Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per certo |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: cento, cerco, cereo, cerio, cerro, certa, certe, certi, cervo, cesto, corto, serto. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: berta, hertz, serti, verta, verte, verté. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si possono ottenere i vocaboli: erto, ceto, cero. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si può avere: cerato. |
Parole con "certo" |
Iniziano con "certo": certosa, certose, certosina, certosine, certosini, certosino. |
Finiscono con "certo": accerto, accertò, incerto, concerto, concertò, malcerto, sconcerto, sconcertò, megaconcerto. |
Contengono "certo": lucertola, lucertole, lucertolina, lucertoline, lucertolone, lucertoloni, lucertolacce, lucertoletta, lucertolette, lucertolaccia. |
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Parole contenute in "certo" |
erto. Contenute all'inverso: tre, otre. |
Incastri |
Inserendo al suo interno tifica si ha CERtificaTO. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "certo" si può ottenere dalle seguenti coppie: ceco/corto, celibe/liberto, ceo/orto, cespo/sporto, cesto/storto, ceto/torto, cercate/cateto, cercava/cavato, ceri/ito, cerosa/osato, cerri/rito, cerve/veto, cervelluta/vellutato, cervi/vito, cervina/vinato, cervo/voto. |
Usando "certo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * tori = cerri; * toro = cerro; pace * = parto; * tocai = cercai; * tonia = cernia; invece * = inverto. |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "certo" si può ottenere dalle seguenti coppie: cerai/iato, cerri/irto, cerro/orto. |
Usando "certo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * otica = cerica; * otici = cerici; * otico = cerico; * otiche = ceriche; * otoplastica = ceroplastica; * otoplastiche = ceroplastiche. |
Cerniere |
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "certo" si può ottenere dalle seguenti coppie: racer/torà. |
Usando "certo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * racer = torà; torà * = racer. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "certo" si può ottenere dalle seguenti coppie: cercai/tocai, cernia/tonia, cerri/tori, cerro/toro. |
Usando "certo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: parto * = pace; * rito = cerri; * veto = cerve; * vito = cervi; * voto = cervo; * sporto = cespo; * storto = cesto; * osato = cerosa; certosa * = tosato; * cateto = cercate; * cavato = cercava; * tosato = certosa; * vinato = cervina; * vellutato = cervelluta. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "certo" (*) con un'altra parola si può ottenere: * da = cedrato; * de = cedreto; cara * = carcerato; * elba = celebrato; * care = cercatore; * cari = cercatori; glia * = glicerato; * asset = casseretto; conta * = concertato; sella * = scellerato; trina * = trincerato; * apside = ceratopside; * apsidi = ceratopsidi; * chiare = cerchiatore; * chiari = cerchiatori; inarca * = incarcerato; svella * = scervellato; sconta * = sconcertato; vipere * = vicepretore; contare * = concertatore; ... |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Sicuro, Certo, Assicurato - Una cosa è Sicura quando è confermata dalla giornaliera esperienza; è Certa quando ha delle qualità di evidenza; è Assicurata quando ha in sè principii di stabilità. [immagine] |
Fallo (senza), Senza dubbio, Di certo, Certo, Certamente, Al certo, Per certo - Senza fallo accerta cosa che non fallirà alla promessa, alla speranza. - «Verrò - Anderò senza fallo.» - Senza dubbio accenna meglio alla titubanza, alla perplessità e tenta rassicurare. La verità viene senza dubbio alla perfine in chiaro; ma per quante peripezie non deve passare talvolta chi aspetta da cotesto fortunato risultamento la propria giustificazione! - Certo, quando non è aggettivo, pare sincope di Certamente; sono ambedue asseverazione di ciò che si espone. Non è mal fatto, certo, o certamente, smascherare l'ipocrita, anche con grave suo danno. - Di certo è più forte; è asseverazione più assoluta. Ve lo dico di certo, cioè ve la do per cosa certa, sicura. - Al certo ha sovente una forma come sospensiva o condizionale, che gli altri non esprimono, almeno così apertamente. Non è al certo sempre utile dire intera la verità; ma è sempre conforme al dovere, all'onore il dirla, e maggiormente quando se ne venga richiesto. - Per certo è somigliantissimo a di certo, quando sia in forma d'avverbio; ma sovente il per resta preposizione e regge allora certo come aggettivo neutro, che val cosa, fatto certo. Credo per certo, tengo, vi do per certo, cioè per cosa certa e su cui non può cadere dubbio.
(Zecchini). [immagine] |
È certa, È certo, È sicura, È sicuro - Il primo è quasi soltanto del linguaggio familiare, e non s'usa che parlandosi di certezza intorno a cose materiali o di realtà pratiche; il secondo, di certezza intorno a cose di ordine superiore, a verità di ragione. - «E' certa che non mi ci pigli più a giocare con te.» - «Stasera piove; è certa.» - «Finirà che ne tocca lui: questa è certa.» - «Ch'è sia stato sempre un mascalzone è certa.» - «E' certo che la medicina ha fatto grandi progressi in questi ultimi anni.» - «E' certo che ogni effetto ha la sua causa.» - Inoltre E' certa ha qualcosa d'enfatico e spesso nell'uso, come vedesi dagli esempii, si pospone. - Le stesse differenze si osservano tra E' sicura ed E' sicuro. G.F. [immagine] |
Certo, Sicuro - Certo si dice di quelle cose che si possono affermare senza timore di smentita, e che presentano segni di evidenza. - Sicuro si dice di quelle cose alle quali si può credere, come quelle che sono confermate dall'esperienza. - «La morte è certa. - Il ritorno di lui è sicuro.» [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Certo, Già, Così è, Sicuro - «Modi di confermare il detto altrui. Certo è la confermazione più forte. Già è l'elissi di: già s'intende, si sa: suppone cosa evidente. Talvolta è confermazione ironica, o di cerimonia o di sbadataggine, oppure per non contendere, o perchè l'altro tiri innanzi più speditamente il discorso, massime quando si ripeta il già già due o tre volte. Così è, afferma più deliberatamente, e però più pensatamente: non è tanto assoluta manifestazion di certezza quanto il primo, ma significa che noi riconosciamo la verità della cosa. Così è, s'usa specialmente laddove si tratta d'un fatto; certo, di verità generale; già, poi, ha usi promiscui». Tommaseo.
Sicuro, non solo par confermare ciò che altri dice, ma approvare eziandio; indica presunzione di maggiore verità e certezza; ond'è che, se si può dire: certo, mi pare: non si dirà: sicuro, mi pare; poichè ciò che è sicuro non è più dubbio menomamente. [immagine] |
Raccertare, Rassicurare, Accertare, Certificare, Cerziorare; Certo, Sicuro; Sicurezza, Certezza - Raccertare è accertare di nuovo, o dare doppia certezza; si accerta però non solo coll'affermare la cosa, il che può essere sempre sottoposto a dubbio; ma si accerta l'esito di una cosa col disporne in modo gli elementi o le concomitanze che non possa virtualmente succedere altrimenti. Rassicurare è ridare fiducia a chi teme o a chi dubita: i miracoli di Cristo rassicuravano gli Apostoli nella dubbiosa loro fede, e accertavano la vittoria del Vangelo sulle false religioni del gentilesimo. Certificare, alla lettera, è far certo, o con asserzione solenne, o con documenti: i certificati che hanno da prodursi in giudizio, per essere validi vogliono essere firmati e bollati dalle autorità competenti. Cerziorare è fare vieppiù certo; è il verbo a grado comparativo, da certior, comparativo di certus. Certo dice più di sicuro; ciò che è certo è positivo, indubitabile; ciò che è sicuro non ha che un grado di certezza morale: l'uomo giovane, sanissimo, robusto, è certo di morire, ma si fa sicuro di vivere per molti anni ancora, salvo accidente; così almeno gli sta scritto in cuore. La sicurezza proviene dal sentimento, la certezza dal calcolo: l'uomo può dare sicurezza; ma non è egli stesso passibile di troppe eventualità per potervisi fidare? Da Dio solo la certezza; ma troppa nebbia oscura l'intelletto dell'uomo, perchè possa formolare nettamente gli assiomi di questa sua fede, o formolati, torna a travedere, e perciò a dubitare. Certo si riferisce al vero, esclude il falso e il dubbio; sicuro, da sine cura, esclude il timore, il pericolo. [immagine] |
Fallo (senza), Senza dubbio, Di certo, Certo, Certamente, Al certo, Per certo - Senza fallo accerta cosa che non fallirà alla promessa, alla speranza: verrò, anderò senza fallo. Senza dubbio accenna meglio alla titubanza, alla perplessità, e tenta rassicurare: la verità viene senza dubbio alla perfine in chiaro; ma per quante peripezie non deve passare talvolta chi aspetta da cotesto fortunato risultamento la propria giustificazione! Certo, quando non è aggettivo, pare sincope di certamente; sono ambedue asseverazione di ciò che si espone: non è mal fatto, certo, o certamente, smascherare l'ipocrita, anche con grave suo danno. Di certo è più forte; è asseverazione più assoluta: ve lo dico di certo, cioè ve la do per cosa certa, sicura. Al certo ha sovente una forma come sospensiva o condizionale, che gli altri non esprimono, almeno così apertamente; non è al certo sempre utile dire intera la verità; ma è sempre conforme al dovere, all'onore il dirla, e maggiormente quando se ne venga richiesto. Per certo è somigliantissimo a di certo, quando sia in forma d'avverbio; ma sovente il per resta preposizione e regge allora certo come aggettivo neutro, che val cosa, fatto certo: credo per certo, tengo, vi do per certo, cioè per cosa certa e su cui non può cadere dubbio. [immagine] |
Dubbio, Dubbioso, Incerto, Non certo, Problematico, Ambiguo, Sospetto, Equivoco, Amfibologico (negozio, pensiero ecc., e anche persona) - Cosa dubbia è quella che a prima vista non appare chiara o schietta: ha quasi senso di doppio per infinto, che cioè sotto una certa apparenza nasconda tutt'altro: dubbioso dà più da dubitare non in quanto a sè intrinsecamente, ma alla riuscita, sulla quale circostanze anche estranee possono influire: un troppo largo partito è sempre cosa dubbia; un troppo bel progetto, cosa dubbiosa: questo ultimo è affinissimo ad incerto, il quale però dice di più e ritrae l'incertezza sua più specialmente da cause estranee e non prevedibili; è incerta l'ora della morte. Non certo è un'asserzione negativa che non dice più di quello che esprime; anzi dice talvolta meno, perchè l'uomo rattenuto da una certa esitazione per l'esperienza de' casi contrarii esita ad accertare positivamente; onde dicendo: questa cosa non è certa, pare voglia significare che lo è quasi, o almeno assai probabile. Problematico è ciò che è avvolto o in una formola scientifica, o in un certo mistero la cui soluzione o spiegazione non è dato a tutti afferrare o vedere. Ambiguo, discorso, pensiero che ha due sensi, due intenzioni affatto opposte, o tra loro ben differenti; ambigua parola, che ha due significati, e anche più: erano ambigue le risposte che gli antichi oracoli davano ai loro consultatori. Sospetto è più di dubbio; cosa dubbia può farci arretrare da sè; cosa sospetta, deve. L'equivoco talvolta è proprio nel discorso, nella proposizione; talvolta ve lo trova chi non ha acume sufficiente a discernerne il vero senso: l'equivoco nasce talvolta impensatamente; l'ambiguità è talora introdotta o lasciata nel discorso appositamente. L'anfibologia, dice il Bauzée, è una specie d'equivoco, ma più visibile, più compito. Nell'equivoco è dubbio, ma con un po' d'attenzione non è difficile il toglierlo. Il noto verso: Ajo te, Æacida, Romanos vincere posse, è anfibologia. Quando non si sa in un costrutto quale sia il primo caso e quale il quarto, ma l'uno e l'altro può prendersi e pel quarto e pel primo, allora c'è anfibologia. L'equivoco sta sempre nel senso, l'anfibologia nel costrutto. [immagine] |
Dubbio, Dubbioso, Incerto, Non certo, Irresoluto, Esitante, Sospeso, Perplesso (uomo) - Dubbio indica lo stato momentaneo della mente quando fra due o più determinazioni non sa per quale decidersi: dubbioso indica una più lunga permanenza in questo stato e poi quasi un'abitudine. L'uomo può esser dubbio nello scegliere una carriera o uno stato; ma all'uomo dubbioso sfuggono le migliori occasioni. L'irresoluto è più avanti del dubbioso nella risoluzione del suo problema, e non gli manca appunto più altro che questa: non pesa più le condizioni o le circostanze della cosa, ma piuttosto le conseguenze, e tituba nel risolvere. L'esitante pare non volere, o non sapere, e anco non potere sortire dal dubbio: l'esitazione è come un punto d'arresto, per cui un si trattiene dal far cosa per timore di non farla bene; ma questa non può durare: esita anco chi per un certo smarrimento d'animo non sa dire o fare cosa di cui per altra parte è persuaso. Sta sospeso chi teme di cadere in fallo e vede questo come un precipizio a cui sta sopra e nel quale non vorrebbe sdrucciolare. Perplesso indica dubbiezza per confusione d'idee o di sentimenti, di affezioni tra essi lottanti. Il dubbio osserva con occhio penetrante.; il dubbioso esamina, pesa, temporeggia; l'irresoluto cerca una conclusione, l'esitante un'uscita, il sospeso un appoggio o un consiglio, il perplesso un lume che lo rischiari, una guida che lo scorti nel labirinto de' suoi pensieri. L'incerto può essere ben vicino alla verità e non mancargli che un'ultima asserzione per comprenderla tutta; il non certo è in istato quasi negativo affatto, ed è invece ben prossimo alla certezza del contrario. Nell'incertezza si può rischiare; nella non certezza non si dovrebbe: il guadagnare al giuoco è incerto, eppure si giuoca; non certo, è quasi essere certo non, o di non; perciò chi giuoca senza sapere giuocare non solo è incerto di guadagnare, ma quasi assolutamente non certo, o certo di non guadagnare. [immagine] |
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