Ahi, Giacometta, la tua ghirlandella! di Antonio Beltramelli (1921): «Egli parlò per più di mezz'ora e non ricordo che disse. Lo lasciai parlare. Non mi interessava. Non una parola uscì dalla mia bocca. Quanto più l'eccitazione lo teneva, tanto più mi facevo fredda e muta. Solo in un punto, quand'egli tentò di avvicinarsi a me, le mani tese in un gesto di minaccia, gli occhi miei cercarono gli occhi di lui e questo bastò per vincerlo.
Pena di vivere così di Luigi Pirandello (1920): Non lo allontanò lei; volle allontanarsi lui, quando quel che lei poteva dargli non gli bastò più. E se lei seppe affermare e sostenere in sé, nel suo corpo, per il suo corpo stesso, la liberazione; ora, a chi le ha consigliato quella carità per commiserazione della bestialità sofferente e mortificata, per la bestialità che s'è lasciata trascinare cieca fino alle ultime abiezioni, non ha forse il diritto di domandare, un po' stizzita, se non sia facile, facilissima codesta commiserazione che le han presentato come una prova difficile per il suo spirito di carità;
Gomorra di Roberto Saviano (2006): Mi si fecero intorno, mi bastò allungare il passo per seminarli, ma continuavano a seguirmi, a racimolare da terra schifezze varie e lanciarmele. Non avevo fatto niente. Se non sei un tossico, sarai uno spacciatore. Spuntò d'improvviso un camion. Dai depositi ne uscivano a decine tutte le mattine. |
- Il 18 dicembre 2013, il quotidiano La Repubblica, in un articolo sulla città di Milano, che da 90 anni non si allarga eppure è sempre più grande, scrive: "Eppure esattamente novant'anni fa bastò un Regio Decreto (il 1912), reso poi esecutivo da una delibera del Consiglio comunale, perché Milano quasi raddoppiasse la propria superficie, e senza proteste, malgrado il non esattamente democratico provvedimento voluto dal Fascismo".
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