vostra maniera. Io pensavo, chissà perché, che aveste poetato alla maniera di Metastasio».
Uno, nessuno e centomila di Luigi Pirandello (1926): E glielo imposi ad una ferma e attenta osservazione, come quel difetto del mio naso fosse un irreparabile guasto sopravvenuto al congegno dell'universo. L'amico mi guardò in prima un po' stordito; poi, certo sospettando che avessi così all'improvviso e fuor di luogo cacciato fuori il discorso del mio naso perché non stimavo degno né d'attenzione, né di risposta l'affare di cui mi parlava, diede una spallata e si mosse per lasciarmi in asso. |
Espressioni e Modi di Dire |
- Perdere il filo del discorso
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Libri |
- Discorso sul metodo (Scritto da: Cartesio; Anno 1637)
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Canzoni |
- Un discorso in generale (Cantata da: Noa, Carlo Fava & Solis String Quartet; Anno 2006)
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per discorso |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
»» Vedi tutte le definizioni |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: discordo, discorro, discorse, discorsi. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: dico, dirò, dorso, doro, doso, isso, sorso, coro, coso. |
Parole con "discorso" |
Iniziano con "discorso": discorsone, discorsoni. |
Parole contenute in "discorso" |
orso, corso, disco, scorso. Contenute all'inverso: csi. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "discorso" si può ottenere dalle seguenti coppie: discordo/doso, discorra/raso, discorre/reso, discorri/riso, discorro/roso. |
Usando "discorso" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: spedisco * = sperso; * soda = discorda; * sode = discorde; * sodi = discordi; * sodo = discordo; tradì * = trascorso. |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "discorso" si può ottenere dalle seguenti coppie: disco/occorso, discorra/arso, discorro/orso. |
Usando "discorso" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * ossacci = discorsacci; * ossetti = discorsetti; * ossetto = discorsetto; * ossucci = discorsucci; * ossaccio = discorsaccio; * ossuccio = discorsuccio. |
Cerniere |
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "discorso" si può ottenere dalle seguenti coppie: idi/scorsoi. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "discorso" si può ottenere dalle seguenti coppie: discorda/soda, discorde/sode, discordi/sodi, discordo/sodo. |
Usando "discorso" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * doso = discordo; * raso = discorra; * reso = discorre; * riso = discorri; * roso = discorro; sperso * = spedisco. |
Sciarade incatenate |
La parola "discorso" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: disco+orso, disco+corso, disco+scorso. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario grammaticale della lingua italiana del 1869 |
Parti del discorso - Nove sono le Parti del Discorso, come sopra è detto: cinque variabili e quattro invariabili.
Le variabili sono: il nome, l'articolo, l'aggettivo, il pronome e il verbo (V. queste voci)
Le invariabili, sono la preposizione, l'avverbio, la congiunzione e l'Interiezione (V. queste parole.) [immagine] |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Concizione, Diceria, Arringa, Orazione, Discorso, Ragionamento - La Concione è d'argomento civile e si fa al popolo adunato in pubblico luogo: e si fa, o per muoverlo a fare una cosa, o per distoglierlo dal farla. - La Diceria è pure fatta al pubblico; ma può trattare qualsivoglia argomento. - L'Arringa si fa nelle assemblee da coloro che ne fanno parte, col fine di persuadere i compagni, o pro o contro una proposta fatta. Tutte e tre queste voci sono dello stile sostenuto; e la prima assolutamente storica. La seconda e la terza nell'uso comune si usano, ma scherzevolmente. - Orazione è discorso grave, fatto con apparato d'eloquenza, in occasioni solenni, o per difesa della innocenza, ecc. - In generale sotto questa voce si comprende nell'uso anche l'Arringa. - Il Discorso è generico, e nell'uso è comprensivo delle prime tre voci aliene dall'uso comune. - Il Ragionamento è un poco più solenne del Discorso, e si fa col proposito di persuadere gli ascoltatori per via di raziocinio. Discorso e Ragionamento possono non esser detti al cospetto del pubblico, ma solo fatti pubblici per istampa. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Aringa, Concione, Sermone, Predica, Orazione, Discorso, Diceria, Dissertazione - Aringa, discorso in pubblico fatto con intendimento di esaltare, di commuovere; l'aringa ha da essere concitata, perché di solito con essa si parla al popolo. Concione è voce storica; vale aringa in tuono e in modi alquanto più gravi. Sermone è ragionamento morale-religioso; e perciò quasi con ironia diciam sermone ad ogni modo di ragionamento serio che ci venga fatto per ammonirci o riprenderci; ha per dim. sermoncino. Sermone è un genere di poesia famigliare che tien dell'ironia e della satira; è meno virulento di quest'ultima. Orazione è discorso declamato o letto, ma composto con apparato appunto oratorio. Diceria è discorso lungo, slombato, intricato, noioso. Discorso è la specie di tutti questi generi: dicesi in questo senso per significare breve e piano discorso su argomento sacro o panegirico: discorso della Madonna, di s. Antonio, ecc.
«La dissertazione è grave, scritta, meditata, di genere erudito e scientifico; più disputativo o dogmatico o dichiarativo, che oratorio ed ornato». Tommaseo.
Predica è sermone alquanto concitato su qualche punto di morale o di religione: alla predica sulla morte, sul giudizio, sull'educazione de' figliuoli, lo stile pacato de' sermoni pare non le convenga. [immagine] |
Tagliare il discorso, Finirlo - Si taglia il discorso quando se ne tralasciano dei brani; quando se ne tagliasse la fine, allora si potrebbe dire che non si finisce. [immagine] |
Colloquio, Dialogo, Conversazione, Confabulazione, Diverbio, Discorso (Tener) - Il colloquio suppone un argomento dato, e un concerto per l'ora ed il luogo ove tenerlo; può essere fra due e più, ma non fra molti. Dialogo è il parlare alterno, fra due o più: è il modo di parlare de' personaggi nelle composizioni drammatiche, è una forma letteraria; alcune buone opere furono e sono scritte in dialoghi. Diverbio è un parlare con calore e animosità, è un principio di contesa. Confabulazione è un discorrere con qualcuno leggermente trasvolando senza scopo nè utile, nè ameno, direi quasi, d'uno in altro argomento: quante ragunate fatte con apparato, cominciate con sussiego, che non riescono in complesso che vane confabulazioni! Conversare è cianciare lietamente, con ispirito e a proposito, degli argomenti che a caso uno fa nascere da una parola, da un cenno, e che pure a caso si variano, s'intrecciano nel seguito del discorso. Lo spirito di conversazione non è tanto fiorente al dì d'oggi come a' loro tempi, dicono alcuni spiritosi ed ancora amabili vecchiotti: infatti, conversazione vale ora non solo il discorrere, ma la ragunata stessa, convenga questa per ciarlare, o giuocare, o danzare. Tenere un lungo discorso con uno, non vuol già dire che uno sempre parli, e l'altro sempre taccia; ma che uno parli più, e l'altro dica da quando a quando qualche frase, o a conferma o in opposizione di ciò che l'altro dice e sviluppa, o a scusa propria se l'altro accusa. Egli è in questo senso che l'ho qui introdotto come affine a questi altri. [immagine] |
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