Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per ultimare |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si può ottenere: ultimate. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: ultime, limare, lima, lime, lire, lare, tiare, tare. |
Parole contenute in "ultimare" |
are, mare, ultima. Contenute all'inverso: ami, era, ram, rami. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "ultimare" si può ottenere dalle seguenti coppie: ultimassi/massimare, ultimi/mimare, ultimai/ire, ultimata/tare. |
Usando "ultimare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * areata = ultimata; * areate = ultimate; * areati = ultimati; * areato = ultimato; * rendo = ultimando; * resse = ultimasse; * ressi = ultimassi; * reste = ultimaste; * resti = ultimasti; * ressero = ultimassero. |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "ultimare" si può ottenere dalle seguenti coppie: ultimerà/areare, ultimata/atre, ultimato/otre. |
Usando "ultimare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erta = ultimata; * erte = ultimate; * erti = ultimati; * erto = ultimato. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "ultimare" si può ottenere dalle seguenti coppie: ultima/area, ultimata/areata, ultimate/areate, ultimati/areati, ultimato/areato, ultime/aree, ultimai/rei, ultimando/rendo, ultimasse/resse, ultimassero/ressero, ultimassi/ressi, ultimaste/reste, ultimasti/resti, ultimate/rete, ultimati/reti. |
Usando "ultimare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: ultimi * = mimare; ultimassi * = massimare. |
Sciarade incatenate |
La parola "ultimare" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: ultima+are, ultima+mare. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "ultimare" (*) con un'altra parola si può ottenere: milioni * = multimilionarie; miliardi * = multimiliardarie. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Ultimare, Finire, Compire, Terminare, Consumare; Il fine, La fine, Fine, Finimento - Si ultima ordinariamente per non più parlare della cosa e per isbrigarsene; vi si dà un'ultima mano e poi si lascia lì. Si finisce invece con un certo amore, con una diligenza che dà all'oggetto proprio quella finitezza che se non è perfezione, vi si accosta però di molto. Si compie per dovere, obbligo o necessità ciò che si era incominciato e intrapreso. Si termina conducendo a un punto voluto la cosa per cui si possa dire finita o lo paia, ma talvolta non è: il termine a cui si porta non è sempre l'apice o il sommo cui potrebbe raggiungere. Si consuma un sacrifizio, un’impresa che per essere rata e legale ha bisogno di certe formalità o condizioni. Consumare ha poi altri significati che però stanno sempre nella linea del ridurre a un ultimo termine: il consumare la vita, il tempo, le sostanze, è un dilapidarle senza pro ordinariamente. Il fine è usato in certi sensi che la fine non comporta. Qual è il vero fine dell'uomo? avere un fine, tendere a un fine; è come la logica conseguenza di questo. Sentire la fine di un discorso può dirsi; andare alla fine della pagina, del libro; fine onorata. Fine è dunque meglio usato per indicare scopo, meta o conseguenza. Finimento non ha altro senso che di cosa materiale; finimento da tavola; e il complesso degli arnesi che si mettono addosso ai cavalli da sella o da tiro dicesi finimenti. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Ultimare - V. a. Finire, Condurre a fine, Terminare. Ultimare, Essere all'ultimo, all'estremo, in Tert. – Guicc. Stor. 5. 235. (C) Acquistato il ducato d'Urbino, furono varii i suoi pensieri, o di volgersi a ultimare l'impresa di Camerino, o d'assaltare scopertamente i Fiorentini. Galil. Lett. Uom. ill. 1. 25. Di tanto ne do certa e risoluta parola a V. S. Illustriss., acciò possa ultimare e effettuare quello che resta. [F.T-s.] Bib. Caland. II. 5. Dirogli aver ultimato il fatto suo. T. Panciat. Scritt. var. 186. Ultimare l'ordito componimento [G.M.] Fag. Commed. Ultimare questo uegozio. E: Ultimar seco le nozze.
T. Ultimare è sempre attivo, nell'uso. Dicesi, per l'ordinario, di faccende. Ultimare un processo, una lite, un negozio, un trattato. Nè si direbbe: Ultimare un discorso, un amore, la vita.
2. N. ass. Non usit. Dant. Purg. 15. (C) Quanto tra l'ultimar dell'ora terza, E 'l principio del dì, par della spera (raggio di sole), Che sempre, a guisa di fanciullo, scherza (tremola), Tanto… (Qui a modo di sost.) Ott. Com. Inf. 34. 575. In questo ultimo capitolo del primo libro, ultimando, la quarta qualità pone… |
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