Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
- Anche i cannoni, pur se chiamati "berta", erano strumenti di morte.
- Il fattore con la berta ha piantato una vigna di dieci ettari.
Non ancora verificati:- "Quando Berta filava" cantavano i nostri nonni, le vecchie canzoni di una volta.
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Citazioni da opere letterarie |
Gli occhiali d'oro di Giorgio Bassani (1958): Di più. Ogni tanto viaggiava, o, per dirla con le sue stesse parole, si concedeva «qualche evasione»: a Venezia per la Biennale, a Firenze per il Maggio. Ebbene, adesso che la gente sapeva, poteva succedere di incontrarlo in treno a notte alta, come toccò nell'inverno del '34 a una piccola comitiva cittadina recatasi al Berta di Firenze per una partita di calcio, senza che nessuno si permettesse i maliziosi «Guarda veh chi si vede!» sempre di rigore tra ferraresi non appena ci si ritrovi fuori dall'angusto territorio compreso fra gli argini paralleli di Reno e Po.
La Madonna d’Imbevera di Cesare Cantù (1878): — Sarà bene (soggiungeva il sindaco), sarà bene, perché vossignoria legge tante storie, e deve saperlo: ma però codeste angherie una volta non si soffrivano, e quando godevamo la nostra libertà... — Zitto là» l'interruppe don Amadio. «Che cosa, mi vai accattare qua il tempo che Berta filava? Ora è così, e così lascia stare, e dà mente a me, se non vuoi farti avere in tasca.
La luna e i falò di Cesare Pavese (1950): Irene doveva proprio averci un uomo nella palazzina, perché a volte sentivo Silvia che la canzonava e la chiamava «madama contessa», e presto l'Emilia seppe anche che quell'uomo era un morto in piedi, un nipote dei tanti che la vecchia teneva apposta spiantati perché non le mangiassero la casa sulla testa. Questo nipote, questo spiantato, questo contino, non si degnò mai di venire alla Mora, mandava a volte un ragazzetto scalzo, quello del Berta, a portare dei biglietti a Irene, diceva che l'aspettava al paracarro per fare una passeggiata. Irene ci andava. |
Canzoni |
- Berta filava (Cantata da: Carla Boni e Duo Fasano e Giorgio Consolini; Anno 1954)
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per berta |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: beata, beltà, beota, berla, berma, berna, berrà, betta, beuta, certa, verta. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: certe, certi, certo, hertz, serti, serto, verte, verté. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si possono ottenere i vocaboli: erta, beta. Togliendo tutte le lettere in posizione pari si ha: bra. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si può avere: ubertà. |
Parole con "berta" |
Finiscono con "berta": ubertà, liberta, libertà, pubertà, roberta, prepubertà, semilibertà. |
Contengono "berta": libertari, libertaria, libertarie, libertario, libertarismi, libertarismo. |
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Parole contenute in "berta" |
erta. Contenute all'inverso: tre, atre. |
Incastri |
Inserito nella parola lirismi dà LIbertaRISMI; in lirismo dà LIbertaRISMO. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "berta" si può ottenere dalle seguenti coppie: bei/irta, beve/verta, berci/cita, bere/eta, berme/meta, berna/nata, berrà/rata, berrei/reità, berremo/remota, berrò/rota. |
Usando "berta" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * taci = berci; * tale = berle; * tali = berli; * tana = berna; * tane = berne; * tara = berrà; * taro = berrò; * taso = bersò; * tania = bernia; * tarai = berrai. |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "berta" si può ottenere dalle seguenti coppie: berla/alta, berna/anta, bernese/esenta, berremo/omertà, bersò/osta. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "berta" si può ottenere dalle seguenti coppie: berci/taci, berle/tale, berli/tali, berna/tana, berne/tane, bernia/tania, berrà/tara, berrai/tarai, berrò/taro, bersò/taso. |
Usando "berta" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * cita = berci; * meta = berme; * nata = berna; * rata = berrà; * rota = berrò; * reità = berrei; * remota = berremo. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "berta" (*) con un'altra parola si può ottenere: ala * = alberata; sua * = suberata; alga * = albergata; * reti = berrettai; * lista = blisterata; inala * = inalberata; succino * = sbertucciano; succinte * = sbertucciante; succinti * = sbertuccianti. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Uccellare, Sberteggiare, Sbertucciare, Dileggiare, Deridere, Schernire, Beffare, Sbertare, Berteggiare, Dare la berta, Fare uno sberto; Sgualcire; Scherno, Ludibrio - Uccellare è far cadere altrui in inganno, onde resti preso in qualche pania; ma più a cagione di burla che di vero danno: i vanarelli, i semplici sono quelli che più facilmente vengono uccellati. Sbertare è far le beffe in modo basso e triviale; è dire di bassi motti scherzevoli ma pungenti in uno e qualche volta ingiuriosi; berteggiare ne è il frequentativo; ed è più comune dell'altro; dice forse motteggio meno pungente; sberteggiare è forse più dispregiativo. Metto questi forse, questi modi dubitativi cioè, perchè a dir vero la differenza del più del meno in materie siffatte non dipende tanto dal vocabolo quanto dal tuono con cui vien detto e dalle circostanze di persona, di luogo, di merito ecc., che fanno più o meno pungente, più o meno grave la beffa. Dar la berta è affinissimo a berteggiare; se non che questo è più generico; quello invece è più speciale, ad hoc; si berteggia motteggiando, punzecchiando, burlando, nel conversare, anche a fine di solo innocente trastullo ed esercizio dello spirito sarcastico; si dà la berta su o per qualche difetto o debolezza nota della persona; e per farla dire, arrovellare, non potendo dal vero attacco difendersi o schermirsi. Fare uno sberto è atto più villano; manesco o d'atti sconvenevoli, sconci, o da persona ineducata. Dileggiare è, direi, come suona in parte il vocabolo, un deridere leggermente o per cosa leggera, o di leggieri. Beffare è più; le beffe sono offese reali; schernire è più ancora; gli scherni sono insulti: il beffare è da villano, da malcreato; lo schernire da malvagio animo, da uomo tristo e maligno.
« Maneggiando una cosa con poca cura la si sbertuccia. Cappello sbertucciato gli è più che sgualcito. Infatti sgualcire dicesi di cose più fine, come gale inamidate, vestiti di seta ». Meini. [immagine] |
Dare il giambo, La ciancia, La baia, La berta, La burla, Beffare, Farsi beffe - I primi sono tutti meno di beffare; indicano burla più o meno aperta, o circonvoluta in parole, più o meno studiata o combinata: ma beffare e farsi beffe è sempre un insulto, e talora sacrilegio, se l'oggetto ne è santo e sacro: Cham si fece beffe del padre suo e questi ne lo maledì. Dare il giambo e dare la ciancia, avverte Tommaseo che sono oggidì fuori d'uso: qui poi non si danno particolari dichiarazioni di questi, pur troppo, numerosi modi di dire, perchè facili abbastanza, e perchè di un'importanza troppo minore da non valere le parole occorrenti. [immagine] |
Gran Dizionario Teorico-Militare del 1847 |
Berta - s. f. Sonnette. Ingegno formato di due ritti con sproni e puleggia, da cui pende un pesante maglio (Mouton) di metallo, o di legno che tirasi in alto e si lascia ad un tratto cadere sopra i pali che si vogliono affondare per far palizzate nei fiumi o fondamenti in terreni paludosi, o sopra quegli oggetti su cui si vuole esercitare una forte pressione.
I pratici distinguono due sorte principali di berta, e chiamano berta a nodo (Sonnette à tiraude) quella alla fune del cui maglio ne vanno annodate altre per imbrandirle nell'operare. Berta a scatto (Sonnet à déclic) quell'altra, che è fornita d'un verricello per innalzare il maglio, il quale si appicca al gancio d'un ferro fermato alla fune, e quando il maglio è giunto a determinata altezza, scatta e lo lascia cadere. Questo ingegno è anche nella pratica conosciuto indistintamente sotto i nomi di battipalo, di castello, e di gatto. [immagine] |
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