Dizionari AntichiLettera S - pag. 9
spatoArme offensiva comune ai Gauli e Germani. Consisteva in una specie di sciabola o scimitarra, la cui guardia era fatta in modo che si poteva servirsene egualmente tanto da una quanto dall'altra mano.
spettacoli(V.
Anfiteatro,
Circo,
Stadio,
Teatro,
Commedia,
Tragedia,
Naumachia,
Caccia ec.)
spiculatoriSi chiamavamo con tal Vocabolo i componenti la Guardia del Corpo dei Principi. Questa denominazione era presa da quella d'una specie d'armi, che essi portavano, della quale non si può precisamente determinarne la forma. Sembra peraltro che quest'arme rassomigliasse molto il
pilum così chiamato.
spitamoMisura di lunghezza presso i Greci, e segnatamente di tre palmi o di tre quarti di piede.
spoglie opimeQuando un Generate Romano uccideva di propria mano il General dei nemici, ne prendeva le Spoglie, che furono dette
Opime, e le appendeva nel Tempio di Giove Feretrio. Queste spoglie non si ottennero se non che sole tre volte durante tutto il tempo della Repubblica.
sponsaliao
Promessa di Matrimonio Questa Promessa (
Sponsio) era presso i Romani l'istesso che sono fra noi le
Convenzioni Matrimoniali. Qualche volta queste facevansi semplicemente mediante un consenso reciproco, ma per lo più si mettevano in iscritto, ed erano confermate e sigillate con cifra delle due Parti in ciò interessate. Allora il futuro Sposo dava alla Sposa futura un anello per pegno della sua fede.
sportulaSportale,
Sportella, diminutivo di
Sporta; dimodochè
Sportula nel suo proprio senso letterale significa un
piccol Canestro. Ve n'eran di quelli, che non servivano se non se a mettervi dentro il denaro; ma quei, di cui si fa menzione negli Autori Latini, erano presso a poco simili ai nostri canestri o panieri da frutte, fatti, cioè, in modo che vi si metteva carne, ed ogni sorta d'altre vivande. Ne' bei tempi della Repubblica Romana i Patroni facevamo mangiar seco loro quei tali Clienti, che andavano a fare ad essi la corte; ma in seguito divenuti fieri od avari, li congedavano dando loro sia vivande sia denaro per andarsene a mangiare in casa propria. Questa distribuzione, che si poneva in
piccoli Canestri, quando era piena di pane e di vivande, chiamavasi ancora Sportula allorchè si faceva in denaro. I Patroni pretendevan con ciò di conservarsi l'onore di dar da mangiare ai loro Clienti, ed è questo modo di convitare
Sportula o
vilior Coena, che talvolta trovasi negli Scrittori, in opposizione a quella, che i Romani dicevano
Coena recta, cioè un
decente Convito, un
Convito in regola piena. Questa
Sportula o distribuzione, tanto sordida per i Patroni, quanto umiliante ed abjetta per i Clienti, divenne pressochè generale dopo l'Impero d'Augusto. La denominazione di
Sportula fu sì comune e sì popolare, che s'intese con questa sola parola qualunque distribuzione si fosse, anche delle più onorevoli cose, sì per quei che le davano sì per gli altri che ricevevanle.
stamniumMisura Greca pe'i liquidi; era l'istessa del
Cados (V.
Cados).
staterAntica Moneta d'argento del peso di quattro dramme, che ragguagliava a circa trentadue soldi Francesi.
stibadioSedile d'erba o di frondi per adagiarsi, fatto in forma di Semicerchio. (V.
Ville).
strigilo
Strigilis. Un degli utensili, che si tenevan nei Bagni. Se ne servivano specialmente i vecchi per farsi fare delle frizioni, per farne uscire il sudore, e per levare il sucidume più denso.
strophiumEra una fascia molto stretta, che le Donne dell'antichità adoperavano per reggersi il petto; ed anco una fascia, con cui le medesime si cingevan la testa; la qual cintura costumavasi pure da alcuni dei Sacerdoti.
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