Forma verbale |
Scopo è una forma del verbo scopare (prima persona singolare dell'indicativo presente). Vedi anche: Coniugazione di scopare. |
Parole Collegate |
Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone) |
fine (28%), obiettivo (11%), motivo (6%), vita (4%), raggiunto (3%), meta (3%), finalità (3%), lucro (3%), gioco (3%), scopa (2%), mira (2%), benefico (2%), obbiettivo (2%), ottenere (2%), finale (2%), intento (2%). Vedi anche: Parole associate a scopo. |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani |
Liste a cui appartiene |
Lista Parole Monovocaliche [Sconvolto, Scoop « * » Scopro, Scoprono] |
Informazioni di base |
La parola scopo è formata da cinque lettere, due vocali (tutte uguali, è monovocalica) e tre consonanti. Divisione in sillabe: scó-po / scò-po. Parole con la stessa grafia, ma accentate: scopò. |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche le pagine frasi con scopo e canzoni con scopo per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Carthago di Franco Forte (2009): «È un passaggio sicuro?» chiese Annibale, sentendo accelerare i battiti del cuore. Da tempo cercava di studiare un modo per penetrare nel cuore dell'Italia senza farsi schiacciare sui fianchi dalle legioni schierate ad Ariminum e ad Arretium, dove sapeva che Roma aveva consolidato due fra i più importanti presidi a sud della Gallia Cisalpina, costruiti proprio allo scopo di impedire alle orde dei barbari del nord di scendere verso sud. Ma non era riuscito a escogitare niente che fosse realizzabile, e adesso forse aveva l'occasione che stava cercando. La coscienza di Zeno di Italo Svevo (1923): Mi rispose di averlo già fatto ossia di non essere stato da un avvocato espressamente a quello scopo perché non voleva confidare nemmeno ad un avvocato quel suo segreto, ma di aver fatto ciarlare un avvocato suo amico col quale s'era trovato a caccia. Sapeva perciò che l'Olivi non aveva né sbagliato né esagerato... purtroppo! La biondina di Marco Praga (1893): Al vecchio Galli questa innovazione della «poule des dames», a tutta prima, era dispiaciuta: non l'avrebbe voluta in casa sua: a' suoi tempi non si usava; e gli pareva immorale. Poi, ripensandoci, aveva trovato che potrebbe servire a meraviglia al suo scopo quello di rivelargli le simpatie delle figliole. E aveva finito per essere lui, ogni sera, l'organizzatore del ballo. A una cert'ora, se ancora non si era fatto, girava di crocchio in crocchio, o si metteva in mezzo alla sala, battendo le mani, e gridava: — La «poule des dames»? La «poule des dames»? |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per scopo |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: scapo, scodo, scolo, scopa, scope, scopi, scovo. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si può avere: scopro. |
Parole con "scopo" |
Iniziano con "scopo": scopone, scoponi, scopofobia, scopofobie. |
Finiscono con "scopo": episcopo, oroscopo, demoscopo, necroscopo, uranoscopo. |
Incastri |
Inserendo al suo interno pin si ha SCOPpinO; con pian si ha SCOPpianO. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "scopo" si può ottenere dalle seguenti coppie: scodo/dopo, scosti/stipo. |
Usando "scopo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: casco * = capo; cusco * = cupo; pesco * = pepo; tosco * = topo; cresco * = crepo; * podi = scodi; * poli = scoli; * polo = scolo; * polio = scolio; * polla = scolla; * polli = scolli; * pollo = scollo; * polpi = scolpì; * polta = scolta; * ponce = sconce; * ponti = sconti; * poppi = scoppi; * ora = scopra; * ore = scopre; * ori = scopri; ... |
Lucchetti Riflessi |
Usando "scopo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * oplà = scola; * oppino = scopino; * oppone = scopone; * opponi = scoponi; * oppiamo = scopiamo; * oppiate = scopiate; * opprimenti = scoprimenti. |
Cerniere |
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "scopo" si può ottenere dalle seguenti coppie: asco/poa, casco/poca, disco/podi, esco/poe, losco/polo, mosco/pomo, pesco/pope, riferisco/poriferi, tassesco/potasse, tosco/poto. |
Usando "scopo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * casco = poca; * disco = podi; * losco = polo; * mosco = pomo; * pesco = pope; * tosco = poto; poca * = casco; podi * = disco; polo * = losco; pomo * = mosco; pope * = pesco; poto * = tosco; * tassesco = potasse; * riferisco = poriferi; potasse * = tassesco; poriferi * = riferisco. |
Lucchetti Alterni |
Usando "scopo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: cupo * = cusco; * scoppi = poppi; crepo * = cresco; * aio = scopai; * pio = scoppi; * reo = scopre; * rio = scopri; * scoppino = poppino; * ateo = scopate; * avio = scopavi; * scoppiamo = poppiamo; * scoppiate = poppiate; * scoppierà = poppiera; * scoppierò = poppiero; * astio = scopasti. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "scopo" (*) con un'altra parola si può ottenere: * hip = schioppo; * oli = scolopio; * mai = scompaio; * arno = scoparono; * atre = scopatore; * atri = scopatori; perii * = periscopio; coloni * = colonscopio. |
Rotazioni |
Slittando le lettere in egual modo si ha: ovili. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Scopo, Proposito, Fine, Mira - Proposito è ciò che l'uomo propone di fare. - Delle cose che si propone, esso ne fa come Scopo, come segno e bersaglio, dove dirige tutti gli strali del suo ingegno, pigliando esattamente la mira per colpirlo, e così arrivare al compimento del suo desiderio, che è il Fine a cui tendeva il Proposito. [immagine] |
Mira, Scopo, Bersaglio - Mira è veramente quel punto che dirige e conduce lo sguardo quando la mira si piglia, ed è forse lo sguardo istesso intento allo scopo. - Scopo ha più significazione morale, o altrimenti traslata, che materiale. - Bersaglio è il punto ove battono i colpi dalla mira diretti: Tirare al bersaglio, Far bersaglio, Bersagliare: questi due ultimi modi hanno meglio senso traslato. - L'indigente è bersagliato dalla fortuna; il povero di averi e di spirito è fatto bersaglio ai motteggi e ai soprusi di chi per combinazione fortuita di circostanze favorevoli, si crede da più di lui. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Vista, Mira, Intento, Intenzione, Disegno, Fine, Scopo - La vista è più generale; è considerata più in grande, ed infatti si dice più sovente al plurale; le mie, le tue viste sono, ecc.; la mira è più speciale: debb'essere ristretta in un punto; prender la mira, rivolgere ogni sua mira verso, ecc. Il fine è l'effetto ultimo a cui si giunge, ben diverso sovente da quello che si aspettava. Lo scopo è come il fine segreto a cui tendono i desiderii e gli sforzi dell'uomo: il mio scopo, dicesi sovente, non è questo; a più sublime scopo sono diretti i miei conati. Il disegno non riguarda soltanto il fine o lo scopo di un'azione o di una serie di azioni; ma sì abbraccia tutta l'azione, tutta la serie; sovente però i bei disegni vanno guasti per l'obblio di una minima circostanza impreveduta o a cui non si è dato il peso che meritava. La intenzione è nell'idea; l'intento, nello sforzo, nell'opera: quante volte colle migliori intenzioni non si riesce nell'intento per mancanza di volontà, di energia! [immagine] |
Mira, Scopo, Bersaglio - Mira è veramente quel punto che dirige e conduce lo sguardo quando la mira si piglia, ed è forse lo sguardo istesso intento allo scopo; scopo ha più significazione morale, o altrimenti traslato, che materiale. Bersaglio è il punto ove battono i colpi dalla mira diretti: tirare al bersaglio, far bersaglio, bersagliare: questi due ultimi modi hanno meglio senso traslato: l'indigente è bersagliato dalla fortuna; il povero di averi e di spirito è fatto bersaglio ai motteggi e ai soprusi di chi, per combinazione fortuita di circostanze favorevoli, si crede da più di lui. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Scopo - S. m. Chiamano i Geometri Quel pezzuolo di carta, o sim., che si mette in cima a' paletti per cogliere la mira nel livellare. [Luv.] Comunemente Mira. Cic. e Macr. lo scrivono in greco. = Guid. Gr. (M.) Paletti conficcati nel terreno nel livellare, sui quali sta lo scopo.
2. Bersaglio. Gal. Sist. 173 (Man.) I tiri che sono aggiustati secondo la detta tangente allo scopo orientale, il quale mentre la palla vien per la tangente si abbassa, dovrebber riuscir alti, e gli orientali bassi. 3. Il senso d'oggidì più ordin. è traslato. Malm. 2. 63. (C) Ed io, ch'ebbi mai sempre un tale scopo D'accarezzare ognun, benchè nimico,… Serd. Galeott. Marz. dedic. (M.) Seguiti di vivere in questi suoi bei pensieri, e virtuosi concetti, chè questa sola è la via di farla contenta e felice in vita, e dopo di quella ancora operare che la resti per molti secoli viva nella memoria degli uomini, che è lo scopo e 'l fine degli animi veramente nobili. Red. Lett. 2. 255. (Man.) Tutti li scopi hanno da essere di evacuare con piacevolezza e temperare l'acrimonia degli umori. [T.] Nel fig. dicesi e di pensieri e di parole e di fatti; e della pers. che pensa o dice o fa, presa l'immag. dal guardare, come denota l'orig. gr. T. Ma Scopi plur. è assai meno usit. perchè unico è d'ordin. il punto a cui si mira per cogliere. E però Secondi fini diciamo, Fini indiretti; ma neanco nel sing. Scopo indiretto, Obliquo. Poi, posson esserci più fini subordinati ragionevolmente l'uno all'altro; e i men alli essere mezzi al più alto. Senonchè nelle cose necessarie e essenziali, com'è il fine della vita mortale, l'eterna beatitudine dello spirito, si dirà meglio: Il fine supremo, che Lo scopo supremo. Potrebbesi, però dire anche Scopo supremo; ma l'orig. della voce dimostra che più propriam. Scopo riguarda il tendere dell'animo, Fine l'operare con tutte le facoltà dello spirito. Della mente e della parola, è più pr. Intendimento; dell'opera mor. e soc., Intenzione: e queste son voci nel pop. più vive che Scopo. II. T. Secondo l'orig. adoperasi nella locuz. Lo scopo al quale egli mira. Proporre a se stesso uno scopo; Proporlo ad altri. Porlo, non dice la cosa con altrettanta evidenza. Del resto, nel senso e intell. e prat., Mira è più com. che Scopo; e l'uno e l'altro, più propriam. denota l'atto del guardare, figuratam. accenna l'oggetto al quale si guarda. III. Scopo dell'arte, Della scienza; D'una istituzione, D'una società; D'uno o più atti, D'una impresa. T. Degno scopo, Non degno. Non degno è quello che l'es. sopra cit. chiama Scopo degli animi veramente nobili, il vivere nella memoria degli uomini anche dopo la morte. Francesco Redi, come medico, aveva Lo scopo d'evacuare; in altro senso: Paolo apostolo dice che la gloria di questo mondo evacuabitur. IV. Altri modi. T. A che scopo tendete voi con cotesto discorso? A che scopo tende il vostro discorso? T. Non così diretto, e alquanto pesante, Egli aveva per iscopo di persuaderlo. Meglio Il suo scopo era di… Questo lo scopo che noi avevamo. T. Discorso che non ha scopo; Lavori senza scopo. T. A questo scopo, più pr. che Con questo; perchè l'oggetto che è scopo non accompagna noi nel nostro atto, ma è fuori di noi. V. T. Conseguire lo scopo, può non essere impr. e anco i Lat. dicevano Assequi e Persequi, l'oggetto a cui l'uomo tende. Nè impr. Ottenere lo scopo; ma Lo scopo vagheggiato, che taluni dicono, inelegante e falso. |
Navigazione |
Parole in ordine alfabetico: scopiazzò, scopiazzo, scopini, scopino, scopista, scopiste, scopisti « scopo » scopofobia, scopofobie, scopone, scoponi, scoppi, scoppia, scoppiai |
Parole di cinque lettere: scopa, scope, scopi « scopo » scout, scova, scovi |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): pompo, psicopompo, rompo, erompo, interrompo, irrompo, corrompo « scopo (opocs) » episcopo, demoscopo, uranoscopo, necroscopo, oroscopo, dopo, pseudopo |
Indice parole che: iniziano con S, con SC, parole che iniziano con SCO, finiscono con O |
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