Verbo | |
Discorrere è un verbo della 2ª coniugazione. È un verbo irregolare, intransitivo. Ha come ausiliare essere. Il participio passato è discorso. Il gerundio è discorrendo. Il participio presente è discorrente. Vedi: coniugazione del verbo discorrere. |
Parole Collegate |
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Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani |
Informazioni di base |
La parola discorrere è formata da dieci lettere, quattro vocali e sei consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: rr. Lettera maggiormente presente: erre (tre). Divisione in sillabe: di-scór-re-re. È un quadrisillabo sdrucciolo (accento sulla terzultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche la pagina frasi con discorrere per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
La novella del buon vecchio e della bella fanciulla di Italo Svevo (1929): Una vecchia popolana sulla piattaforma si mise a ridere rumorosamente: — Il triestino e il friulano! Ah! Questa è buona! — La giovinetta rideva anche lei mentre il vecchio, sempre irrigidito nello sforzo di non far comprendere la sua intima eccitazione, rideva di un riso falso. La popolana cui piaceva di discorrere con un simile signore non cessò più di chiacchierare e il vecchio vi si prestò per poter simulare meglio un'indifferenza. I Viceré di Federico De Roberto (1894): Adesso i servi accendevano le lampade; e con le finestre chiuse, il calore diveniva intollerabile nella sala. La contessa si sentiva mancare e non vedeva più il marito che aveva seguito donna Isabella nella Sala Rossa a discorrere di Parigi. Ancora una volta ella aveva accanto lo zio Eugenio e don Cono, i quali continuavano a sviscerare le antiche cronache cittadine e citavano con linguaggio fiorito roba latina. Demetrio Pianelli di Emilio De Marchi (1890): Paolino lesse tre o quattro di questi avvisi stampati senza accorgersi ch'erano tutti eguali. Passata la prima impressione, cominciava a provare, nel trovarsi in quel luogo, una non leggera compiacenza, quasi un senso d'orgoglio del proprio coraggio misto a una dolce curiosità di cose piacevoli e nuove. O scienza, o non scienza, egli era lì per Beatrice, per discorrere di lei, nel cuore di quel Milano birbone ch'era tutto pieno di lei. L'immagine di lei entrava in quell'aria incantata quasi rivestita di un nuovo fascino, non di questo mondo. Non si sarebbe meravigliato di vederla comparire a un cenno, a un movimento di tenda.... |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per discorrere |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: discorrerà, discorrerò, discorrete. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: dico, dice, dire, icore, sere, corree, core, cere. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si può avere: discorrerei. |
Parole con "discorrere" |
Iniziano con "discorrere": discorrerebbe, discorrerebbero, discorrerei, discorreremmo, discorreremo, discorrereste, discorreresti, discorrerete. |
Parole contenute in "discorrere" |
ere, corre, disco, scorre, correre, discorre, scorrere. Contenute all'inverso: csi, erro. |
Incastri |
Si può ottenere da dire e scorre (DIscorreRE). |
Inserendo al suo interno est si ha DISCORRERestE. |
Lucchetti |
Usando "discorrere" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * scorrerete = dite; * scorreresti = disti; * rete = discorrete; * rendo = discorrendo; * resse = discorresse; * ressi = discorressi; * reste = discorreste; * resti = discorresti; tradì * = trascorrere; * ressero = discorressero. |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "discorrere" si può ottenere dalle seguenti coppie: disco/occorrere. |
Usando "discorrere" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erte = discorrete; * errai = discorrerai. |
Cerniere |
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "discorrere" si può ottenere dalle seguenti coppie: idi/scorrerei, modi/scorreremo, tedi/scorrerete. |
Usando "discorrere" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: scorreremo * = modi; scorrerete * = tedi; * modi = scorreremo; * tedi = scorrerete. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "discorrere" si può ottenere dalle seguenti coppie: disti/scorreresti, dite/scorrerete. |
Usando "discorrere" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * aie = discorrerai; * disti = scorreresti; * remore = discorreremo. |
Sciarade incatenate |
La parola "discorrere" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: disco+correre, disco+scorrere, discorre+ere, discorre+correre, discorre+scorrere. |
Quiz - indovina la soluzione |
Definizioni da Cruciverba: Far trascorrere piacevolmente il tempo discorrendo, Discordie di breve durata, Gettava discordia fra gli dei, Discorsetti da tener a mente!, Un discorsetto sfacciatamente lusinghiero. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Discorrere, Parlare, Favellare, Ragionare - Discorrere è lo scorrere con le parole dall'un pensiero nell'altro ordinatamente, onde, appresso i buoni scrittori, Discorso fu usato anche per Raziocinio: come però il vero Discorrere è oggimai fatto raro, così nell'uso comune si dice quasi antifrasticamente per Parlare senza ordine e senza proposito; il qual Parlare è generico, e vale semplicemente Far uso della parola senza rispetto al come: perchè, volendo dire questo o quel modo di parlare, si userebbe propriamente il verbo Favellare. - Resta il Ragionare, che è parlare, rendendo in qualche modo ragione a sè e agli altri di ciò che si dice. - [Si noti però che Favellare oggi suona a' Toscani affettato, se non antiquato. Certo che non è dell'uso vivo parlato. G. F.] [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Dire, Parlare, Favellare, Ragionare, Discorrere, Far parola - Parlare è il mezzo per cui tutte queste altre azioni si fanno; Favellare è proprio esprimersi con parole, e parole d'un certo idioma; onde dicesi la naturale favella: esprimersi si può anche a segni, come i muti, o scrivendo. Dire riguarda i pensieri, i sentimenti: si dice quel che si ha da dire, quel che si pensa; e talora si dice anche il contrario: si dice anche una parola, non come parola, ma come segno o espressione dell'idea che significa; e poi per dire una parola se ne dicono cento. Ragionare vorrebbe dire portar ragioni pro o contro un dato tema, una data cosa; ma molti credendo ragionare sragionano a tutt'andare, e al più discorrono, cioè dicon parole su parole tastando l'argomento, ma senza addentrarvisi. Si parla per dire qualche cosa; si discorre per passare il tempo; ma ragionare pare la cosa che meno sappia fare l'uomo, dotato della ragione e della favella. Far parola di qualche cosa vale darne un cenno più o meno circostanziato. [immagine] |
Confabulare, Discorrere - Confabulare non è discorrere a fondo o di proposito di una cosa; è tutto al più introdurre, appiccare il discorso; il che è per lo più cominciando da cose insulse, come il bel tempo, la pioggia, la salute, i complimenti: da una vana confabulazione passa a gradi il discorso a cose più serie senza talora avvedersene. [immagine] |
Ragionare, Raziocinare, Argomentare, Arguire, Sillogizzare, Discorrere; Ragionamento, Diceria, Raziocinio, Argomentazione, Argomento; Razionale, Ragionevole - Si ragiona discorrendo assennatamente; ma non poche volte però si discorre all'impazzata, celiando, e non si ragiona proprio; e molte altre volte volendo e discorrere e proprio ragionare, si sragiona perchè si parte da falsi principii. Raziocinare è fare qualche parziale raziocinio che può essere giusto e conseguente, ma peccare in massima; così raziocinava il Topo ragionatore del Clasio, che raziocinatore meglio potrebbe dirsi; il quale di raziocinio in raziocinio se ne andò difilato in bocca al gatto, credendo che questi non dovesse mangiarlo perchè era tempo di quaresima. L'argomentare delle scuole è discorrere e ragionare su qualche argomento, ma colle norme che la logica dà e insegna: l'argomento logico ha da avere la maggiore, la minore, la conseguenza: tre lati eminentemente vulnerabili; egli è per ciò che opponendo argomento ad argomento si spreca il fiato o la carta, si perde il tempo, nè mai si conclude nulla: argomentare poi è affinissimo ad arguire quando da qualche indizio o ragione si trae argomento, s'argomenta di credere una qualche cosa; l'arguire è proprio un vedere o una conseguenza del vedere, se non cogli occhi materiali del corpo, con quelli della mente; ma sì questi che quelli puonno andar soggetti ad illusione, ad inganno. Sillogizzare è lo stesso che argomentare; sillogismo, è voce greca che viene da syn insieme, e da logos discorso o ragione, e vale lo stesso che argomento. Di tutte le forme d'argomento il dilemma è la più facile a ridursi al nulla. Aveva Protagora sofista insegnato a Evatlo suo discepolo l'arte propria, a questa condizione, cioè, di essere pagato se avesse vinta la sua prima causa davanti al senato; ma al discepolo pare che non si presentassero sì tosto clienti, onde il maestro lo citò in giudizio, dicendo: o tu vinci la causa contro di me, e mi devi pagare perchè così vuole il patto fermato tra di noi; o la perdi, e mi pagherai per sentenza de' giudici; ma il discepolo fece tale risposta: o perdo la lite, e a norma del nostro patto non ti devo mercede; o la guadagno, e la sentenza mi dispenserà dal pagarti. Ecco come si può distruggere quasi sempre il valore del dilemma. L'argomentazione è o dovrebb'essere una catena d'argomenti uno dall'altro dedotti; ma riesce più sovente un'insulsa diceria se il soggetto del discorso non è di per sè importante, o se chi argomenta non ha forza sufficiente d'ingegno o di logica da stringere con forti e incontrastabili ragioni. Il raziocinio è una specie di ragionamento che fa l'uomo fra sè e sè; non di rado è fallace, perchè egli non contempla che gli elementi che stanno in lui o dà troppo facilmente ascolto alla voce del proprio desiderio. Razionale dicesi la filosofia che sulla ragione sola s'appoggia; ragionevole l'uomo perchè dotato della ragione, e così appellasi ogni azione sua quando per la ragione è retta e sta nei limiti dell'onesto e del giusto. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Discorrere - [T.] V. a. e N. Propriam. Correre qua e là, o da luogo a luogo, Misurare con corso più o men veloce uno spazio. Aureo lat. Ma perchè il senso più com. it. odierno è il fig. di Discorrere con la parola un soggetto, quasi uno spazio; prima diremo di questo. E il lat. non aureo l'aveva. T. Amm. Sopra ciò (che n'è il luogo) discorrerò poche cose. Altrove: Actus discurrere per epilogos breves.
Qui le due voci congiungonsi. T. Nardi: Sopra le cose di guerra parlava e discorreva meglio che altro cittadino. Il Discorrere può intendersi Ragionatamente e ordinatamente parlare, secondo il senso filos. di Discorso (V.); onde, dicendo Discorre bene, intendesi delle cose; Parla bene, anco del modo semplicem. – Parlare, anco di brevi motti; Discorrere, alquanto più a lungo. = Red. Cons. 1. 82. (Man.) Il quale così bene ed a proposito ha discorso nella sua bellissima lettera. – Anco il seg. determina con un'altra parola. Bocc. g. 2. f. 4. (C) Avendo noi oggi avuto assai lungo spazio da discorrere ragionando. Con varie partic. Salvin. Disc. 2. 219. (C) Discorrere delle cose fisiche metafisicamente, e colla probabilità del discorso (qui il Sost. per Ragionamento) solamente, e, come noi diciamo, al tavolino. Red. Lett. 2. 217. Molte volte seriamente abbiamo discorso intorno a' mali della signora, ed intorno a ciò che ne hanno scritto i medici. Bellin. Disc. 1. 167. (Man.) Per darvi di questo artifizio una più facile intelligenza che sia possibile, discorriamola in questa forma. E Lett. Malp. 208. Io avrei bisogno d'esser costà per discorrerla, ed imparare di molto. Ang. Metam. 1. 101. Che si ricorra All'oracol celeste per ajuto, Pregando che risponda, e lor discorra Come han da racquistar quel c'han perduto. Segn. Stor. 8. 226. Scriveva a Filippo Strozzi molte lettere, colle quali gli discorreva saviamente a non voler lasciar sollevarsi dagli umori leggieri di Baccio Valori. Nel seg. col quarto caso, secondo il doppio uso del lat., come anco nel primo es. d'Amm. Tass. Lett. poet. p. 36. (Gh.) Voler discorrere alcune cose intorno alle annotazioni del sig. Barga. T. Potrebbesi anco Discorrere l'argomento, il tema; ma questa forma è più com. nel Part. Le cose discorse. Senonchè ci si reca anco il modo, sopra veduto, Discorrerla, sottint. la cosa, la questione, modo com. nel ling. fam. V. più sotto. 2. Col quarto caso, ma anche qui non com., del parlare con uno o con più sopra cose men gravi; giacchè nel par. preced. si è not. di discorsi e scritti e parlati più pensatamente su cose alquanto importanti. Busin. Lett. 87. (Man.) Meco discorrendo le cose di Firenze, disse… Guicc. Stor. 17. 33. Vit. S. Eufrag. 162.(C) La virtù delle quali (donne) si predicava e (si) discorreva per tutte le parti. (Qui può intendersi neut., che ne scorreva la fama, nel senso del § 13; come l'aureo lat. Volito per ora virûm.) E allora il Si andrebbe accentato. Il com. è l'ass., aff. al semplicem. Parlare a uno, contr. di Tacere. T. Posso averlo rincontrato e discorsogli (avergli discorso). Domin. Tratt. gov. fam. 104. Mangia discorrendo. – Discorrere mangiando; Discorrendo lavorare, pensare ad altro. Col Ci. T. Quanto la ci ha discorso! (seco). 3. T. Si discorrono, di due giovani, vale poco meno che Si vogliono bene. Modo di quel tempo che il discorrersi non era facile, nè cercato se non per far all'amore. La gli discorre, Egli discorre con quella ragazza. – Non si discorrono più, La corrispondenza d'amore è finita, ma può cadere che parlino d'altro. T. In gen. Di chi è famigliare o è in rotta con altri: Ci discorre. – Non gli discorre vale È in collera o È nemico. 4. Parlare a lungo e di molto. T. Uomo che discorre, gli piace discorrere. – Quanto discorre! – Passa il tempo a discorrere. = (C) Il discorrere fa discorrere,Una parola tira l'altra, (Fanf.) Discorrendo è facile far discorrere altrui, e fargli dire più ch'e' non voglia o che non convenga. T. Onde il modo: Non mi fate discorrere; Avrei troppo da dire di quel tale o di voi, troppo a dolermi o a riprendere. [G.M.] Discorrere del più e del meno; Vagare qua e là col discorso, senza fermarsi di proposito sopra un soggetto. Dicesi anche: Parlare del più e del meno;ed è quasi un Discorrere accademicamente. T. Discorrere in disgressioni, neut., fig. del § 13, sarebbe latinismo non del ling. parl.; ma compisce la frase. 5. Impers. dice fama o rumore tra non pochi diffuso. E questa fig. corrisponde a quella del Vang. Perambulabat sermo. Bellin. Lett. Malp. 202. (Man.) Qui si discorre che sia per farsi la notomia pubblica, ma non so se si verificherà. T. Si discorre bene o male d'una persona, dice qualcosa più che Se ne parla. – Parlare può intendersi anco di poche parole e di giudizio passeggero. Discorrere è più particolareggiato e costante. T. Di voci che corrono per un paese, ripetute, e per lo più di novella non buona e non onorevole: Se ne discorre dimolto. O ass. Se ne discorre. Bentiv. Lett.Questa sua venuta ha dato materia da far discorrere. – Se n'è fátto un gran discorrere. T. Se ne discorreva vale Erano voci vaghe. Se n'è discorso può valere Se n'è cominciato a trattare, per poi venire a conclusione e a patti. 6. Modi fam. T. Lei ha voglia di discorrere, dicesi a chi fa discorsi o provocanti o nojosi; per non volere entrar seco in diverbio, e neanco in lungo colloquio. Nel senso sim. Non vo' discorrere. – Ho altro a discorrere. A chi dice cosa che offenda, o mostri di non ci conoscere non ci stimando. T. Con chi credete di discorrere? – A chi dice cose moleste o nojose: Che mi venite voi discorrendo? – Guarda quel che mi viene a discorrere! – Entra a discorrere di quello che non gli appartiene. T. Non ne discorriamo: modo di troncare discorso spiacevole. T. Non se ne discorre; Cotesto si sottintende. Non ha di bisogno di protezione; avrà protettori; non se ne discorre. – Non c'è da discorrere vale È inutile parlarne; dev'esser così. T. Non gli si può discorrere. È superbo, sdegnoso. – Con lui non c'è da discorrere di questo; Non intende ragioni. – Con voi non si può discorrere, Non ci si ragiona. T. Non discorro con voi, a chi si mostri non degnar di rispondergli, anche dicendo cose che indirettam. accennino ad esso. Se non si voglia dare importanza alle cose dette, o attenuarne la gravità quand'altri le piglia troppo sul serio. T. Fo per discorrere. – Di chi dice parole alle quali non pare ch'abbiano a corrispondere i fatti.: Fa per discorrere. 7. Col La se n'è visto es. nel § 1; è più com. nell'uso fam., e vale Parlare, due o più, tranquillamente, con gusto, alla libera. Per lo più col pron. pers. T. Verrò da voi, e ce la discorreremo a bell'agio. Ma anco senza quel pron. La discorreremo. = (Fanf.) La discorreremo, Si discorrerà, Ci discorreremo. Modi di minacciare. Sono anche modi di accertare che la cosa sarà così o così; ma in tal significato dicesi meglio: Ci riparleremo. T. In altro senso, Bisogna che discorriamo, È cosa da trattarne un po' a lungo e a bell'agio. E in senso sim. Mettersi a discorrere sopra una cosa; Discorrerne a tavolino. T. Anche d'un solo, che parlando aggiusta le idee e i fatti a suo modo, in questo senso, non pochi filosofanti e politicanti se la discorrono sopra Dio e il cielo e la terra e le coscienze e le sostanze de' popoli; Dio poi e la natura s'accomodano come possono. Anche d'uno che parla da sè. T. Se la discorre. E siccome Discorsini (V.) dicesi fam. de' canti sommessi d'un uccellino, così può dirsi ch'e' se la discorre, familiarm. e per vezzo di cel. 8. Va discorrendo e Andiamo discorrendo, e, più com., Via discorrendo, e sim., quando, accennato due o tre cose, tralasciasi di numerare le altre del medesimo gen. o che ci abbiano relaz. Come dire: Correndo altre sim. cose. Salvin. Dis. 6. 173. (Gh.) Non cominciar mai alcun capoverso da due medesime consonanti, come da due ss, da due ll, da due mm, e va' discorrendo. E Annot. Murat. Perfez. poes. 3. 387. Allegr. 152. Magal. Lett. scientif. 8. 119. Leop. Rim. Dedic. – Allegr. 2. A qualcun piace il vino, A qualcun piace l'armi, Così va' discorrendo; a me, lo starmi. Magal. Lett. Scientif. 13. 268. Le femine rimarranno indotate, Agrippina senza braccia, Arsinoe senza piedi, e va' via via discorrendo. Menz. Op. 3. 101. Rido di quel che altri piangono; piango di quel che altri ridono; mi adiro di quel che altri si placano; e così andate voi discorrendo. [G.M.] Fag. Commed. Innamorati, voi di lui, lui di voi, e quello di quell'altra, e va discorrendo. 9. Modi com. agli usi not. e più gravi e più fam. T. Discorrere intorno a una cosa, di…, sopra… Il primo è più indeterm., il terzo più di proposito. T. Discorresi e a uno e a molti; e con uno e con molti, a tutti insieme o a uno a uno. Il Con dice meglio colloquio alterno; l'A può denotare che uno parli solo o in principalità. = Bellin. Lett. Malm. 161. (Man.) Si pose meco a discorrere. T. Porsi a discorrere anco in iscritto. – Discorrere, leggermente o no, rapidamente o a bell'agio. 10. Discorrere seco stesso nella mente. Non com. T. Ar. Fur. 18. 21. Col pensier discorre Dove… Sansov. Conc. Polit. Diceva Solimano, imperatore de' Turchi, che il principe non deve valersi d'un ministro più d'una volta. Perciocchè, per quel primo fatto, il desiderio d'acquistar la sua grazia, e la grandezza della domanda, fa risolvere il ministro al sì; non avendo spazio di pensare al pericolo o al suo vantaggio. Ma come poi si torna di nuovo a richiederlo, non pensa più alla grazia già acquistata; ma discorre di liberarsi, con pericolo del principe, e d'avvantaggiarsi in qualunque maniera. = Tass. Ger. 1. 18. (C) Ma poichè si riscote, e che discorre Chi venne, chi mandò, che gli fu detto… Tutto arde… 11. Senso intell.; ma secondo la fig. corp. del correre o percorrere. Ancora men com. T. Ov. La mente discorre di qua e di là, divisa in due. = Ar. Fur. 21. 34.(C) Cercando va più dentro che alla gonna Suoi vizi antichi, e ne discorre il tutto; Mille pensier' fa d'uno in altro modo, Prima che fermi in alcun d'essi il chiodo. 12. † Scorrere leggendo. [Camp.] Pist. S. Gir. 83. Ma a che dico io del vecchio Testamento? Discorri i nuovi libri. 13. † Nel senso lat. più aff. a Correre pr. e trasl., l'ha anco il Rabelais. Dant. Par. 15. (C) Quale per li seren' tranquilli e puri Discorre ad ora ad or subito fuoco. (Sap. Tanquam scintillae in arundineto discurrent.) [Cont.] G. G. Lett. III. 401. Hanno (dette macchie) un massimo, comune ed universal moto, col quale uniformemente ed in linee tra di loro parallele vanno discorrendo il corpo del sole. E Sist. I. 462. Globo terrestre; il quale intenderemo discorrer per tutta la circonferenza dell'orbe magno col suo centro B da Ponente verso Levante. Biring. O. Mec. Picc. XLI. Ma la passata vite, come son tutte l'altre, ha le sue linee o giri, che chiamano elici, equidistanti l'una all'altra, ne posson esser altrimenti a voler che la madrevite vi discorra sopra. [Camp.] Dant. Par. 23. Lo discorrer di Dio sopra quest'acque (Spiritus Dei ferebatur super aquas). T. Domin. Tratt. gov. fam. 105. Andare a feste, discorrere per la terra. = Fir. As. 120. (C) Amet. 49. Cupido…, colle sue saette minacciando e ferendo,… il mondo discorse. T. Curz. I vincitori persiani discorrono alla preda. = Bocc. Introd. 33. (C) – Ass. Petr. cap. 12. † Fig. T. Guicc. Stor. 1. 389. Quella parte d'Italia, la quale, discorrendo da Napoli a Manfredonia, è terminata dal mare. 14. Col Da, tra i lat. Discurrere e Decurrere, ma anche aff. a Trascorrere, come ne' par. preced. [Tav.] Bocc. Introd. E da questo essere abbandonati gl'infermi da' vicini, da' parenti e dagli amici, e per aver scarsità di serventi, discorse un uso, quasi davanti mai non udito, che niuna, quantunque o bella o gentile donna fosse, infermando, non curava d'avere a' suoi servigi uomo. [Camp.] Boez. III. Discorrono dal vero (labuntur). † Senso sim., ass., dello Scorrere con la voce, Estendersi col canto. [Ross.] Tosc. 2. 31. 1. Avvertisci di scambiare gli luoghi dell'uno e dell'altro (soprano) in modo che tu non passi l'altezza e la bassezza se non tanto quanto il primo soprano discorre. 15. † Senso corp. che traduce il lat. Labi. [Camp.] Virg. En. 4. Discorri con l'ali (labere). [Tav.] Cass. Collaz. 23. 9. † Quindi nel senso di Labilis trasl. Che scorre via. [Camp.] Met. X. L'età che vola e discorre nascosamente (labitur occulte). Hor. Labuntur anni. † Trasl. [Camp.] Bib. Job. Prol. II. Discorrono in colpa. Guid. Giud. A. Lib. 31. Discorrere a tanta disonestanza. = Albert. 59. (C) Propria cosa è dell'uomo prudente esaminar lo consiglio, e non con crudeltà discorrere a false cose tostamente. Bocc. Nov. 92. 2. Canig. Rist. 96. (Man.) Coll. Ab. Isaac. 25. 1. (C) Discorre in alcuna rovina di peccato. Tratt. gov. fam. 176. (Man.) † Sallust. Catell. 101. (Man.) La sua oste, composta di svariate genti, in breve fu discorsa. (Non pass., ma trad. alla lett. il depon. Dilabitur, Dilapsa est.) † Boez. 62. (Man.) In contrario… è la cosa discorsa (relapsa est). 16. † Aff. al lat. Labare. [Camp.] Art. am. II. Li legami delle penne discorrono, e la cera dell'ali diventa liquida (vincla labant) (d'Icaro). 17. † Aff. al lat. Fluere, fig., Non reggere saldo, Esser lento. [Camp.] Bib. Esod. 39. Una legatura di jacinto (stringeva il razionale e il superumerale), acciocchè, allentati, poi non discorressero, nè da loro medesimi non si movessero (ne laxa fluerent). † Sim. fig. [Camp.] Boez. V. Fortuna, che col freno sciolto Discorrer pare (fluitare)… 18. † Senso sim. del ventre, che i medici dicono Lubrico. [Camp.] Din. Din. Masc. III. 34. Molte volte è detto di sopra, quando il ventre è ristretto, di rilargarlo; ora resta a dire, quando fosse troppo discorso, di ristringerlo. 19. De' fluidi. Meno inusit. Bocc. g. 6. f. 10. (C) In un bel canaletto raccolta (l'acqua), in fino al mezzo del piano velocissima discorreva. [Cont.] Cr. P. Agr.I. 92. E. I. 178. Per li fossati nelle stremità e termini de' campi aperti, mettano fuori e scolino quella umidità che già vi fia discorsa, o per piova venuta. † Sim. Cr. 2. 13. 2. (C) Lo beveraggio, il quale porta il cibo che alle membra discorre. [Camp.] Com. Ces. Il fiume Reno inverso settentrione sì discorre (vergit). T. Virg., del Nilo. † Fig. Fior. Virt. 37. (C) Questo mondo è chiamato valle tenebrosa,… alla quale discorrono tutte sozzure del mondo. [Camp.] Com. Art. am. Le mie lagrime discorrono come neve strutta dal sole. |
Navigazione |
Parole in ordine alfabetico: discorre, discorremmo, discorrendo, discorrente, discorrerà, discorrerai, discorreranno « discorrere » discorrerebbe, discorrerebbero, discorrerei, discorreremmo, discorreremo, discorrereste, discorreresti |
Parole di dieci lettere: discordino, discorrano, discorrerà « discorrere » discorrerò, discorrete, discorreva |
Lista Verbi: disconoscere, discordare « discorrere » discostare, discriminare |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): concorrere, percorrere, ripercorrere, intercorrere, scorrere, trascorrere, ritrascorrere « discorrere (ererrocsid) » sere, misere, drosere, passere, essere, malessere, messere |
Indice parole che: iniziano con D, con DI, parole che iniziano con DIS, finiscono con E |
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