(indicativo presente).
Tendenzialmente sei una persona gentile per cui non comprendo le tue eccessive reazioni. |
Comprendo come tu ti possa rispaventare: tuo suocero sta passando quello che ha passato tuo padre! |
Comprendo il tuo modo di parlare disaccentato perché è dovuto agli anni passati all'estero. |
Ha l'indole della polemica: non comprendo perché non riusciamo ad andare d'accordo! |
Dopo aver visto la sua dissolutezza comprendo perché si è rovinato economicamente. |
Sarà anche un pittore emergente, ma io non comprendo affatto la sua arte! |
Non comprendo la necessità di fare un discorso asessuato per accontentare tutti. |
Oggi non comprendo questa tua insensatezza. Cosa ti succede?! |
Comprendo la necessità del perdono quando qualcuno ti ferisce, ma eccettuerei quello dei genitori verso l'assassino di un figlio. |
Anche se cerco di essere giovanile, spesso non comprendo i termini gergali con cui si esprimono i miei figli. |
Non comprendo cosa vuoi comunicarmi con le tue parole e le tue espressioni del viso sibilline. |
Non comprendo mai secondo quali logiche prendi le tue decisioni. |
Non comprendo perché le casalinghe non siano considerate come lavoratrici. |
Parlano la lingua euskara e, anche se ho studiato lo spagnolo, non li comprendo. |
Quando si parla di problemi in campo monetario sono un disastro, perché non comprendo nulla. |
Quel film non mi è piaciuto per niente e non comprendo il motivo del suo successo globale. |
Comprendo che funziono, come terapeuta, quando noto anche piccoli cambiamenti nella persona che è in trattamento. |