Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
- Durante un trasloco è necessario incartare, per proteggere e non rompere, gli oggetti fragili.
- Dopo una settimana di prova ho deciso di rompere la dieta.
Non ancora verificati:- In treno, per rompere il ghiaccio ho deciso di chiedere al mio vicino di posto dove fosse diretto.
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Citazioni da opere letterarie |
Col fuoco non si scherza di Emilio De Marchi (1900): Il canotto con una giratina magistrale imboccò l'arco oscuro della darsena e andò ad arrestarsi ai piedi della scala che mena al giardino. Ma il luogo era così buio che lo sbarcare non fu cosa facile. Ezio saltò a terra per il primo, tirò il legno a riva, lo legò, a tastoni, colla catena, bestemmiando contro quell'animale di Moschino che non era venuto incontro colla lanterna. Accese un zolfanello per rompere l'oscurità e alla fiamma che rischiarò l'antro vide il ragazzetto seduto sulla scala, addormentato, colla lanterna morta tra le gambe.
L'amuleto di Neera (1897): Quale nuovo abisso di pensieri e di dolore! Mi chiusi la fronte coll'istintivo bisogno di sfuggire a tutto quello che mi circondava, a me stessa se avessi potuto. Pensare non era più possibile; nessuna idea, nessun concetto, nessuna parola riusciva a rompere la pesantezza del mio cervello che avrei potuto credere paralizzato se una specie di chiodo martellante sul cranio non mi avesse dato colla sensazione di una orribile sofferenza anche quella della vita.
Una sfida al Polo di Emilio Salgari (1909): — Pur di guadagnare del denaro, mi sentirei capace di scendere all'inferno e di andare a rompere tutte le corna di compare Belzebù, — disse l'ex-baleniere. — Perché credete che io abbia accettato di condurre il signor di Montcalm al Polo? Per rivedere i ghiacci e fare la conoscenza, o meglio rinnovarla, cogli orsi bianchi, le foche e le morse? No; ma per la grossa somma che mi ha offerto, mio gentleman. |
Espressioni e Modi di Dire |
- Rompere le scatole
- Rompere i ceppi
- Rompere le uova nel paniere
- Rompere il ghiaccio
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per rompere |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: compere, romperà, romperò, rompete. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: compera, comperi, compero, comperò, pomperà, pomperò. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: opere, mere. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: erompere, romperei, romperle, romperne. |
Parole con "rompere" |
Iniziano con "rompere": romperei, romperemo, romperete, romperebbe, romperemmo, rompereste, romperesti, romperebbero. |
Finiscono con "rompere": erompere, irrompere, corrompere, prorompere, interrompere. |
Contengono "rompere": eromperei, eromperemo, eromperete, irromperei, corromperei, eromperebbe, eromperemmo, erompereste, eromperesti, irromperemo, irromperete, corromperemo, corromperete, irromperebbe, irromperemmo, irrompereste, irromperesti, corromperebbe, corromperemmo, corrompereste, corromperesti, eromperebbero, interromperei, interromperemo, interromperete, irromperebbero, corromperebbero, interromperebbe, interromperemmo, interrompereste, ... |
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Parole contenute in "rompere" |
ere, per, rom, pere, rompe. |
Incastri |
Inserito nella parola ei dà ErompereI; in emo dà ErompereMO; in cori dà CORrompereI; in ebbe dà ErompereBBE; in irte dà IRrompereTE; in cormo dà CORrompereMO; in corte dà CORrompereTE; in ebbero dà ErompereBBERO; in interi dà INTERrompereI. |
Inserendo al suo interno est si ha ROMPERestE. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "rompere" si può ottenere dalle seguenti coppie: roco/compere, rote/tempere, rompa/papere. |
Usando "rompere" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: coro * = compere; * rete = rompete; * rendo = rompendo; * evi = rompervi; * resse = rompesse; * ressi = rompessi; * reste = rompeste; * resti = rompesti; irroro * = irrompere; * egli = rompergli; * ressero = rompessero. |
Lucchetti Riflessi |
Usando "rompere" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erte = rompete; * errai = romperai. |
Cerniere |
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "rompere" si può ottenere dalle seguenti coppie: erompe/ree. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "rompere" si può ottenere dalle seguenti coppie: erompe/ere, prorompe/prore, corrompe/corre. |
Usando "rompere" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * tempere = rote; rompa * = papere; corre * = corrompe; prore * = prorompe; * aie = romperai; * mie = rompermi; * tiè = romperti; * vie = rompervi; * remore = romperemo; * glie = rompergli. |
Sciarade e composizione |
"rompere" è formata da: rom+pere. |
Sciarade incatenate |
La parola "rompere" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: rompe+ere, rompe+pere. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "rompere" (*) con un'altra parola si può ottenere: mica * = microampere. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Fiaccare, Rompere, Spezzare, Troncare - Fiaccare è il fare due o più pezzi di un legno non molto grosso, o di cosa simile, per forza di mano: Fiaccare la legna. Parlandosi della forza del vento si dice anche degli alberi. - «Il vento fiaccò quel cipresso come se fosse un fuscello.» E alle volte abusivamente si dice quando si fa per mezzo di bastone. - «Ti vo' fiaccar l'ossa con questo bastone.» - Il Rompere è Ridurre in pezzi una cosa, per forza esterna, in modo che non serva più a quell'uso per cui è fatta. - Spezzare è Far pezzi di una cosa che tutta intera non possa usarsi o mangiarsi. - Trinciare è fiaccare con molta forza i pezzi di legno più grossi. - Fracassare è il rompere e mandare in pezzi con forza grandissima, e facendo impeto, un congegno, una macchina, o altro che di grande. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Rompere, Fendere l’acqua, L’aria - Rompe l'acqua colle braccia e col petto chi nuota; la nave, e più il sottile palischermo la fende; così i pesci guizzando in essa: si rompe l'acqua co' remi, e il battello a quell'impulso fende l'acqua avanzandosi. Così si dirà dell'aria che è rotta da corpo più grosso, e si fende dalla rondine, per esempio, da uno strale o simili. [immagine] |
Stritolare, Spappolare, Rompere, Incrinare - Stritolare è rompere in modo da mandare in minuzzoli, in tritoli; quasi come pan trito; spappolare non è tanto rompere come fiaccare, rendere molle e il corpo e ogni durezza sua a tale che sembri una pappa. Incrinare o incrinarsi è quel rompersi che fanno vetri, cristalli, porcellane e congeneri, mandando qualche screpolatura, per cui più non puonno dirsi sani ed interi, e pur nonostante non vanno ancora a pezzi. [immagine] |
Lacerare, Stracciare, Sbranare, Sdrucire, Rompere, Strambellare, Strappare, Scindere, Squarciare, Squartare; Lacerato, Lacero, Strappato - Rompere è generico; è mettere o mandare in pezzi cosa intera; e rompere si puonno quindi anche i pezzi medesimi, se rimasti troppo grossi rispetto al desiderio nostro. Stracciare dicesi più propriamente della carta, de' libri e degli abiti fatti di stoffe poco meno sottili della carta: e gli abiti guasti e logori per lungo uso diconsi stracci; e straccio ogni altro panno e pannolino a tale ridotto. Sdrucire è quasi uno scucire, ma non lo scucire fatto apposta e bel bello, cioè punto per punto, colle forbici o altro strumento, ma per l'uso o perchè il filo di cui le cuciture son fatte viene a rompersi, o per isforzo o qualunque altro tirare violento, di maniera che le cuciture bene o male si disfanno: abito sdrucito è quello del quale i varii pezzi onde è composto si staccano uno dall'altro più o meno. Scindere è tagliare in mezzo di netto o quasi; da scindere, scissione, scissura e scisma; quest'ultimo, si sa, non si usa propriamente che in materia di religione. Squarciare è dividere violentemente cosa e farne grossi e larghi pezzi, come quarti o simili: è affine a squartare, che è proprio dividere o rompere in quarti ma squartare meglio dicesi degli animali le cui quattro più grosse membra indicano che in quattro più giuste parti possono dividersi. Lo squartare era un orribile supplizio al quale in tempi barbari condannavansi i rei di lesa maestà; consisteva nel legare ogni gamba e ogni braccio ad un cavallo focoso, e poi fare che i quattro cavalli tirassero violentemente ciascuno in senso opposto agli altri, finchè il corpo del paziente ne fosse ridotto in pezzi: ovvero legavansi le gambe e le braccia ai rami di quattro pioppi uno dall'altro discosti, che con funi costringevansi a stare ripiegati, fino a tanto che, finito di legarvi il paziente e troncati gli ostacoli, violentemente raddrizzandosi, venissero a strappare dal tronco quelle povere membra; così l'uomo usò e abusò dell'ingegno suo! Lacerare è più di stracciare: può essere stracciato a caso un vestito anche nuovo, che lacero non potrebbe dirsi: lacerato pare più elegante di stracciato; lacere poi diconsi le carni sotto la frusta o le tanaglie del tormentatore, o per ferite avute in battaglia. Lacerare ha senso traslato; si lacera la fama, l'onore di persona, e se immeritamente, queste ferite non sono meno delle corporee dolorose e funeste. Sbranare è il lacerare che fa le carni della sua preda l'animale carnivoro nel cibarsene; nello sbranare, sbrama la fame sua e la sete che ha di sangue. Strambellato è il vestito che cade a cenci e l'uomo che così malamente ha coperte le carni: strambellare è mettere e ridurre in pezzi, in cenci. Strappare dicesi propriamente del filo, di corda, o d'altra cosa che in un colpo solo si rompe: nel cucire gli stracci del marito sbevazzatore e poltrone, e quelli dei poveri figli, si strappa sovente per movimento di giusta impazienza il filo alla povera moglie, che pure dopo un sospiro o qualche lacrima si rimette al lavoro. Strappar di mano è torre altrui cosa con cattiva maniera e violentemente: nello strappar di mano molte volte la cosa resta strappata o stracciata; castigo dell'impaziente umore nell'atto medesimo nel quale si sfoga. [immagine] |
Frangere, Rompere, Fracassare, Sfragellare, o Sfracellare, Spezzare, Fiaccare, Spaccare, Fendere, Squarciare - Rompere è il più semplice e il più generale: si rompe una cosa in qualunque modo si faccia ch'ella più non rimanga intera. Frangere può essere un rompere, un dividere la cosa con una certa misura o regola per farne frazioni o uguali tra loro, o appropriate al bisogno: i discepoli riconobbero il Salvatore in Emaus al modo con cui franse il pane. Frangere è poi ridurre in pezzi qualsiansi, e pare un rompere con forza: si frangono le onde del mare urtando negli scogli violentemente. Fracassare è rompere con fracasso il più sovente, gettando a terra con forza l'oggetto che vuolsi rompere. Sfragellare o sfracellare è fare in brani, in minuzzoli, e ciò per ira, per ferocia talvolta: la tigre sfracella le carni degli animali che riesce ad aunghiare. Fendere è tagliare in due parti per lo più, con arma o istrumento tagliente; squarciare è quasi fare in quarti; si direbbe degli animali o dell'uomo se venissero violentemente così messi a quarti; ma per questo vi è il verbo proprio, squartare; squarciare i panni, le carte, è stracciarle con rabbia, con forza, forse non separando affatto le parti così rotte o stracciate dal tutto. Spaccare si dice propriamente di cosa dura che a gran forza battuta con mazza o altro si rompe, mandando un suono, come legna e pietra: spaccarsi la testa contro il muro è darla proprio o essere in procinto: per la forte emicrania, si dice, pare che la testa mi si spacchi. Rompere e frangere hanno senso traslato: rompere i patti; frangere le catene, per sciogliersi da servitù obbrobriosa, o immorale: anche in questo senso nel frangere chiara apparisce una certa forza o violenza: di questo rompere i patti son varii i mezzi; e de' più comuni, la frode e l'astuzia. Spezzare è ridurre in varii pezzi. Fiaccare è rompere in modo che la cosa così rotta o depressa o compressa non abbia più a rialzarsi, è un rompere la molla o l'elasticità naturale della cosa: fiaccar l'ossa è far che chi è così trattato non possa, almeno per qualche tempo, servirsi delle membra. Ha senso traslato analogo: fiaccar l'orgoglio, è fare che l'orgoglioso per forza maggiore della sua abbia a umiliarsi, ad abbassarsi. [immagine] |
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