Forma verbale |
Cucito è una forma del verbo cucire (participio passato). Vedi anche: Coniugazione di cucire. |
Aggettivo |
Cucito è un aggettivo qualificativo. Forme per genere e per numero: cucita (femminile singolare); cuciti (maschile plurale); cucite (femminile plurale). |
Parole Collegate |
»» Sinonimi e contrari di cucito (ricucito, suturato, unito, collegato, ...) |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia |
Foto taggate cucito | ||
Rocchetti di filo | lavorazione del cuoio | Foto 145906001 |
Informazioni di base |
La parola cucito è formata da sei lettere, tre vocali e tre consonanti. Divisione in sillabe: cu-cì-to. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche la pagina frasi con cucito per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Se questo è un uomo di Primo Levi (1947): Abbiamo ben presto imparato che gli ospiti del Lager sono distinti in tre categorie: i criminali, i politici e gli ebrei. Tutti sono vestiti a righe, sono tutti Häftlinge, ma i criminali portano accanto al numero, cucito sulla giacca, un triangolo verde; i politici un triangolo rosso; gli ebrei, che costituiscono la grande maggioranza, portano la stella ebraica, rossa e gialla. Le SS ci sono sì, ma poche, e fuori del campo, e si vedono relativamente di rado: i nostri padroni effettivi sono i triangoli verdi, i quali hanno mano libera su di noi, e inoltre quelli fra le due altre categorie che si prestano ad assecondarli: i quali non sono pochi. I Malavoglia di Giovanni Verga (1881): — Ora sentite, che questa voglio dirvela! Alla fin fine la mia roba ce l'ho, e grazie a Dio non sono in istato di dover mendicare un marito. O che credete? E se non fosse che mi avevate messo quella pulce nell'orecchio, colle vostre lusinghe, ne avrei trovato cento di mariti, e Vanni Pizzuto, e Alfio Mosca, e il cugino Cola, che mi stava cucito alla gonnella, prima di andar soldato, e non mi lasciava legare una calza. Tutti che friggevano d'impazienza, e non mi avrebbero menato tanto tempo pel naso, da Pasqua a Natale, come avete fatto voi! Il Marchese di Roccaverdina di Luigi Capuana (1901): La marchesa aveva riposto assieme con quelle di famiglia le gioie antiche, di molto valore, destinate a lei dalla zia. E un giorno che ella ammirava, tra gli altri oggetti ereditati, due vestiti di broccato laminati in oro, della prima metà del settecento, conservati perfettamente con tutti gli accessori e le scarpine - la baronessa li mostrava raramente tanto n'era gelosa - si era sentita fin prendere dalla curiosità di indossarne uno che, a occhio, sembrava tagliato e cucito proprio per lei. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per cucito |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: cubito, cucino, cucirò, cucita, cucite, cuciti, cucivo. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si può avere: cucio. Togliendo tutte le lettere in posizione pari si ha: cct. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: cucitoi, scucito. |
Parole con "cucito" |
Iniziano con "cucito": cucitoi, cucitoio, cucitore, cucitori. |
Finiscono con "cucito": scucito, ricucito. |
Parole contenute in "cucito" |
ito, cito, cuci. Contenute all'inverso: tic. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "cucito" si può ottenere dalle seguenti coppie: cure/recito, cucco/coito, cucii/ito, cucina/nato, cucinetta/nettato, cucino/noto, cuciremo/remoto, cucirino/rinoto, cucivi/vito, cucivo/voto. |
Usando "cucito" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * toni = cucini; * tono = cucino; * torà = cucirà; * toro = cucirò; * torsi = cucirsi; * torti = cucirti; * torvi = cucirvi; * tosse = cucisse; * tossi = cucissi; * toste = cuciste; * tosti = cucisti; * tonino = cucinino; * torino = cucirino; * tonante = cucinante; * tonanti = cucinanti; * orice = cucitrice; * orici = cucitrici. |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "cucito" si può ottenere dalle seguenti coppie: cuce/eccito, cucinetta/attento, cucirà/arto, cucire/erto, cucirò/orto. |
Usando "cucito" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * otre = cucire; * ottura = cucitura. |
Cerniere |
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "cucito" si può ottenere dalle seguenti coppie: ricuci/tori. |
Usando "cucito" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: tori * = ricuci. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "cucito" si può ottenere dalle seguenti coppie: cucinante/tonante, cucinanti/tonanti, cucini/toni, cucinino/tonino, cucino/tono, cucirà/torà, cucirino/torino, cucirò/toro, cucirsi/torsi, cucirti/torti, cucirvi/torvi, cucisse/tosse, cucissi/tossi, cuciste/toste, cucisti/tosti. |
Usando "cucito" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * recito = cure; * coito = cucco; * nato = cucina; * noto = cucino; * voto = cucivo; * remoto = cuciremo; * rinoto = cucirino; * turato = cucitura; * ureo = cuciture; * nettato = cucinetta. |
Sciarade incatenate |
La parola "cucito" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: cuci+ito, cuci+cito. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "cucito" (*) con un'altra parola si può ottenere: * sic = cuscitico; acca * = accucciato. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Cucito, Cucitura - Cucito è l'arte del cucire, e l'esercizio abituale di tale arte. - « In pochi giorni imparò il cucito. - Vive del cucito.» - La voce Cucitura ha significato determinato: è il lavoro e il tempo che mettesi a farlo. - « Costa più la cucitura che il vestito.» - E spesso è anche il modo del lavoro. - « L'arte del cucito insegna ogni maniera di cucitura.» [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Cucito, Cucitura - Il cucito è l'arte; le diverse cuciture sono l'oggetto su cui l'arte medesima verte: dicendo la tal cucitura è lunga o difficile, non s'intende proprio la cucitura in sè, ma il tempo che vi vuole per farla, e l'abilità per farla bene. «Cucitura. così il Meini, riguarda il lavoro di tale o tal abito; però diciamo: questa giubba mi costa tanto di cucitura»; qui per amore di una certa esattezza osservo che non è per la cucitura sola che il sarto si fa pagare un tanto d'una giubba o altro capo di vestiario, ma per aver tagliato il panno e accomodatolo all'uopo; ond'è che il termine generico di fattura esprime meglio il complesso de' lavori che occorrono per fare la giubba. Riprotesto però qui che queste mie osservazioni non sono dettate che dall'amore della verità e dell'esattezza nel dire; se altri le crede manchevoli, me ne avverta che l'avrò caro, e me ne gioverò in altra edizione. Ecco però un prezioso elenco delle diverse maniere di cuciture colle rispettive dichiarazioni che il detto Meini ha posto nel dizionario del Tommaseo, e di cui godo arricchire pur questo mio.
«Soppunto, quasi sotto punto; punto torto, così detto dalla sua forma; punto cieco, perchè nel dissotto del tessuto non apparisce quasi; punto a filza perchè si fanno più punti in una volta, maniera di cucire nelle cose di poco pregio, e nel far crespe a camicie e simili; punto alla francese, è mettere un punto ad ogni filo del tessuto, a differenza del sopraggitto, ove si comprendono più fili; punto a strega, è punto obliquo, traversato da un altro punto, così che poi tutt'insieme pigliano la forma di un piccolo cancello; punto a rosellina, quello che nel rovescio del drappo somiglia al calice d'una rosa, con in mezzo un piccolo foro; impuntura diconsi que' punti che si toccano l'un l'altro, perchè cucendo si ritorna sempre coll'ago nell'ultimo buco, la quale operazione si dice rincrunare, quasi metterci di nuovo la cruna; punto addietro è il contrario del precedente, cioè quando non si rincruna; punto a sopraggitto, quello col quale si uniscono due parti della roba; punto in croce (così detto dalla figura che serba nel dissopra del tessuto) ha varie denominazioni, secondo la forma che piglia nel rovescio. I. punto sudicio, che da diritto ha forma di croce, da rovescio, irregolare; II. punto pulito, dissopra in croce, e dissotto a impuntura; III. punto a occhiolino, dissopra in croce, e dissotto circoscrive come un piccolo occhio; IV. punto a due ritti, quello che somiglia ad una croce da rovescio e da diritto. Finalmente in diversi lavori v'è il punt'unghero, il mezzo punto, il punto a giorno, il punto passato, il punto a smerlo, il punto buono, il punto a trina, il punto a rimendo, il punto a occhiello, il punto a catenella, il punto a tamburo, il punto a spina: e qui fo punto». Meini. [immagine] |
Navigazione |
Parole in ordine alfabetico: cucissi, cucissimo, cuciste, cucisti, cucita, cucite, cuciti « cucito » cucitoi, cucitoio, cucitore, cucitori, cucitrice, cucitrici, cucitura |
Parole di sei lettere: cucita, cucite, cuciti « cucito » cuciva, cucivi, cucivo |
Lista Aggettivi: cubitale, cubo « cucito » culinario, culminante |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): fuoruscito, suscitò, suscito, resuscitò, resuscito, risuscitò, risuscito « cucito (oticuc) » ricucito, scucito, sdrucito, dito, adito, ribadito, sbiadito |
Indice parole che: iniziano con C, con CU, parole che iniziano con CUC, finiscono con O |
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