Frasi e testi di esempio |
Citazioni da opere letterarie |
L’avventura di un povero crociato di Franco Cardini (1997): Marciarono così due giorni e una notte, a piccole tappe, fermandosi spesso non solo per riprender forze ma anche per alleviare le sofferenze del loro signore al quale ogni passo, ogni ondeggiar della lettiga, provocava fitte di dolore che egli non sempre riusciva a nascondere. Il conte delirava e pronunziava parole sconnesse; era necessario tenergli di continuo bagnati la fronte e i polsi, ma nonostante il suo corpo scottasse per l'alta febbre egli rabbrividiva di freddo, né c'era possibilità di cambiargli le vesti lacere e inzuppate d'acqua o di confortarlo anche con una semplice coperta.
La fuga in Egitto di Grazia Deledda (1926): La cucina era alquanto in disordine, e ancora ci si vedevano le vestigia di Ornella, il suo grembiale turchino appeso accanto agli strofinacci, le scarpe sotto la tavola. Il gatto riconobbe il maestro e gli si strofinò alle gambe; anche il cane accorse di lontano, gli si piantò davanti fissandolo negli occhi, con le orecchie tese ad ascoltare; e ogni volta che si pronunziava il nome di Ola quelle orecchie, molli come di pasta, si abbandonavano un po' giù per subito risollevarsi. E tanto l'una come l'altra, le due bestie erano dimagrite, o per lo meno affamate.
Il partigiano Johnny di Beppe Fenoglio (1968): - Che si fa oggi? - domandò a Tito con una certa quale businesslike briskness. - Ci annoiamo come al solito, - disse sobriamente Tito. E Johnny fu stupefatto. - Vi annoiate? - Imparerai presto che quando non si è in azione il partigiano è il mestiere più noioso al mondo. - E non si può uscire in azione tutti i giorni? - Puoi chiederlo allo stato maggiore che conoscerai oggi stesso, credo. Chiedilo al commissario Némega, al capitano Zucca ed al tenente Biondo -. Johnny notò che Tito pronunziava i gradi con una ironia scortecciante eppure sommamente indiretta. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per pronunziava |
Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: pronunciava, pronunziavi, pronunziavo. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: proni, prona, prozia, proava, prova, pruni, prua, priva, ponza, poni, puniva, punì, piva, ronzi, ronzava, ronza, runa, riva, oziava, ozia, univa. |
Parole con "pronunziava" |
Iniziano con "pronunziava": pronunziavamo, pronunziavano, pronunziavate. |
Parole contenute in "pronunziava" |
ava, pro, zia, nunzi, nunzia, pronunzi, pronunzia. Contenute all'inverso: uno, vai. |
Incastri |
Si può ottenere da proava e nunzi (PROnunziAVA); da prova e nunzia (PROnunziaVA). |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "pronunziava" si può ottenere dalle seguenti coppie: pronunziai/iva, pronunziano/nova, pronunziasti/stiva. |
Usando "pronunziava" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * vano = pronunziano; * vate = pronunziate; * vanti = pronunzianti; * vaste = pronunziaste; * vasti = pronunziasti. |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "pronunziava" si può ottenere dalle seguenti coppie: prona/annunziava. |
Lucchetti Alterni |
Usando "pronunziava" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * nova = pronunziano; * stiva = pronunziasti; * anoa = pronunziavano; * atea = pronunziavate. |
Sciarade e composizione |
"pronunziava" è formata da: pronunzi+ava. |
Sciarade incatenate |
La parola "pronunziava" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: pronunzia+ava. |
Intarsi e sciarade alterne |
"pronunziava" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: puniva/ronza, punì/ronzava. |
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