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Informazioni utili online sulla parola italiana «cittadino», il significato, curiosità, aggettivo qualificativo, associazioni, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Cittadino

Aggettivo

Cittadino è un aggettivo qualificativo. Forme per genere e per numero: cittadina (femminile singolare); cittadini (maschile plurale); cittadine (femminile plurale).

Parole Collegate

»» Aggettivi per descrivere cittadino (italiano, straniero, onesto, onorario, bravo, ...)
»» Sinonimi e contrari di cittadino (abitante, civile, urbano, residente, ...)
Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone)
italiano (18%), abitante (8%), onesto (7%), persona (5%), residente (4%), mondo (3%), contadino (3%), paesano (3%), comunitario (3%), stato (2%), straniero (2%), città (2%), comune (2%), onorario (2%). Vedi anche: Parole associate a cittadino.

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Wikipedia

Informazioni di base

La parola cittadino è formata da nove lettere, quattro vocali e cinque consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: tt. Divisione in sillabe: cit-ta-dì-no. È un quadrisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con cittadino per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Il sindaco di un comune è detto anche "primo cittadino".
  • Dopo tanto impegno per la collettività mi considerarono un cittadino onorario.
  • Un nomade senza fissa dimora si considera cittadino del mondo.
Citazioni da opere letterarie
L'anno 3000 di Paolo Mantegazza (1897): Tirannopoli era circondata da Stati liberi e qualche cittadino era riuscito a fuggire dalla tirannia di Niccolò III per recarsi all'Eguaglianza, alla Metropoli del socialismo, allo Stato parlamentare; ma l'emigrazione era rara e difficile, essendo punita colla morte, se si poteva ghermire il colpevole. In caso diverso era punita nelle persone dei congiunti più vicini al colpevole.

Il re nero di Maico Morellini (2011): Si alzò e riprese il bicchiere di vino che aveva abbandonato sul davanzale. La notte aemiliana era ancora calda, nonostante il maltempo dei giorni precedenti. Come tutti gli agenti del Mitilo, aveva un appartamento in convenzione nella zona residenziale intorno alla sede. Una volta periferica rispetto al centro di Bologna, adesso era localizzata nel primo anello cittadino intorno al centro dell' Acropoli.

Il resto di niente di Enzo Striano (1986): «Io penso invece, e lo dico, a costo d'apparire un sostenitore di re Ferdinando, come mostra di ritenere il cittadino Marra, il quale varie cose non le sa... Dico che la venuta dei Francesi non risolverà i problemi del nostro popolo. Ci elargirà un bel periodo d'occupazione militare: con relative conseguenze.»
Titoli di Film
  • Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (Regia di Elio Petri; Anno 1970)

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per cittadino
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: cittadina, cittadine, cittadini.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: citai, citano, cita, citino, citi, cito, ciad, ciano, ciao, cidì, cadi, cado, caino, caio, itti, itto, tino.
Parole con "cittadino"
Finiscono con "cittadino": stracittadino, concittadino.
Parole contenute in "cittadino"
adì, din, dino, città. Contenute all'inverso: tic, atti, datti.
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "cittadino" si può ottenere dalle seguenti coppie: cittadella/alleino.
Sciarade e composizione
"cittadino" è formata da: città+dino.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Cittadino, Concittadino - Cittadino è nome generico di ciascuno che sia nativo e abiti in una città; ed è spesso contrapposto di Contadino. Alle volte è pure correlativo, e vale Nato e abitante nella medesima città; ma ora in questo significato si dice quasi sempre Concittadino. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Cittadino, Urbano, Civile - Non tutti i cittadini hanno modi urbani: la cittadinanza s'acquista nascendo in città o dimorandovi un dato tempo; l'urbanità è il risultato d'una buona educazione combinata colla bontà del carattere. In molte usanze cittadine l'urbanità non è che apparente. Civile è opposto a villano, rozzo, ecc. La civiltà consiste tutta nelle maniere, l'urbanità nella maniere insieme e nella sincerità e dolcezza del sentimento che le inspira. [immagine]
Paesano, Terrazzano, Concittadino, Compatriota, Conterraneo, Connazionale, Cittadino, Compaesano - Paesano, abitante di un paese: talvolta però si dice all'abitante della campagna in genere; cittadino, abitante d'una città; terrazzano, abitante di una terra, che è grosso borgo o paese, men grande però di città. Compaesano, concittadino, conterraneo, l'abitante del medesimo paese, città o terra di colui che parla: connazionale e compatriota sono coloro che lega assieme vincolo di nazione e di patria. Gl'Italiani son tutti connazionali: a dirli tutti compatrioti mancano troppe circostanze che qui sarebbe inopportuno l'annoverare. Quest'articolo fu scritto in marzo o in aprile di quest'anno: ora abbenchè le circostanze a cui alludeva allora si migliorino e se ne produca già qualcheduna, pure lo lascio qual è onde apparisca la differenza delle due epoche (29 novembre 1847 nel correggere le bozze di stampa). - Faccio altra nota oggi 28 gennaio 1860 nel correggere le bozze di questa seconda edizione, per ricordare che si parla di cosa come fatta, dell'annessione dell'Italia centrale al Piemonte: quai passi giganteschi fece la causa nazionale in 12 anni! [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Cittadino - [T.] S. m. La pers. della medesima città (urbs), che può non godere i diritti di cittadinanza. Si può essere Cittadino e non Compatriota, cioè non discendere da padri della medesima schiatta. Poi, Compatriota comprende la patria e d'una regione intera e di tutta la nazione, non d'una sola città. T. Albert. La concordia è virtù che lega i cittadini e i compatrioti.

Bocc. g. 6. f. 10. (C) Picciol laghetto qual talvolta, per modo di vivajo, fanno ne' lor giardini i cittadini. E nov. 94. 9. In presenza de' migliori cittadini di questa terra (città). T. R. burl. 246. Gli è morto un che fra' contadini Fu sì gran cittadino. (L'aveva indovinato il Del Bene che i cittadini non istanno tutti nelle città. E v'è de' cittadini rustici, villani, selvaggi.) Prov. Tosc. 82. Nè compari cittadini, Nè luoghi intorno ai fiumi, Non te ne impacciar mai, Chè te ne pentirai. D. 1. 13. Quei cittadin' che poi la rifondârno (Firenze). – Popolare di cittadini la città. – Città povera, vedovata di cittadini, Virg.

Dant. Inf. 6. (C) Voi, cittadini (Fiorentini), mi chiamaste Ciacco.

Parlando a gente raccolta di città, siano o no nostri concittadini, dicesi e ripetesi questa voce. T. Virg. Qual'nube, o cittadini, di polvere caliginosa s'innalza? Presto, qui le armi. Hor. O cittadini, cittadini, il danaro è da acquistare per primo. La virtù dopo i soldi.

T. Nome di casato. Cittadini contrapp. di Forese, altro nome.

2. Per Concittadino più espressam.; e i Lat. aurei dicevano non Concivis, ma Civis meus, suus, Cic. e Paol. – Cas. Lett. 34. (C) Vedrolli molto volentieri, come amici di V. S., come miei cittadini. T. D. 1. 26. Tra gli ladron' trovai cinque cotali Tuoi cittadini (o Firenze), onde mi vien vergogna. E 2. 13. = E 6. (C) Quell'anima gentil' fu così presta, Sol per lo dolce suon della sua terra, Di fare al cittadin suo quivi festa. (Sordello mantovano a Virg.) Bocc. 27. 1. G. V. 8. 8. 7.

3. Uomo libero abitante in un paese con altri, co' quali ha pari diritti; e può avere parte, almeno di nome e di cerimonie, nella così detta sovranità. T. Un'Iscr. lat. Ai cittadini e agli abitanti. I Greci distinguevano ἀπολίτης da ἀστυκός. I Rom. distinguevano il Cittadino dal Servo, cosa, e dal Forestiero, nemico. Hor. Impransus non qui civem dignosceret hoste. [Camp.] Vit. Imp. Rom. E dicea una sentenza di Scipione: lo voglio innanzi servare uno cittadino che occidere mille inimici.

T. L'uomo nasce per essere cittadino, cioè allo stato sociale che svolge dai doveri i diritti. V. CIVE, § 1.

T. Il domicilio dei cittadini sia inviolabile.

T. D. 1. 6. I cittadin' della città partita (divisa in parti).

[Cors.] Fare cittadino alcuno, Ammetterlo alla cittadinanza. Sen. Ben. Varch. 1. 13. Lo fecero cittadino della loro città. T. E 6. 20. Non aveva animo di dare a me proprio la città, facendomi di essa cittadino. Tac. Dav. Ann. 10. 136. Clauso, di nazione Sabina, fu fatto cittadino romano, e senatore a un'otta (ora). Cat. Scritti cittadini romani. – Ascrivere al numero de' cittadini, ai cittadini. Iscr. Fu ricevuto cittadino. – Diventar cittadin. – La Cr. nota Farsi cittadino; più com. Esser fatto. – Fatto cittadino traduce il Naturalizzato.

G. V. 9. 135. 1. (C) Questo Dante fu un orrevole antico cittadino di Firenze di porta S. Piero. E 8. 58. 2. Partîro di Firenze e mai poi non ne furono cittadini. M. V. 4. 84. Non erano degni di tornare cittadini in quella città. T. Doveri del cittadino. D. 3. 15. A così riposato, a così bello Viver di cittadini. Hor. Avere in cura i cittadini, la città (Roma), l'Italia, i templi degli Dei. – Cuore di cittadino. – Cittadino di fatti, di parole, Eurip. – Sansov. Conc. Pol. Platone vuol che l'ufficio del buon cittadino consista in quattro cose: che sia prudente nel discernere (a fine del ben comune) le cose presenti; e preveder le future. Giusto nel distribuire a ciascuno secondo i suoi meriti. Forte nel vincere i timori che impediscono le operazioni della virtù. E temperante ne' suoi desiderii. D. 3. 16. Era Buon cittadino Giuda (un Fiorentino antico). Cic. Buono, forte. D. 3. 16. Illustre. – Gran cittadino (per benemerenze ed esempii virtuosi). = Petr. son. 71. (C) Pianga Pistoja e i cittadin' perversi. T. Cattivo, Tristo cittadino. – Perduto, Cic.

4. Usi stor. Il cittadino romano aveva diritto di suffragio e viveva con legge romana. Chi aveva diritti di romana cittadinanza aveva quel di suffragio, ma non i vantaggi della legge romana: tali i Municipii. T. Paolo apostolo si fa forte dell'essere cittadino romano, che non valse a Gavio crocefisso da Verre. La tirannide dell'imperio era meno intollerabile ai più che quella della repubblica depravata.

T. Cittadini nobili, titolo trovato nel sec. XII, quando gl'Imp. si pensarono di rafforzare il ceto medio per iscalzare i gentiluomini, moltiplicando le città dette libere.

T. Cittadini era anche quasi contrapp. a Gentiluomini, e faceva un ordine tra questi e la Plebe. – Semplice cittadino, non nobile. – Certe cariche nella rep. ven. erano dei cittadini.

Dopo il 1796, e anche un po' nel 1848, Cittadino era titolo, da taluni sul serio, da molti per beffa, dato a poveri e a ricchi, per adombrare la civile uguaglianza; e preponevasi nel pronunziare e nel sottoscrivere i nomi. T. Il cittadino, La cittadina Buonaparte. – Cittadino Ministro.

T. Ora fannosi cittadini onorarii, come accademici onorarii: e certa politica troppo sa dell'accademico, se non dell'arcadico.

T. Nel senso mod. Cittadino s'estende a tutta la nazione, e dovrebbe abbracciare eziandio i campagnuoli.

[Cont.] † Bandi Lucch. 43. Ciascheduna persona della città, borghi, o sobborghi, e cittadino salvatico, la quale non ha pagato la imposta… debbia avere pagato di qui a mezedima che vene.

5. Per abus., ma che ha sua ragione in un nobile istinto; de' sudditi. T. Cic. Come re comanda a' suoi cittadini, o padre a' figliuoli. [Val.] Mach. Princ. 137.

6. [M.F.] Ufficiale che stava alle porte. Quasi ell. Ufficiale cittadino agg., contrapp. a Impiegato di fuor di porta. Salvett. Cecc. Bimb. in Bern. 3. 231. Io sono stato potestà al Galluzzo, Cittadino alle porte, Sopraintendente a tutti i succiolaj, E bericocolaj. Cecch. Dot. 57. Hallo veduto alla porta a S. Gallo far motto quivi al cittadino e a non so chi altri.

7. Fig. Per antifr. T. Cittadino del mondo, dovrebb'essere l'uomo, amando di fatto gli uomini tutti; anzi cittadino dell'universo, associandosi col desiderio a tutti gli Spiriti ignoti.

† Per antifr. Petr. Canz. 37. 3. (C) Poichè Amor femmi un cittadin de' boschi. Tass. Ger. 19. 98. (Man.)

[Val.] Bald. Naut. 1. 2. Tutti, o tutti venite, o Divi, o Dee, Cittadini dell'onde. T. In altro senso, la Chiesa: Società de' cittadini superni (de' Beati). Car. En. 10. Cittadini eterni. D. V. n. 98. Questa donna era fatta de' cittadini di vita eterna.

[Val.] Ner. Sammin. 6. 65. Cittadin de' regni bui (morto).

T. D. 1. 9. S'appressa la città ch'ha nome Dite, Co' gravi cittadin', col grande stuolo (i demoni e i dannati).
Cittadino - [T.] Agg. Di città.

Contrapp. a Di campagna. Bocc. Nov. 41. 4. (C) I costumi e l'usanze degli uomini grossi gli eran più a grado che le cittadine. T. Non tutto quel che è cittadino è urbano.

Franc. Sacch. Rim. 48. (C) Queste son le cittadine mura. T. Vettura cittadina, per le gite segnatam. entro città; in Fr. la fanno Sost.; e sarebbe più it. e men goffo di Fiacher, dal quale, come dal cavallo di Troja, usci Fiaccherajo.

2. T. Costumi cittadini opp. agli Eslegi e Servili.

Bocc. Vit. Dant. 233. (C) Colui nel quale poco avanti pareva ogni pubblica speranza essere posta, ogni affezione cittadina, ogni refugio popolare. T. Pace cittadina. Giustin. Fu vinto non da valore ostile, ma da frode cittadina. = Bocc. Vit. Dant. 232. (C) Tôr via le discordie cittadine. T. Varc. St. Fir. 7. Divisione e discordie cittadine. Com. Dant. 3. 160. Alle cittadine battaglie. Monti, Arist. 1. 1. I nostri allori Di tanto sangue cittadin bagnati.

T. Milizia cittadina, a distinguerla e dalla soldatesca, e anco dalla regolare meglio che assoldata. Più propriamente che Nazionale; giacchè nazionale avrebbe sempre a essere anco la regolare. Così Guardia cittadina. – Milite cittadino, altra cosa da Cittadino milite (qui il primo Sost., il secondo come Agg.), che potrebb'essere dell'esercito regolare. T. Giudici cittadini, i giurati: meglio Cittadini giudici, giacchè debbono anco i magistrati aver animo cittadino.

3. A denotare l'uguaglianza civile delle condizioni, e l'equanimità de' sentimenti civili. T. Magistrato cittadino. – Patrizio, Re cittadino. – Poeta cittadino, che in detti e in fatti dimostra cuore e mente di buon cittadino. – Santi cittadini, che più direttamente giovarono con benefizi civili la patria.

4. A denotare la distinzione degli ordini civili. T. Famiglia cittadina, non patrizia e non plebea. Origine cittadina, e di questa condizione, e del discendere da genitori che hanno domicilio in città. V. anco CITTADINA.
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